Didattica > Scuole trombettistiche

la scelta del bocchino: passare dal piccolo al grande o viceversa.

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fcoltrane:
Questo post nasce da una curiosità : ho letto da qualche parte che il grande trombettista Ambrose Akinmusire è passato da un Bach 7 con il quale ha suonato per un po di tempo al monette b2.
mi è sembrata una vera stranezza come si fa ad utilizzare due bocchini così profondamente diversi?
o forse appaiono così diversi solo perchè sono una schiappa? ;D
già la differenza tra un 7c Bach ed un 3c mi sembra una enormità ed ancora differente un Bach 1,4 ma passare da un estremo all'altro mi sembra davvero singolare.
è capitato a qualcuno di voi ?
o l'inverso ossia passare da un bocchino così aperto ad uno così chiuso?
o avete fatto percorsi più  "normali" meno eccessivi?

Mar:
Diametro cerchio e bocchino aperto/chiuso sono discorsi differenti, da affrontare separatamente. Io personalmente salti improvvisi di diametro non ne ho fatti, sono passato gradialmente dal 7 all'1 e 1/2 per poi tornare indietro a diametri più piccoli. Suonare sul 10 3/4 mi ha portato a trovare una vibrazione centrata ed efficace, che mi permette di passare da una misura all'altra, da molto piccolo a molto grande o viceversa, senza bisogno di particolari adattamenti. A questo puntoi la scelta del bocchino, diametro, bordo, profondità, backbore, penna dipende da quello che devi fare, da quello che cerchi. Immagino che Ambrose Akinmusire sappia bene quello che cerca, e comunque tu vedi solo i risultati di un passaggio pubblico da 7 a b2 e credi sia improvviso, ma in realtà puoi solo immaginare che sia stato un passaggio improvviso perché non lo conosci e non sai nel privato quanti esperimenti ha fatto nel corso della sua vita

fcoltrane:
Sono consapevole che sono discorsi differenti  diametro cerchio apertura del foro lunghezza  della penna ecc. ecc. ma comunque passare dal 7c al b2 monette mi sembra una enormità proprio perchè cambiano tutti questi riferimenti contemporaneamente. Non credo neanche sia  capitato in maniera improvvisa (e certamente il musicista che è un trombettista straordinario sa esattamente ciò che vuole) .
L'aspetto che mi colpisce di più è la capacità di mantenere il proprio suono quasi a prescindere dalla attrezzatura.
Non posso pensare cioè che capiti a lui ciò che capita ad un trombettista normale ossia di cambiare con il bocchino anche il suono (quando il cambiamento è del bocchino è così radicale.

La tua esperienza mi può aiutare a capire e ti chiedo se prendi il 10 3/4 e suoni la tua estensione su tutto il registro della tromba e poi fai lo stesso con   l' 1 e 1/2 a diverse dinamiche senti una differenza nel suono ?
perchè quando ho provato a fare lo stesso con il 7 c ed il monette b2 per me la differenza è straordinaria.
(e non ti parlo di tutto il resto perchè nel mio caso cambia in maniera ancora maggiore il modo di emettere suono.

Zosimo:
Il suono di Ambrogio è bello
Perché non solo
Suona la Martin, ma le colleziona.
Ne ha tipo una trentina.

fcoltrane:
accccc .......allora ora cerco in rete quando con la martin abbina il il 7c perchè. se risulta convincente ne prendo una  ;)

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