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Il Resto... => Off-Topic => : anrapa April 06, 2009, 10:10:12 AM

: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 06, 2009, 10:10:12 AM
Ciao ragazzi, non è mia consuetudine riportare o commentare fatti di cronaca ma mi rendo conto che una tragedia del genere può aver preoccupato molte persone e che probabilmente ci staremo chiedendo se le persone che conosciamo stanno bene.
Per questo motivo ho contattato stamattina ValerioMaW e vi confermo che sta bene, è andata peggio alla sua pianista che ha visto la propria casa crollare.
Ho chiamato, per scrupolo, anche Zosimo ma ovviamente, viste le distanze dall'epicentro, non c'è stato alcun pericolo per lui e la sua famiglia.
Mi spiace non conoscere la provenienza di tutti gli iscritti, spero che nessun altro sia rimasto colpito da questa tragedia. L'unica cosa che posso fare è mettere a disposizione questo thread per dare informazioni agli utenti qualora ne giungessero.
Tony
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Michele Cattolico April 06, 2009, 10:55:22 AM
Anch'io stamattina ho pensato subito a ValerioMaw, perchè ricordavo che era residente a L'Aquila, ho provato a contattarlo su facebook (purtroppo non ho il cellulare di nessuno) ma non era connesso. Comunque l'importante è sapere che sta bene, mi dispiace tantissimo per le persone che purtroppo hanno avuto la peggio e spero tanto che non ci siano altre scosse e altre vittime.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Dizzy123 April 06, 2009, 11:11:06 AM
Son contento per Valerio! Spero che la sua pianista oltre alla perdita della casa non abbia subito altri danni!
: Re: Terremoto a L'Aquila
: miles74 April 06, 2009, 11:28:52 AM
contento per valerio.molto dispiaciuto per le vittime,e per chi ha perduto la casa.
ci sono altri utenti del forum nelle zone terremotate?
: Re: Terremoto a L'Aquila
: ValerioMaW April 06, 2009, 11:41:02 AM
Grazie a tutti, ma io vivo a 60 km dall'Aquila. Ho frequentato il Conservatorio lì, ci lavoro spesso, ma non sono residente lì. Non preoccupatevi per me, ma per chi il dramma lo ha vissuto davvero...io stanotte ho dormito, grazie a Dio.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Zosimo April 06, 2009, 12:35:30 PM
Anche io subito ho pensato a Valerio, sinceramnete non mi viene in mente nessuno degli utenti che viva in quelle zone. Grazie ancora a Tony per l'sms. E' bello sapere che grazie ad un forum persone che molte volte non si sono mai incontrate di persona è come se fossero amici da una vita.
Un pensiero e una preghiera per chi crede a tutte le persone che stanno vivendo questa dramma.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: supercrazytrumpet April 06, 2009, 02:33:42 PM
Anche io subito ho pensato a Valerio, sinceramnete non mi viene in mente nessuno degli utenti che viva in quelle zone. Grazie ancora a Tony per l'sms. E' bello sapere che grazie ad un forum persone che molte volte non si sono mai incontrate di persona è come se fossero amici da una vita.
Un pensiero e una preghiera per chi crede a tutte le persone che stanno vivendo questa dramma.
mi dispiace davvero...
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Enricus IX April 06, 2009, 06:23:28 PM
Le case si ricostruiscono, l'importante è uscirne vivi!
: Re: Terremoto a L'Aquila
: ginogat April 06, 2009, 06:35:35 PM
Sono addolorato per tutte le vittime . I danni sono pesanti per la gente, ma se ne sono usciti vivi, tutto si rifà anche con l'aiuto di tutti noi. Ricordo bene il terremoto del Friuli. Anche a casa mia si è ballato bene con quelle scosse, ma poi quqndo siamo arrivati (120 km) erano i bambini morti che si tiravano fuori dalla rovine che colpivano, non le case.
Tutto è tornato presto a posto, ma i ricordi di quei corpicini sono sempre li.
Anche per l'Aquila è quello ch emi fa piangere. Per il resto  .... siamo qui, pronti.
Tutti quelli che possono, contattino la propria sede della protezione civile per fare quello che sono in grado
Gino
: Re: Terremoto a L'Aquila
: lucap April 06, 2009, 09:20:59 PM
Col passare delle ore la situazione si fa sempre più drammatica e le vittime continuano a salire... l'Abruzzo è una regione splendida e L'Aquila una bella città, è una situazione che mi lascia senza parole. Ho sentito che l'abside di Collemaggio, che se non sbaglio è accanto al Conservatorio è crollata.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: vitellino88 April 06, 2009, 11:49:29 PM
sono riuscito a procurere un furgoncino con cui dei miei amici domattina raggiungeranno le zone colpite...io non posso andare con loro perchè devo fare le visite mediche per entrare nell'esercito proprio domani.
Certe cose mi fanno sentire impotente e ciò che mi fa rabbia è come le tv mandino in onda interviste disperate e strazianti fatte alla gente. E' crudele per chi parla e per chi le guarda.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: tangosoprano April 07, 2009, 01:25:08 AM
sono riuscito a procurere un furgoncino con cui dei miei amici domattina raggiungeranno le zone colpite...io non posso andare con loro perchè devo fare le visite mediche per entrare nell'esercito proprio domani.
Certe cose mi fanno sentire impotente e ciò che mi fa rabbia è come le tv mandino in onda interviste disperate e strazianti fatte alla gente. E' crudele per chi parla e per chi le guarda.

A me fa rabbia il vicepresidente della Croce Rossa internazonale ( Italiano ma non mi ricordo il nome ) che in una intervista stamattina in Rai ha chiesto di non andare ad aiutare perchè siamo solo di intralcio, di non inviare Abbigliamente od altri generi di prima necessità ma inviare solo e soltanto "CONTANTI" ( ha detto esattamente Cash ), sappiamo benissimo tutti quanti ( io sono stato volontario in Croce Rossa ) quanta percentuale dei soldi che inviamo rimane a sostenere i costi della burocrazia e quanta rimane realmente a chi ne ha bisogno. Questo mi fa veramente arrabbiare, pensare che in certi momenti ci sono persone che si arricchiscono alle spalle di chi subisce queste disgrazie.
Per queste persone, giuro, applicherei la pena dell'ergastolo.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: ataru April 07, 2009, 08:53:30 AM
Ho sentito un'amica che abita proprio sotto il Gran Sassso ed e' ancora terrorizzata  .
In piu' ci si e' messo il mal tempo , per cui erano chiusi in casa ma sempre in stato di allerta , per scappare alla prima scossa forte.
Da quello che so ieri sera  non c'erano abbastanza tende per allestire i campi , nè viveri e altri generi di conforto .

: Re: Terremoto a L'Aquila
: DarioT April 07, 2009, 09:10:26 AM
....Per queste persone, giuro, applicherei la pena dell'ergastolo....

....cosi' poi ci tocca pure mantenerle !!  >:(

Io invece....uhm......ecco....vabbe' !  >:(
: Re: Terremoto a L'Aquila
: ValerioMaW April 07, 2009, 10:30:37 AM
Vorrei rendere pubblico un fatto a dir poco incredibile...
Ieri sera parlavo con un mio amico studente a l'Aquila, che, per fortuna, ne è uscito vivo, in quanto lui vive proprio lì e ieri notte era a letto. Ebbene, in tv ci si vanta tanto di come i soccorsi siano stati tempestivi, che già mezz'ora dopo il disastro erano tutti in movimento, ecc...
Il mio amico ha raggiunto Piazza Duomo (il centro del centro storico, ovvero la zona più colpita) verso le 3.45-4.00, dopo essere scappato da casa sua. La Piazza era piena di feriti e parlava di gente che sembrava stesse per morire...lì i soccorsi non sono arrivati prima delle 7.00!!!

Benvenuti nella censura di regime...
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 07, 2009, 11:38:36 AM
Vorrei rendere pubblico un fatto a dir poco incredibile...
Ieri sera parlavo con un mio amico studente a l'Aquila, che, per fortuna, ne è uscito vivo, in quanto lui vive proprio lì e ieri notte era a letto. Ebbene, in tv ci si vanta tanto di come i soccorsi siano stati tempestivi, che già mezz'ora dopo il disastro erano tutti in movimento, ecc...
Il mio amico ha raggiunto Piazza Duomo (il centro del centro storico, ovvero la zona più colpita) verso le 3.45-4.00, dopo essere scappato da casa sua. La Piazza era piena di feriti e parlava di gente che sembrava stesse per morire...lì i soccorsi non sono arrivati prima delle 7.00!!!

Benvenuti nella censura di regime...

Si, è vergognoso. Per fortuna qualche eccezione a questa cortina di silenzio c'è, ho letto ben due testimonianze di gionalisti del Centro che hanno riportato la stessa cosa.

Ora, se in questo momento la cosa più importante da fare è soccorrere i terremotati, è però anche importante che, almeno questa volta, non ci si fermi all'emergenza, ma si faccia qualcosa perché cose del genere non accadano più.

In primo luogo vi suggeriso la lettura di questo articolo del Corriere:
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_07/bluff_palazzi_anti_sismici_mario_porqueddu_4d073e7e-233c-11de-aefc-00144f02aabc.shtml (http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_07/bluff_palazzi_anti_sismici_mario_porqueddu_4d073e7e-233c-11de-aefc-00144f02aabc.shtml)

E poi di vedere questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=0phfWPEoMtA (http://www.youtube.com/watch?v=0phfWPEoMtA)

Siamo sempre più un paese allo sbando, e la colpa è prima di tutto nostra. Possiamo lamentarci quanto vogliamo dei politici, ma finché non faremo nulla per impedirgli di prenderci per il culo, non cambierà niente. Questi politici, che ci piaccia o no, sono il frutto di questa società. Finché non cambiamo noi, non cambieranno neanche loro.

Nel frattempo c'è gente che muore perché qualcuno non ha fatto il proprio dovere.

: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 07, 2009, 05:11:31 PM
Vorrei raccontarvi, se non l'avete visto, lo schifo del tg1 delle 13 di oggi. Oltre al solito campionario di sciacallaggio mediatico sulla pelle delle vittime di una tragedia (fatto di domande impietose ed inutili a persone in lacrime, della continua e morbosa ricerca della rappresentazione della sofferenza), oltre ad una clamorosa disinformazione su quello che è successo (10 secondi 10 sull'ospedale modello che è crollato come un castello di carte, nemmeno una parola sui numerosi palazzi moderni crollati, né sul fatto che TUTTI gli edifici pubblici di L'Aquila sono inagibili, né tantomeno sui ritardi nei soccorsi) la conduttrice ha deliziato gli spettatori con un bel paio di minuti a snocciolare i lusinghieri dati di audience delle edizioni del tg1 del giorno prima, degli speciali del tg1 e dello speciale di Vespa.

Mi hanno fatto veramente schifo. L'idea di contribuire con i miei soldi a finanziare questi sciacalli, che tutto fanno fuorché vera informazione, mi dà il voltastomaco.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: miles74 April 07, 2009, 05:57:32 PM
d'accordo con te e mi rifaccio al tuo post precedente se non cambiamo noi in primis non potremo mai cambiare chi ci governa e l'ordine delle cose.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Zosimo April 07, 2009, 06:56:31 PM
Ma infatti io ho sentito il tg24 di lunedi mattina alle 6,00 era la prima edizione e già li a poche ore dalla catastrofe cominicavano a dire eh noi della rai come siamo bravi come siamo belli siamo arrivati subito sul posto!!!!!!!!!!!!!!!! MAh
: Re: Terremoto a L'Aquila
: oiris April 07, 2009, 07:24:30 PM
Mi unisco al cordoglio per i nostri connazionali...
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Adriano April 08, 2009, 09:58:20 PM
Riguardo il ritardo dei soccorsi penso che cercando di immaginare la cronologia degli eventi non sia così strano che in centro siano arrivati alle 7.00.
1) Quasi sicuramente a quell'ora non c'erano più di 1 o al massimo 2 pattuglie dei VVFF di pronto intervento, i quali anche attivandosi immediatamente, nel tratto di 1 km che li separa dal centro avranno trovato decine di case distrutte ed avranno iniziato i soccorsi dalle prime che hanno incontrato.
2) Questo è successo verosimilmente anche per le sporadiche pattuglie (in genere di 2 persone) delle forze di polizia in servizio a quell'ora.
3) I volontari che si trovavano in stato di reperibilità erano comunque nelle loro case e molti di loro saranno stati coinvolti direttamente nel disastro.
4) Una situazione analoga si estendeva su tutto l'ampio territorio colpito dal sisma. Se pensiamo che ci sono stati edifici lesionati in provincia di Roma e Frosinone, è verosimile che nelle zone nel raggio di 50Km VVFF e Protezione Civile locali siano stati impegnati sul posto.
5) Ecco che i primi arrivi massicci dei soccorsi dovevano necessariamente provenire da zone ancora più distanti, come dalla provincia di Roma.
6) Se pensiamo che una squadra in partenza per una simile emergenza per mettere insieme il materiale da portare (tende, cibo, acqua, attrezzi da scavo carburante ecc..) ha bisogno di un minimo di tempo, che il viaggio sulle strade terremotate non sarà stato sicuramente agevole, che anche loro prima di arrivare al centro della città avranno incontrato centinaia di persone bisognose di aiuto, ecco che, magari, malgrado la buona volontà, i soccorsi non abbiano potuto raggiungere il centro dell'Aquila prima delle 7.00.
Concordo invece pienamente sulle critiche all'informazione televisiva e con le considerazioni sul crollo di edifici di nuova costruzione.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 08, 2009, 10:19:59 PM
Concordo con Adriano. E' ovvio che ci siano dei casi limite, la situazione va però analizzata nel complesso. Sono tragedie che accadono all'improvviso, vista l'ora e il luogo era molto difficile intervenire in brevissimo tempo, purtroppo.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 12:14:56 AM
Riguardo il ritardo dei soccorsi penso che cercando di immaginare la cronologia degli eventi non sia così strano che in centro siano arrivati alle 7.00.
1) Quasi sicuramente a quell'ora non c'erano più di 1 o al massimo 2 pattuglie dei VVFF di pronto intervento, i quali anche attivandosi immediatamente, nel tratto di 1 km che li separa dal centro avranno trovato decine di case distrutte ed avranno iniziato i soccorsi dalle prime che hanno incontrato.
2) Questo è successo verosimilmente anche per le sporadiche pattuglie (in genere di 2 persone) delle forze di polizia in servizio a quell'ora.
3) I volontari che si trovavano in stato di reperibilità erano comunque nelle loro case e molti di loro saranno stati coinvolti direttamente nel disastro.
4) Una situazione analoga si estendeva su tutto l'ampio territorio colpito dal sisma. Se pensiamo che ci sono stati edifici lesionati in provincia di Roma e Frosinone, è verosimile che nelle zone nel raggio di 50Km VVFF e Protezione Civile locali siano stati impegnati sul posto.
5) Ecco che i primi arrivi massicci dei soccorsi dovevano necessariamente provenire da zone ancora più distanti, come dalla provincia di Roma.
6) Se pensiamo che una squadra in partenza per una simile emergenza per mettere insieme il materiale da portare (tende, cibo, acqua, attrezzi da scavo carburante ecc..) ha bisogno di un minimo di tempo, che il viaggio sulle strade terremotate non sarà stato sicuramente agevole, che anche loro prima di arrivare al centro della città avranno incontrato centinaia di persone bisognose di aiuto, ecco che, magari, malgrado la buona volontà, i soccorsi non abbiano potuto raggiungere il centro dell'Aquila prima delle 7.00.
Concordo invece pienamente sulle critiche all'informazione televisiva e con le considerazioni sul crollo di edifici di nuova costruzione.

In una situazione normale ti darei ragione. Però in quella zona è in atto uno sciame sismico da settimane: a sentire Bertolaso la Protezione Civile doveva essere già in stato di allerta. Possibile che in un capoluogo di Provincia, ad alto rischio sismico (basta vedere questa lista di terremoti nella storia d'Italia: http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_terremoti_in_Italia (http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_terremoti_in_Italia)), per di più già in stato di allerta, la risposta massima sia questa? Due pattuglie dei VVFF e qualche poliziotto? Non so voi, ma io francamente sono preoccupato, anche perché il terremoto è stato forte, ma non fortissimo. Tanto per dare un'idea: quello in Irpinia è stato di magnitudo 6.8, che significa 20/30 volte più potente... Possibile che in 30 anni non sia cambiato niente? Che succederebbe se capitasse un terremoto di quella potenza, di quelli che veramente devastano intere province, a tabula rasa?

Poi il discorso delle case (per non parlare dell'ospedale...) è sacrosanto, se si fosse fatta una politica seria di adeguamento degli edifici non antisismici, probabilmente molte vittime si sarebbero salvate. Quello che mi fa rabbia è che gli stessi discorsi si fanno dopo ogni terremoto... Poi però nessuno fa nulla. Nessuno dei governi degli ultimi 30 anni ha mai fatto nulla in questo senso! Anzi, ancora pochi giorni fa ecco che cosa conteneva il famigerato piano casa... Leggete le ultime righe... Ovviamente sono corsi ai ripari dopo il terremoto, ma questo la dice lunga su quanto la cosa sia stata sottovalutata.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/piano-casa-analisi-contenuti.shtml?uuid=52c5fe22-1e9b-11de-a6fc-a304b1bfe88c&DocRulesView=Libero (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/piano-casa-analisi-contenuti.shtml?uuid=52c5fe22-1e9b-11de-a6fc-a304b1bfe88c&DocRulesView=Libero)

: Re: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 09, 2009, 07:37:35 AM
Purtroppo non è così facile, nei giorni precedenti c'erano state scosse di una certa intensità a Ravenna mentre a L'Aquila queste erano state di minore importanza anche se in un numero maggiore. A rigor di logica si sarebbe dovuto organizzare qualcosa a Ravenna (o anche a Ravenna?). Se così fosse stato i soccorsi sarebbero stati persino più lenti. Sebbene io creda che il sistema del Radon possa AIUTARE a prevedere i terremoti non penso che sia possibile definire un'area certa. Per questo motivo lo stato mantiene una presenza di soccorritori mediamente distribuita in tutte le zone sismicamente attive. In questo modo la velocità MEDIA di intervento sarà la più bassa possibile. Diversamente, se ci va di fortuna, avremo un risultato straordinario, se ci va male... hai voglia a polemiche!!!
Per quanto riguarda lo stato degli edifici: sono troppe le pressioni politiche e di interesse personale che impediscono di abbattere (perchè di abbattimento di parla) un ingentissimo numero di edifici. Certo ci sono casi vergognosi come l'ospedale ed alcune altre strutture ma la stragrandissima maggioranza dei morti si sono verificate a causa di edifici storici, alcuni vecchi di centinaia d'anni, il cui valore storico ed economico è semplicemente incalcolabile. Mettetevi nei panni di chi possiede queste abitazioni, secondo voi rinuncia a qualcosa di così raro e costoso per avere un appartamentino nuovo costruito in periferia?
Ma poi quante migliaia di miliardi di euro può costare ricostruire interi paesi? Siamo sicuri che uno stato voglia sobbarcarsi questa spesa? E poi non si tratta mica dei soli paesini coinvolti in QUESTO terremoto, noi abbiamo MIGLIAIA di comuni a rischio, dovremmo veramente abbattere e ricostruire l'Italia intera, non è assolutamente fattibile. E' molto più "comodo" aspettare che cadano da soli................
La gente, piuttosto, preferisce rischiare la vita perchè non riesce a percepire il pericolo come imminente, è questa la "fregatura" dei terremoti...
: Re: Terremoto a L'Aquila
: lucap April 09, 2009, 09:37:54 AM
Mi sento d'accordo con Norman, forse sono anche più pessimista. L'Italia è un paese ridicolo sotto molteplici aspetti, perdipiù tutti interrelati. Quando uno sente certi particolari che si sono detti sulla costruzione dell'ospedale che è miseramente collassato con questo terremoto, scopre che la scarsa adeguatezza dell'edilizia italiana e la corruzione finiscono per saldarsi e la prima appare almeno in parte un effetto della seconda. Vista poi la minima propensione di qualunque funzionario e politico italiano ad assumersi qualsiasi responsabilità, alle legittime domande ci sentiamo rispondere che sì, i problemi ci sono, ma nella fattispecie l'interpellato ha non solo fatto il proprio dovere, ma anche di più. Non ultimo, viviamo in un periodo in cui si è aggiunto anche l'imperativo paternalistico di avere un'informazione rassicurante, soft, "responsabile".
Certo fa specie andare a leggere le indicazioni di massima sul collegamento tra gradi della scala Richter e caratteristiche dannose del terremoto e scoprire che, certo in modo approssimativo, a un sisma di grado 5,8 sono imputati danni solo agli edifici meno solidi e il rischio di qualche ferito...

Sulla bontà dei soccorsi è difficile esprimersi, sia perché uno dovrebbe conoscere bene la questione e avere termini di paragone sia soprattutto perché si dovrebbe fare una distinzione, non facile quando ci sono forti componenti emotive, tra l'abnegazione e magari l'eroismo di chi li ha prestati e la qualità dei sistemi di prevenzione e intervento.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 10:00:47 AM
Tony, leggi qua: http://iltempo.ilsole24ore.com/abruzzo/2009/03/31/1007949-trentatre_scosse_dicembre_ieri_pomeriggio.shtml (http://iltempo.ilsole24ore.com/abruzzo/2009/03/31/1007949-trentatre_scosse_dicembre_ieri_pomeriggio.shtml)

La provincia di L'Aquila era in allerta da tre mesi. Sapevano bene che era in atto un fenomeno importante, e che il rischio di una scossa forte era alto. Lo hanno detto chiaramente che erano in allerta nella zona. E comunque ribadisco: nonostante l'impegno e la dedizione di chi è intervenuto, la sensazione è sempre quella di affanno, soprattutto perché si è trattato di un fenomeno non particolarmente intenso. I danni gravi sono concentrati in un'area limitata, le grandi infrastrutture non hanno riportato danni. Ho paura di pensare cosa succederebbe se capitasse un terremoto tipo Irpinia.

Quanto ai costi dell'adeguamento, stiamo per spendere sei miliardi di Euro per fare un'opera inutile come il ponte di Messina: non sarebbe meglio spenderli per salvare (perché di questo si tratta...) qualche vita umana? E' ovvio che alla politica è più utile fare il ponte, che dà più visibilità e permette di mangiarsi più soldi: ma allora è compito dei cittadini dire di no! E' compito nostro non farci abbindolare da queste favole, e pretendere che sia fatto quello che serve. Cioè, non so se ho reso l'idea: sei miliardi di Euro! Per non parlare del fatto che il ponte sarebbe costruito nel punto dove si è registrato uno dei terremoti più violenti della storia d'Italia... Ora, ammesso che regga ad una scossa come quella (7.1 Richter, oltre trenta volte più violenta di quella di lunedi), c'è il rischio di trovarsi dopo il terremoto con un bel ponte in piedi e due città rase al suolo... Non è ridicolo? Ora, hai ragione tu sul fatto che il pericolo non è percepito come imminente, e lì sta la malafede del mondo dell'informazione... Perché il pericolo purtroppo è imminente, come ben sanno gli abruzzesi. Ma è gran parte d'Italia ad essere a rischio, come dimostra la lista che ho messo prima...E' importante che ce ne rendiamo conto, e che non ce ne dimentichiamo tra qualche settimana, come è sempre accaduto in passato.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Paloma84 April 09, 2009, 10:03:26 AM
è che quando succedono queste cose sono tutti li a dire la propria, a spalancare bene la glottide e spingere di diaframma con le chiacchiere. Il popolo urla all'inadeguatezza dei soccorsi e degli edifici, il governo urla alle ricostruzioni lampo e ai milioni di euro in viaggio da qualsiasi parte della spesa pubblica. La verità è ben altra, ovvero che i terremotati del molise aspettano ancora soldi, hanno ancora le case inagibili e non si vede il motivo per cui quelli de L'Aquila abbiano priorità. O meglio, si vede, perchè è il confettino elettorale del momento, ecco. Per il popolo, non ci si può vantare dei centri storici senza considerare la fragilità intrinseca nella parola "storico". Come dice saggiamente Tony, provate a convincere il proprietario di un appartamento in "palazzetto del 500 ristrutturato in pieno centro" a lasciare la propria casa, dietro dubbio indennizzo se vogliamo, per il pericolo terremoto. La coscienza, la prudenza, il rigore, sembra siano una manifestazione del terremoto più che dell'uomo che l'ha subito, tanto vengono sempre insieme. Fino ad allora, si cotinuano a costruire case sui vulcani, in zone sismiche senza adeguate strutture, vicino ai fiumi che straripano, tutto perchè i piccoli disagi del quotidiano spaventano molto di più di una stra-ordinaria catastrofe.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 09, 2009, 10:26:34 AM
Per Norman: Tutto vero e giusto tranne le proporzioni, 6 miliardi di euro sono ben poca cosa se vuoi mettere a posto l'edilizia italiana nelle zone a rischio. Può sembrare strano ma basta fare un rapido conto: 6 miliardi di euro = 6000 milioni. Se ogni casa può costare, MEDIAMENTE, fra i 100 e i 200 mila euro abbiamo un totale di 30-60.000 abitazioni, circa 150.000 persone. Tutto questo escludendo completamente le strutture di dimensioni importanti (ospedali, tribunali, caserme etc etc) che hanno costi singoli di decine di milioni di euro...
Considerando l'estensione delle zone a rischio sismico in Italia è letteralmente una goccia nell'oceano.
Se poi aggiungiamo gli edifici di IMMENSO valore storico (chiese, monumenti etc) che NON possono essere abbattutti e ai quali NESSUNO rinuncerà mai, ecco che il ponte sullo stretto è veramente una goccia nell'oceano che ha un valore puramente demagogico, soprattutto in considerazione del fatto che quell'operà è per massima parte finanziata da privati. Leggasi: il privato mette i fondi, i cittadini lo ripagano con gli interessi tramite i pedaggi (che comunque già pagano sotto forma di biglietti dei traghetti o aerei, con notevoli disservizi), senza poi contare l'aumento del PIL di una regione che si dovesse trovare all'improvviso collegata con il resto dell'Italia (SA-RC permettendo). Il ponte sullo stretto ha un costo praticamente nullo per lo stato (collettività)...
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 10:52:15 AM
Per Norman: Tutto vero e giusto tranne le proporzioni, 6 miliardi di euro sono ben poca cosa se vuoi mettere a posto l'edilizia italiana nelle zone a rischio. Può sembrare strano ma basta fare un rapido conto: 6 miliardi di euro = 6000 milioni. Se ogni casa può costare, MEDIAMENTE, fra i 100 e i 200 mila euro abbiamo un totale di 30-60.000 abitazioni, circa 150.000 persone. Tutto questo escludendo completamente le strutture di dimensioni importanti (ospedali, tribunali, caserme etc etc) che hanno costi singoli di decine di milioni di euro...
Considerando l'estensione delle zone a rischio sismico in Italia è letteralmente una goccia nell'oceano.
Se poi aggiungiamo gli edifici di IMMENSO valore storico (chiese, monumenti etc) che NON possono essere abbattutti e ai quali NESSUNO rinuncerà mai, ecco che il ponte sullo stretto è veramente una goccia nell'oceano che ha un valore puramente demagogico, soprattutto in considerazione del fatto che quell'operà è per massima parte finanziata da privati. Leggasi: il privato mette i fondi, i cittadini lo ripagano con gli interessi tramite i pedaggi (che comunque già pagano sotto forma di biglietti dei traghetti o aerei, con notevoli disservizi), senza poi contare l'aumento del PIL di una regione che si dovesse trovare all'improvviso collegata con il resto dell'Italia (SA-RC permettendo). Il ponte sullo stretto ha un costo praticamente nullo per lo stato (collettività)...

Tony, che il ponte sia finanziato da privati è un falso: è vero che sono delle s.p.a., ma sono tutte a proprietà prevalentemente (quando non esclusivamente) pubblica, in particolare delle regioni Calabria e Sicilia e delle province di Messina e Reggio Calabria. C'è un'interessante puntata di Report su questo.

Detto questo, il ponte è solo una delle tante spese inutili che si faranno. E comunque è una questione di priorità: se da qualche parte non si comincia, non si arriverà mai a nessun risultato. ll nostro debito pubblico è tra i più alti del mondo, eppure il nostro livello di servizi ed infrastrutture ci vede ai margini dell'Europa. E' evidente che c'è qualcosa che non va. Siamo un paese che produce tanta ricchezza, ma che fatica immensamente ad utilizzarla per progetti a lungo termine. Viviamo costantemente nel presente, senza capacità di programmazione. E purtroppo ci stiamo abituando a pensare che sia inevitabile... Non sarà il ponte di Messina a cambiare le sorti di questo paese, se tutto intorno mancano cose essenziali. E' un'opera fatta con la stessa logica delle piramidi: pura immagine. La ricaduta economica prevalente è su chi lo costruisce, che poi, incidentalmente è la stessa azienda che ha costruito l'ospedale di L'Aquila e che ha avvelenato i fiumi del Mugello costruendo la tratta appenninica della TAV... Ma questo è un altro discorso... Il ponte di Messina non salverà delle vite, rifare qualche decina di migliaia di palazzi invece quasi sicuramente si...

Altro articolo interessante in materia:
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_09/gian_antonio_stella_le_leggi_pressappoco_del_paese_sempre_a_rischio_ca8216ec-24c9-11de-a682-00144f02aabc.shtml (http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_09/gian_antonio_stella_le_leggi_pressappoco_del_paese_sempre_a_rischio_ca8216ec-24c9-11de-a682-00144f02aabc.shtml)

Beninteso, non voglio farne un discorso di schieramento, perché in questo tutti i governi degli ultimi trent'anni sono sullo stesso piano, chi più, chi meno.

: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 12:10:15 PM
Rincaro la dose:
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila/allarme-inascoltato/allarme-inascoltato.html (http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila/allarme-inascoltato/allarme-inascoltato.html)



: Re: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 09, 2009, 12:38:32 PM
E' però vero che indipendentemente da chi c'è dietro le S.P.A. il pedaggi permetteranno loro di rientrare della spesa il che equivale, in prospettiva, ad un costo zero per lo Stato. Semmai dovremmo chiederci perchè un intervendo debba, psicologicamente, escluderne un altro: perchè non fare ad esempio il ponte sullo stretto e non far pagare le tasse relative alla costruzione delle nuove case costruite con criteri antisismici? Voglio dire: non si paga l'IVA sui materiali, non si pagano le tasse sugli stipendi dei lavoratori impiegati in quelle opere (o magari le si dirottano in parte su fondi per costruire altre cose....).
Su tutto però ci vuole la volontà di cambiare le norme e, soprattutto, ci vuole la voglia di abbandonare le nostre abitazioni e svuotare completamente i centri storici. Città come L'Aquila, Perugia, Assisi etc si reggono anche (e in certi casi soprattutto) grazie al turismo culturale. Possiamo rinunciarci? Possiamo rischiare di rovinare la vita di tante persone che traggono sostentamento dal turismo?

Nessuno di noi è così pazzo da sostenere che è meglio rischiare la vita delle persone ma le soluzioni alternative risolvono SOLO il problema delle nuove abitazioni, cosa fare per quelle esistenti, per i monumenti, le chiese e i borghi?
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 02:27:05 PM
E' però vero che indipendentemente da chi c'è dietro le S.P.A. il pedaggi permetteranno loro di rientrare della spesa il che equivale, in prospettiva, ad un costo zero per lo Stato. Semmai dovremmo chiederci perchè un intervendo debba, psicologicamente, escluderne un altro: perchè non fare ad esempio il ponte sullo stretto e non far pagare le tasse relative alla costruzione delle nuove case costruite con criteri antisismici? Voglio dire: non si paga l'IVA sui materiali, non si pagano le tasse sugli stipendi dei lavoratori impiegati in quelle opere (o magari le si dirottano in parte su fondi per costruire altre cose....).
Su tutto però ci vuole la volontà di cambiare le norme e, soprattutto, ci vuole la voglia di abbandonare le nostre abitazioni e svuotare completamente i centri storici. Città come L'Aquila, Perugia, Assisi etc si reggono anche (e in certi casi soprattutto) grazie al turismo culturale. Possiamo rinunciarci? Possiamo rischiare di rovinare la vita di tante persone che traggono sostentamento dal turismo?

Nessuno di noi è così pazzo da sostenere che è meglio rischiare la vita delle persone ma le soluzioni alternative risolvono SOLO il problema delle nuove abitazioni, cosa fare per quelle esistenti, per i monumenti, le chiese e i borghi?

Da qualche parte bisogna pure iniziare: per esempio smettendo di prorogare l'entrata in vigore delle norme più restrittive per le zone sismiche, invece di prorogarla in continuazione da quasi 10 anni. Poi si può certamente fare una politica di incentivi, come dici tu. Ma anche quelli sono soldi che prendi al bilancio dello Stato... Ed in un momento in cui abbiamo la polizia senza benzina per le auto (solo per fare un esempio, ma ne potrei fare tanti altri, per esperienza diretta...), forse è il caso di stabilire delle priorità di spesa. Nel caso (secondo me molto realistico) che non ci siano soldi per tutto, spendere 6 miliardi (se tutto va bene...) per fare un'opera non strettamente necessaria, quando invece ci sono interventi necessari per la salvaguardia dell'incolumità delle persone, è al limite del criminale, secondo me.
: Re: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 09, 2009, 02:36:52 PM
Vero, verissimo. Ma ora c'è il terremoto, ieri c'era un'altra cosa e l'altro ieri un'altra ancora.
Oltre al problema delle leggi che vengono rimandate spesso per motivi politici c'è un altro problema, più grosso ancora: la coperta è troppo corta e noi ce la contendiamo (e quindi ci indigniamo) a suon di nuove tragedie. Un giorno manca la benzina per i poliziotti e facciamo casino, un altro mancano i fondi per i militari in missione, un altro mancano i soldi per la SA-RC, un giorno i Verdi non vogliono le autostrade e passiamo interminabili ore (e muoriamo) in macchina, un giorno l'Alitalia non ha i soldi per i controlli e cadono gli aerei (non è ancora successo? succederà presto?), un giorno non ci sono i soldi per la torre di Pisa e casca, un giorno manca l'acqua in Sicilia e i raccolti vanno perduti, un giorno c'è l'alluvione e non hanno rimesso a posto gli argini dei fiumi, un giorno non ci sono i soldi per i corsi di aggiornamento dei controllori di volo e.........

La coperta è troppo corta, facciamo bene ad indignarsi ma le soluzioni che (tutti) proponiamo servono solo a tamponare (tamponare, non risolvere) QUEL problema in QUEL momento.

Dobbiamo pur iniziare da qualcosa, è vero, ma riusciremo mai a arrivare alla soluzione dei singoli problemi. Vedrete come ci saranno le corse agli accaparramenti dei fondi, i fessi e gli ignoranti arriveranno per ultimi e non prenderanno nulla. Le Banche, le Chiese, gli Enti invece prenderanno soldi a fiumi.

E' la vita, va così, anche se siamo informati e indignati non ci possiamo fare nulla. (sono un pessimista o un realista?)
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 03:29:52 PM
Sei un pessimista rassegnato. Io invece sono un pessimista incazzato. Più o meno siamo lì... ;-)
: Re: Terremoto a L'Aquila
: anrapa April 09, 2009, 03:47:34 PM
AHAHAHH!!!! GRANDE!
Comunque mi fa immenso piacere discutere con te, non ci si arrabbia mai, ognuno, semplicemente, aggiunge qualcosa di nuovo e questo non può che far bene ad entrambi!
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 09, 2009, 03:50:14 PM
AHAHAHH!!!! GRANDE!
Comunque mi fa immenso piacere discutere con te, non ci si arrabbia mai, ognuno, semplicemente, aggiunge qualcosa di nuovo e questo non può che far bene ad entrambi!

La cosa è reciproca, caro Tony!  pollices
: Re: Terremoto a L'Aquila
: Norman April 10, 2009, 09:48:58 AM
Prime conferme, purtroppo: le tasche di qualcuno grondano sangue.

I sopralluoghi dei tecnici: "Fondamenta sono state corrose dal sale"
L'Ance: "Cacceremo i colpevoli". A rischio gran parte della edilizia del sud
Il fragile cemento delle case d'Abruzzo
"Lo hanno riempito di sabbia del mare"
di CARLO BONINI


CI hanno raccontato della furia del terremoto e non ci hanno spiegato che l'Abruzzo, come una parte consistente del Paese, soprattutto nel centro-sud, è seduto su un letto di cemento impastato con sabbia di mare. Imbracato da un'anima di ferro che il sale di quella sabbia si è mangiato con il tempo, rendendolo sottile e fragile come uno stuzzicadenti.

Un portavoce di "Impregilo" (già gruppo Fiat e oggi gruppo Benetton-Gavio-Ligresti) ha spiegato ieri che quella che è oggi tra le principali imprese di costruzione del Paese (è capofila per la costruzione per il ponte sullo stretto di Messina) si aggiudicò è vero nel 1991 la gara per la messa in funzione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ma è "estranea alla realizzazione delle opere di cemento armato". Che non fu lei, ma "altri, nei primi anni '80", ad impastare il calcestruzzo di quello che, dall'alba di lunedì, è il simbolo accartocciato della vergogna. Ma, evidentemente, c'è di più del San Salvatore nella catastrofe abruzzese. Racconta oggi Paolo Clemente, ingegnere della task force Enea-Protezione civile al lavoro tra le macerie dell'Aquila, che gli edifici di nuova costruzione - e per "nuova" è da intendersi fino a trent'anni - sono implosi tutti allo stesso modo. Si sono prima "seduti" sulle proprie fondamenta per poi accartocciarsi al suolo sotto il proprio peso. Di più. "Per quello che è stato sin qui possibile vedere attraverso la ricognizione tra le macerie - spiega - il collasso dei piani bassi è stato prodotto dallo schianto dei pilastri in cemento".

Perché? Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), è persona seria. E la mette così. "Se parliamo di sollecitazioni di grado e accelerazione pari a quelle registrate all'Aquila, il cemento armato, se fatto a regola d'arte, deve reggere. Non si discute". Dunque, non è neppure un problema di rispetto di norme antisismiche. È un problema di cemento. Paolo Clemente è d'accordo. "Purtroppo è così - dice - Quel cemento non era di qualità". Incapace di assorbire e disperdere energia, si è sfarinato come pasta frolla non appena investito da una forza di accelerazione che - spiegano gli addetti - è stata, domenica notte, tutt'altro che irresistibile. "Un buon cemento - dice l'ingegnere Alessandro Martelli, responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell'Enea, professore di Scienza delle costruzioni in zona sismica all'università di Ferrara - deve essere in grado di sostenere un carico che oscilli almeno tra i 250 e i 300 chilogrammi per centimetro quadrato. Questa è la regola che dovrebbe valere anche per edifici non proprio recenti. Diciamo dal '70 in poi".

Non è sempre così. Anzi, molto spesso non è così. Qualche nome. Qualche luogo. Nel 2003, dopo il terremoto che nell'anno precedente ha devastato Molise, diverse regioni e comuni italiani sottopongono a verifiche statiche gli edifici scolastici. In Molise, il cemento del liceo "Romita" di Campobasso non regge più di 46 chilogrammi per centimetro quadrato (è sei volte sotto la norma). In Sicilia, a Collesano, nell'entroterra di Cefalù, i pilastri della scuola superiore non vanno oltre i 68 chilogrammi per centimetro quadrato. L'asilo, i 12 chilogrammi per centimetro quadro. Il cemento - ricorda oggi chi condusse l'ispezione - si bucava con la semplice pressione dell'indice. Ciò che restava della sua anima di ferro era uno sfilaccio rugginoso e corroso.Cosa aveva messo in quel cemento chi aveva giocato con le impastatrici e le vite degli altri? E cosa hanno messo in questi anni nel cemento delle nostre case, delle nostre scuole, dei nostri uffici? E quanto ci hanno guadagnato?

Paolo Clemente risponde da ingegnere, con la rassegnazione di chi, purtroppo, sembra sveli un segreto di Pulcinella. "Normalmente, i cattivi costruttori utilizzano sabbia di mare. Costa niente, rispetto alla sabbia da cava. Il problema è che, oltre alle molte impurità, è piena di cloruro di sodio. E quei cloruri, con il tempo, si mangiano il ferro. I margini di guadagno sono alti. Diciamo che fatto 100 il costo della costruzione, chi gioca con la qualità del cemento arriva a guadagnare fino a 50, 60. Chi costruisce a regola d'arte è al 30".

Paolo Buzzetti, mercoledì sarà all'Aquila con una propria commissione tecnica dell'Ance. L'associazione, oltre ad essersi offerta per la ricostruzione della Casa dello Studente, promette un'accelerazione: "Io non amo i processi sommari. Ma deve essere chiaro che non vogliamo difendere tutti. Che chi ha sbagliato, pagherà. Perché per questi signori non c'è spazio nell'Associazione. Chiederemo che venga reintrodotta una figura di controllo che accompagni la costruzione di un edificio dall'inizio alla fine. Evitando che i subappalti, da strumento necessario di duttilità, diventino il ricettacolo di furbizie e illegalità. Ma ci batteremo anche perché il Paese esca dalla logica del ribasso. Quella che spinge molti, pur di stare nel mercato, a costruire a prezzi impossibili. Ad abdicare alla qualità e alla sicurezza".