Didattica > L'angolo Acuto

Intonazione degli armonici e tensione dei bottom caps...

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anrapa:
Mi ha fatto un enorme piacere vedere questo video di Dave Monette nel quale mostra quanto io da tempo "evangelizzo" quando faccio provare le Taylor agli amici che passano da casa mia di tanto in tanto: l'intonazione di uno strumento è funzione ANCHE di una giusta tensione dei tappi inferiori della tromba (i cosiddetti bottom caps).
Abbiamo spesso parlato dell'importanza di alcune parti dello strumento (cannello e campana in massima parte) per quanto riguarda l'intonazione e il piazzamento corretto degli armonici. Abbiamo scritto fiumi di inchiostro telematico riguardo l'importanza di un bocchino dalle caratteristiche ideali per ogni modello di tromba (fori maggiorati, penne sottili, lunghezze minori etc...). Abbiamo anche discusso riguardo il variare della distanza fra gli armonici in base al punto di intonazione media che si sceglie.
Più raramente abbiamo accennato all'influenza dei bottom caps e io ho raramente toccato questo argomento nel forum per paura di risultare troppo "esoterico" agli occhi di alcuni di voi nonostante questi concetti mi siano stati insegnati da personaggi quali Adam Rapa e Charles Schlueter. Il video di visto su facebook mi permette di trattare quest'argomento senza dovermi esporre con un video che avrebbe necessariamente come protagonista una Taylor, cosa che faccio in modo sempre più riluttante per una lunga serie di motivi.

Approfitto però per linkarvi il suddetto video per darmi una misura di quanto possa essere ROVINATA (non certo migliorata!) l'intonazione di uno strumento se un parametro così negletto come la tensione con la quale si avvitano i bottom caps non viene tenuto nella giusta considerazione.
Per la cronaca questo test viene spesso fatto da Adam durante le masterclass per mostrare come uno strumento debba essere intonato non solo "a vuoto" ma anche sui singoli pistoni affinché non si abbiano solo alcune note risonanti e altre "a rischio".

Ci sono dei distinguo da fare perché questo argomento possa essere trattato nel modo corretto:
1) uno strumento stonato non può essere reso intonato solo variando la tensione dei tappi ma lo si può sicuramente rovinare maggiormente
2) uno strumento intonato deve essere suonato con un bocchino che non rovini l'intonazione altrimenti il test va a farsi benedire
3) perché si possano valutare certi parametri bisogna essere "neutri" quando si prova lo strumento: la maggior parte di noi forza la tromba ad emettere la nota che vogliamo sentire mentre bisognerebbe lasciare che questa segua la sua naturale inclinazione (differenza fra tromba intonata e tromba "intonabile")
4) nel valutare la resa dello strumento bisogna testarlo a vari volumi e soprattutto variando repentinamente le dinamiche dal ppp al fff (praticamente tutte le trombe tendono a crescere o a calare variando i volumi)

Se siete interessati possiamo discutere in profondità dell'argomento!

Ecco il video di Monette:

http://www.facebook.com/photo.php?v=10151022988786260

Ciao!
Tony

Norman:
Anche io ero presente quando Schlueter fece questa dimostrazione. È una cosa incredibile a dirsi, ma è vera.

Enzo Antonio D Avanzo:
Vuol dire che sarà una discussione animata e con varie esposizioni di pensiero, Sarò spettatore e cercherò di coglierne il frutto....

M@mmel:
..molto interessante, l'ho visto stamattina presto il video prima di leggere il topic!molto interessante.. la domanda è: su quale note si fa il test per ogni pistone?e le note a vuoto?

anrapa:
I test da fare sono divisi in due categorie: a volume costante e variando repentinamente la dinamica. Entrambi vanno effettuati su tutte gli armonici a vuoto, quelli che coinvolgono l'uso dei pistoni vanno fatti successivamente e ci si può limitare a replicarli su meno armonici.

La sequenza di azioni che andrebbero fatte per testare uno strumento sono queste: avvitare con una buona forza il secondo pistone, con media forza il primo e poco il terzo. Per media forza intendo quella che si usa normalmente su una tromba quando si vuole che i tappi non si svitino da soli.
Questa è la configurazione base che normalmente mostra la vera natura dello strumento.
Successivamente si devono cercare i punti di massima risonanza degli armonici fondamentali (Do Sol Do Mi Sol Sib Do). Qui.

Corre l'obbligo di Consigliare CALDAMENTE di effettuare i test con bocchini sullo stile dei Monette Prana. Il foro maggiorato e la penna molto sottile riescono a modificare il meno possibile la risposta vera dello strumento. Se proprio volessimo fare i fenomeni potremmo far vibrare lo strumento come fosse un diapason e, con un analizzatore di onde come Melodyne, si potrebbero controllare tutte le armoniche.
Rimaniamo però con i piedi per terra...

Fine prima parte...

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