Author Topic: Assoli imperdibili  (Read 51430 times)

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Cesco

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #90 on: November 23, 2009, 07:07:06 PM »
WOODY SHAW

Woody Shaw è uno dei pochi trombettisti della storia del jazz ad avere innovato il linguaggio jazzistico.
Armstrong è uno, Miles un altro... Gli altri hanno bene o male acquisito il linguaggio di altri strumenti (o anche della tromba stessa) e lo hanno trasportato nel loro mondo musicale (Navarro o Clifford per Parker, Hubbard per Coltrane, Chet per Miles, ecc.).
Shaw, invece, non assomiglia a nessuno perché “inventa” il fraseggio per quarte/pentatonico applicato all'improvvisazione jazzistica (e trombettistica in primis).
Il fraseggio scalare o accordale era tipico di TUTTI i maestri che l'hanno preceduto (Navarro, Clifford, Morgan, Hubbard, Dorham, Miles, Chet, ecc.), mentre Woody scardina il sistema e comincia a fraseggiare ad intervalli larghissimi, lontano dai cromatismi bop di Clifford e più vicino ad un concetto sassofonistico dell'improvvisazione.
E' un vero e proprio caposcuola ed il suo modo di suonare non è facilmente imitabile perché necessita di una tecnica sicuramente superiore... Di recente Jim Rotondi (ed ogni tanto anche Brian Lynch) riesce ad avvicinarsi al linguaggio di Woody, ma rimangono pur sempre degli (ottimi) “imitatori”...
Ecco un po' di soli che mi hanno lasciato di stucco...


Softly as in a morning sunrise
(Unity – Larry Young)

Lo senti subito che non assomiglia a nessuno (prima di lui)... Ora il suo fraseggio è entrato nei cliché di molti,ma quando è uscito deve aver fatto alzare parecchi dalla sedia (Hubbard, suo grande estimatore, per primo)... L'assolo è assolutamente spaziale, nel senso che non è rigorosamente legato all'armonia... Inizialmente sì, sentasi la frase ad arpeggio discendente  a 2:27 (ora mi viene un dubbio: ma l'ha inventa lui?)... poi si lascia andare, fraseggia e grida allo stesso tempo... Il suono è sempre galattico, scuro, corposo... incredibile esempio di rigore musicale...

There'll never be another you
(Solid)

Standard sentito e risentito... ebbene, lui lo suona in modo stranuovo... Improvvisa sempre per quarte e pentatoniche con una grazia ed un fuoco (al tempo stesso) unici... Il suono è un po' più chiaro di prima, ma è dovuto alla registrazione (troppo riverberato il suono, accidenti agli anni '80!)... Comunque solo lui poteva galleggiare sul ritmo a questi livelli di relax (pur con un fraseggio intricatissimo!!)


Estate
(In Your Sweet Way)

E già... è proprio “Estate” di Martino (non era una esclusiva di Chet, evidentemente)... Già dal tema si sente come la fa sua, piegando le note ad arte... Non fa un vero e proprio solo, ma gira intorno al tema parafrasandolo... Grandissimo!!

Spiderman Blues
(Dark Journey)

E' proprio il blues dell'uomo ragno (quello ripreso da Boublé, tanto per intenderci). Il solo è l'abecedario del buon gusto e della sfrontatezza armonico-melodica... Io ritengo che essere melodici suonando a quarte o pentatoniche sia di una difficoltà stratosferica... Un fuoco incredibile... Capolavoro blues, anche se di blues (blue note e ammenicoli vari, intendo) non c'é molto... Un modo nuovo, allora, di interpretare le 12 battute: CAPOLAVORO

If I Were A Bell
(Imagination)

Anche qui, già dal break a 0:39, capisci che siamo in un'altra dimensione... Non assomiglia a nessuno... Fraseggia in modo nuovo, frizzante e tutto APERTO... Cromatismi non ne senti neanche uno! Incredibile ricerca armonica giocando con le pentatoniche... La cosa che mi sconvogle in questo solo è la perfezione del timing (lui sta esattamente sul beat) e l'articolazione (molto più avanzata di un Hubbard)... senti, infatti, gruppi di 3 + 2, 4 + 3, 2 + 3, ecc... con un'incredibile facilità e swing... Bravissimo!!

Eastern Joy Dance
(Lotus Flower)

Grandioso gioco tematico... Quando improvvisa Woody racconta sempre una storia... inizia piano, poche note... e poi s'impenna, ma sempre rimanendo sul tema... Le armonie sono avanzate (perlopiù per quarte) e lui ci danza sopra come fosse un'Etoile... Sentite anche qui lo sfoggio di fraseggio pentatonico, unico e nuovo... lo riconosci subito Woody, e questo fa di lui un GRANDISSIMO!!

Moontrane
(The Moontrane)

Woody era anche un grandissimo ed innovatore compositore (il Wynton di Black Codes ha preso a piene mani da Woody)... Comunque in questo brano spara delle note alte ed acute con un relax incredibile... viaggia a livelli assoluti e spinge la ritmica in modo incredibile... Il fraseggio è difficilissimo (sempre per quarte e pentatoniche), anche per variare l'articolazione... Un MAESTRO!! Quando finisce lui e attacca il sax, tutto torna indietro di vent'anni!!

Jordu
(Time Speaks – Hubbard/Shaw)

Su una delle più grandi composizioni di Clifford, Woody spacca di brutto... Inizia Freddie, e subito si sente che viaggia sui suoi binari (un Brown avanzato, ma pur sempre un Brown)... Quando parte Woody, la lancetta dell'orologio va avanti di anni... Non spreca mai le note, non fa l'acuto perché si deve fare, ma scava nell'armonia con le sue concezioni pentatoniche e ne fa uscire un gioiellino... Senza pari!

No' Joe
(The Cape Verdean Blues – Horace Silver Quintet)

Anche in quest'ambito, non suo, Woody ci mette il suo timbro di novità... Pensate che prima di lui ci son passati Dorham e Mitchell... sentire Shaw sembra di ascoltare un alieno... Apre le porte ad una altro jazz... avanzato, raffinato, colto, strepitoso... Fuoco, anima e swing!! Per la cronaca, Woody non resistette a lungo con Silver, proprio perché la front line (Shaw-Henderson) tendeva a fare andare la musica in luoghi diversi, lontanissimi da Horace... Meno male che un po' si sono avvicinati questi due mondi, perché, diversamente, questo CD non sarebbe mai venuto alla luce... e sarebbe stato un vero peccato!!!

Va bene, Zosimo?   pollices

Saluti a tutti e buon ascolto!!
Francesco
 salut



Offline Zosimo

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #91 on: November 23, 2009, 07:51:10 PM »
Si, una sufficienza ci sta tutta ;)
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Offline mario

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #92 on: November 24, 2009, 02:27:36 PM »
Ciao Cesco adesso ho visto il post, veramente ben fatto e scritto con grande competenza, sei veramente bravo condivido in pieno quello che hai detto, anche se io non sarei mai stato in grado di fare una disamina così articolata sul suo modo di suonare. Ciao Mario

Cesco

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #93 on: November 24, 2009, 03:28:16 PM »
Grazie Mario,
comunque hai ragione quando dici che è un "dimenticato"... diciamo che è un musicista per musicisti, molto raffinato e di non semplice e "commerciale" ascolto...
A me sconvolge enormemente ad ogni ascolto, anche se, alla lunga, poi ho bisogno di prendere una boccata d'aria con trombe dal fraseggio meno "complesso" (Miles, Chet, Hubbard, ecc.): è come un tornado che ti prende e ti devasta, se ascoltato con la dovuta attenzione, ma poi si ha bisogno di un po' di quiete...
Ciao!
Francesco

Offline miles74

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #94 on: November 28, 2009, 05:33:08 PM »
mi ero perso gli ultimi post.
bravissimo cesco sei enciclopedico,bello il post su shaw che non conosco.
ora manca dizzy pollices
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Cesco

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #95 on: November 30, 2009, 11:43:36 AM »
mi ero perso gli ultimi post.
bravissimo cesco sei enciclopedico,bello il post su shaw che non conosco.
ora manca dizzy pollices

Woody è imprescindibile, come musicista prim'ancora che trombettista  ;)
Dizzy, come già detto in altro post, non l'ho molto approfondito perché non è tra i miei preferiti... Per cui ne ometterò l'analisi per ignoranza (ho poche cose sue e, tra quelle che ho, nulla mi pare ... "definitivo").
Pur avendo "inventato" un linguaggio, ritengo sia un mondo a sè: nessuno lo ha "coltivato" né "sviluppato" perché era unico ed inimitabile... Il linguaggio bop che anche oggi si sente, infatti, lo senti arrivare da Parker-Navarro-Clifford-Morgan-Hubbard o Miles-Dorham-Chet-Farmer-Harrell, mentre Dizzy - come del resto Woody Shaw, per altri versi - è una galassia a sé stante...
La prossima puntata, invece, la dedicherò ad un innovatore (trombettisticamente parlando) moderno (ora più "recuperatore" della tradizione).... Wynton Marsalis

Ciao!
 salut 

Offline ataru

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #96 on: November 30, 2009, 12:03:22 PM »
Cesco me caschi sul Bebop  : PARKER-DIZZY-POWELL e che ca.... sono loro che hanno  inventanto il bebop .
Poi Dizzy si è buttato sul latin e afrocuban però è comunque considerato uno dei padri fondatori del bebop , che io sappia .

Cesco

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #97 on: November 30, 2009, 12:21:27 PM »
Pur avendo "inventato" un linguaggio, ritengo sia un mondo a sè: nessuno lo ha "coltivato" né "sviluppato" perché era unico ed inimitabile...

... cascato?  O0

Allora, 'sta attento... chiarisco il mio pensiero su Dizzy (che ai più potrebbe non piacere):
Per me, Parker è l'inventore di tutto... Navarro ha trasportato il fraseggio di Parker sulla tromba... Powell sul piano (mettendoci del suo, ovviamente)...
Navarro è stato "coltivato" da Clifford, questi da Morgan, questi da Hubbard, ecc...
Dizzy, ribadisco, è un universo parallelo, nato CON Parker (o DA Parker, questo non lo sapremo mai, checché si dica che l'abbiano inventato insieme, il linguaggio be-bop, ciascuno per i cavoli propri... possibile?  :-\).
Il primo Dizzy, quello del quintetto con Parker, è spettacolare, mi piace e lo ascolto volentieri - anche se Navarro lo apprezzo di più (pur non avendo "inventato" alcunché, ma solo trasportato sulla tromba ciò che Parker faceva...).

Forse ora ho chiarito: non tolgo nessun merito a Dizzy (un GRANDISSIMO!), ma è talmente lontano dal mio mondo musicale che non l'ho mai approfondito (ascoltato sì, ovviamente)...
Le analisi dei soli dei trombettisti che ho fatto fino ad ora, ripercorrono un po' la mia strada di analisi, ascolto e studio, per cui non inserirò trombe di cui non ho approfondito il percorso, per una sorte di onestà...  ;)


Offline Zosimo

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #98 on: November 30, 2009, 12:22:54 PM »
Certo che è stato Dizzy a inventare il be bop. Ma se a sto povero Cesco non piace non piace, quindi ataru meno chiacchere e falla tu una bella recensione su dizzy ;)
Ps: Ti consiglio di leggere le sua autobiografia appena uscita per minimum fax ;)
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Offline ataru

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #99 on: November 30, 2009, 12:33:27 PM »
Ma a me non piace tanto dizzy  sbellicars


Cesco

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #100 on: November 30, 2009, 12:34:47 PM »
Ma a me non piace tanto dizzy  sbellicars

ma vaff...

Offline ataru

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #101 on: November 30, 2009, 12:38:10 PM »
Allora attendiamo una bella recensione su Fat Girl

Cesco

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #102 on: November 30, 2009, 12:44:20 PM »
 soldat

Offline Zosimo

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #103 on: November 30, 2009, 09:56:22 PM »
 riflettendo sulle parole di Cesco e riconoscendo l'importantissimo contributo di DIzzy alla storia del jass Navarro al momento mi piace di più. Lo trovo più melodico.
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ringhio

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Re: Assoli imperdibili
« Reply #104 on: November 30, 2009, 11:36:16 PM »
attenzione ad un grande, anche se poco conosciuto....uno che non ha inventato nulla ma che è nato e cresciuto a pane e Clifford....vi sfido, soprattutto Cesco, a fare una recensione su DONALD BYRD. io ho la discografia e vi garantisco che è una roba da paura anche se, essendo un "conemporaneo", ha finito la carriera di musicista con album Discomusic anni 70 quindi i puristi jazz storceranno il naso!!sottolineo, comunque,che il suo album Byrd and 125th street of new york, è stato uno degli album più venduti della storia della BlueNote e non è jazz ma un funky da paura. Mi piacerebbe davvero farla io una piccola recensione ma sono ancora un novellino del tubo e nn riesco ancora a mettere in parole quello che mi trasmette Byrd...attendo gli esperti!!!