Italian Trumpet Forum
Didattica => Scuole trombettistiche => : lucap December 04, 2008, 12:41:20 PM
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Secondo voi come dovrebbe essere direzionata l'aria all'interno del bocchino?
1) si dovrebbe cercare di mandarla proprio al centro verso il foro (in altre parole parallela al cannello);
2) si dovrebbe indirizzare in qualche punto della tazza (cioè dovrebbe avere un angolo di incidenza);
3) dove va va l'importante è soffiare;
4) luca fa domande idiote.
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Premetto che questa è la mia piccola esperienza di studente, sempre felice di imparare e correggere i propri errori.
Penso che la direzione dell'aria all'interno della tazza del bocchino vari a seconda dell'impostazione individuale.
Faccio riferimento a quanto letto una volta circa la teoria del maestro Tofanelli sul punto di compressione ideale dell'aria nella tazza; punto che cambia a seconda della conformazione del singolo trombettista.
Cambiando il punto arguisco debba cambiare anche la direzione d'incidenza.
Certo non lo prenderei come fattore a sè stante da studiare. Tanto per capirci, non ho mai sentito dire: "hai un'ottima impostazione, ma è l'inclinazione dell'aria nel bocchino che ti frega...", o ancora "hai un gran controllo dell'aria e della respirazione, ma dovresti colpire più verso il foro... ".
Non credo sia un fattore indipendente su cui lavorare insomma...
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A livello teorico, secondo gli studi di Reinhardt, a quanto pare il flusso dell'aria è direzionato sul bordo della tazza, in punti variabili secondo l'impostazione e l'altezza della nota che si suona.
Ma dal punto di vista didattico non ho mai sentito nessuno dire ad un allievo di indirizzare l'aria da qualche parte. Anzi, tutti gli insegnanti che ho visto all'opera parlano di aria 'dritta', ma perchè si concentrano sulla correttezza del soffio. Insomma, questo a mio parere fa parte di quella categoria di fattori a cui l'allievo non dovrebbe pensare, ma che sono tenuti in considerazione dall'insegnante nella valutazione di eventuali problemi.
Perchè se uno mentre suona si mette a pensare a prendere la mira nel bocchino, è la fine...
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Grazie per le risposte che sono sicuramente convincenti. Del resto da un po' di tempo mi capita di occuparmi di un allievo della banda che è stato "abbandonato" dal suo maestro e non mi metto certo a dirgli di pensare alla direzione dell'aria, bensì gli dico le solite cose, di pensare in avanti, aria dritta, "tesa" e quant'altro.
Però mi ricordo di una cosa che scrisse Tofanelli e che mi colpì molto: cioè che l'insicurezza di molti trombettisti (che viene perlopiù attribuita all'emotività) è di fatto enormemente amplificata dal fatto che essi non hanno una chiara immagine mentale del punto di compressione all'interno del bocchino. Quindi questo fattore, che sembrerebba di pura fisica musicale, avrebbe anche una controparte mentale. Una specie di punto archimedeo.. per ribaltare la platea.
Non so, mi rendo conto che le mie considerazioni sono ad alto rischio di non-sense.
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No no, altro che nonsense, per te che devi insegnare è un discorso certamente importante! Ma ti dico per esperienza personale che nel momento in cui ho tentato di controllare in maniera cosciente il flusso dell'aria nel bocchino, non ho fatto altro che aggiungere tensioni. Come allievo, meno ci penso a queste cose, meglio è. Certo, a volte l'insegnante mi dà delle indicazioni, mi corregge, ma io ci penso nel momento in cui me lo dice, dopodichè cerco di associare la correzione alla sensazione che provo suonando, essenzialmente al suono, cerco di 'dimenticarmela', di farla diventare automatica. Perchè ogni volta che penso a 'mettermi' giusto, peggioro le cose. ;)
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Per quanto mi riguarda e anche ai mie allievi insegno a pensare all'aria "tesa"che non faccia delle curve, diagonale verso il basso, ma la cosa più importante secondo la mia esperienza CORTA. Focalizzo un punto dove direzionare l'aria come dicevo molto corta tutto deve avvenire dentro al bocchino, più salgo più indirizzo l'aria verso il bordo, viceversa verso il foro. Tutto questo con minimi spostamenti, naturalmente quando la cosa è diventato un automatismo si deve pensare alla musica e al canto tutto il resto non conta. In questo modo riesco ad attaccare anche il sol acuto e il do bis " non sempre" .
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quoto sia norman che stefano sul discorso di non pensarci troppo alle cose.
però non mi è troppo chiaro il discorso dell'aria corta di stefano.
tu dici di pensare che l'emissione dell'aria (come idea)si debba fermare nel bocchino e non oltre??ho capito bene?
e per spostamenti cosa intendi dell'aria come modifica d'emissione o cosa?
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Secondo me è importante il concetto di focalità.
Io penso a "centrare" un punto (non nel bocchino, ma oltre la tromba, possibilmente lontano).
Pormi come obiettivo di centrare un punto come quando un arciere vuole colpire un bersaglio... non so se mi spiego, ma sono concetti che adotto da poco (da quando ho conosciuto Parodi) e che ancora non ho maturato.
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Mi spiego meglio, anchio sono andato da Parodi diverse volte, aimè ormai parecchi anni fa, e posso dire che mi ha aperto il mondo trombettistico, il modo di utilizzare l'aria ecc, tutte le volte che riincontro Giancarlo lo ringrazio sempre. Per quanto riguarda il discorso del bersaglio lo utilizzo anch'io cercando però da alcuni anni di pensarlo molto vicino, come se l'aria facesse un tragitto per arrivare a bersaglio cortissimo circa un metro forse meno. Giancarlo spostava il bersaglio anche molto più lontano, ma io personalmente mi trovo meglio e ho più forza pensandolo vicino.
Gardate il video di Faddis quando attacca note molto acute è come se le avesse nel bocchino. La centratura del suono è fondamentale e va cercata sono d'accordo, ho sempre sostenuto e ne sono sempre più convinto che non si può avere un bel suono se prima non si è intonati, le due cose sono inscindibili.
Sto cambiando il computer e appena riesco a registrare con la web queste mie opinioni le posto " si dice così"
Un saluto a tutti
Stefano Massari
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Il discorso di Stefano mi ricorda un' immagine che mi avevano suggerito anni fa: pensare che le note sono già tutte nella tromba e devi solo buttarle fuori dalla campana.
All' inizio mi è servito per sbloccarmi poi però sono passato alla fase del mirare lontano per sostenere la proiezione del suono....
A mirare l' aria del bocchino però non ci avevo mai pensato: non è che ti si incrociano gli occhi guardando così vicino????
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Ciao Asterix tutto bene?
Quando penso di mandare lontano il suono riesco a suonare come voglio, ma spesso mi capita di perdere la pressione, le note acute
non hanno bisogno di molta aria ma di maggior pressione, questo concetto lo sostengono molti grandi trombettisti; avere i suoni nel bocchino è un modo di dire, anch'io proietto l'aria in avanti, ma come dicevo precendentemente il bersaglio lo tengo vicino.
La prima domanda di Lucap era:si dovrebbe cercare di mandare l'aria proprio al centro verso il foro (in altre parole parallela al cannello); no assolutamente le vibbrazioni prendono velocità proprio perchè colpiscono diagonalmente la tazza del bocchino e non il centro.
Stefano Massari
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Ciao Asterix tutto bene?
Quando penso di mandare lontano il suono riesco a suonare come voglio, ma spesso mi capita di perdere la pressione, le note acute
non hanno bisogno di molta aria ma di maggior pressione, questo concetto lo sostengono molti grandi trombettisti; avere i suoni nel bocchino è un modo di dire, anch'io proietto l'aria in avanti, ma come dicevo precendentemente il bersaglio lo tengo vicino.
La prima domanda di Lucap era:si dovrebbe cercare di mandare l'aria proprio al centro verso il foro (in altre parole parallela al cannello); no assolutamente le vibbrazioni prendono velocità proprio perchè colpiscono diagonalmente la tazza del bocchino e non il centro.
Stefano Massari
Ciao Stefano! Diciamo che ho passato periodi migliori...
A me capita il contrario invece perchè tendo a irrigidirmi e a chiudere la gola...
Io sinceramente non ho mai pensato alla direzione dell' aria nel bocchino :-[ :-[ :-[ mi sa che mi incarterei ancora di più.... piang
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Asterix, io ho espesso delle opinioni su specifiche domande, ma meno si pensa a tutte queste cose meglio è. Qualche giorno fa ho sentito Andrea Giuffredi tramite mail e lui sostiene che la cosa migliore è il canto, avere un'idea musicale cantarla nella tromba,
pensare ad altre cose mentre si suona è contropruducente.
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Caro Stefano penso che tu abbia pienamente ragione (difatti suoni benissimo pollices): quello che intendevo io è che non ho proprio la capacità mentale di concentrarmi su queste cose :-[ :-[ :-[
Non sono molto evoluto da questo punto di vista ihihihih
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Ti ringrazio Asterix, i complimenti fanno sempre piacere, ma io non sono nessuno, posso solo dire di essere contento nonostante abbia quasi 50 anni ho sempre voglia di imparare e migliorare.
Il forum è positivo per due fattori: conoscere nuovi amici trombettisti che condividono la tua stessa passione e scambiarsi
opinioni di vario genere.
Io a volte dico cose a cui credo proprio perchè le ho provate su di me, ma non è detto che siano il vadevecum del trombettista, anzi chiedo ,senza polemica, di indicarmi strade migliori "provate non lette su dei trattati" e sarò felice di sperimentarle.
Un altra considerazione : ho notato che quando suono il trombino o trombe più piccole non trovi molta differenza di pressione proprio perchè il mio modo di suonare la tromba è molto simile come compressione al trombino, "so che qualcuno storcerà il naso" devo modificare invece maggiormente l'emissione quando suono il trombone, perchè necessita di maggior aria .
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Questa storia mi intriga: io dal trombino e dal trombone non ci cavo una nota che è una piang vuol dire che soffio in maniera troppo violenta???? o non so fare compressione in maniera corretta???
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bè, io dalla tromba, se ho parti acute fino al la medio, e quando ci arrivavo prima di mettermi l' apparecchio anche do acuto, se dopo cercavo di suonare il trombone, le note più basse del sol medio non le prendevo, però arrivavo senza problemi al do acuto, l' ultima note decente era il mi acuto e l' ultimissima pulita era il sol.
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Il trombone è più facile della tromba come emissione " fare musica con qualsiasi strumento è difficile" ma emettere un suono più lo strumento è piccolo più è difficile, io quando suono " diciamo quando emetto dei suoni con il trombone" non ho difficoltà di emissione arrivo bene aL SIb pedale ma ho qualche difficoltà nel sostenere i suoni, non sono abituato a dare aria in quantità "industriale". Al contrario quando suono il corno Francese " ho due nipoti che suonano in orchestre classiche, rispetto alla tromba mi sembra " burro" arrivo anche a 4 ottave tranquillamente.
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Il trombone è più facile della tromba come emissione " fare musica con qualsiasi strumento è difficile" ma emettere un suono più lo strumento è piccolo più è difficile, io quando suono " diciamo quando emetto dei suoni con il trombone" non ho difficoltà di emissione arrivo bene aL SIb pedale ma ho qualche difficoltà nel sostenere i suoni, non sono abituato a dare aria in quantità "industriale". Al contrario quando suono il corno Francese " ho due nipoti che suonano in orchestre classiche, rispetto alla tromba mi sembra " burro" arrivo anche a 4 ottave tranquillamente.
bellissimo il corno! lo ho provato, Comunque non confondiamo il "prendere un do bis" con il "suonare un do bis" perchè naturalmente, io con il corno ne avevo di estensione, il bocchino strettissimo e lo strumento lunghissimo lo permettono, ma non posso dire che "so suanare 3 o 4 ottave sul corno"! comunque, per rispondere ad asterix: io sul trombone riesco a suonare le parti per tromba (cioè un' ottava sopra) ma a prendere dieci semiminime di fila con una nota tipo mi basso non ci riesco proprio ;)
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.....vuol dire che soffio in maniera troppo violenta ?....
Tu soffi SICURAMENTE in maniera violenta..... :D
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Tu soffi SICURAMENTE in maniera violenta..... :D
piang piang piang
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piang piang piang
Al posto tuo lo prenderei come un complimento (in riferimento ai tuoi acuti, credo!) ;) .
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piang piang piang
non fare cosi' Sandrino... ;D ....cosa dovrei dire io, che mi hanno detto: "tu, ad aria, da 1 a 10, sei 0,00000000005 !" ? ? :-\
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rispetto alla tromba mi sembra " burro" arrivo anche a 4 ottave tranquillamente.
Quoto (dopo settimane di silenzio) in pieno il grande Stefano. Anche io ho spesso il vizio di suonare un altro ottone (leggasi Tuba) e ho la stessa medesima sensazione. Anche li infatti muoversi fino a 4 ottave (tra sopra e sotto) è molto più immediato rispetto alla tromba. Naturalmente dico "immediato" perchè non posso proprio parlare di "suono grande così".
questo comunque mi ha aiutato molto nel capire la COMpressione e la direzionalità della colonna d'aria. ;)
E comunque il mio amico Sandrino è una persona...come dire... Elettrizzante! ;D
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non posso proprio parlare di "suono grande così"
Suonando un altro attone è normale! Detto questo, rassicuriamo chi "dal trombino al trombone non ci cava una nota" perchè è normalissimo!