Quello che devi fare è perfezionare la tua tecnica e fare in modo che, progressivamente, la tua autonomia con il Monette aumenti. Quello che succede è che il Bach ti permette di continuare a suonare quando, per la stanchezza, non sei più efficiente. Il Monette non te lo permette. In sostanza, la tua autonomia con il Monette rappresenta la tua autonomia suonando in maniera efficiente (e quindi migliore). Perché quando cominciamo a forzare, magari riusciamo a spremere le note, e ad arrivare a fine concerto, ma sicuramente il risultato ne risente.
Quanto al discorso di bucare o meno, per me molto dipende dal feedback. I bocchini tradizionali restituiscono molto di più a chi suona, per cui quando suoni in un contesto più o meno rumoroso (comunque più rumoroso dell'ambiente di studio) fai più fatica a sentirti, tendi a spingere di più e ti stanchi prima, ed il suono non viaggia. Molto conta anche il peso del bocchino. Io dal vivo mi trovo benissimo con il B4LS S1 Prana peso XLT, col quale non ho problemi a bucare e che mi dà il giusto feedback. Con gli STC vale il discorso delle trombe pesanti, devi abituarti a sentire il suono che torna dall'ambiente, ma se il suono non ti torna, perché l'ambiente è rumoroso, puoi avere problemi. La cosa bella è che i bocchini Monette a tazza alta ti danno una qualità di suono che nessun bocchino a tazza alta tradizionale ti può dare, ma contemporaneamente ti danno la stessa facilità. Ma se li suoni di forza duri mezz'ora. Quindi siamo sempre lì, devi studiare ed abituarti a suonare nella maniera corretta, fino ad arrivare ad avere l'autonomia che ti serve senza bisogno di forzare.