Caro Tony,qui o sono io che non mi spiego oppure tu non capisci o meglio non vuoi capire quello che dico e come te tanti altri del resto.... Chi ha detto mai che i meccanismi non vanno saputi o che saperli sia addirittura dannoso?? Ti rifaccio per l'ennesima volta l'esempio di Penzarella che mi sembra uno che in materia ne sappia qualcosina..... Lui conosce meglio di tutti e sottolineo meglio di tutti i meccanismi fisici per suonare il nostro strumento... Se vai a lezione da lui puoi chiedergli qualsiasi cosa in materia di labbra, lingua, impostazioni, aria e quant'altro.. Sapra` di certo illuminarti in materia e le cose che ti dice lui puoi stare tranquillo che sono sane anche perche` ti assicuro che nessuno al mondo a passato tanti problemi quanto lui in passato, pero`comunque nel momento di suonare ti dira` di dimenticarti tutto questo e di suonare o meglio come dice lui di cantare con la tromba che e`molto diverso dal suonare la tromba e su questo che tu faccia gli esercizi sugli armonici ( tanto per restare in tema) o il concerto di Tomasi non fa differenza... Sicuramente qualora ce ne fosse bisogno ti dara`qualche consiglio tecnico ma sempre mediante l'ausilio di qualcosa di ben preciso che spesso sta a significare un'immagine mentale ben precisa ed efficace di quello che si andra`poi ad eseguire... Per esempio, se muovi poca aria, non ti dira`"soffia" piu` aria che puoi ma ti suggerira`magari di pensare al sound di un brass ensemble e tu automaticamente senza avere troppa coscienza di come si muove il tuo corpo muoverai lo stesso piu` aria, il tuo suono sara`migliore e il tuo suonare sara` migliore...
Con questo quindi non voglio di certo dire nulla di nuovo ne farti cambiare le tue idee sul suonare questo famigerato strumento, per carita`!!! Del resto e` da tanto tempo che queste cose girano anche se spesso in maniera distorta ma comunque girano e quindi di sicuro ne saprai anche tu l'importanza.. Io ho cercato in questo forum soltanto di ribadirne l'estrema importanza visto che non mi sembrava e non mi sembra tutt'ora che questi concetti abbiano lo spazio che si meritano... Tanti hanno ritenuto questa critica banale e scontata perche` appunto si parlava di cose che per voi sono scontate.. Beati voi !!!!! Per me e per tante altre persone di mia conoscenza non lo sono...
p.s. Non so che parte anatomica sia il cervello ma di sicuro so che la sua corretta utilizzazione nel nostro campo e` cio` che piu` conta in assoluto!!!!
Io capito cosa vuoi dire. Effettivamente è abbastanza acquisito il fatto che se stai troppo a pensare a come mettere la lingua, i denti, le labbra e compagnia bella finisci per diventare pazzo. Effettivamente gli insegnanti bravi sono quelli che riescono a farti fare le cose dicendoti il meno possibile, facendotele fare in maniera naturale. Però esistono situazioni (e studenti) nelle quali è più efficace parlare direttamente ed in maniera esplicita. Penso che abbia ragione Tony, le due cose non si contraddicono, sono due maniere di risolvere i problemi. Ci sono cose che tutti quanti ci siamo sentiti dire (appannare un vetro o pensare ad un suono rotondo per migliorare l'emissione ed aprire la gola, per esempio), perché l'esperienza dice che funzionano. Sono peraltro convinto che anche un Penzarella se si trova di fronte uno studente con il bocchino messo completamente su un lato la prima cosa che fa è dirgli dove è meglio che lo metta... Non riesco proprio a pensare ad un'immagine attraverso la quale uno possa finire per spostare l'appoggio del bocchino... Ma banalmente può anche essere un problema di comunicazione tra maestro ed allievo: ci sono persone con cui è meglio non entrare troppo nei dettagli, perché magari sono troppo 'mentali' e finiscono per farsi milioni di pippe inutili, ma ci sono anche persone con cui invece funziona un approccio più diretto ed esplicito.
Io penso che l'insegnante migliore sia quello che sa fare la cosa migliore in ogni singola situazione e di fronte ad ogni singolo studente, tenendo ben presente che non esiste un essere umano esattamente uguale ad un altro. Certo, un insegnante impara con l'esperienza che ci sono cose che generalmente funzionano, ma deve anche essere pronto ad affrontare i casi (e non sono pochi...) in cui la strada abituale non è quella giusta.
Se avrai la pazienza di esplorare le discussioni vecchie, troverai spesso accenni a consigli tipo quelli che citi tu, perché qui si è trattato pressoché tutto lo scibile trombettistico, e scrivono persone che studiano con approcci anche molto diversi. L'importante è non essere talebani e cadere nell'errore che quello che va bene per noi debba necessariamente andare bene per altri. Così è certamente vero che spesso 'analisi è paralisi', ma è anche vero che certe volte senza analisi non si va avanti. Posto che siamo tutti daccordo sul fatto che una tecnica è acquisita quando riesci a 'dimenticartela', a volte si riesce ad imparare certe cose in maniera 'inconsapevole' e più spontanea, altre volte invece serve analizzare, comprendere, imparare e poi rendere automatico e dimenticare.
Generalmente quando si tratta di emissione, vedo che gli insegnanti tendono di più ad usare le immagini mediate, ma ad esempio se si tratta di correggere la postura, ti dicono di tenere le spalle larghe e rilassate, ti spiegano come tenere la schiena in asse, come stare seduti correttamente senza generare tensioni... In altri casi fanno un po' una, un po' l'altra cosa. Where is the problem? Per me in alcuni casi ha funzionato l'approccio per immagini, altre volte invece no.