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Jazz ed oltre / Re: Allen Vizzutti Costruire la fluidità nel nostro modo di suonare la tromba
« Last post by dirtysound on Today at 01:17:05 PM »Ho ulteriormente rivisto il video di Vizzutti.
Riepilogo quello che mi sembra di aver capito:
1) Bisogna trovare sul rim del bocchino quell'appoggio "confortevole " con il quale avere una emissione che produca un suono fluido e risonante.
2) Imparare a fare dei crescendo di suono rimanendo in questa zona confort ( anche quando si suona forte bisogna sempre rimanere in questa zona "comfort" di produzione del suono)(Ognuno ha quindi un proprio "range " (di volume), nel quale rimanere ( "comfort zone") e nel quale imparare a fare dei crescendo ).
3) poichè la tromba risponde con una resistenza differente a seconda dei pistoni che si premono ed a seconda degli intervalli che si prendono fra le varie note , si rischia (specie per i neofiti) di produrre un suono globale non omogeneo (oscillante in termini di volume ), fra le varie note.
4) la mente e le dita devono essere "sincrone" all'emissione del suono, specie nei fraseggi veloci.
essere consci di ciò, e nel caso questo non avvenga , fare un passo indietro, e lavorarci sù.
Leggevo le recensioni di chi ha comprato il : H.L. Clarke TECHNICAL STUDIES FOR THE CORNET CARL FISCHER
Tutte lo reputano un testo non adatto ai neofiti , bisogna avere proprietà di lettura sopra e sotto il pentagramma.
Tempi stimati per ottenere risultati da 5 mesi in sù.....
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1) Bisogna trovare sul rim del bocchino quell'appoggio "confortevole " con il quale avere una emissione che produca un suono fluido e risonante.
2) Imparare a fare dei crescendo di suono rimanendo in questa zona confort ( anche quando si suona forte bisogna sempre rimanere in questa zona "comfort" di produzione del suono)(Ognuno ha quindi un proprio "range " (di volume), nel quale rimanere ( "comfort zone") e nel quale imparare a fare dei crescendo ).
3) poichè la tromba risponde con una resistenza differente a seconda dei pistoni che si premono ed a seconda degli intervalli che si prendono fra le varie note , si rischia (specie per i neofiti) di produrre un suono globale non omogeneo (oscillante in termini di volume ), fra le varie note.
4) la mente e le dita devono essere "sincrone" all'emissione del suono, specie nei fraseggi veloci.
essere consci di ciò, e nel caso questo non avvenga , fare un passo indietro, e lavorarci sù.
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