Author Topic: Centratura delle note  (Read 5136 times)

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Offline PaoLiNoS

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Centratura delle note
« on: November 19, 2009, 07:49:07 PM »
Ciao ragazzi! Vorrei trattare un argomento un pò "piccante"..
Personalmente l'estensione non mi manca, e neanche la tecnica a livello di pistoni (sono state le due cose che ho migliorato di più a Santa Fiora).
Ultimamente ho riscontrato di avere invece problemi di centratura, parlo di due diversi "tipi" di centratura:
1. Già riscaldato, se voglio il sol secondo rigo lo prendo nel 100% dei casi, se voglio il sol sopra nell'85% percento, il do nel 70 percento ecc. In un arpeggio due ottave, partendo dal sol o dal do fatico a fare tutto l'arpeggio "bello pulito".
2. Centratura nel senso di intonazione e apertura di suono anche della nota più facile del mondo come il sol secondo rigo.

La cosa strana (forse non poi tanto strana) è che se suono un brano che conosco bene, anche abbastanza impegnativo, è difficile che sbagli le note, al massimo non ho l'apertura e l'intonazione perfetta in alcune parti ostiche..

Secondo voi metodi come il Thompson possono aiutare? In alternativa che metodi-modi di applicarsi agli ultimi consigliate?
 grazi
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Offline StefanoMassari

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Re: Centratura delle note
« Reply #1 on: November 19, 2009, 08:52:13 PM »
Ciao Paolinos, come ti avevo già spiegato l'altra sera durante quella bella chiacchierata che abbiamo fatto, io penso che la centratura delle note sia basilare per avere un'ottima intonazione e una migliore qualità del suono.
Per ottenere questo io lavoro su tutti gli intervalli, anche su note relativamente lunghe, un po’ come fa il Vizzutti nelle prime pagine del 1° volume. Faccio anche attacchi sul registro medio alto sempre rapportandoli con altre note.
E' molto utile anche fare questi esercizi con il solo bocchino, sicuramente più difficile ma la centratura e l'intonazione fatti bene con il bocchino sono perfetti quando si usa la tromba.
Quando attacco un suono ho come riferimento " mentale" un bersaglio un punto dove indirizzare l'aria, ho provato in passato a mandare l'aria in avanti senza pensare ad una direzione, il relax è ottimo ma personalmente non ho una continuità della colonna d'aria, mi si ferma tutto il discorso musicale.
Penso a questo centro e indirizzo l'aria in quel punto continuando a " spingere" senza irrigidirmi " non è tanta la pressione e l’aria che esce, anzi è sicuramente meno di quella che entra, ma è fondamentale che sia costante.
E’ importantissimo per un ottima centratura e intonazione avere i suoni in testa prima di attaccarli, il suono deve già essere chiaro prima di suonare nella testa, perché soffiare e poi pensare al suono è deleterio; cantare “ vocalmente” di tutto non solo esercizi per tromba o brani ma qualsiasi cosa migliora sicuramente la centratura del suono.
Chi è intonato ha generalmente un bel suono e difficilmente è vero il contrario, le due cose per me sono inscindibili; curando l’intonazione migliora anche la qualità del suono!!!

Ciao!
Stefano
Stefano Massari

Offline PaoLiNoS

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Re: Centratura delle note
« Reply #2 on: November 19, 2009, 11:04:21 PM »
Grazie Stefano! Cercherò di applicare i concetti del relax e del "bersaglio", anche se credo di avere ancora problemi di INSPIRAZIONE. Ho provato sempre al seminario a risolvere questo problema con Fabrizi, che mi ha detto di prendere aria con una "O" e riempire fino in fondo, senza però inspirare aria fredda. Ancora non sono riuscito a correggere il mio attuale modo di prendere aria (scorrettamente e affannosamente).
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Cesco

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Re: Centratura delle note
« Reply #3 on: November 20, 2009, 10:50:40 AM »
anche se credo di avere ancora problemi di INSPIRAZIONE. Ho provato sempre al seminario a risolvere questo problema con Fabrizi, che mi ha detto di prendere aria con una "O" e riempire fino in fondo, senza però inspirare aria fredda. Ancora non sono riuscito a correggere il mio attuale modo di prendere aria (scorrettamente e affannosamente).

L'inspirazione è fondamentale.
Anch'io ho avuto (ed ancora ho) problemi da questo punto di vista, che un tempo trascuravo...
Mi ha aiutato molto pensare, mentre inspiro, a dire HOW (in inglese)... in questo modo sento che l'aria va esattamente dove deve andare e si riempie tutto a meraviglia.
Poi, senza passaggi intermedi, espiro pensando a TOOOO...
L'esercizio del foglio sul muro, poi, mi ha aiutato a comprendere quanta aria serva nell'inspirazione (molta di più di quanto pensavo una volta...): se non ne prendi a sufficienza, col cavolo che il foglio rimane appiccicato...!!
Altro aiuto, l'utilizzo di un tubo nella fase di inspirazione, per allargare la gola...

La chiave, poi, è rendere tutto automatico e rilassato...
Ciao!
Francesco

Offline StefanoMassari

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Re: Centratura delle note
« Reply #4 on: November 20, 2009, 11:29:48 AM »
Della  fase respiratoria ed in particolare dell'inspirazione che è fondamentale se ne era già parlato alcuni mesi fa, riempiendosi bene e in basso si hanno due benefici ci si rilassa e si ha molta più forza dell' aria in uscita, e come una " molla"  che se è ben caricata quando lavora ha molta più forza.
Si incamera molta più aria di quella che esce, proprio perchè l'aria in eccesso  ed i muscoli addominali sostengono la colonna d'aria.
Ciao!
Stefano
Stefano Massari

Offline Norman

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Re: Centratura delle note
« Reply #5 on: November 20, 2009, 11:41:29 AM »
Attenzione però a non fraintendere il concetto di 'tanta aria'. A me pare che la centratura sia tanto migliore quanto si riesce a far venire fuori le note con il minimo indispensabile di quantità e velocità dell'aria. Prendere tanta aria serve ad avere il supporto, ma man mano che miglioro mi rendo conto in realtà di quanto poco 'soffio' serva per suonare. Se l'impostazione è corretta e le labbra vibrano bene si ottiene bel suono, centratura, vicinanza degli armonici e controllo con pochissimo sforzo. E' una questione di efficienza.

Per me sono molto utili, oltre ovviamente alle note lunghe ed alle legature fatte nei modi più disparati, gli esercizi sul bending. Se una nota non è ben centrata, fai fatica a piegarla. Man mano che impari a piegarla, le labbra 'affinano' il loro lavoro. Anche suonare molto piano è un bel termometro di quanto sia efficiente il lavoro al livello delle labbra. Secondo me se c'è qualcosa che non funziona bene lì, lavorare sulla respirazione può fare poco. Io facendo questi esercizi mi sono reso conto che gran parte della mia estensione era ottenuta in maniera forzata, ed ho dovuto ricominciare dal basso e ricostruirla gradualmente nella maniera corretta. Secondo me è un problema molto diffuso, e pressoché una costante negli autodidatti. E' un po' come quando impari a sciare e l'istinto ti porta a buttarti col peso a monte: con la tromba l'istinto ti porta a soffiare più forte per far venir fuori le cose ed a fare affidamento sulla pressione del bocchino invece che sulla 'finezza' del lavoro delle labbra (e sul relativo sostegno della muscolatura).
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Cesco

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Re: Centratura delle note
« Reply #6 on: November 20, 2009, 12:12:15 PM »
Attenzione però a non fraintendere il concetto di 'tanta aria'. A me pare che la centratura sia tanto migliore quanto si riesce a far venire fuori le note con il minimo indispensabile di quantità e velocità dell'aria. Prendere tanta aria serve ad avere il supporto, ma man mano che miglioro mi rendo conto in realtà di quanto poco 'soffio' serva per suonare. Se l'impostazione è corretta e le labbra vibrano bene si ottiene bel suono, centratura, vicinanza degli armonici e controllo con pochissimo sforzo. E' una questione di efficienza.

Per me sono molto utili, oltre ovviamente alle note lunghe ed alle legature fatte nei modi più disparati, gli esercizi sul bending. Se una nota non è ben centrata, fai fatica a piegarla. Man mano che impari a piegarla, le labbra 'affinano' il loro lavoro. Anche suonare molto piano è un bel termometro di quanto sia efficiente il lavoro al livello delle labbra. Secondo me se c'è qualcosa che non funziona bene lì, lavorare sulla respirazione può fare poco. Io facendo questi esercizi mi sono reso conto che gran parte della mia estensione era ottenuta in maniera forzata, ed ho dovuto ricominciare dal basso e ricostruirla gradualmente nella maniera corretta. Secondo me è un problema molto diffuso, e pressoché una costante negli autodidatti. E' un po' come quando impari a sciare e l'istinto ti porta a buttarti col peso a monte: con la tromba l'istinto ti porta a soffiare più forte per far venir fuori le cose ed a fare affidamento sulla pressione del bocchino invece che sulla 'finezza' del lavoro delle labbra (e sul relativo sostegno della muscolatura).

Non posso che condividere tutto!  pollices

Si stava parlando, però, di INspirazione, non di ESPirazione...
Il problema di sfruttare al meglio l'aria (in uscita) è un problema che si pone cronologicamente dopo rispetto al problema di averla a disposizione...
Come ho detto, poi, la chiave e fare tutto in modo rilassato e senza forzature (tanto nell'inspirazione, il problema evidenziato da PaolinoS, che parla di "correggere il mio attuale modo di prendere aria (scorrettamente e affannosamente)") quanto nell'espirazione (e nell'efficienza della stessa, che è legata a doppio filo con la libera vibrazione delle labbra...).
Se respiri bene ed hai un buon supporto d'ara (costante e ben presente), in buona sostanza, affatichi meno la muscolatura che, rilassandosi, ti aiuterà a salire nel registro acuto senza forzature eccessive...
This is my opinion, ovviamente...

Offline StefanoMassari

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Re: Centratura delle note
« Reply #7 on: November 20, 2009, 12:15:07 PM »
Norman, io parlavo delle due fasi " inspirazione ed espirazione" sostenendo che l'aria che entra è maggiore di quella che esce; lo stesso Adam Rapa, all'ultimo seminario di Brescia, parlava di litri che i polmoni possono incamerare e addirittura con la doppia respirazione alcuni soggetti possono arrivare ad incamerare 7 litri di aria.
Indipendentemente da questo concordo sul fatto che la centratura di un suona anche suoni acuti o bisacuti  si ha con pochissima aria in uscita.
Quando suono in relax non penso a niente, se non alla musica,  riesco con pochissima aria in uscita ad attaccare sol terza ottava e a volte anche il do bis.
Ciao!
Stefano 
Stefano Massari

Offline Norman

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Re: Centratura delle note
« Reply #8 on: November 20, 2009, 12:45:05 PM »
Norman, io parlavo delle due fasi " inspirazione ed espirazione" sostenendo che l'aria che entra è maggiore di quella che esce; lo stesso Adam Rapa, all'ultimo seminario di Brescia, parlava di litri che i polmoni possono incamerare e addirittura con la doppia respirazione alcuni soggetti possono arrivare ad incamerare 7 litri di aria.
Indipendentemente da questo concordo sul fatto che la centratura di un suona anche suoni acuti o bisacuti  si ha con pochissima aria in uscita.
Quando suono in relax non penso a niente, se non alla musica,  riesco con pochissima aria in uscita ad attaccare sol terza ottava e a volte anche il do bis.
Ciao!
Stefano

Naturalmente sono daccordo (anni fa hanno misurato la mia capacità polmonare in 6.8 litri, appunto). E' solo che volevo puntualizzare che si, certamente l'efficienza di inspirazione ed espirazione è importante, ma secondo me il vero punto critico della centratura è la vibrazione delle labbra. E' lì che secondo me si deve lavorare di finezza, portando man mano verso l'alto la stessa qualità di suono che si ha nel registro basso (dove il tutto è più semplice), senza 'barare' facendo affidamento su pressione del bocchino, overblowing o aggiustamenti di labbro. Quando PaolinoS parla di come affronta le note alte, mi sembra di rivedere i miei problemi, ed io li sto risolvendo con questo tipo di lavoro.

In sostanza per me i due concetti di centratura non sono diversi, sono uno solo. Prima è importante ottenere la perfetta centratura in basso, quel sol secondo rigo deve venire fuori bene, col bel suono ed in leggerezza, e per fare questo servono entrambe le componenti, il corretto uso dell'aria e, soprattutto, l'efficienza della vibrazione. Poi si tratta di portarsi questo assetto piano piano in su, semitono dopo semitono, variando solo la velocità dell'aria giusto quanto basta, lasciando che le labbra piano piano si 'abituino' a gestire la maggiore pressione interna vibrando alla frequenza corretta.
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Re: Centratura delle note
« Reply #9 on: November 20, 2009, 03:45:32 PM »
Grazie degli utili consigli pollices
Ho fatto il test del foglio al muro, ed effettivamente scivola via subito per come prendo aria al momento. Ho provato a prenderne MOOOLTA di più e a rilasciarne di meno "incanalandola" e il foglio rimane attaccato. Per adesso ho applicato questo modo di respirare a una scala legata fa quinto rigo-fa tre tagli in gola, e le note ci sono tutte (anche se ovviamente non sono molto aperte). Le note del bending dal sol escono molto più nitide e controllate.
Anche se al momento mi viene innaturale respirare in questo modo proverò ad applicarlo alle note lunghe del Vizzutti, del Chichowicz e al bending, e col tempo anche ai pedali (da quando ho un'impostazione più chiusa non riesco a padroneggiarli, prima ero uno "slabbrato naturale", ma erano molti di più gli svantaggi che i vantaggi).
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Offline DarioT

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Re: Centratura delle note
« Reply #10 on: November 20, 2009, 05:57:30 PM »
....L'esercizio del foglio sul muro, poi, mi ha aiutato a comprendere quanta aria serva nell'inspirazione (molta di più di quanto pensavo una volta...): se non ne prendi a sufficienza, col cavolo che il foglio rimane appiccicato.......
Ho fatto il test del foglio al muro....e il foglio rimane attaccato....

Trombonauti: ricordo male, o tempo fa Anrapa scommetteva una Taylor sul fatto che qualcuno ci riuscisse.... ? ? ?   fenomen
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Offline DarioT

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Re: Centratura delle note
« Reply #11 on: November 20, 2009, 06:11:02 PM »
Trombonauti: ricordo male, o tempo fa Anrapa scommetteva una Taylor sul fatto che qualcuno ci riuscisse.... ? ? ?

....ANCORA MEGLIO !!!!  smil
Guardando la cifra si puo' cominciare a pensare ad una Monette  fenomen

http://www.italiantrumpetforum.it/forum/index.php?topic=1842.msg20921#msg20921
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Offline PaoLiNoS

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Re: Centratura delle note
« Reply #12 on: November 20, 2009, 06:24:32 PM »
O_O

Ehm scusate, ma "attaccato" intendete nel senso che si APPICCICA al muro? Perchè in quel caso non è così, riesco a tenerlo per un secondo a stento fermo attaccato al muro!
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Cesco

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Re: Centratura delle note
« Reply #13 on: November 20, 2009, 06:26:44 PM »

Guardando la cifra si puo' cominciare a pensare ad una Monette  fenomen


.... una P3 per il sottoscritto, grasssieeee!!!  smil

Offline anrapa

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Re: Centratura delle note
« Reply #14 on: November 20, 2009, 06:27:38 PM »
Ehm... io continuo ad essere a disposizione per questa scommessa, però dovete partecipare! Registrate un video con il foglio a 2 metri e io, se perdo, pago. Se vinco voi pagate? :D
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