Italian Trumpet Forum
Il Resto... => Off-Topic => : dirtysound January 27, 2017, 10:03:54 PM
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Ciao a tutti, vorrei chiedere delucidazioni sul significato di armonici vicini o distanti quando si riaffrontano differenti modelli. A tal proposito vorrei chiedere inoltre se avete da suggerire qualche applicazione per smartphone android relativa ad analizzatori di spettro(spectrum analyzer) free download con una tolleranza di misura abbastanza stretta , quindi sufficientemente precisi
Grazie a tutti per i contributi. grazi
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In realtà la definizione è fuorviante: uno strumento con gli armonici "vicini" (o per meglio dire troppo ravvicinati) è uno strumento con la serie armonica "compressa".
In pratica ha le note basse crescenti e le note alte calanti.
Questo comporta che per fare un salto di due ottave, per esempio, devo produrre un intervallo maggiore (diciamo Si basso - Do diesis acuto invece di un Do basso - Do acuto) per compensare il difetto di intonazione.
Una tromba con gli armonici "giusti" li ha invece "lontani" per confronto. Il risultato pratico è però che si ha la sensazione che le note siano più vicine perché l'intervallo ci richiede un salto minore rispetto a prima (anche se in realtà è un salto giusto).
Se ipotizzassimo invece che ci importa poco o niente del l'intonazione e puntassimo solo a far risuonare maggiormente gli armonici una tromba "compressa" ha nei fatti gli armonici più "vicini".
Insomma, il punto di partenza è decidere se vogliamo essere intonati o no, di conseguenza possiamo intendere "vicini" come effettivamente ravvicinati o come facili da raggiungere.
L'accordatore non è la soluzione al problema, riuscire a valutare la resistenza che oppone lo strumento è un metodo infallibile.
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Gentile Tony , grazie per la risposta, cortese e preciso come sempre , oggi non mi è possibile, ma domani vorrei , se possibile , farti , porre delle domande sulle possibili ragioni che determinano la compressione degli armonici . grazie ancora a domani.
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In effetti questo discorso mi interessa molto , soprattutto il motivo per cui avviene la compressione degli armonici e quindi questo sbilanciamento tra armonici in basso e sugli acuti ... chiedo lumi....(Tony?)
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Strano pensavo ci fosse più interesse sull'argomento..... mah...
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Veramente ne abbiamo parlato moltissimo in passato, in diverse discussioni, per esempio quelle sui bocchini e le trombe Monette e sul concetto che è alla base del lavoro di Dave Monette, in quelle sulla centratura degli armonici, sulla differenza tra trombe "intonate" ed "intonabili" e via dicendo, se fai un po' di ricerca sul forum trovi un sacco di materiale! ;)
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Veramente ne abbiamo parlato moltissimo in passato, in diverse discussioni, per esempio quelle sui bocchini e le trombe Monette e sul concetto che è alla base del lavoro di Dave Monette, in quelle sulla centratura degli armonici, sulla differenza tra trombe "intonate" ed "intonabili" e via dicendo, se fai un po' di ricerca sul forum trovi un sacco di materiale! ;)
a vabbè..... mo che sono in pausa post operatoria e non posso suonare passo alla "lettura"........ mannaggggggggg
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Sicuramente ci sono una miriade di fattori che influenzano la distanza degli armonici e io non saprei proprio elencarli tutti.
Uno, però, è di sicuro il GAP. Io sto sperimentando da poco tempo con bocchini "regolabili" e la differenza che può fare un millimetro in più o in meno di gap è qualcosa di sconvolgente uno strumento diventa da insuonabile a sublime, una cosa incredibile.
In questo senso penso che Monette con i suoi bocchini abbia privato tutti gli utenti che non suonano le sue trombe ma solo i suoi bocchini di uno strumento fantastico. Infatti i bocchini Monette non si possono modificare o adattare per la regolazione del gap o perlomeno è molto complicato ed è difficile trovare qualcuno che lo faccia. Che poi i Prana non risentano del GAP è una spudorata menzogna: basta provarli su una tromba con gap regolabile (come le vecchie evo) per capire all'istante che non è vero.
GAP is the answer!
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Non a caso...
È vero che più sottile è la parete della penna e meno si risente dell'effetto gap ma poter controllare questo parametro è fondamentale in certi casi.
(https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170322/24442b697db349d1bbcf82f3bc2bc450.jpg)
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Che è ? che è ? sudd
sono per la tua tromba o un tuo sistema di gap regulation ? se si li posso utilizzare con la tazza che ho ordinato ?
ciao
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Sicuramente ci sono una miriade di fattori che influenzano la distanza degli armonici e io non saprei proprio elencarli tutti.
Uno, però, è di sicuro il GAP. Io sto sperimentando da poco tempo con bocchini "regolabili" e la differenza che può fare un millimetro in più o in meno di gap è qualcosa di sconvolgente uno strumento diventa da insuonabile a sublime, una cosa incredibile.
In questo senso penso che Monette con i suoi bocchini abbia privato tutti gli utenti che non suonano le sue trombe ma solo i suoi bocchini di uno strumento fantastico. Infatti i bocchini Monette non si possono modificare o adattare per la regolazione del gap o perlomeno è molto complicato ed è difficile trovare qualcuno che lo faccia. Che poi i Prana non risentano del GAP è una spudorata menzogna: basta provarli su una tromba con gap regolabile (come le vecchie evo) per capire all'istante che non è vero.
GAP is the answer!
Monette ha questo approccio per cui ti devi prendere quello che lui ti dà per buono. Insomma, ti devi fidare, un po' come con Beppe Grillo! sbellicars
Il problema comunque nasce principalmente da come è progettato lo strumento ed in seconda battuta da un corretto abbinamento col bocchino (gap compreso), ma se lo strumento nasce con la serie schiacciata, col bocchino puoi al massimo limitare i "danni".
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Sono per la mia tromba, è un adattatore con filetto triplo e cono interno variabile in modo da avere da 0 a 8 millimetri di gap. Nelle mie trombe il ricevitore dei bocchini è filettato e le mie penne sono filettate con un gradino interno variabile (ogni penna ha un gradino diverso) in questo modo hai la possibilità di variare il gap senza variare la lunghezza totale dello strumento (se il bocchino rimane più fuori rispetto al normale la tromba è "più lunga").
E' possibile saldare il mio ricevitore filettato ad una qualsiasi tromba ma bisogna sapere con esattezza il diametro esterno dell'inizio del cannello in modo da tornirlo di misura.
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Sono per la mia tromba, è un adattatore con filetto triplo e cono interno variabile in modo da avere da 0 a 8 millimetri di gap. Nelle mie trombe il ricevitore dei bocchini è filettato e le mie penne sono filettate con un gradino interno variabile (ogni penna ha un gradino diverso) in questo modo hai la possibilità di variare il gap senza variare la lunghezza totale dello strumento (se il bocchino rimane più fuori rispetto al normale la tromba è "più lunga").
E' possibile saldare il mio ricevitore filettato ad una qualsiasi tromba ma bisogna sapere con esattezza il diametro esterno dell'inizio del cannello in modo da tornirlo di misura.
pollices
in effetti il discorso della lunghezza totale mi ha sempre lasciato perplesso..... anche con i bocchini "normali"
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..senza variare la lunghezza totale dello strumento (se il bocchino rimane più fuori rispetto al normale la tromba è "più lunga").
Più probabile, con bocchini "normali", di ritrovarsi con una tromba "più corta". Penso che un trombettista un minimo navigato preferisca diminuirlo il gap, almeno nella maggior parte dei casi (quindi il bocchino entra maggiormente, "accorciandosi"). Sbaglio?
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Esatto, fino ad un certo punto, altrimenti la tromba perde definizione sugli attacchi e diventa incontrollabile
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penso e mi sto convincendo che una tal tromba ha bisogno del tal bocchino....non a caso Tony ora fa sia uno che l'altro pollices
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Vorrei chiedere alcuni chiarimenti relativamente alla penna. Quando si parla di penna si intende la lunghezza del backbore più la lunghezza della gola cilindrica ? Che differenza c'è fra un bocchino con penna 82 da uno con penna 84 , diventa più lungo ?