Italian Trumpet Forum
Didattica => L'angolo Acuto => : scogia October 20, 2012, 02:33:35 PM
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Se ne è fatto cenno in molte discussioni....
sentendomi in vena (forum-vena), ho pensato di aprirne una specifica ed ho già una mezza idea su chi aprirà le danze.....
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Mi sa che la tua idea non era poi cosi azzeccata visto la marea di risposte felicissim
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io ho scoperto che la mia suona meglio se cambio i parametri al contorno:
tenendo conto della sequenza periodica di attenzione allo strumento, durante i cui cicli
vengono azionati i pistoni e soffiata dell'aria all'interno dello stesso,
ho notato che aumentando la lunghezza del periodo e il numero di ripetizioni
si hanno dei netti miglioramenti in qualità del suono, estensione e pulizia di esecuzione.
il problema che ci sono un sacco di fattori che non sempre mi permettono di aumentare
il periodo, anzi alle volte lo riducono o fanno interrompere il ciclo stesso,
per cui si ha una stagnazione delle performances.
jm2c
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io ho scoperto che la mia suona meglio se cambio i parametri al contorno:
tenendo conto della sequenza periodica di attenzione allo strumento, durante i cui cicli
vengono azionati i pistoni e soffiata dell'aria all'interno dello stesso,
ho notato che aumentando la lunghezza del periodo e il numero di ripetizioni
si hanno dei netti miglioramenti in qualità del suono, estensione e pulizia di esecuzione.
il problema che ci sono un sacco di fattori che non sempre mi permettono di aumentare
il periodo, anzi alle volte lo riducono o fanno interrompere il ciclo stesso,
per cui si ha una stagnazione delle performances.
jm2c
Chiaro ed esaustivo. Come non essere d'accordo. nonconvint
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Francesco, che dici, parto con la filippica? Ora ho pure una Monette, e chi mi ferma più?
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Chiaro ed esaustivo. Come non essere d'accordo. nonconvint
eh eh in soldoni "devo studiare di più e meglio" :)
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Ti prego Tony, fallo altrimenti qui si parla sempre di puzzette, figa e porchetta felicissim
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Ti prego Tony, fallo altrimenti qui si parla sempre di puzzette, figa e porchetta felicissim
In effetti... Dai Tony...
PS. Non che la figa sia un brutto argomento... ;D
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Francesco, che dici, parto con la filippica? Ora ho pure una Monette, e chi mi ferma più?
Sarebbe ora, chef!
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Con un po' di ritardo...
Allora, il primo parametro fondamentale è il bocchino: è ormai evidente che certe caratteristiche non fanno altro che rovinare uno strumento. Diciamo che più che altro si dovrebbe scegliere il bocchino che sia il più neutro possibile, in modo che mostri le naturali tendenze dello strumento.
La pulizia è un altro fattore fondamentale, soprattutto se non la si fa per anni: depositi stratificati di monnezza rendono i tubi più stretti del dovuto così come i grumi di grasso che si accumulano nel bordo interno della pompa principale sono un evidente problema.
Dissaldare tutti i braccetti e poi risaldarli avendo cura che questi non siano più in tensione (eventualmente piegandoli all'occorrenza) rende alcune note più sonore. Spostarli in vari punti è un'altra tecnica.
Se si riesce quindi ad arrivare ad uno strumento privo di tensione e se i bottom caps lo permettono si può giocare sulla tensione di questi per spostare il punto di maggiore risonanza degli armonici principali.
Per controllare questi effetti è però necessario avere un approccio allo strumento estremamente neutro (come nel video che ho messo online 3 giorni fa). Si deve cioè evitare a tutti i costi di "desisderare" che lo strumento suoni dove ci si aspetta, e questo non è affatto facile!
Se la tromba ha un GAP regulator si può decidere il bocchino deve andare in fondo al ricevitore. Alternativamente si può sacrificarne uno sfinando la penna e aggiungendo stati di scotch molto sottile man mano che si fanno le prove.
Il bocchino sarà da buttare alla fine ma si può almeno scoprire quale sia il punto in cui gli armonici sia allineano al meglio.
Eliminare BERP o altri aggeggi che si agganciano alla tromba, così come bocchini dalla massa sproporzionata rispetto allo strumento.
Ciao!