Author Topic: T. Harrell  (Read 9747 times)

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Offline Zosimo

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Re:T. Harrell
« Reply #15 on: June 01, 2012, 01:14:21 AM »
Il tasto cerca lo trovi in alto a destra, serve per vedere se un argomento è già stato trattato.

Ecco il link dei soli analizzati dal nostro mitico Cesco.
http://www.italiantrumpetforum.it/forum/index.php?topic=2379.45
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Re:T. Harrell
« Reply #16 on: June 01, 2012, 09:12:15 AM »
Molto interessante, peccato mancasse qualunque riferimento armonico sull'analisi dei soli (e su Harrell sarebbe molto interessante), ma comunque un gran bel lavoro.
Grazie
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Re:T. Harrell
« Reply #17 on: June 01, 2012, 11:45:03 AM »
Nessuno ti vieta di ampliare la recensione ;)
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Re:T. Harrell
« Reply #18 on: June 01, 2012, 11:49:46 AM »
Se a qualcuno può servire lo farò senz'altro (appena ho un  po di tempo). Ma ti confesso che più che esporre le poche cose che so, preferivo acquisire cio che non so....e visto che sto studiando Harrell ed i suoi soli da circa un anno....la cosa mi avrebbe aiutato.
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Re:T. Harrell
« Reply #19 on: June 01, 2012, 11:56:14 AM »
Credo che per molti sarebbe utile l'analisi armonica, in un forum è cosi
si prende e si da, se nessuno vuole scrivere le cose, perchè si presuppone che scrivendole le
sa, il forum sarebbe fermo da anni :D
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Re:T. Harrell
« Reply #20 on: June 01, 2012, 12:28:09 PM »
Mi sono espresso male,non volevo dire che voglio dal forum solo prendere, anzi se posso dare il mio contributo sono ben felice di farlo. Dicevo semplicemente che le poche cose che so non fanno di me un esperto, al punto da poter dare direttive (probabilmente a gente che ne sa molto piu di me).
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Re:T. Harrell
« Reply #21 on: June 01, 2012, 12:32:41 PM »
Il bello del forum è questo, ognuno può portare la sua esperienza( dal professionista al neofita), il neofita dalle tue parole
imparerà cose nuove e l'esperto potrà aggiungere o precisare.  pollices
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Re:T. Harrell
« Reply #22 on: June 01, 2012, 02:06:47 PM »
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Re:T. Harrell
« Reply #23 on: June 11, 2012, 01:19:36 PM »
Allora Pinuzzo, questa analisi armonica? ;)
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Offline scogia

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Re:T. Harrell
« Reply #24 on: June 11, 2012, 01:48:58 PM »
http://www.youtube.com/watch?v=lhhON0FiMiU

Spero sia gradita anche a voi la traduzione. Faccio anche un po' di meritata pubblicità alla traduttrice, persona molto "vicina" all'Arte www.tizianadicaro.it.

AR: la parola “Prana” (1), significa letteralmente “respiro”, e immagino che questo abbia un valore speciale per un trombettista.

TH: Esiste una coincidenza tra il “Prana”(1) – respiro e il suonare la tromba, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista spirituale, è una sorta di auto - guarigione, così come la musica ti fa ritornare in te stesso (nel senso di meditare su te stesso). Entrambe hanno una ritualità, come se fornissero un metodo da seguire ogni giorno, e questo rappresenta un insegnamento sulla vita. Il corpo è connesso alla mente

AR: è interessante in quanto negli ultimi 10 anni sei stato particolarmente prolifico, nuovi brani e nuove composizioni sono uscite quasi ogni anno, o forse è la mia immaginazione, ma cosa credi che sia successo

TH: Si, sono fortunato, perché mia moglie Angela mi aiuta molto; abbiamo trovato un posto dove vivere molto bello, e ho molto tempo per scrivere, per praticare e lavoro tanto sulla musica, in più lei mi aiuta con l'alimentazione, e questo è molto importante al fine di avere la mente chiara (nel senso di sgombra da pensieri). La musica è assolutamente connessa con la salute, è un processo di guarigione, suonando tu guarisci te stesso.

AR: sento che c'è una vivacità (brillantezza per essere precisi) ed una felicità nella musica che sento ora, continuo ad amare le cose del passato, ma adesso mi sento contento (nel senso … mi sento contento di questa “felicità”)

TH: si, è vero, cerco di “parlare” di felicità, nel senso … Potrebbe esserci tristezza, ma la musica può aiutare a trascendere  la tristezza

AR: la tromba in questo ha una qualità straordinaria, nel senso che è severa (“marziale” usa proprio il termine militare), è spirituale e detiene tutte queste contraddizioni

TH: non preferisco suonare nei termini dell'aspetto “militare”, non sono in guerra! Non direi mai questo, ma è così che sono, forse non dovrei dirlo, ma preferirei non parlare dell'aspetto “militare” del suonare la tromba

AR: Puoi parlare dei vantaggi e degli svantaggi dello scrivere per un gruppo allargato, lavorando con il tuo quintetto

TH: ho bisogno di fare una separazione nei mezzi, perché come scrittore (nel senso di compositore, presumo) posso portare un contributo lavorando su prodotti più lunghi, ma come diceva Charlie Parker, lui stava annoiando, con il cambiamento degli stereotipi, ma lui era charlie parker, e questo ha motivato lui a muoversi in un'altra direzione, per quanto mi riguarda anche io mi sento annoiato, questo è il motivo per cui scrivo, perché scrivendo so di poter creare qualcosa di fresco, questo è il meglio che posso fare, creare qualcosa di fresco, a prescindere dal numero di elementi del gruppo.

AR: tu dici che i tuoi brani sono tutti legati alla tua vita, all'esperienza personale, cerchi sempre di dire qualcosa, di raccontare una storia

TH: cerco di relazionarmi con le mie esperienze precedenti, certe volte una melodia viene fuori dal  Blue (senso di tristezza), e la scrivo, come se fosse un dono, altre volte cerco di trascrivere il mio Ego … ci sono alcuni che si fanno trascinare (nel senso di confondere) troppo dal proprio Ego, giudicando come “molto bello” o “terribile” quello che fanno, ma l'Ego in realtà ti aiuta a sopravvivere, aiuta la tua energia a sopravvivere. Cerco di cogliere il flusso, perché se inizi a criticare troppo te stesso, oppure esaltare troppo te stesso rischi di compromettere la creatività

AR: come vai a cogliere quel flusso?

TH: molte delle persone (non dice persone, ma fa riferimento a qualcuno) mi “rigettano” (non  mi apprezzano) perché non ho quell'elemento della strada (nel senso proprio di undeground), provengo da un ambiente accademico, non ho mai avuto il mood delle strada. Sono sempre stato un disadattato, forse sono stato accettato sempre di più dai neri perché loro vedono in me un alienato. Non fumo, non bevo, e si presume che uno debba bere, altrimenti non è cool.

AR: non c'è molto del classico background jazz nella tua musica

TH: la musica deriva da Kansas City, a prescindere da tutto. (dice un altro nome che non capisco) charlie parker, ben webster, erano fenomeni, (poi dice altri nomi) a proposito di Kansas City … era un fenomeno culturale; ascoltando dizzy e sonny rollins sembra ci sia una battaglia, ma è una battaglia amichevole, dal momento che l'uno risponde alle frasi dell'altro come in una conversazione … questa è una cosa sana. Ma adesso non sono più tanto in giro, ma un tempo bevevo, e se avessi continuato a farlo sarei morto e ho deciso di vivere. Ma la musica anche è bere (!). Qua dice una cosa che deve essere buffa, ma proprio non comprendo …........ e se ne va!













1) Il termine prana, dal sanscrito prāṇa (devanāgarī: प्राण), significa letteralmente vita e in seconda istanza viene inteso come respiro

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Re:T. Harrell
« Reply #25 on: June 11, 2012, 11:36:55 PM »
Bellissima questa intervista e grazie per la traduzione....
Per Zosimo....non ho dimenticato,ma in questo periodo sono veramente nella merda con gli impegni di lavoro. Devo aspettare che finiscano gli esami a scuola e darò il mio contributo con quell'analisi di cui parlavamo.
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Offline marcotrumpet

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Re:T. Harrell
« Reply #26 on: June 13, 2012, 12:17:14 PM »
TH dice: "..Music is really related to health..."

Il benessere o la sua ricerca devono essere costanti obbiettivi e l'esperienza di TH ci deve ricordare dove guardare per trovare noi stessi e la "nostra" musica.

Grande Tom Harrel!

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Offline scogia

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Re:T. Harrell
« Reply #27 on: June 18, 2012, 06:42:09 PM »
Lui soffre di una strana forma di autismo ed è dipendente da un numero considerevole di farmaci, porta dietro di se un'intera farmacia. Le notizie sulla sua infanzia non sono voci, io le ho avute da gente che lo conosce personalmente, e dubito che si sarebbe inventato cose simili o avrebbe dato credito a leggende metropolitane....
Non me ne voglia pino.trpt, se, con tutto il rispetto e la certezza della buona fede delle fonti ritengo che la storia degli esperimenti farmacologici da parte dei genitori non corrisponda al vero. Naturalmente non ho argomentazioni inequivocabili a supporto della mia tesi (credo che nessuno le abbia, nemmeno Harrell in persona, date, purtroppo, le condizioni!)…..semplicemente la storia tipo Mengele ad Auschwitz mi sembra inverosimile.

Lo ascoltai per la prima volta con il quintetto di Phil Woods nell’Anfiteatro Romano a  Pompei, era la  prima metà degli anni ’80, credo, nell’ambito di una rassegna jazz indimenticabile. Eravamo lì tutti per lui, Woods, naturalmente. Un mito, tra l’altro marito dell’ultima moglie di Charlie Parker per cui l’emozione era al limite del feticismo. Arrivai a concerto iniziato, durante il primo assolo del sassofonista alle cui spalle, tutti ne erano attratti, c’era questo giovane (rispetto a Woods… è del ’46) che sembrava impalato, col capo chino, le braccia lungo i fianchi,  e che manteneva, “appesa” per la curva della campana alle dita delle mano destra, la sua Connstellation..
Immediatamente cominciarono a girare le voci del popolo che al  “…si chiama Tom Harrell”, ben presto aggiunsero “….è malato!”, fino ad arrivare a “…gli manca un polmone!”…….
- ultima! e poi giuro che chiudo(…il primo Capitolo!)-
……finito l’assolo di P.Woods si “svegliò” di colpo, si avvicinò al microfono e letteralmente ammutolì tutti i fortunati  presenti. Era al massimo del suo livello di  tecnica  anche scolasticamente intesa. Dopo qualche anno, sotto quell’aspetto,  non sarebbe stato più lo stesso anche a causa di quel fastidioso tic che gli fa muovere la bocca nel bocchino (pare sia dovuto alle allucinazioni uditive - fonte Klauss-qualcosa, se vi interessa ci arrivo, il suo “biografo sui generis” tedesco -), e del fatto che, come testimonia quel “grumo” che ha al posto del labbro, ha un rapporto maniacale con la pratica: non fa altro che suonare, anche prima dei concerti, e questo spesso  non gli giova. Aveva un suonone da fridd’ ‘ncuollo., cristallino  e morbido insieme – l’ossimoro è necessario – e suonava a 200 di metronomo con una precisione inaudita ma, soprattutto, sembrava prendere quelle note da un contenitore ultraterreno. Il suo linguaggio era assolutamente nuovo seppur colto e quindi contaminato…era quello che ha fatto di lui un caposcuola dell’Hard Bop, sicuramente IL caposcuola bianco dell’Hard Bop. Finito l’assolo indietreggiò per tornare al “suo posto” discreto ed “distante alle ovazioni”, si ri-spense fino al suo successivo turno….e così fece fino alla fine del concerto, fantastico.

Una decina di anni fa e forse più, il  suo sito ufficiale era tomharrellmusic.com o .net, non mi ricordo, oggi dismesso. Era gestito, come tutto il resto che lo riguarda, dalla moglie Angela, la sua ombra, una giornalista giapponese che lo accudisce da quando lo incontrò per un’intervista. Vi lessi della sua malattia, la schizofrenia (termine poco esaustivo, nel senso che pare racchiuda anche tutti i disturbi citati da pino.trpt, Zosimo e credo anche da Cesco, se non ricordo male) che, volendo sintetizzare molto, indica il vivere due vite parallele, una fatta di allucinazioni visive ed uditive, l’altra reale (…tipo la storia di John Nash in “Beautiful Mind”, per intenderci). Ricordo che a leggere quelle cose  quasi ci rimasi male, ritenendo ingiusto che quei fatti assai privati fossero messi in piazza e temendo che, così facendo, un genio di quella portata  potesse esser ridotto a fenomeno da baraccone per scopi commerciali. In ogni caso la malattia gli fu diagnosticata quando aveva 18 anni, dopo il suo primo tentativo di suicidio. Vi si leggeva anche del quoziente intellettivo esagerato e del fatto che fosse il figlio di due psichiatri che gli avevano lasciato una casa a New York nella quale vi era una enorme cassettiera  che lui aveva letteralmente riempito di composizioni originali ed arrangiamenti rigorosamente manoscritti (ne posseggo due fotocopie).

Ultime due curiosità:
1) Fino a pochi anni fa, adesso non so, tra i primi amici  MySpace di Tom Harrell c’era Giovanni Amato e viceversa.
2) Il concerto a Roma, anche quello risalente ormai (porca T..!) a qualche anno fa, all’Auditorium, con  Giammarco, Zeppetella, Deidda, Sferra (registrarono anche un CD in studio il giorno dopo), Tom Harrell lo suonò tutto, me presente, senza il “cap” del primo pistone. Gliene avevo mandato uno di una mia vecchia tromba cinese, tramite uno dei musicisti mio fraterno amico, ma la filettatura dell’alberino era andata, per cui perse subito anche quello. Naturalmente suonò da Master-Trumpeter.

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Re:T. Harrell
« Reply #28 on: June 18, 2012, 07:53:12 PM »
Perchè dovrei volertene....se la storia degli esperimenti non è vera,non può che farmi piacere, non sono ne sadico ne alla ricerca forzata di storie assurde per parlare di un musicista che amo.
Ho fatto il biennio specialistico di II livello in discipline musicali (Musica Jazz) ed era mia intenzione fare la tesi finale su Tom Harrel. Ho fatto per circa un anno le mie ricerche per approntare materiale per la tesi e poi ho mollato. Come mai vi chiederete? Semplice:

fare un lavoro su un musicista vivente e tutt'ora attivo mi è risultato più complicato che sui grandi che ora non ci sono più,

le cose che scoprivo su di lui, spesso mi sconcertavano,

infine molte delle cose che trovavo su di lui, non erano dimostrabili, perchè erano informazioni di persone che l'hanno conosciuto e che ci hanno lavorato insieme e che ovviamente non volevano esser citate.

Ho avuto le info sulla sua infanzia da persone che con lui hanno avuto a che fare....se cio non corrisponde al vero non puo che farmi felice.

A dimenticavo....alla fine ho fatto la mia tesi su Chet Baker. Tutto cio che si sa di lui è dimostrabile e ho scoperto che non si sapeva tutto di lui. Sapevate che Chet ha suonato con una banda con la quale ha anche registrato delle cose (che purtroppo stannop in un archivio di uno studio rai regionale). Questo posso affermarlo con certezza, ho visto le foto, conosco le persone che hanno fatto questo con lui e.....ho sentito i nastri delle registrazioni.

Tornando ad Harrell, io non ho certezza di quella notizia se non quelle che ho sopra descritto, ma da quanto dichiarato da Scogia, non ha certezza per dimostrare il contrario....io sinceramente mi auguro che non sia vero....
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Re:T. Harrell
« Reply #29 on: June 18, 2012, 08:16:34 PM »
.... ma da quanto dichiarato da Scogia, non ha certezza per dimostrare il contrario....
.....così come da scogia premesso!
Consentimi la precisazione, gentile pino.trpt, non ho nessuna voglia nè motivo per polemizzare con te. Era solo la mia opinione, per quanto valga.