Il Forum > Interviste ed Articoli

Intervista a Giacomo Tantillo

(1/4) > >>

Zosimo:
Ciao ragazzi, torna il vostro intervistatore jazz preferito con una bella intervista a Giacomo Tantillo,
promessa del jazz italiano e vincitore del festival Massimo Urbani 2012. Spero vi piaccia.


Z:  Giacomo, benvenuto sul nostro forum di trombonauti. Una domanda di rito che faccio a tutti prima di iniziare: Come hai iniziato a suonare e perchè hai scelto proprio la tromba?

G: Tutto è iniziato alle scuole elementari, quando un giorno rimasi incantato da una piccola trombetta giocattolo che portò una mia compagna, e fu da quel giorno che cominciò la mia passione per la Tromba!

Z: Hai iniziato da autodidatta o cercasti subito un maestro?

G: Ho cercato subito un maestro

Z: Un maestro privato o il classico maestro della banda del paese?

G: No, un maestro privato, anche se inizialmente strimpellavo la chitarra e volevo approfondire gli studi con la chitarra. Il jazz l’ho conosciuto molto tardi, cioè circa 5 anni fa. Infatti provengo da una formazione classica.

Z: Come lo hai scoperto 5 anni fa? Qual è stata la scintilla?

G: Frequentando l'ambiente del conservatorio (quei tempi ancora non era stato introdotto il jazz), tutti ascoltavano trombettisti classici tra cui il grande Winton Marsalis che suonava dei concerti di musica classica in maniera magistrale, allora un giorno mi misi a sbirciare fra i video di you tube e ho scoperto che la tromba poteva suonare anche in un altro modo e soprattutto senza l'ausilio dello spartito. Quello era jazz.

Z: Dopo aver avuto questa fantastica visione sulla via per new orleans, cosa hai fatto, hai preso un maestro jazz o hai iniziato da solo?

G: Attualmente posso confermare che non ho mai avuto un insegnante di Jazz.
Il jazz l'ho sempre studiato da solo, l'ho studiato soprattutto durante le jam.....
Ho fatto qualche Master con Darren Barrett, Charlis Tolliver, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Aldo Bassi che mi è servita da stimolo per andare avanti e rendermi conto che c'è tanta roba su cui studiare! Alla fine penso che le masterclass sono più un fattore di stimoli.

Z: Qual è la tua giornata tipo di studio?

G: Inizio i miei studi con le prime note che mi vengono in mente, magari inizio suonando una Ballad, dopo un pò comincio con un pò di flessibilità, suoni armonici, suoni pedali e staccato.
Alcune volte mi invento pure degli esercizi o addirittura mi metto a suonare uno standard jazz come se fosse uno studio classico oppure lo suono tutto legato. Dopo aver fatto questo lavoro mi si aprono dei bivi.......... O continuo sulla scia Classica per l'intera giornata quindi esercizi di resistenza più approfonditi, oppure comincio a studiare qualche brano che magari ho ascoltato la sera prima.

Z: Visto che siamo su un forum di trombettisti, dobbiamo anche entrare in merito a certe questioni su cui noi amatori ci ''scanniamo'' dalla mattina alla sera. Nel mondo della tromba ci sono diverse teorie sull'imboccatura, tu hai trovato subito quella giusta o hai cambiato diverse volte, magari cambiando bocchini e usando altri aggeggi infernali?

G: Fortunatamente ho avuto sin da subito una buona impostazione di labbro sul bocchino, Riguardo le imboccature sono contrario al cambiamento continuo di bocchini vari, la tromba secondo il mio punto di vista è uno strumento che va suonato per il 50% con la testa. Conosco gente che a furia di cambiare bocchini ha speso un sacco di soldi e adesso si dedica ad un altro lavoro!

Z: Deduco che tu sei felice con la tua imboccatura.  Invece cosa ne pensi della ricerca spasmodica dell'acuto? tu che note prendi e in un solo per te quanto sono importanti?

G: Essere acutisti è una specialità!!!!
Sicuramente un trombettista che suona delle note acute (non fischi)attira molto di più rispetto ad un altro, è proprio un fattore di Fisica.....La mia estensione non l'ho mai calcolata è dipende molto dal contesto in cui stò suonando, per esempio mi è capitato di suonare in sezione e magari psicologicamente mi sento più predisposto a suonare più con un suono "Grasso" e potente, rispetto che a suonare in quintetto jazz.... ma non sono affatto un acutista!
Però ogni tanto penso che in un solo bisogna sorprendere il pubblico, magari con una nota acuta!
dimenticavo.............la note acuta in un solo a mio avviso è importante sia per sorprendere il pubblico, sia per creare un pò di tensione.......


Z: A quali jazzisti del passato t'ispiri? e chi è stato il trombettista che ancora ascolti assiduamente

G: Non c'è un musicista in particolare.
I trombettisti che ascolto assiduamente sono tanti e diversi fra loro tra cui: Freddy Hubbard,Chet Baker, Lee Morgan, Woody shaw, Clifford Brown, Clark Terry,Miles Davis, Tom Harrel, Winthon Marsalis......
Ognuno di loro mi trasmette un emozione diversa.

Z: Hai vinto il premio massimo urbani 2012 e hai registrato un album con Francesco Patti, cosa mi dici al riguardo?

G: Il premio Massimo Urbani è stata un esperienza indimenticabile, piena di emozioni, sia dal punto di vista musicale che da quello umano.
Grazie al Premio, in modo particolare a Enrico Rava , Paolo Piangiarelli, Daniele Massimi e Samuel Chiaraluce, abbiamo avuto la fortuna di condividere questo lavoro discografico con due grandi amici musicisti, siciliani come noi, Seby Burgio (Pianoforte) e Giuseppe Cucchiara (Contrabbasso) che ci hanno messo il cuore e l’energia giusta per dar vita a questo nostro primo lavoro discografico dal titolo “REWIND” che sarà in uscita verso la fine di Febbraio per conto dell'etichetta "Musicamdo" del Premio Massimo Urbani. Al disco ha partecipato in qualità di Feat. Stefano "Brushman" Bagnoli, uno dei più grandi batteristi jazz italiani. Le note di copertina di questo disco sono di Enrico Rava!
Il disco si chiama "Rewind" TANTILLO/PATTI QUINTET Feat. Stefano Bagnoli.

Z: Cosa ne pensi della situazione jazz italiana?  cosa consiglieresti ad un giovane che volesse cimentarsi in questa ''professione'?

G: Ancora non conosco benissimo la situazione Jazz Italiana, però penso che in Italia ci siano musicisti Pazzeschi...... e da invidiare!
Il mio consiglio innanzitutto è quello di avere una buona formazione Classica, suonare il più possibile con gente diversa, e cercare di suonare più generi musicali possibili, "La musica è una e no Due"
Inoltre investire e crederci fino in fondo senza mai rassegnarsi.

Z: Ho visto che stai usando una tromba Di Grigoli( artigiano siciliano che sta prendendo piede) mi racconti un pò come è nata. e se è un suo progetto o si ispira a qualche altra tromba. e con che bocchino la suoni?

G: Di grigoli è un artigiano che vive a Cammarata (AG), un marchio che fino ad oggi è molto conosciuto per le Trombe Classiche.
L'idea di questa tromba è ispirata al modello Monette.
Considerando il fatto che le Monette costano un botto un giorno ho avuto la felice idea di farmi costruire una tromba che avesse supergiù le stesse caratteristiche ma con un prezzo abbordabile!
Allora lui accettò questa proposta, e dopo tante prove adesso è nata anche la Tromba Jazz "Di Grigoli"
Il bocchino che uso è un Bach 2 e mezzo C, lo stesso bocchino con cui ho cominciato a studiare 13 anni fà.

Z: è ispirata per estetica( anche se non sembra) o per metodo costruttivo? ci spieghi bene visto che la filosofia monette ci interessa molto.

G: Diciamo che le trombe MONETTE sono delle trombe molto pesanti, ma con un suono molto scuro ma allo stesso tempo pastoso.
Non sono un grande intenditore delle trombe monette però mi affascinano molto.
La tromba Di Grigoli ha delle caratteristiche simili alla Monette come ad esempio la Campana molto grande rispetto ad una tromba classica, e gli appesantitori sia nella parte inferiore che superiore dei pistoni. Già con questi 2 accorgimenti ci avviciniamo molto al modello Monette.
L'estetica di questa tromba inizialmente è partita dalla Monette, ma successivamente ha preso una forma del tutto Originale firmata Di Grigoli. Non sò come sia potuto succedere!!!!!!!!!!!

Z: Ultima domanda, hai suonato con tanti musicisti, c'è qualche aneddoto particolare e simpatico che ci vuoi raccontare?

G: Si, un piccolo aneddoto che mi è successo durante un concerto di Angelo Duro & Pupi’s Swing.
Per essere musicisti penso che bisognerebbe improvvisare in qualunque momento. Con Angelo Duro (personaggio delle Iene) con cui abbiamo una Band "Pupi's Swing", abbiamo fatto centinaia di concerti, una volta ci è capitato un pianista che aveva accettato l'ingaggio ammettendo di conoscere i pezzi del repertorio, il problema è che li conosceva sul serio ma non li sapeva suonare, eravamo in 4, batteria, piano, io con la tromba e Angelo che cantava e recitava. Il pianista sbagliava tutti gli accordi ed io con un sorriso celato da preoccupazione gli davo tutte le tonalità cercando di correggerlo, dopo il secondo pezzo mi accorsi che non li sapeva proprio suonare ed eravamo già con lo spettacolo in corso, mancava ancora un ora e mezzo alla fine, ero in panico, ho cominciato a improvvisare qualunque cosa per tirare l'applauso, e mi sono anche divertito, è stato un concerto, batteria, voce e tromba, perché il pianista stava proprio suonando altri pezzi!! Per fortuna il pubblico non se ne accorto.

Grazie Giacomo per la tua disponibilità e in bocca a lupo per il primo album.

G: Grazie a te, un salutone a tutto il forum.

eugeniovi:
Bravissimo il nostro intervistatore preferito per averci fatto leggere il pensiero di un bravo musicista, grazie. Mi fa piacere anche che venga ricordato il compianto Massimo Urbani . Ciao

Ste:
Grazie Zosimo  pollices

Ste:
...e ovviamente grazie Giacomo!

anrapa:
Grazie!

Navigation

[0] Message Index

[#] Next page

Go to full version