Author Topic: Intervista a Michel Rondeau!  (Read 5471 times)

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Offline anrapa

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Intervista a Michel Rondeau!
« on: November 14, 2008, 09:56:08 PM »
Ciao a tutti!

Con un po' di ritardo rispetto alla mia inutile (perchè irrispettabile) tabella di marcia vi propongo questa intervista a Michel Rondeau.
Questo straordinario personaggio è nativo del Canada, il nome non dirà molto ai più ma gli appassionati di musica barocca (soprattutto coloro i quali la suonano dal vivo) lo conoscono come il più prolifico trascrittore di brani nei formati MIDI o Finale. Il suo PREZIOSISSIMO archivio è disponibile sul WIMA (Werner Icking Music Archive) in forma assolutamente GRATUITA!
Per avere un'idea delle proporzioni del suo incredibile lavoro vi basti sapere che ha scritto oltre 400 (QUATTROCENTO) arrangiamenti per quartetto d'ottoni oltre a centinaia di altri brani per duo, trio, quintetto. Si aggiungono a questi le trascrizioni di orchestrazioni di una miriade di compositori quali Bach (tutta la stirpe...), Haydn, Haendel etc etc...

Questa è la sua pagina: http://icking-music-archive.org/ByComposer/Rondeau.php

Tutto è MAGNIFICAMENTE categorizzato e diviso per singoli strumenti... un lavoro veramente straordinario. Mi mancano letteralmente le parole.
Avendo io stesso una certa passione per questi lavori mastodontici (traduzioni di articoli dall'inglese, il mio sito internet con le registrazioni dei metodi per tromba etc) "ci siamo trovati". Abbiamo fatto amicizia e mi ha mandato diversi suoi CD (che probabilmente mi lascerà convertire in MP3 per farveli ascoltare!!!!).

Ho deciso di intervistarlo perchè ritengo che sia giusto che il suo nome sia ricordato quanto più possibile, molti di noi hanno scaricato i suoi brani facendo una ricerca su Google, pochi sanno il suo nome!

Ah, mi sono scordato di dirvi che è uno straordinario trombettista!!!

Nel prossimo messaggio l'intervista (che sto "formattando" per facilitare la lettura), una mia traduzione dall'originale in inglese che mi ha spedito.

A fra poco!!!
Tony
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #1 on: November 14, 2008, 10:09:08 PM »
Domanda di rito, è una sorta di "marchio di fabbrica" delle mie interviste: qual è la nota più alta che sai suonare?


Non ho una risposta definitiva per questa domanda, la nota più alta che so suonare è quella che mi serve in quel momento per portare a casa il risultato. Ho suonato con successo il secondo concerto Brandeburghese e Michael Haydn diverse volte, so quindi di poter suonare il Sol sopra il Do acuto. Non studio le note alte tutti i giorni, lo faccio solo in occasione di determinati concerti.


Per quale motivo hai trascritto così tanti brani in formato MIDI?


Il motivo delle tante trascrizioni ed arrangiamenti dati alla WIMA è che lo trovo un sistema magnifico per mantenere la mente in forma. Imparo qualcosa di nuovo ogni volta che arrangio una sonata di Scarlatti o una cantata di Bach. Ho trascritto oltre 400 (QUATTROCENTO!!!! n.d.r.) quartetti per ottoni e centinaia di altri lavori per duo, trio e quintetto, arrivando fino ai brani sinfonici. Mi piace condividerli con il mondo, è un piacere sapere quanti di questi lavori sono stati utili a qualcuno da in un remoto angolo del globo.


Hai suonato tutto ciò che hai trascritto?


I Cathedral Brass, un gruppo che suona principalmente per le messe della cattedrale di N.D. (Notre Dame?) ha suonato circa il 90% dei quartetti disponibili sul WIMA. I numerosi concerti e i servizi per la chiesa richiedono nuova musica continuamente.

Quando hai iniziato a suonare la tromba? Perchè?


Questa domanda mi riporta indietro nel tempo di parecchio... quando avevo 12 ani sentivo il mio vicino suonare la tromba tutti i giorni senza mai sbagliare. Mi incuriosì parecchio e dopo aver visitato il suo studio per qualche tempo fui invitato ad unirmi alla banda musicale di Rockland (un piccolo paese 13 miglia da Ottawa, la capitale del Canada). Nel giro di uno o due anni ero la prima cornetta e non tornai mai indietro.

In quali orchestre o gruppi hai suonato? Qual'è il tuo gruppo ideale?


Ho suonato per numerose orchestre nelle regioni del Quebec e dell'Ontario per oltre 25 anni. Sono stato prima tromba dell' Orchestra da Camera di Hull (25 archi con legni e ottoni che suonano il repertorio di Bach, Handel e Haydn). Al momento suono per l' Orchestra Sinfonica di Gatineau (da 40 a 60 musicisti in base al repertorio). Lavoro anche con l' Ensamble di fiati di Ottawa (35 musicisti, repertorio sinfonico). Il Cathedral Brass (quartetto d'ottoni) è molto attivo nella regione di Ottawa. Suono inoltre molto spesso come solista con diversi organisti.
Il miglior gruppo con cui suonare è quello con cui vai più d'accordo. La musica è un duro lavoro già se lo si fa con musicisti simpatici, diventa impossibile con quelli antipatici.

Che scuola trombettistica hai abbracciato?


Ho seguito il sistema musicale dei conservatori Europei. In Quebec avevamo la fortuna di avere 6 conservatori costruiti esattamente come le scuole Europee, solfeggio fatto intensamente, dettato musicale, teoria e armonia erano obbligatori. Ho avuto la fortuna di suonare con Jean-Louis Chatel (Orchestra Sinfonica di Montreal), Pierre Thibaud (il famoso solista francese), Antoine Cure (Parigi) e Chrispian Steele-Perkins (il famoso solista britannico)

Tutti possono suonare la tromba?


Tutti possono suonare ma l'attitudine aiuta tremendamente, per avere successo con la tromba servono una serie di fattori compresenti. I migliori studenti che ho avuto non erano quelli con maggiore talento ma quelli con la maggiore tenacia combinata all'intelligenza e all'amore per l'arte.

Hai mai cambiato impostazione negli anni? Perchè? Come?


Oh si, suonare per undici ani senza un vero e proprio insegnante può creare dei problemi. Fortunatamente un caro amico mi presentò ad un insegnate di conservatorio chiamato Jean-Louis Chatel, un musicista e didatta straordinario. Mi accettò solo con la promessa di ricominciare da capo. La mia impostazione era troppo fuori centro, non avevo resistenza, la mia estensione era limitata. Questi problemi mi impedivano di migliorare con lo strumento. I primi anni sono stati un inferno, suonavo a malapena una scala di Do senza steccare, e questo accadeva dopo aver suonato per 10 anni in una band di sette elementi con la quale facevamo Tango, Mambo, Cha cha etc... Lasciai la band e dopo 3 anni di studio intenso ottenni più estensione e resistenza di prima. Il lato classico e barocco della musica divenne ancora più interessante perchè era allora possibile suonarlo.


Sei un "naturale" o devi studiare parecchio per rimanere in forma?


Se "naturale" significa che non ho bisogno di lavorare allora non credo ci sia nessuno veramente naturale. Tutti i grandi musicisti che ho incontrato (di qualsiasi genere) mi hanno sempre impressionato per gli sforzi e il lavoro che facevano dietro le scene. Ovviamente esistono persone che incontrano meno problemi di altri e che possono sembrare naturali ma se parli con loro abbastanza tempo ti rendi conto quanto lavoro c'è veramente dietro... Mantenersi in forma non è difficile se si è adeguatamente motivati ma la motivazione è altamente personale. Ciò che motiva qualcuno può non motivare qualcun altro.


Qual è l'errore più comune che fanno i trombettisti?


Non porre adeguata attenzione all'intonazione e all'articolazione. Molti trombettisti suonano per impressionare se stessi, ciò porta a diversi tipi di problemi tecnici e musicali. Labbra rovinate dal tipico "Hey, senti questo!!!" sono cumuni fra i musicisti di qualsiasi livello.


Come risolvi il problema della resistenza?


La resistenza si può migliorare solo mantenendo una buona forma fisica e mentale, specialmente quando si diventa vecchi. Dopo una certa età si passa dal costruire la resistenza al mantenimento di questa.
Le giornate negative devono esser lasciate indietro. Nel passato il motivo era soprattutto la mancanza di esercizio e motivazione. Non ci sono giornate negative quando studi una buona tecnica e sei adeguatamente motivato.


Usi delle routine?


Ne uso diverse, non mi piace fare sempre le stesse cose: usarne diverse ogni giorno sembra sia il miglior sistema per il mio modo di suonare.


Che riscaldamento fai? Cos'è il riscaldamento?


I riscaldamenti sono molto importanti per me in questo periodo. Prima di tutto suono la tromba in Sib per 10-15 minuti con un bocchino largo, di solito uno Yamaha 18C4. Scale e arpeggi, lentamente. Poi passo al mio bocchino "normale", uno Yamaha 17C4, altri 15 minuti di scale e arpeggi aumentando l'estensione. Poi la tromba in Do con uno Yamaha 16E4 e, se devo usare il trombino, un 15E4 Yamaha.


Che cosa studi tutti i giorni?


Non c'è limite alle cose che puoi imparare giornalmente, specialmente considerando la mole di informazioni disponibile sulla rete. Non c'è quindi la possibilità di rimanere senza studi da fare. Questo è un altro errore comune che commettono alcuni musicisti diplomati.


Usi il Berp?


Non l'ho mai usato ma ho fatto buzzing per ore tutti i giorni durante gli anni del conservatorio e lo faccio ancora come secondo riscaldamento, di tanto in tanto.


Fai mai gli esercizi di Stamp o di Clarke?


Oh, certo! Stamp e Clarke sono magnifici per rinforzare la percezione dell'intonazione. Molti esercizi di Stamp sono ideali per il buzzing. Clarke è ottimo per migliorare la tecnica.


Qual è il migliore metodo per tromba?


Tutti i metodi per tromba sono validi e offrono un buon allenamento per il suono. La cosa importante è però come li si usa, suonare un esercizio specifico senza sapere perchè lo si fa è inutile. Quelli che ho usato di più sono l'Arban, il St. Jacome, il Gatti e tanti altri libri tecnici come il Clarke, il Mithchell, lo Schlossberg e il Broiles, più molti altri, tutti grandiosi.


Studi ancora con qualcuno?


Si, studio ancora ma non con una persona in particolare. Molti musicisti rimangono studenti a vita e non riescono a decollare da soli. Dopo così tanti anni bisogna imparare a stare in piedi da soli, senza l'aiuto di altre persone. Ciò non significa che non ci sia altro da imparare: c'è molto da apprendere ascoltando un buon violinista o un buon clarinettista.


Descrivimi le trombe che possiedi e perchè le hai scelte.


Ho posseduto circa 30 trombe, la prima mi fu data dalla banda del paese ed era una cornetta in Sib che perdeva... Dopo qualche anno mi diedero una tromba Olds. Ricordo la prima tromba professionale che acquistai, una Conn Connstellation che adoravo. Poi comprai una Bach Stradivaius argentata, per l'orchestra comprai una Bach in Do, una Yamaha in Do argentata e ancora una Yamaha ma in Mib. Quest'anno sto suonando con piacere una Eclipse in Do e una Lawler in Do (con campane smontabili) modificate da Harrelson. Suono anche una Conn Vintage in Sib ed una Phaeton. Possiedo inoltre 8 trombini: principalmente Selmer e Bach ed uno Scherzer con campana in ottone rosso ma ora mi sto dedicando principalmente ad uno Scherzer con campana in argento massiccio. Mi piace suonare anche le trombe naturali in tutte le tonalità...
Perchè le ho scelte? Non l'ho fatto, ogni volta che trovo una tromba che mi piace la compro, non ne trovi mai una uguale all'altra, anche se sono della stessa marca e modello. Il bocchino è probabilmente la parte più importante dello strumento, per apprezzare una tromba ho bisogno di almeno 3 settimane per comprenderla e trovare il giusto bocchino da associargli.


Cambi bocchino quando cambi il tipo di tromba? Perchè?


Cambio sempre bocchini! Ne ho ancora 150 dei 200 che ho posseduto, non cambio il bocchino solo in funzione dello strumento ma anche della musica che suono. Ogni bocchino ha una funzione, non esiste quello perfetto, bisogna imparare ad adattare le qualità e le caratteristiche di un bocchino al tipo di lavoro che bisogna fare.


Collezioni trombe?


Non le colleziono semplicemente perchè ce ne sono troppe da collezionare, un sogno impossibile da realizzare.


Preferisci le trombe lunghe o corte? (Sib, Mib, Trombini...)


Non ho una preferenza, ho imparato a divertirmi suonando tutti i tipi di trombe.


Una tromba di altissimo livello fa la differenza?


Si, una tromba di altissimo livello non è costruita come una tromba di basso livello, alcune trombe di "student" sono fatte con campane in due pezzi di bassa qualità, rovinando quindi il suono e la proiezione. Anche i pistoni possono non essere di alta qualità tendendo quindi a corrodersi prima.


Qual'è la tromba dei tuoi sogni?


Non esiste, mi piacciono tutte, tutte hanno qualcosa di diverso da dire dopo che ti ci abitui.


La tua estensione continua ad aumentare o hai raggiunto un plateau?


Nel mio caso penso di aver raggiunto un plateau, cercare di aumentare il mio range non è necessario, ho quello che mi serve.


Che generi suoni e quali ti divertono di più?


Per me la musica più piacevole è la barocca, è un tipo di musica che non perdona, richiede un impegno totale per cercare di avere la tecnica necessaria ed il giusto suono.  E' vero che tutti gli stili musicali richiedono un certo impegno ma in quasi tutti è accettabile qualche imperfezione, non nella barocca.


Studi ancora le note lunghe?


Ovviamente le note lunghe sono utili, suonare una nota lunga corrisponde a tenere un peso sopra la testa senza muoversi. In ogni caso preferisco il pitch bending, per lo meno funziona meglio per me. Permette al sangue di circolare meglio che nelle note lunghe e aiuta la mascella a rimanere in avanti.


E' più difficile suonare in un quintetto d'ottoni o in orchestra? Perché?


Entrambi hanno i loro problemi, personalmente preferisco suonare nelle orchestre numerose perchè ci sono più persone coinvolte. In un quintetto sei il 20% del gruppo, se sbagli qualcosa si nota molto di più. In un'orchestra è impossibile che il 20% dei musicisti sbagli...


Usi la lingua per variare l'altezza delle note?


Con ogni probabilità ogni trombettista ha una sua differente teoria al riguardo, cosa abbastanza giustificabile perchè siamo tutti diversi. In generale preferisco usare la lingua solo per l'articolazione, a tutti noi è stato insegnato a pensare "TIIII" per le note alte e "TAAA" per le note basse. Ovviamente la lingua si muoverà di conseguenza ma l'intonazione è un'altra cosa: una buona intonazione non dovrebbe dipendere dal movimento della lingua, per me un buon supporto dell'aria risolve il 99% dei problemi di intonazione.


Che genere di musica ascolti?


La maggior parte della musica che ascolto è del periodo Rinascimentale o Barocco. Mi piace la musica classica ma anche quella moderna, a volte ascolto anche dei brani "pop".


Quale genere di musica non ti piace suonare?


Non c'è un genere che non mi piace ma ci sono generi che preferisco più di altri.


Ti prendi mai dei giorni di pausa dalla tromba?


Raramente, a meno che non abbia suonato per tante ore per molti giorni di fila.


Quali sono i tuoi idoli trombettistici?


Ho molti idoli, sono cresciuto con il meraviglioso suono di Rafael Mendez. Poi Al Hirt, Harry James e molti altri grandi della classica come Maurice André, Chrispian Steele-Perkins, Sergei Nakariakov e molti altri...


Un bel suono è qualcosa che si ha da subito o lo si ottiene col tempo?


Un buon suono è il risultato di una combinazione di elementi corretti che permettono alla tromba di suonare al massimo livello. Migliorare il proprio orecchio è fondamentale (se non si riesce a riconoscere un suono intonato da uno stonato si suonerà di conseguenza...). Anche lo studio di una corretta articolazione è necessario per non interrompere il flusso dell'aria che porta ad un brutto suono, anche la scelta di un bocchino non corretto impoverisce la vibrazione delle labbra e quindi il suono.


Grazie per l'intervista!

Grazie a te, un saluto a tutti gli utenti del tuo forum!
Michel Rondeau
« Last Edit: November 14, 2008, 10:18:17 PM by anrapa »
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Offline rmonsu

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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #2 on: November 15, 2008, 06:46:04 AM »

Usi la lingua per variare l'altezza delle note?


Con ogni probabilità ogni trombettista ha una sua differente teoria al riguardo, cosa abbastanza giustificabile perchè siamo tutti diversi. In generale preferisco usare la lingua solo per l'articolazione, a tutti noi è stato insegnato a pensare "TIIII" per le note alte e "TAAA" per le note basse. Ovviamente la lingua si muoverà di conseguenza ma l'intonazione è un'altra cosa: una buona intonazione non dovrebbe dipendere dal movimento della lingua, per me un buon supporto dell'aria risolve il 99% dei problemi di intonazione.
![/b]


ma che stupenda intervista, grazie a Michel Rondeau e bravo Tony

Interessante, però trovo questa affermazione: usare la lingua solo per l'articolazione e non per cambiare armonico, non più pensare "TIIII" per le note alte e "TAAA" per le note basse, ma dell'aria risolve il 99% dei problemi di intonazione.

magari non è questa la sede in cui parlarne, ma pensare alla lingua può essere controproducente. che ne pensate?
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #3 on: November 15, 2008, 08:49:32 AM »
 applaus applaus applaus
Altro che "no pressing", se non ti "avviti" il bocchino alle labbra non suoni!!!

Offline anrapa

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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #4 on: November 15, 2008, 09:32:37 AM »
Commentiamo pure! Le interviste, come tutte le altre cose che scriviamo, servono per stimolare le discussioni!

Riguardo la lingua: ti rispondo citando un'altra intervista fatta a Jeff Purtle in cui si sostiene esattamente il contrario, anche Eric Bolvin la pensa in questo modo. Sono tutti trombettisti di alto livello, nessuno di loro ha problemi di suono, articolazione o estensione.
L'idea che mi sono fatto io è questa: la lingua viene usata da tutti ma alcuni hanno bisogno di muoverla coscientemente, altri la muovono senza rendersene conto, altri ancora hanno bisogno di non porvi attenzione per non muoverla troppo (rischiando di vanificare i benefici di questo sistema).
La mia esperienza pratica mi porta a doverla usare coscientemente e noto dei miglioramenti notevolissimi. Ho quasi la sensazione di "fischiettare" le note piuttosto che di suonarle. Se sono a posto con l'emissione e l'impostazione (bello chiuso e rilassato) modulo le note praticamente solo con la lingua. Questo effetto è evidentissimo sulle note dal Sol alto in su dove in pratica non modifico quasi più il flusso dell'aria o la tensione delle labbra.
Se cerco di aiutarmi aumentando l'aria o irrigidendo le labbra (singolarmente o in coppia) o "affogo" la nota d'aria o le labbra si chiudono.

Ho parlato spesso di questo argomento con Jeff Purtle (dopo averlo sperimentato per conto mio a casa) e lui mi ha detto che faccio esattamente quello che diceva Claude Gordon (molte altri concetti di Gordon invece io non riesco proprio ad applicarli...). Eric Bolvin idem, Rigoletti invece la lingua non la usa quasi, giusto per i salti di notevole difficoltà ma sempre come "aiutino" perchè il fattore principale è, per lui, l'aria. Io mi ritengo relativamente a posto con l'aria (probabilmente sbagliando di grosso, non lo nego) mentre noto che con la lingua ho una marcia in più. L'esperienza che mi sono fatto insegnando a decine di trombettisti mi ha convinto sempre più in questo senso.
Penso che al massimo 2 o 3 persone non abbiano ottenuto enormi benefici da un uso controllato della lingua. Che poi sia stato un effetto placebo non so dirlo....
Certo che assistere ad un seminario di Andrea T. in cui lui dice di non usare la lingua in quel modo e di tenerla, piuttosto, quanto più bassa possibile, mi da parecchio da pensare!
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #5 on: November 15, 2008, 12:41:46 PM »
A me questa frase mi ha messo i brividi:I primi anni sono stati un inferno, suonavo a malapena una scala di Do senza steccare, e questo accadeva dopo aver suonato per 10 anni in una band di sette elementi con la quale facevamo Tango, Mambo, Cha cha etc... Lasciai la band e dopo 3 anni di studio intenso ottenni più estensione e resistenza di prima.
Se uno suona ad un certo livello e non è il mio caso però crede di saper suonare e poi trovi un insegnante che ti dice ricomincia beh è una cosa che mi dà i brividi.
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #6 on: November 15, 2008, 02:53:13 PM »
. Questo effetto è evidentissimo sulle note dal Sol alto in su dove in pratica non modifico quasi più il flusso dell'aria o la tensione delle labbra.
Se cerco di aiutarmi aumentando l'aria o irrigidendo le labbra (singolarmente o in coppia) o "affogo" la nota d'aria o le labbra si chiudono.

comunque forse non c'è una netta contraposizione, praticamente useresti prevalentemente l'aria fino al sol alto e poi mantenendo un buon sostegno dell'aria adoperi la lingua
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #7 on: November 15, 2008, 03:15:55 PM »
Diciamo che senza l'aria non si va da nessuna parte, la lingua è una "marcia in più".
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #8 on: November 15, 2008, 04:02:30 PM »
Ragazzi, posto questo video qui perchè si parla di eric bolvin.
http://www.youtube.com/watch?v=GCaIuJ6bYjw&feature=channel
Ora chiedo ai più esperti, ma da cosa può dipendere il suono di bolvin? A me sembra proprio brutto...

Offline anrapa

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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #9 on: November 15, 2008, 08:35:59 PM »
Ho visto tutto il video (che magari val la pena di tradurre...).
Il suono è bruttino soprattutto per la qualità della registrazione, la stanza è "secca" e lui punta verso il microfono. Anche le Monette hanno un brutto suono in quel modo. Poi c'è un buon 80% del video che punta proprio a far notare come il suono sia brutto se si esagera con l'aria. Nell'ultima parte spiega alcuni concetti di respirazione e punta più a far sentire il passaggio di nota che il suono. Lo stesso vale per l'esercizio sull'uso della lingua.
Ascoltando le spiegazioni (purtroppo in inglese) tutto appare più chiaro.
L'unica cosa che mi disturba un po' è l'espressione facciale, non capisco se la faccia apposta ma mi trasmette sforzo.

L'altro ieri abbiamo parlato un'oretta in videochat e ho scoperto alcune cose che poi ho ritrovato nel video: è stato allievo di Claude Gordon (come Jeff Purtle) ed ecco il motivo di alcuni suoi discorsi sull'aria e sull'uso della lingua.
Se si ricorda mi dovrebbe mandare il suo ultimo CD e un po' di materiale per fare una recensione. Mi ha chiesto inoltre di scrivere un articolo per l'ITG, non so neanche da dove partire...
Ehehehhe
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #10 on: November 15, 2008, 08:39:29 PM »
Aggiungo che stamattina ho fatto un'altra videochat di mezz'ora con Nick Drozdoff (ex di Maynard Ferguson negli anni ottanta, tanto per rendere l'idea...), cercatelo su youtube. Dopo aver parlato per un po' di questa sua passata esperienza mi ha promesso che farà qualche altro video dimostrativo apposta per noi del forum, basta che gli chiediamo gli argomenti... E poi non dite che non vi voglio bene!!!




P.S.
(poi abbiamo fatto qualche sound check per controllare la resa del suo microfono, inizierà infatti a breve a dare lezioni online dopo mia pressante richiesta. Mi ha sparato un paio di Do Bisacuti a freddo... erano le 5.40 del mattino dalle sue parti. quell'uomo è un pazzo!!!!!!!!!)
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #11 on: November 15, 2008, 08:49:44 PM »
Eric Bolvin al flicorno

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=c2agMnByqOQ&feature=channel[/youtube]

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_96CrdEVXZQ&feature=channel[/youtube]

 salut
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #12 on: November 16, 2008, 10:10:59 PM »
Grande Tony!
Grazie per l'intervista (ottima idea) e grazie a Michel Rondeau per tutto, intervista e trascrizioni!
Tra l'altro il mio Torelli è stato suonato proprio con la sua trascrizione, quindi ne approfitto per ringraziarlo (cosa che non ho mai fatto, sono proprio una capra!)...GRAZIE MICHEL!!!!

Se uno suona ad un certo livello e non è il mio caso però crede di saper suonare e poi trovi un insegnante che ti dice ricomincia beh è una cosa che mi dà i brividi.

Ne so qualcosa... ;)
http://www.maurice-andre.fr (Il Maestro,l'idolo dei trombettisti,ma nei Links ci sono anch'io! ;D)
http://www.myspace.com/valeriomarcangeli
ENTRATE, ASCOLTATE, COMMENTATE, GRAZIE!!!
Bb: Bach 37ml(un classico)
C: Yamaha 6430 (secondo me, suona da paura!)
Piccolo: Schilke P5-4 (un classico/2)

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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #13 on: November 16, 2008, 10:36:39 PM »
Mandagli il link al video con i ringraziamenti, sono CERTO che apprezzerà! Lui ha messo online tutta quella roba per dare una mano alle altre persone!
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Re: Intervista a Michel Rondeau!
« Reply #14 on: November 17, 2008, 11:19:17 AM »
"Il bocchino è probabilmente la parte più importante dello strumento, per apprezzare una tromba ho bisogno di almeno 3 settimane per comprenderla e trovare il giusto bocchino da associargli.""

Ciao. Tony non abbiamo parlato della stessa cosa l'altra sera??!  smil
Tromba CarolBrass CTR 7000L-YSS
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e quindi, Boh? La verità stà da un'altra parte!