Toni, è la seconda volta che tiri a mano la TTM quando parliamo di come impostare le nostre trattative nello spazio del mercatino. Quindi oggi mi sento in vena di outing e preciso perché non voglio che certe allusioni restino sul vago (stile Sallusti, per intenderci).
Etc etc...
Tana per Tony e per Nic...
Ecco svelato l'arcano: i prezzi finali sono frutto del valore dello strumento, della situazione, della disponibilità economica delle parti e di tante altre cose.
A volte ci perdi, al volte ci guadagni, a volte ci vai in pari. In NESSUN caso il prezzo è "ingiusto".
Perchè altrimenti bisognerebbe rifiutarsi di pagare un oggetto MENO del suo valore di mercato, cosa che invece a te (e a me!!!) non spiace, tutti e due (tutto il mondo....) ne approfitteremmo (ne approfittiamo e ne abbiamo approfittato).
Il mercato è mercato, io metto in vendita, tu acquisti senza obbligo, io svendo perché posso "spalmare" la perdita su un guadagno che ho da un'altra parte, un altro invece non ha questa possibilità e vende a prezzo di mercato (qualunque cosa sia................), altre persone non hanno fretta e mettono in vendita a prezzi superiori alla media (che mi piace ricordare essere un'espressione matematica di valori diversi dalla media stessa, sennò facciamo la storia del ricco che ne mangia due e il povero che non ne mangia). La media significa quindi che si può vendere a di più o a di meno, non c'è nessun obbligo di vendere ad un certo prezzo (così come non c'è di comprare ad un certo prezzo).
Io con te ho usato una cortesia eccezionale facendo uno sconto aprioristico causa amicizia, un altro sconto per acquisto multiplo ed una gentilezza ulteriore con le rate che, se si andasse in una finanziaria sarebbero dolori.
Io sono stato FELICISSIMO di farti questi favori, li rifarò ancora nel futuro perché credo nell'amicizia e nella fiducia (anche se a volte sono stato tradito, purtroppo). Sono altrettanto dell'idea che se tu vendessi la Selmer a 1500 euro non faresti un danno a me, MA NEANCHE A CHI LA COMPRA!!!! Io stesso ti ho consigliato di venderla da un prezzo di mercato e non a quello "delle patate". Se tu hai deciso di scambiarla con una tromba più soldi (perdendoci!!!!!!!!!! la tua tromba valeva MOLTO di più!!!!!!!!) io non ci posso fare niente.
Posso però esprimere perplessità se leggo associati i concetti di onestà con prezzo-medio. Non funziona così, sennò Ceriani sarebbe disonesto a farti pagare 70 euro un lavoro che di materiale gli è costato 50 centesimi. O un idraulico sarebbe disonesto a prescindere... Se non ti sta bene fai tu l'idraulico, no? Oppure non riparare il lavandino e tieniti l'acqua in casa.
Disonesto è invece il governo che OBBLIGA i cittadini a pagare l'accisa sulla benzina (un bene primario) e non legna i petrolieri che si mettono d'accordo sui prezzi. Io il petrolio lo DEVO usare e lo DEVO comprare dal benzinaio.
La tromba non DEVO comprarla, quando leggo che qualcuno vende una Bach usata a 1800 euro semplicemente me la rido, magari faccio uno squillo a Zosimo per fare delle risate in compagnia, ma finisce lì.
"Imporre" quello che TU ritieni un prezzo "medio" e associare il concetto di onestà al tuo modo di trattare gli affari, IN PUBBLICO, danneggia desmo (che non conosco personalmente, non sto proteggendo lui ma solo il concetto generale) senza dare a te e alla società nessun vantaggio, tanto poi gli altri (più smaliziati di desmo) prendono le Conn sfondate dagli USA, le riparano alla bella e meglio e poi le vendono sul proprio sito a quattro volte il loro valore sgrazie a mirabolanti descrizioni..........
Secondo me una conn messa male vale 800 euro, una messa bene fra i 1000 e i 1200 euro, una early model 1200-1400 e una early model messa benissimo intorno ai 2000. Una "mint" ne vale 2500. Chi ha ragione fra noi due?