Author Topic: Maynard Ferguson, i migliori video...  (Read 13422 times)

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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #30 on: April 09, 2015, 02:42:59 PM »
Questa discussione meravigliosa mi era sfuggita, grazie mille!
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #31 on: April 09, 2015, 05:34:04 PM »
Cercando i video "linkati"  all'inizio della conversazione ho trovato una sorpresa : TUTTI eliminati, tolti da web.
Che cancari! polliceg
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #32 on: April 09, 2015, 07:29:59 PM »
Ciao!

Ritornando al discorso dell'altra volta, volevo dare un'occhiata al CD "Russell Garcia and his Four Trombone Band", un album comprendente 2 sessioni registrate negli studios di Hollywood nelle date del 6 giugno e del 14 novembre 1955.
Per queste sessioni, Russell Garcia aveva creato degli arrangiamenti che avevano un sound molto particolare, visto l'organico impiegato.
La prima sessione aveva la formazione composta dai trombonisti Frank Rosolino, Herbie Harper, Maynard Ferguson e Tommy Pederson, dal chitarrista Al Hendrickson, dal pianista Gerry Wiggins, dal contrabbassista Red Mitchell, dal batterista Chico Hamilton e dalla cantante Frances Faye.
La seconda, oltre ai quattro trombonisti sopra citati, vedeva anche l'apporto di Dick Houlgate al sax baritono (in sostituzione di cantante e chitarrista), Marty Paich al pianoforte, lo stesso Red Mitchell al contrabbasso e Stan Levey alla batteria.
Praticamente, i migliori session men della West Coast in quel periodo.
Nel CD la prima sessione proposta è quella del 14 novembre, composta da 12 brani di cui riporto la tracklist:

1.   I'll Never Forget What's Her Name
2.   But Beautiful
3.   Dancing On The Ceiling
4.   The Boy Next Door
5.   Just One Of Those Things
6.   Zigeuner
7.   Limehouse Blues
8.   Lush Life
9.   Lover, Come Back To Me
10. Ramona
11. Someone To Watch Over Me
12. What Is This Thing Called Love?

Non è semplice riconoscere i vari trombonisti che si alternano negli interventi di improvvisazione, ma il nostro Maynard suona - unico tra i quattro - il trombone a pistoni e risulta quindi un po' più facilmente identificabile, grazie proprio alla tecnica del fraseggio esposta nei suoi passaggi assolo.
Comunque, è chiaramente riconoscibile nei brani nn. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 9 10 e 12.

Nella seconda sessione proposta, quella del 6 giugno, il gruppo si avvalora della presenza della cantante Frances Faye e il sax baritono viene sostituito da una chitarra elettrica, per creare un sound più adatto a supportare questa cantante che aveva delle doti non comuni di interpretazione e di tecnica vocale.
Ecco la tracklist della seconda sessione:

13. Toreador
14. They Can't Take That Away From Me
15. He's Funny That Way
16. I've Got You Under My Skin
17. All Of A Sudden My Heart Sings
18. Somebody Loves Me
19. September In The Rain
20. These Foolish Things
21. Love For Sale
22. Medley
23. Out Of This World

Anche in queste tracce, a parte una tipica introduzione e alcuni passaggi nei brani nn. 13, 17, 18 e 23, dove suona la tromba, Maynard può essere sentito nei suoi interventi al trombone nei brani nn. 19 e 22.
In conclusine, anche questo CD (secondo la mia modestissima opinione) merita - non fosse altro che per gli arrangiamenti e il sound particolarissimo che lo contraddistinguono, un posto riservato in una collezione jazz.
« Last Edit: April 09, 2015, 07:40:00 PM by Mauro 58 »
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #33 on: April 09, 2015, 07:34:53 PM »
Questa discussione meravigliosa mi era sfuggita, grazie mille!

Grazie a te, Norman!

Cercando i video "linkati"  all'inizio della conversazione ho trovato una sorpresa : TUTTI eliminati, tolti da web.
Che cancari!

@ ginogat: se hai un po' di tempo e pazienza, alcuni video di Maynard posso essere recuperati in rete.
Un possibile canale di Youtube  dove forse qualcuno è ancora reperibile, lo trovi a questo link:

https://www.youtube.com/channel/UCDR1aF9n0ANGtl1tDHt5xIg/videos

Ciao!
« Last Edit: April 09, 2015, 07:54:00 PM by Mauro 58 »
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #34 on: April 12, 2015, 10:38:01 PM »
C’è un altro disco della sterminata produzione di Maynard che può sembrare quantomeno singolare:
“Straightaway” – Jazz Themes, (Roulette Records) del 1961.
Qui, oltre a svolgere le sue tipiche attività di solista e bandleader, vediamo il boss cimentarsi nel ruolo di compositore.
Questo album, infatti, fu pubblicato come colonna sonora per una serie di telefilm prodotti dal network ABC (Straightaway) ambientati nel mondo delle gare automobilistiche e Maynard, che con la sua band in quel periodo era nel massimo splendore, fu chiamato a comporre 10 brani per dare una sorta di “marchio di fabbrica” al commento sonoro del telefilm.
Penso sia innegabile la considerazione che, all’inizio degli anni ’60, la sempre maggiore diffusione della televisione abbia fatto da volano a molta musica da orchestra, e in particolar modo alla musica jazz, che per gli americani costituisce uno dei pilastri portanti della loro cultura.
Di solito, le musiche da commento di un film, o telefilm, sono fini a loro stesse; in questo disco, invece, si ha la netta sensazione che tutti i brani che lo compongono possano vivere di vita propria, così come molti grandi successi della storia del cinema (ad esempio, come è successo per titoli quali Lawrence d'Arabia, Il Dottor Zivago, Love Story, Rocky, New York New York, ecc., tanto per citarne solo alcuni).
Indubbiamente, questo capitolo ha rappresentato per Maynard una ulteriore sfida che lo ha visto dedicarcisi con successo, tanto che – come scriveva un giornalista che commentò l’uscita del vinile – “Straightaway ha aggiunto nuovi allori alla sua già illustre carriera”.

Ecco la tracklist:

1.     Straightaway
2.     Apprehensions
3.     Mambo Le Mans
4.     Cocky Scott
5.     Up Shift
6.     Last Lap
7.     Melancholia
8.     Pit Stop
9.     Stroking
10.   After the Race

Dimenticavo di dire che nella big-band che ha inciso questo album, oltre al boss c’erano musicisti del calibro di Don Rader, Bill Berry, Ray Winslow, Lenny Morgan, Don Menza, Willie Maiden, Jaky Byard, Rufus Jones, ecc., mentre gli arrangiamenti erano a cura di Slide Hampton, Joe Farrell e Don Sebesky.

Buona serata a tutti e al prossimo disco!

Mauro
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #35 on: April 13, 2015, 09:36:26 AM »
Molto, moolto interessante
grazie e contiunua così  fenomen

punticino per te  pollices
"Devi diventare il campione mondiale di mezza ottava"
cit.

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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #36 on: April 13, 2015, 11:56:50 AM »
Bello, bello fuori ogni misura!
grazie Mauro per il tuo lavoro e la divulgazione!
e un grazie è poco (segue cassa di Lambrusco). ovazion
Trumpets => Schilke B1 - B&S 3137/2 Silver - BACH Stradivarius 37* ML Feat.1982
Cornet => Morgan Silver
Mouthpieces => Denis Wick 3C-Schilke 15A4A
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CC Tuba B&S 3098 e prossime evoluzioni...

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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #37 on: April 13, 2015, 07:24:43 PM »
@ Stefano e Nicola:

Grazie a voi per l'ascolto!
La vostra attenzione (così come quella di altri utenti) mi spinge a continuare volentieri nella mia opera di commento (spero solo di non risultare noioso)...
Appena posso, continuerò a postare nuovi commenti su altri CD del boss che ritengo meritevoli di attenzione.
Grazie ancora e buona serata a tutti!

Mauro
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #38 on: April 14, 2015, 08:30:44 PM »
In questi giorni, rileggendo le varie conversazioni presenti sul forum, l’occhio mi è caduto su un post in cui si parlava del fatto che la poca capienza (in termini di tempo) dei dischi in vinile avrebbe ridotto la libertà di espressione dei musicisti impegnati nelle loro performaces jazzistiche.

Senza entrare nel merito (non ho conoscenze tecniche adeguate), volevo però sottoporre alla vostra attenzione un altro CD del boss, edito dalla Fresh Sound Records (Spagna) nel 2005, realizzato con materiale proveniente da due sessioni di incisione tenute negli Hollywood Studios il 22 e il 23 febbraio 1954 per la EmArcy, in cui si cercava di aggirare le limitazioni di durata con brani molto lunghi, articolati e con largo spazio per le improvvisazioni.
Nell’edizione originale in vinile, queste due sessioni diedero vita a due diversi LP.

Il primo vinile (sessione del 22 febbraio 1954), intitolato “Hollywood Party”, aveva nella tracklist solo due composizioni (una per ogni lato del LP):
Night Letter (Maynard Ferguson) con durata di 14’05” e Somebody Loves Me (George Gershwin) con durata di 15’42”.
La band era composta da Maynard (tromba e trombone a pistoni), Bud Shank (sax contralto), Bob Cooper (sax tenore), Bob Gordon (sax baritono), Russ Freeman (piano), Curtis Counce (contrabbasso) e Shelly Manne (batteria).
Nell’esecuzione del primo brano troviamo, nell’ordine, gli assolo di Cooper, Shank, Ferguson (che in questo brano suona la tromba), Freeman, Counce e Gordon.
Nel secondo, Maynard volle strafare e si concesse ben tre assolo: il primo con la tromba, seguito dagli interventi di Shank e Gordon; il secondo sempre con la tromba, seguito da Freeman e Cooper; l’ultimo con il trombone a pistoni.

Il secondo vinile (sessione del 23 febbraio 1954), intitolato “Jam Session”, aveva anch’esso nella tracklist solo due composizioni:
Love Is Here To Stay (George Gershwin) con durata di 16’08” e Air Conditioned (Maynard Ferguson) con durata di 16’58”.
La band di questa sessione era composta da Maynard (tromba), Milt Bernhart (trombone), Herb Geller (sax contralto), Bob Cooper (sax tenore), Bob Gordon (sax baritono), Claude Williamson (piano), John Simmons (contrabbasso) e Max Roach (batteria).
Nell’esecuzione del primo brano troviamo, nell’ordine, gli assolo di Ferguson, Cooper, Bernhart, Williamson, Geller e ancora Maynard che conclude il brano con le sue escursioni ad alta quota.
Nel secondo, dopo gli assolo di Geller, Bernhart, Williamson, Roach e Cooper, il boss conclude con un intervento molto articolato e in crescendo, culminando con molte frasi acute e veloci, per poi riprendere il tema principale insieme agli altri esecutori e terminare il brano quasi inaspettatamente con due fraseggi molto tranquilli e rilassati.

Anche questo, a mio modesto parere, è un CD che dovrebbe essere presente in qualsiasi collezione jazz degna di tale nome…

Buona serata a tutti!
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« Reply #39 on: April 15, 2015, 08:57:33 AM »
 pollices Ottimo Mauro, mi permetto di aggiungere il titolo del cd, che credo sia Hollywood Jam Sessions
 grazi grazi grazi
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cit.

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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #40 on: April 15, 2015, 09:32:24 AM »
@ Stefano

Esatto! Grazie per la precisazione!
Buona giornata e a presto!

Mauro

P.S.: hai ricevuto i PM che ti ho mandato negli ultimi giorni?
         Attendo tue notizie... Ariciao!
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« Reply #41 on: April 15, 2015, 12:30:18 PM »
Innanzitutto grazie mille Mauro per tutte queste informazioni su Maynard Ferguson!

Volevo solo dire che quello della durata dei vinili a mio parere è un grande falso problema. Di certo era limitata la libertà di espressione su disco, ma parliamo di artisti che avevano una costante ed intensa attività live, nella quale quei problemi non c'erano. Al limite è stata limitata la possibilità di immortalare quello che hanno fatto (ma esistono molte registrazioni su nastro dei concerti di quegli anni). Il disco, al contrario, va visto come un'opportunità in più, fermo restando che il cuore dell'attività di un musicista è il live.
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #42 on: April 15, 2015, 06:16:12 PM »
... quello della durata dei vinili a mio parere è un grande falso problema. Di certo era limitata la libertà di espressione su disco, ma parliamo di artisti che avevano una costante ed intensa attività live, nella quale quei problemi non c'erano. Al limite è stata limitata la possibilità di immortalare quello che hanno fatto (ma esistono molte registrazioni su nastro dei concerti di quegli anni). Il disco, al contrario, va visto come un'opportunità in più, fermo restando che il cuore dell'attività di un musicista è il live.

Grazie per lo spunto, Norman.

Infatti, volevo riferirmi proprio al discorso di registrazione.
Purtroppo, negli anni ruggenti della west coast e del mainstream non c'erano certo le possibilità tecnologiche che abbiamo oggi, e il solo pensare che se non avessi avuto la possibilità di ascoltare questi dischi, non avrei mai potuto godere della gioia di questi meravigliosi artisti, mi fa sentire molto fortunato.
Io ho cominciato a capire qualcosa di musica solo nel 1974, e solo da allora ho iniziato la mia lunga ricerca (che ancora non si conclude) di quella che poteva essere per me una delle forme artistiche più elevate (con il massimo rispetto e ammirazione per tutte le forme d'arte come la danza, la pittura, la scultura e la poesia, devo però dire che la musica - almeno per me - è l'unica forma d'arte che non è copia di immagini attinenti alla realtà, ma vive di creazione pura).
Nello specifico, Maynard è stato per me una fonte continua di ispirazione (anche se irraggiungibile) e di vita.
Quando ancora non c'era internet, ho setacciato per anni ogni negozio di dischi (anche il più piccolo) di ogni città, paese o frazione in cui mi trovavo a passare, in Italia e all'estero, per poter realizzare il sogno (questo almeno fattibile) di avere tutta la sua sterminata produzione discografica nella mia CDteca, sogno poi portato a compimento solo grazie all'avvento della rete.
Ovviamente, mi riferisco solo alla discografia ufficiale, dacché, se dovessi considerare ogni registrazione fatta dal boss anche a livello amatoriale, non credo che basterebbe neanche l'intera muraglia cinese...
Grazie ancora, scusa le chiacchiere e a presto!

Mauro
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #43 on: April 19, 2015, 02:00:14 AM »
Stasera volevo parlare di un bellissimo CD di Maynard del 1964 (The Blues Roar), dove ci sono delle ottime versioni realizzate dalla band di Maynard di alcuni brani del grande Ray Charles.
Dopo cena, però, mi è capitato di riascoltare un vecchio CD di Freddie Hubbard, "Times Are Changin'", e subito mi sono venute alla mente alcune considerazioni su alcune coincidenze che hanno caratterizzato una parte della carriera di questi due artisti.

Nello specifico, mi riferisco alla cosiddetta "svolta pop" avuta negli anni '70, quando entrambi registrarono una serie di album per la Columbia.
Subito furono tacciati dai puristi del jazz di essersi venduti ad un sistema che faceva far loro musica sempre di una certa levatura, ma con una spiccata vena commerciale, e col solo intento di aumentare la platea di pubblico e i conseguenti possibili guadagni.
In questo, riuscirono entrambi molto bene: Freddie incise alcuni dischi che ancora oggi sono considerati un pregiato funky d'annata (a dispetto della critica più becera che a quel tempo gli aveva predetto un veloce tracollo artistico) e Maynard riuscì addirittura nell'impresa di portare una big-band nei primi posti della hit-parade per molti mesi con la sua versione scintillante del tema del film "Rocky"...

Ma quelli di cui volevo parlare sono due dischi (a mio modesto parere molto belli) che furono successivi a questo periodo e che costituiscono un capitolo unico della storia discografica e concertistica di Maynard: High Voltage 1 e High Voltage 2.
Sono stati incisi rispettivamente nel 1987 e nel 1988 per la Intima Records, con lo stesso personale che componeva la band durante il tour che fu effettuato in quello stesso periodo.

Dalla formazione presente nel primo CD già si intuiva che non poteva essere un progetto standard.
Il repertorio proposto era di ottima fattura funk-jazz e c'erano solo sei elementi sul palco, scelti come al solito dalla crema dei musicisti in circolazione al momento:
Maynard (tromba, flicorno e superbone), Denis DiBlasio (sax baritono, tenore, soprano e flauto traverso), Todd Carlon (tastiere), Michael Higgins (chitarra elettrica), Rick Shaw (basso elettrico) e Ray Brinker (batteria).
Nell'unico brano cantato (n. 6), fu ospite la voce di Carl Anderson (ricordate il Giuda di Jesus Christ Superstar?...).
Questa la tracklist:

1. Jack Usage
2. Sunday Morning
3. High Voltage
4. Stardust
5. Marketplace
6. Walkin' On The Pier
7. Snap
8. Shufflemonk

Nel secondo CD, invece, troviamo una formazione leggermente diversa, ma sempre composta da sei elementi:
Maynard (tromba e flicorno), Matt Wallace (sax tenore e soprano), John Toomey (tastiere), Tom Bevan (chitarra elettrica), Michael Lufkin (basso elettrico) e Dave Tull (batteria).
Questa la tracklist:

1. Omaha
2. Whatcha Thinkin'
3. Star Eyes
4. Till Then
5. Zihuatanejo
6. Nightgown
7. Get Off The Bus
8. King Kan

Devo dire che la prima volta che li ascoltai rimasi sorpreso: non mi aspettavo delle sonorità di questo tipo.
Ero abituato a sentire la tromba di Maynard librarsi (e liberarsi) sopra le grandi big-band e ho avuto bisogno di un momento di "acclimatazione" per assorbire questo nuovo sound. Ma dopo un po' mi ero perfettamente integrato e ho iniziato ad immergermi in questa nuova ambientazione, assorbendone ogni singola nota e godendo di ogni assolo.
Come ho detto all'inizio, forse questi due CD non sono album tipicamente jazz, ma - almeno per il mio gusto musicale - meritano senza dubbio alcuno di essere ascoltati e collocati in un posto riservato di una discoteca di ottimo livello.

« Last Edit: April 19, 2015, 02:10:01 AM by Mauro 58 »
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Re:Maynard Ferguson, i migliori video...
« Reply #44 on: April 20, 2015, 11:51:56 AM »
Io trovo che le cose più "pop" di Maynard sono tra quelle che mi piacciono di più. Il groove della sua band degli anni '70 era fenomenale. E' senz'altro musica "di confine". Che sia jazz o non jazz... Che importa? Secondo me è bellissima musica, questo mi basta e avanza.  pollices

Discorso simile per Freddie Hubbard, anche se in questo caso invece il mio disco preferito è un album che invece è assolutamente ed indiscutibilmente un disco di jazz, che è "The Body and The Soul". Detto questo, penso che lo stile "funk" di Freddie Hubbard abbia fatto scuola ed influenzato tantissimi musicisti contemporanei, ed anche in questo caso le etichette contano fino ad un certo punto.

Fortunatamente i grandi artisti sanno benissimo che si può fare dell'ottima musica anche rivolgendosi ad un pubblico più ampio, alla faccia di certa critica snob.

Taylor X-Lite - AR Resonance MC 40/8 Monette B6S1 Prana 17/84 B4LS S1 Prana 21/81
"Non suonare come un trombettista, suona come un cantante!" A. Giuffredi

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