Author Topic: Genio e precursore  (Read 6078 times)

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Offline eugeniovi

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Re:Genio e precursore
« Reply #30 on: October 21, 2014, 11:43:17 AM »
Tutta la mia solidarietà al buon Toro che ha riportato uno scritto che anche se fosse di anonima provenienza ha un contenuto importante. E grazie a Xad che è il caso di dire prendendo il 'toro per le corna'  :)(perdonatemi) ci avvisa che sul web i fa presto ad attribuire a qualcuno di influente delle cose che magari neanche si sogna di aver mai pensato.  Dantes poi ha spostato l'argomento che sembrava riguardare solo il Jazz verso il mondo classico. Sicuramente anche li (sono un supercaprone in materia) ci sarà stato l'innovatore, il precursore ma sono d'accordo con Xad che siamo lontani da cio' che permette al musicista/compositore il mondo del Jazz. Su Marsalis anche se ne sono innamorato non mi sembra di poter dire che abbia 'inventato' uno stile nel modo di suonare. Il suo merito è nell'aver ripreso la tradizione e rivisitata portandola alla ribalta della scena Jazzistica di New York e non. Lo stesso vale per tutti i trombettisti d'oggi che ,più o meno nuovi, mancano di spiccata personalità pur essendo bravissimi e preparatissimi. Buddy Bolden? Peccato non aver neanche una registrazione ed accontentarsi di  sognare ad occhi aperti le 'battle of jazz' dell'epoca, i locali malfamati dove suonavano, i 'trucchi' del nascondere la mano per non svelare i 'passaggi' dello strumento ai concorrenti.... Mi sono lasciato prendere la mano, torniamo a noi. Louis Amstrong? Si il più grande, l'inizio di tutto e non solo per  quanto riguarda il nostro amatissimo strumento, ma per lo sviluppo di quel modo di suonare che farà si che il Jazz compia passi nel futuro già negli anni 20, innegabile la cosa. A me piace pensare che forse Louis la sera rincasando abbia sentito una tromba che suonava un riff sconosciuto e che arrivato abbia provato per non perdere l'idea appena colta, che Buddy Bolden suonasse rigorosamente a memoria qualcosa sentito canticchiare da un lavoratore della Ferrovia, che Ellington musicasse cio' che sentiva da giovanissimo da musicisti più grandi trasformandoli nei suoi capolavori che tutti conosciamo, che Parker agli inizi suonando con i veterani di Jay Mc Shann intanto elaborasse, sentendoli, le sue magnifiche frasi musicali , che Coltrane mentre si 'faceva le ossa' col R&B sentisse nella sua testa il bisogno di 'sparare' le sue 'sheet of sound' e che.................tutti, anche i musicisti più sconosciuti abbiano contribuito a dare al Jazz energia per poter ancora oggi destare tanta passione ed interesse. Ciao a tutti

Offline toro

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Re:Genio e precursore
« Reply #31 on: October 21, 2014, 01:17:57 PM »
Tutta la mia solidarietà al buon Toro che ha riportato uno scritto che anche se fosse di anonima provenienza ha un contenuto importante. E grazie a Xad che è il caso di dire prendendo il 'toro per le corna'  :)(perdonatemi) ci avvisa che sul web i fa presto ad attribuire a qualcuno di influente delle cose che magari neanche si sogna di aver mai pensato.  Dantes poi ha spostato l'argomento che sembrava riguardare solo il Jazz verso il mondo classico. Sicuramente anche li (sono un supercaprone in materia) ci sarà stato l'innovatore, il precursore ma sono d'accordo con Xad che siamo lontani da cio' che permette al musicista/compositore il mondo del Jazz. Su Marsalis anche se ne sono innamorato non mi sembra di poter dire che abbia 'inventato' uno stile nel modo di suonare. Il suo merito è nell'aver ripreso la tradizione e rivisitata portandola alla ribalta della scena Jazzistica di New York e non. Lo stesso vale per tutti i trombettisti d'oggi che ,più o meno nuovi, mancano di spiccata personalità pur essendo bravissimi e preparatissimi. Buddy Bolden? Peccato non aver neanche una registrazione ed accontentarsi di  sognare ad occhi aperti le 'battle of jazz' dell'epoca, i locali malfamati dove suonavano, i 'trucchi' del nascondere la mano per non svelare i 'passaggi' dello strumento ai concorrenti.... Mi sono lasciato prendere la mano, torniamo a noi. Louis Amstrong? Si il più grande, l'inizio di tutto e non solo per  quanto riguarda il nostro amatissimo strumento, ma per lo sviluppo di quel modo di suonare che farà si che il Jazz compia passi nel futuro già negli anni 20, innegabile la cosa. A me piace pensare che forse Louis la sera rincasando abbia sentito una tromba che suonava un riff sconosciuto e che arrivato abbia provato per non perdere l'idea appena colta, che Buddy Bolden suonasse rigorosamente a memoria qualcosa sentito canticchiare da un lavoratore della Ferrovia, che Ellington musicasse cio' che sentiva da giovanissimo da musicisti più grandi trasformandoli nei suoi capolavori che tutti conosciamo, che Parker agli inizi suonando con i veterani di Jay Mc Shann intanto elaborasse, sentendoli, le sue magnifiche frasi musicali , che Coltrane mentre si 'faceva le ossa' col R&B sentisse nella sua testa il bisogno di 'sparare' le sue 'sheet of sound' e che.................tutti, anche i musicisti più sconosciuti abbiano contribuito a dare al Jazz energia per poter ancora oggi destare tanta passione ed interesse. Ciao a tutti
pollices
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:Genio e precursore
« Reply #32 on: October 21, 2014, 01:21:22 PM »
Ciò detto ...
Armstrong, sempre e comunque. Come ebbi a dire in altre occasioni, Armrstrong è per il Jazz quello che Mozart è per la classica. Si in inizia da lui perché il più facile, si finisce con lui perché è il più grande.  :)
Ne condivido il pensiero, è Armstrong il precursore di tutte le forme successive, ha dato l'idea del cambiamento, che rapportato ad oggi potrebbe sembrare poca cosa, ma per i tempi è stato e resta il GRANDE, L'UNICO.
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"Il bebop non ha senso, non si capisce il tema" L.Armstrong

Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:Genio e precursore
« Reply #33 on: October 21, 2014, 01:22:17 PM »
Tutta la mia solidarietà al buon Toro che ha riportato uno scritto che anche se fosse di anonima provenienza ha un contenuto importante. E grazie a Xad che è il caso di dire prendendo il 'toro per le corna'  :)(perdonatemi) ci avvisa che sul web i fa presto ad attribuire a qualcuno di influente delle cose che magari neanche si sogna di aver mai pensato.  Dantes poi ha spostato l'argomento che sembrava riguardare solo il Jazz verso il mondo classico. Sicuramente anche li (sono un supercaprone in materia) ci sarà stato l'innovatore, il precursore ma sono d'accordo con Xad che siamo lontani da cio' che permette al musicista/compositore il mondo del Jazz. Su Marsalis anche se ne sono innamorato non mi sembra di poter dire che abbia 'inventato' uno stile nel modo di suonare. Il suo merito è nell'aver ripreso la tradizione e rivisitata portandola alla ribalta della scena Jazzistica di New York e non. Lo stesso vale per tutti i trombettisti d'oggi che ,più o meno nuovi, mancano di spiccata personalità pur essendo bravissimi e preparatissimi. Buddy Bolden? Peccato non aver neanche una registrazione ed accontentarsi di  sognare ad occhi aperti le 'battle of jazz' dell'epoca, i locali malfamati dove suonavano, i 'trucchi' del nascondere la mano per non svelare i 'passaggi' dello strumento ai concorrenti.... Mi sono lasciato prendere la mano, torniamo a noi. Louis Amstrong? Si il più grande, l'inizio di tutto e non solo per  quanto riguarda il nostro amatissimo strumento, ma per lo sviluppo di quel modo di suonare che farà si che il Jazz compia passi nel futuro già negli anni 20, innegabile la cosa. A me piace pensare che forse Louis la sera rincasando abbia sentito una tromba che suonava un riff sconosciuto e che arrivato abbia provato per non perdere l'idea appena colta, che Buddy Bolden suonasse rigorosamente a memoria qualcosa sentito canticchiare da un lavoratore della Ferrovia, che Ellington musicasse cio' che sentiva da giovanissimo da musicisti più grandi trasformandoli nei suoi capolavori che tutti conosciamo, che Parker agli inizi suonando con i veterani di Jay Mc Shann intanto elaborasse, sentendoli, le sue magnifiche frasi musicali , che Coltrane mentre si 'faceva le ossa' col R&B sentisse nella sua testa il bisogno di 'sparare' le sue 'sheet of sound' e che.................tutti, anche i musicisti più sconosciuti abbiano contribuito a dare al Jazz energia per poter ancora oggi destare tanta passione ed interesse. Ciao a tutti
Condivido in pieno ogni parola, ogni virgola ogni pensiero, è quello che ho sempre pensato e penso
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Offline Zosimo

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Re:Genio e precursore
« Reply #34 on: October 21, 2014, 02:10:12 PM »
Zio Uggenio, metti una virgola ogni tanto
e soprattutto vai a capo, che mi fanno male gli occhi
a leggerti.  felicissim
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline eugeniovi

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Re:Genio e precursore
« Reply #35 on: October 21, 2014, 02:17:40 PM »
Zio Uggenio, metti una virgola ogni tanto
e soprattutto vai a capo, che mi fanno male gli occhi
a leggerti.  felicissim

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