Italian Trumpet Forum

Didattica => Scuole trombettistiche => : Dantes September 10, 2008, 12:26:40 PM

: Chicago school
: Dantes September 10, 2008, 12:26:40 PM
Iniziamo qui? Chi segue questa scuola (in tutto o in parte) ne vuole parlare?
: Re: Chicago school
: Dizzy123 September 10, 2008, 12:28:37 PM
Io! Almeno credo e cerco di seguirla!!!
: Re: Chicago school
: fac September 10, 2008, 01:28:17 PM
Io mi ritrovo in molte cose anche se nessuno me l'ha mai insegnata!
Ad esmpio l'esercizio di respirazione col tubo, l'idea di suono guida e la musicalit?.
Inoltre proprio a proposito di scuola chicago, volevo porre un quesito: da un p? di tempo cerco di farmi guidare dal suono, e devo dire che, grazie anche al fatto che sono riuscito ad applicare il concetto del non trattenere l'aria, il mio suono ? migliorato molto. Il fatto ? che non riesco a trovare un suono che rispecchi il concetto che ho; ho ascoltato gente come Giuffredi o Herset o Marsalis, e seppure il loro suono mi sia piaciuto (soprattutto quello di Marsalis), non rispecchia quella idea che ho.
In sostanza ? come se  dopo aver immaginato una ferrari bellissima, quando poi la vai a vedere, ovviamente ti piace, ma non ? come l'avevi sognata.
: Re: Chicago school
: anrapa September 10, 2008, 03:36:55 PM
Tocca invitare Parodi, io sono stato un sostenitore della Scuola di Chicago per diversi anni, ultimamente ho "aggiunto" quelle cose, ringrazio Andrea T., che mi hanno dato una spinta in pi? e mi ha permesso di risolvere alcuni problemi che mi attanagliavano da tempo. Sono certo che Parod? sar? felice di farci un saluto ogni tanto, ? giusto sentire dalla viva voce di chi certe cose le ha vissute in prima persona e che ? una autorit? nel campo cosa veramente significa Chicago School.
: Re: Chicago school
: fac September 10, 2008, 03:45:23 PM
Parodi che da qualche consiglio.... sbav... emh.... che bello ;D
: Re: Chicago school
: Zosimo September 10, 2008, 03:58:57 PM
Ma per quanto riguarda l'imboccatura la chicago cosa dice?
: Re: Chicago school
: Dizzy123 September 10, 2008, 04:05:14 PM
Ma per quanto riguarda l'imboccatura la chicago cosa dice?


Niente in particolare,tenere le labbra strette vicino ai denti e stare fermi, niente di pi?, il resto ? solo soffiare e fare musica.
: Re: Chicago school
: Zosimo September 10, 2008, 04:11:21 PM
Grazie del consiglio, anche se io dubito un p? del cocentrare tutto sull'aria, amo le concezioni della scuola chicago, ma a volte credo che l'aria non abbia tutto questo potere. Mi sbaglier? sicuramente ma sono dei miei dubbi che spero confuterete. grazie
: Re: Chicago school
: Dantes September 10, 2008, 05:21:55 PM
Mmmm... allora, il "basare tutto sull'aria" ? un fraintendimento.
Il quale deriva dal fatto che tutti si leggono i masterclass di Arnold Jacobs e i libri a lui relativi.
Ed ? chiaro che l? si parli praticamente solo di aria, perch?:
a) questo ? ci? che gli veniva chiesto, parlare della respirazione;
b) si trattava di masterclass in cui intervenivano (e/o di libri dedicati a): trombonisti, trombettisti, tubisti, cornisti... cosa avrebbe mai potuto dire Jacobs sulle labbra a strumentisti con problemi tanto diversi?
In realt?, chi andava a Chicago per la tromba, andava anche ai masterclass di Jacobs per la respirazione, ma andava a farsi "mettere a posto" l'imboccatura da Chichowitz, che non era un maestro di "aria", ma che si dedicava proprio a insegnare la tromba (basta vedere sull'ITG journal, i suoi allievi hanno "riempito" le orchestre americane).
***
Stessa cosa per Parodi, mica vi parla solo di aria.
Parla subito di aria (ma soprattutto di musica) perch? lo scorretto uso dell'aria, il blocco, la gola chiusa, "chiudersi" nell'acuto, etc. sono semplicemente il problema pi? diffuso tra gli studenti.
Ma Parodi ? anche un insegnante di tromba e quindi vi fa lavorare anche su altre cose, tipo la qualit? della vibrazione, la centratura della nota, l'apertura per il dosaggio del volume e per il registro, etc.
***
Una volta per tutte bisogna sfatare questo mito per cui secondo Chicago si soffia e basta, il che farei dicendo: non ? che la Chicago School si occupa solo di aria, non ? che sostiene che per fare tutto basta soffiare, ? che essa non ? una scuola per risolvere specifici problemi trombettistici, ? invece una scuola di MUSICA e di PSICOLOGIA MUSICALE per ottoni.
Per dimostrare quel che dico, ecco taluni  dei concetti cardine della Chicago School:
1) non paralizzatevi tramite l'analisi;
2) non suonate lo strumento che avete in mano, ma quello che avete in testa;
3) non suonate ascoltandovi, suonate ascoltando quel che avete in mente;
4) comandate un chiaro discorso musicale, una chiara idea di suono, il pi? bello che immaginate, e nel tempo il corpo sar? in grado di riprodurlo tanto pi? in fretta e tanto meglio quanto pi? chiaro era il concetto.
5) non cercate di correggere le brutte abitudini, cercate invece di creare abitudini sane che, nel tempo, sostituiranno le prime;
6) inspira ed espira a partire dalle labbra, tutto quel che accade dal mento in gi?, mentre suoni non ti deve riguardare, ti distrae solo dal risultato;
7) non ordinare ai muscoletti attorno alla bocca di stare cos? o cos?, non ce la fai a controllarli: allora fa' s? che la tua mente ordini "vibrazione" in ogni situazione (acuto, grave, forte, piano) e vedrai che le labbra si disporranno nel modo ottimale a seguire questo comando;
8) stupisciti, non fare mai sempre le stesse cose, varia sempre, metti ogni giorno la palla pi? avanti;
9) abituati alla stranezza, all'assenza di routine;
10) non suonare uno strumento ad ottone, suona MUSICA.
Etc..
***
Ora, ? del tutto chiaro che tutto quanto sopra non prescinde e non pu? prescindere dall'assumere una corretta impostazione di base, n? dall'avere un maestro che ti dia anche specifici consigli trombettistici.
Faccio un esempio: il famigerato roll-in che il Tofa ci ha insegnato.
Per me ? stata una mano santa, suonavo troppo "aperto" e il Tofa mi ha risolto un mucchio di cose, semplicemente tramite le sue parole che ricopio testualmente: "Ma perch? non cerchi di chiudere un po' di pi? le labbra quando le metti nel bocchino? Non c'? abbastanza vibrazione, senti invece ora come migliora il suono?".
Capite? Il Tofa, come tutti i MUSICISTI, ? il suono che ha subito guardato, individuando il problema.
***
Ora, se io fossi stato non solo un trombettista migliore, ma un musicista migliore, se avessi seguito per bene l'insegnamento psico-musicale di Chicago, anche prima di ricevere il consiglio di Tofa avrei "sentito" che il mio suono era troppo vuoto, che non c'era abbastanza vibrazione e che quella poca che c'era andava per forza perduta nell'acuto; avrei "ordinato" pi? vibrazione.
Provateci, a ordinare pi? vibrazione e pi? suono, e poi fermatevi e guardate indietro.
La vostra mente non vi ha forse guidato a suonare pi? chiusi, a contrapporre un poco di pi? le labbra tra di loro verso l'interno?
E questo non ? il roll-in?
: Re: Chicago school
: Dizzy123 September 10, 2008, 05:47:33 PM
Ti quoto in pieno Dant?s, per? io ho risposto a Zosimo che ha chiesto specificatamente dell'imboccatura! Lui, almeno credo, volesse sapere se "Chicago" spiega come usare le labbra, come appoggiarle al bocchino, tira di qua, stringi di l? ecc ecc...e queste cose la "Scuola Chicago" non le considera proprio...e fa bene a mio avviso. Comunque per quanto riguarda il Roll-in ci tenevo a dire una volta per tutte, io ho fatto un masterclass con Pierobon, uno con Tamiati, ho studiato un anno con Parodi, ora con Giardina e questi trombettisti hanno una sola cosa in comune nel loro modo di suonare (oltre a suonare divinamente ? chiaro), anche appartenendo a scuole diverse, "Chicago" e "Ghitalla", tutti quanti appoggiano il bocchino sulla parte bianca delle labbra, ai lati la parte rossa ad alcuni ? pi? evidente ad altri meno ma il bocchino poggia sul bianco a tutti questo ve lo posso assicurare!
: Re: Chicago school
: anrapa September 10, 2008, 06:07:07 PM
Grazie a Dantes e Dizzy, credo che sia stata fatta molta chiarezza, a volte certi miti faticano a cadere. Si estremizzano solo i concetti pi? famosi. Tutte le scuole analizzano, chi pi? chi meno, tutti gli aspetti del suonare la tromba. Chicago non ? solo ARIA!
: Re: Chicago school
: lucap September 10, 2008, 07:21:46 PM
Ho sempre avuto l'idea che la scuola Chicago sia nobile e quasi "mistica", ma anche un po' elitaria. Cio? ammette chi ha gi? capacit? o predisposizioni speciali o comunque un bel retroterra alle spalle.
E' sbagliata come impressione?
: Re: Chicago school
: Dizzy123 September 10, 2008, 07:25:35 PM
Ho sempre avuto l'idea che la scuola Chicago sia nobile e quasi "mistica", ma anche un po' elitaria. Cio? ammette chi ha gi? capacit? o predisposizioni speciali o comunque un bel retroterra alle spalle.
E' sbagliata come impressione?

Secondo me sbagli! Per me ? la scuola pi? "naturale" che esista, proprio perch? non lascia troppo spazio all'analisi ma si affida pi? alla musica e al fare musica!
: Re: Chicago school
: bisto September 11, 2008, 12:08:29 AM
Ciao a tutti, potete consigliare un libro o metodo che parla della "chicago scool?, a novara ho trovato una scuola privata di musica dove il maestro di tromba si chiama Mauro Parodi, ? lo stesso di cui parlate voi o ci sono in giro dei parenti con lo stesso cognome?
 
: Re: Chicago school
: Zosimo September 11, 2008, 01:15:48 AM
Grazie Dant?s e Dizzy spiegazione esauriente. Ora mi metto sotto con il Cico ;)
: Re: Chicago school
: anrapa September 11, 2008, 07:36:55 AM
Il mio insegnante, Marco Rigoletti, ha avuto l'immensa fortuna di poter studiare per un periodo con Chichowicz direttamente negli USA. Ha seguito diverse lezioni con lui e con Arnold Jacobs. Le informazioni che mi ha tramandato sono particolarmente interessanti. In particolare Chichowicz ? famoso in tutto il mondo per i "Flow Studies", questa ? una raccolta di esercizi di diversi metodi (persino il nostro "italico Gatti" ? compreso!!!) che hanno come caratteristica comune lo studio di frasi lunghe e legate in diverse tonalit? e a velocit? relativamente sostenute. Uno degli scopi ? quello di cercare di mantenere un'emissione "fluida" nonostante le tante note da suonare. Un po' come il primo esercizio del Clarke l'importante ? cercare di suonare mantenendo un'emissione continua pari in tutto e per tutto a quella di un'unica nota lunga. Questo tipo di emissione deve aiutare ad eliminare i "blocchi" che spessissimo si hanno quando si passa da una nota all'altra. Per blocchi intendo il suonare "nota per nota", perdendo di vista la melodia nella sua interezza.
Una delle frasi pi? note della scuola di Chicago ? "Wind and Song" (che ? anche il nome del sito internet americano dedicato a Jacobs e alle sue pubblicazioni). Il Wind (vento) simboleggia proprio questo modo di soffiare l'aria in modo continuo, non "a strappi". Questa emissione ? compatibile (anzi, ? l'unica compatibile) anche con lo studio dello staccato. Uno degli errori pi? tipici della maggior parte dei trombettisti ? infatti quello di usare "un soffio per ogni nota" (o per ogni piccolo gruppo di note). Oltre ad essere stilisticamente non auspicabile (si rischia di apparire "immaturi", grezzi) questo tipo di emissione induce tante tensioni muscolari che sono alla base dei problemi della maggior parte dei trombettisti.

Riallacciandomi all'annosa (e sbagliatissima) diatriba fra "Chicaghiani" contro "Ghitalliani" vorrei far notare come col tempo si sono estremizzati i concetti e si sono riassunte le due scuole con termini che non rendono giustizia della complessit? dei concetti e non tengono conto del valore anche "psicologico" dell'approccio di Chicago. Spesso si sente dire che Parodi insegna solo ad "usare l'aria" e che Tofanelli insegna ad essere "muscolari".
In realt? ? vero che molte delle persone che vanno da Parodi tornano a case felici e contente perch? ? bastato imparare ad usare CORRETTAMENTE l'aria. La realt? ? per? diversa (parlo per esperienze riportate quindi spero di non dire sciocchezze!), oltre l'aria Parodi insegna anche ad avere il giusto approccio mentale alla musica, l'uso di immagini che aiutano a rilassarsi e quindi a suonare sfruttando al meglio le proprie potenzialit?.

La scuola di Ghitalla mutua la gran parte di questi concetti e ne aggiunge altri. L'impostazione labiale richiesta ? pi? "inquadrata" nel senso che si cerca un assetto che viene ritenuto (secondo me a ragione) universalmente migliore. Al contrario la scuola di Chicago ritiene che l'assetto giusto sia da ricercare tramite l'ascolto del suono che si produce. E' un ragionamento "al contrario" che non impone un'impostazione prima di iniziare la nota. Si confida negli automatismi che si costruiscono da soli, giorno dopo giorno, quando si suona con il "giusto suono".

Per lungo tempo io ho usato questo approccio e devo dire che non sono assolutamente pentito, il suono ? fondamentale per me, anche a discapito della tecnica e dell'estensione. Avendo raggiunto il suono che desidero, per?, ho sentito la necessit? di essere pi? performante e costante nel rendimento. L'incontro con Andrea Tofanelli ? stato illuminante, pochi aggiustamenti mi hanno dato pi? precisione, pi? estensione, maggiore facilit? e attacchi pi? puliti.

Non vedo quindi queste due scuole come opposte ma piuttosto come sviluppi successivi. E' noto a livello internazionale che la maggior parte dei trombettisti ad alto livello "discendono" da Ghitalla ma ? altrettanto vero che la "prole di Chicago" ? quasi altrettanto numerosa. Non imponendo quest'ultima un assetto univoco ? ragionevole pensare che sia meno probabile che si abbia il un'altissima percentuale di riuscita su tutti gli allievi. Ma ? altrettanto vero, bisogna ricordarlo, che l'assetto Ghitalliano non ? l'ideale per tutti.
Sono troppe le differenze morfologiche tra le persone perch? l'essere "chiusi e sul bianco" funzioni nel 100% dei casi.

Spero di non aver detto troppe inesattezze. Sono felice di aver ricominciato a scrivere! GRAZIE!
: Re: Chicago school
: Asterix September 11, 2008, 07:58:30 AM
Dal basso della mia ignoranza finalmente mi metto a leggere i concetti fondamentali di questa scuola. Premesso che il mio modo di suonare ? prettamente istintivo, nel senso che ho seguito solo corsi saltuari (ahim?) nelle scuole delle bande e il resto ? frutto di copiare i trombettisti bravi che conosco e ascolto, mi piace il concetto del "suonare senza entrare in analisi micrometriche" che secondo me bloccano la musica. Uno dei miei pi? grossi problemi ? proprio quello della fluidit? dell' emissione sulle frasi soprattutto in fase di studio. Se sono svincolato dalla parte scritta perch? conosco bene il pezzo che sto suonando lo faccio abbastanza bene ma se devo leggere continuo a interrompere il flusso dell' aria. Poi il discorso impostazione come ha gi? detto Tony ? importantissimo per essere performanti sempre. L' unica cosa che per me andrebbe affrontato da subito e non per correggere eventuali errori che si radicano col tempo. Quando costruisci una casa parti dalle fondamenta e secondo me le fondamenta del trombettista sono "l' impostazione". Lo dico perch? ora faccio una fatica boia a sistemare le rogne che mi trascino da tempo...
: Re: Chicago school
: fac September 11, 2008, 10:58:20 AM
Grazie a te Anrapa!!! Come al solito sei una miniera di conoscenza!!!
: Re: Chicago school
: Dantes September 11, 2008, 10:59:36 AM
Ci? che scrive Tony ? un esempio di equilibrio.
Secondo me lo studente ideale e l'insegnante ideale utilizzano tutti gli stimoli che possono essere utili a seconda della situazione specifica.
Mi spiego: delle volte metti lo strumento in mano a un ragazzino e vedi che quello soffia come un angelo, senza tensioni di alcun tipo, e allora non ha bisogno altro che dell'impostazione delle labbra. Altre volte becchi uno studente, le labbra vanno benissimo ma ? "affogato" e allora questo ha bisogno di concentrarsi sull'emissione.
***
Peraltro, sono sempre stato molto perplesso sull'assunto (Chicaghiano) che "l'esigenza musicale formi l'imboccatura": perlomeno una base ci deve essere, e quel che dicevo ? appunto che anche l'insegnante chicaghiano, all'inizio, ti dice "aho, ma guarda che con quell'imboccatura non arrivi da nessuna parte.
Sicch?, secondo me, l'esigenza musicale pu? "formare" l'imboccatura solo a livelli gi? molto elevati di musicalit? e contemporaneamente a livelli medio/alti di tecnica strumentale: nel senso che in questi casi ne guida l'evoluzione.
Ma, in linea di principio, l'insegnante deve dirti dice come fare con le labbra, e secondo me il modo di Ghitalla ? quello che ha la maggior probabilit? di essere funzionale.
: Re: Chicago school
: anrapa September 11, 2008, 11:35:35 AM
Ciao a tutti, potete consigliare un libro o metodo che parla della "chicago scool?, a novara ho trovato una scuola privata di musica dove il maestro di tromba si chiama Mauro Parodi, ? lo stesso di cui parlate voi o ci sono in giro dei parenti con lo stesso cognome?
 

Non ? lo stesso Parodi, non lo conosco. Per i libri basta che cerchi su google "Wind Song Press" e trovi il sito "ufficiale" con tutti i libri e le registrazioni audio/video. E' tutto in inglese.
Ciao!
Tony
: Re: Chicago school
: Zosimo September 11, 2008, 11:44:31 AM
Quoto Dantes, a un novellino non gli puoi dire "l'esigenza musicale formi l'imboccatura" poi ? anche vero che uno non pu? passare parte della vita a cercare l'imboccatura altrimenti quando suona?
: Re: Chicago school
: StefanoMassari September 11, 2008, 03:07:18 PM
Anch'io mi ritrovo nella scuola di Chicago,anni fa frequentai alcune lezioni di Giancarlo Parodi e mi si apr? un mondo nuovo, suonare attraverso l'aria.
Sembra una cosa ovvia ma non ? cosi'; Andrea Lucchi nel suo intervento
di ieri nel forum dei trombettisti sottolineava che nel master che ha tenuto in Sicilia quasi tutti gli allievi non respiravano correttamente. Non sto dicendo che la posizione delle labbra, bocchino ecc non sono importanti, ma spesso il problema sta nella respirazione. Un altro aspetto che sottolineava Parodi era " il Corpo Memorizza" Mi spiego meglio:
tutto ci? che facciamo, postura del corpo, posizione delle labbra,posizione del bocchino, inspirazione, espirazione  ecc attraverso determinati esercizi il corpo li memorizza; di conseguenza ? importantissimo far memorizzare al corpo automatismi corretti, perche quando si fa musica non si deve pensare al labbro all'aria ecc ma solo a FARE MUSICA.
 Charlie Parker diceva imapara tutto ma quando fai musica dimentica tutto.
Stefano Massari
arturino
Dimenticavo:
complimenti Antonio " anrapa" hai sempre delle belle iniziative!!!
: Re: Chicago school
: bisto September 11, 2008, 06:22:00 PM
Non ? lo stesso Parodi, non lo conosco. Per i libri basta che cerchi su google "Wind Song Press" e trovi il sito "ufficiale" con tutti i libri e le registrazioni audio/video. E' tutto in inglese.
Ciao!
Tony
Caspita!!! tutto in inglese? non esiste proprio niente in italiano? :-[
: Re: Chicago school
: anrapa September 11, 2008, 06:53:19 PM
Anch'io mi ritrovo nella scuola di Chicago.....
.........Charlie Parker diceva imapara tutto ma quando fai musica dimentica tutto.
Stefano Massari
arturino
Dimenticavo:
complimenti Antonio " anrapa" hai sempre delle belle iniziative!!!

Grazie Stefano di esserti unito a noi. Era tanto tempo che non ti si vedeva in giro, sono lieto di rivederti!
Il discorso della memoria muscolare ed in genere della memoria di tutto il corpo ? un altro concetto cardine della scuola di Chicago, attraverso lo studio delle sensazioni associate ad un bel suono si riescono a raggiungere degli automatismi che raggruppano una lunga lista di azioni che sarebbero impossibili da compiere coscientemente.
Una "sensazione globale" ? alla fin fine molto pi? facile di tanti meccanicismi. Quando suono correttamente ho una sensazione di "piacere" particolare, per questo sono cos? attratto dalla tromba. Suonare ? un momento magico!
Tony

P.S.
Cercher? nei ritagli di tempo di tradurre quel video, ? davvero utile!
: Re: Chicago school
: bach September 12, 2008, 12:30:59 PM
Io sono "incappato" nella chicago school pi? di dieci anni fa. Purtroppo mi ? stata spacciata, da insegnanti poco competenti, come:

"usare tanta aria - fregarsene dell'imboccatura - usare gli spirometri - fare tanto stamp tutti i giorni".

Inutile dire che, fatta cos?, non mi ? servita a niente. Anzi... visto che all'epoca avevo problemi di imboccatura, mi ha solo fatto perdere tempo.

Attraverso forumtromba ho conosciuto meglio la "vera" scuola di chicago ed ho potuto integrare i suoi concetti con quelle di altre scuole che hanno formato grandi trombettisti (Ghitalla, Reinhardt, Mendez)
Non ? che ora abbia capito tutto, ma i concetti mi sono decisamente pi? chiari :)
Di questo devo ringraziare anche i maestri Larsen (quarta tromba della CSO), che ha tenuto un bellissimo master l'anno scorso (organizzato dal nostro utente Dant?s, tra l'altro), ed Andrea Tofanelli, che ? sempre stato pronto a chiarire questi dubbi, sia sul forum che nei suoi master.

Per concludere, riposto questo link ad un articolo di J.Hagstrom, seconda tromba della CSO. Secondo me ? molto utile a sfatare i falsi miti che circolano sulla chicago school:
http://www.midwestclinic.com/clinicianmaterials/2001/hagstrom.pdf
: Re: Chicago school
: anrapa September 12, 2008, 12:54:24 PM
Quello che citi ? il motivo per cui spesso viene sottovalutata. Come troppo spesso accade la gente valuta con leggerezza e per sentito dire.
Ci sar? pure un motivo perch? una enorme percentuale di trombettisti famosi si rif? a questa scuola!!!
: Re: Chicago school
: Mirko Rinaldi September 20, 2008, 12:53:56 AM

io le ho provate un po' tutte,(Ghitalla,Colin,Stemp,Caruso,Maggio ecc)
Sono stato a lezione dal un bel po' di gente italiana e non..
ho sempre avuto come dice il Tofa un impostazione felice(sono stato suo allievo tempo f?)non so' bene se sono Ghitalliano..Chicago ecc
..la scuola Chicago mi piace molto comunque..
ma non ? semplice capire:prendi molta aria e ascolta il suono che hai in mente il cervello far? tutto per te!
? abbastanza piu' complesso il discorso..




: Re: Chicago school
: maxtro83 September 20, 2008, 12:29:57 PM
io le ho provate un po' tutte,(Ghitalla,Colin,Stemp,Caruso,Maggio ecc)
Sono stato a lezione dal un bel po' di gente italiana e non..
ho sempre avuto come dice il Tofa un impostazione felice(sono stato suo allievo tempo f?)non so' bene se sono Ghitalliano..Chicago ecc
..la scuola Chicago mi piace molto comunque..
ma non ? semplice capire:prendi molta aria e ascolta il suono che hai in mente il cervello far? tutto per te!
? abbastanza piu' complesso il discorso..






premetto che a livello di scuole sono un p? ignorante, per? leggendo qua e nel vecchio forum mi sono fatto un p? un'idea generale. per?, ti dispiacerebbe spiegarmi cosa volevi dire? che intendi per discorso pi? complesso?
ti ringrazio anticipatamente
m
Max
: Re: Chicago school
: Mirko Rinaldi September 20, 2008, 12:53:02 PM
Bh? il sunto di Tony non ? male!
come faccio cosi' in un post?
Provo a farlo:
1)Prendere il massimo dell'aria sempre!(anche per fare una notina)a polmoni pieni l'espirazione diviene naturale ovviamente!
2)Avere una buona pressione del bocchino sulle labbra..grazie all'isolamento di quest'ultimo le labbra entrano in vibrazione!
3)Non analizzarsi mentre suoni..questo provoca rigidit?!
4)Suonare sempre per fare musica..
5)Ascoltare sempre il proprio suono..
6)Suona la prima nota della giornata come se questa fosse l'ultima!
7)Suona sempre come se fossi in sala di registrazione o in concerto!

non ? facile riassumere in concetti una scuola..
consiglio a tutti sempre di andare a lezione da gente che s? bene queste cose!


: Re: Chicago school
: Valejazz September 20, 2008, 01:31:59 PM
3)Non analizzarsi mentre suoni..questo provoca rigidit?!

paralysis by analysis....il mio peggior nemico...
: Re: Chicago school
: spyna October 24, 2008, 06:43:19 PM
Anche se si tratta di materiale arcinoto, non essendo ancora stato inserito da qualcuno mi permetto di indicarlo io:

http://www.andreaconti.it/jacobs01.html

http://www.andreaconti.it/jacobs02.html

http://www.midwestclinic.com/clinicianmaterials/2007/bruce_briney.pdf
: Re: Chicago school
: anrapa October 24, 2008, 08:50:38 PM
Grazie!
Li aggiungo subito alla lista di link utili!
: Re: Chicago school
: spyna October 25, 2008, 11:12:15 AM
Grazie!
Li aggiungo subito alla lista di link utili!

Bè, in tal caso :

http://www.windsongpress.com/jacobs/jacobs3.pdf

http://www.windsongpress.com/jacobs/arnold%20jacobs%20masterclass%20to%20the%20international%20trumpet%20guild.pdf

http://abel.hive.no/trumpet/herseth/herseth_notes.html

E per concludere, a proposito di Parodi, mi permetto di segnalare questa intervista:

http://www.controcanto.com/opinioni/giancarlo/parodi.htm

non sarà come averlo qui a scrivere con noi, ma ci sono comunque un bel po' di risposte interessanti belle sature di filosofia Chicago School.  ovazion

E con questi ho dato fondo alla mia personale "riserva Chicago".
: Re: Chicago school
: anrapa October 25, 2008, 05:54:06 PM
Aggiunti!!!

 pollices