Italian Trumpet Forum
Didattica => Scuole trombettistiche => : musicmanx November 24, 2013, 12:08:52 PM
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una pagina dove c'e' tutta la traduzione in italiano ( comprese revisioni e commenti ) di uno dei più famosi e molto probabilmente utili libri sulla tromba ( cornetta ).
Molto interessante
https://www.purtle.com/it/jeff-clarkes-technical-studies-then-and-now
Nei commenti del primo studio si parla di farlo 55 ( immagino voleva scrivere 5 ) volte con un solo respiro. Fantascienza pura .
A so punto mi viene il dubbio che l esercizio va fatto legato e non staccato
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interessante, grazie più punticino....
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55 volte forse sono tante, ma 5 sono decisamente poche. Il primo esercizio, quello cromatico, si può fare ben più di 5 volte con un solo respiro. Il senso di aumentare le ripetizioni è di suonarlo sempre con maggiore leggerezza, riducendo il "consumo" di aria. Meglio, a mio parere, non pensare alle labbra facendo gli esercizi del Clarke: pensare più alla vibrazione, suonare mp, cercare un suono bello e la fluidità dell'emissione. Importante rispettare le dinamiche, proprio per contrastare l'irrigidimento (e la conseguente chiusura) delle labbra man mano che si sale.
Lo studio ripetuto 4 volte con un fiato invece per me resta ancora fantascienza, ma senz'altro è possibile.
La cosa più importante è sfatare la concezione, purtroppo diffusa, che il clarke sia un esercizio di tecnica: è invece un vero e proprio "flou study", importantissimo per sviluppare l'efficienza della vibrazione e la correttezza dell'emissione.
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Forse il problema e' che una volta che si raggiungono le velocità che dice lui allora farlo 5 volte e' normale.
per ora io a 120 di metronomo a 3 stramazzo.
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Forse il problema e' che una volta che si raggiungono le velocità che dice lui allora farlo 5 volte e' normale.
per ora io a 120 di metronomo a 3 stramazzo.
No, non è tanto una questione di velocità delle dita, ma di "consumo" di aria. Più è efficiente la vibrazione, meno aria viene consumata per emettere una nota, meno velocemente viene esaurita. E' per questo che va suonato piano, perché è lavorando sul piano che la vibrazione si affina.
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No, non è tanto una questione di velocità delle dita, ma di "consumo" di aria. Più è efficiente la vibrazione, meno aria viene consumata per emettere una nota, meno velocemente viene esaurita. E' per questo che va suonato piano, perché è lavorando sul piano che la vibrazione si affina.
Ho iniziato a studiarci da pochissimo e ne sento gia i benefici.
sostanzialmente ho ridotto tantissimo i " cilecca " dovuti alle labra che non vibrano.
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domandina,
ma il Clarke voi lo fate staccato o legao ( o entrambi ) ??
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In tutte le salse, con ogni combinazione di legati e staccati, in tutte le dinamiche e in tutti i modi (maj, min Etc)
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In tutte le salse, con ogni combinazione di legati e staccati, in tutte le dinamiche e in tutti i modi (maj, min Etc)
risposta saggia…….ma ci vorrebbe una giornata di 30 ore O0 O0
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Per me è già un buon risultato farlo legato e con le dinamiche scritte. L'importante è farlo nella maniera giusta. E' stato uno dei primi metodi che ho usato, ma solo quando me l'ha fatto fare Giuffredi come si deve mi sono reso conto di quanto sia importante.
Poi è vero quello che dice Tony, ad avere il tempo è utilissimo lavorarci in tutte le salse.
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C'è chi lo vede come il sostitutivo delle note lunghe, chi come un esercizio di tecnica delle dita, chi per l'articolazione, chi per la resistenza. Secondo me il successo di quel libro è che può essere adattato in mille modi. :)
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C'è chi lo vede come il sostitutivo delle note lunghe, chi come un esercizio di tecnica delle dita, chi per l'articolazione, chi per la resistenza. Secondo me il successo di quel libro è che può essere adattato in mille modi. :)
Questo è verissimo, ma a mio modesto parere prima di tutto è il miglior libro di "flow studies" che esista! Che poi è anche quello concettualmente più semplice, parte con la scala cromatica, poi piano piano allarga gli intervalli ed aggiunge difficoltà. D'altronde se è rimasto in "repertorio" per un secolo buono un motivo ci sarà! ;-)
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Yes!
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vorrei avere un consiglio su come studiare il primo studio.
Ad esempio non mi è chiaro se devo partire a 160 e poi rallentare o l'inverso ( vedere il metronomo segnato all'inizio dello studio) ciò avrebbe senso nell'ottica del utilizzo dell'unico respiro x tot volte ? di solito quando faccio le scale o gli armonici vado da lento fino al più veloce che posso.
( cosa che faccio di solito con la chitarra... fenomen)
insomma vorrei sapere da voi come lo studiate : numero di ripetizioni del singolo esercizio dello studio a come procedete col metronomo e come lo fate tutto .... oggi so' curioso so' felicissim
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vorrei avere un consiglio su come studiare il primo studio.
Ad esempio non mi è chiaro se devo partire a 160 e poi rallentare o l'inverso ( vedere il metronomo segnato all'inizio dello studio) ciò avrebbe senso nell'ottica del utilizzo dell'unico respiro x tot volte ? di solito quando faccio le scale o gli armonici vado da lento fino al più veloce che posso.
( cosa che faccio di solito con la chitarra... fenomen)
insomma vorrei sapere da voi come lo studiate : numero di ripetizioni del singolo esercizio dello studio a come procedete col metronomo e come lo fate tutto .... oggi so' curioso so' felicissim
Ogni studio si comincia lentamente e si aumenta man mano che si acquista in celerità.
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beh un dubbietto m'era venuto..... la tromba ... questa sconosciuta !!!
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Dovrebbe essere sempre una velocità che permetta di fare l'esercizio senza errori, puntando alla perfezione. La velocità poi viene, ma l'importante è cercare la perfezione, non accontentarsi di una cosa venuta così così. Se l'esercizio non mi viene perfetto lo rallento finché non mi viene perfetto. Se a 60 di metronomo ancora non mi viene, faccio un passo indietro e mi prendo un esercizio più facile.
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Quoto Norman e aggiungo che per me è stato molto utile leggere l'articolo di Adam Rapa sul registrarsi anche per gli esercizi più semplici, ė incredibile come il solo fatto di accendere il registratore porti ad un livello superiore nello studio: diventa fondamentale l'attacco preciso, la cura del suono, l'intonazione ecc, cose che magari nello studio "di sfuggita" normalmente vengono date per scontate! Se si cerca la perfezione assoluta anche il primo esercizio del Gatti diventa interessante per un principiante come me! Ciao
Marco
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Quoto Norman e aggiungo che per me è stato molto utile leggere l'articolo di Adam Rapa sul registrarsi anche per gli esercizi più semplici, ė incredibile come il solo fatto di accendere il registratore porti ad un livello superiore nello studio: diventa fondamentale l'attacco preciso, la cura del suono, l'intonazione ecc, cose che magari nello studio "di sfuggita" normalmente vengono date per scontate! Se si cerca la perfezione assoluta anche il primo esercizio del Gatti diventa interessante per un principiante come me! Ciao
Marco
quotissimo
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Si, la registrazione è utilissima, perché è veramente impietosa... Non bisogna però spaventarsi le prime volte! Io la prima volta che mi sono registrato a momenti andavo in depressione... sbellicars
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stamattina una giornata disastrosa.
un suono orribile l'estensione quasi scomparsa, intonazione da vergognarsi......
La causa probabilmente perché dopo sua settimana di studio con la sordina a volumi molto limitati oggi potendo uscire e potendo provare un po di buzzing ho provato a dare fuoco alle polveri.
quando ho preso la tromba non mi riconoscevo :'( :'(.
Nel pomeriggio ho preso il toro per le corna e ho ripreso la mia routine giornaliera.
Il 2 esercizio del Clarke .
Un esercizio semplicissimo , lo definirei minimale ...ma che ha tutto .
gli intervalli che cambiano direzione ma mai troppo al massimo una terza. .....
la velocità delle dita che deve coincidere con l'omogeneità del suono .
Davvero un esercizio formativo.
Ora le cose vanno molto meglio e un ringraziamento doveroso a Mar e Norman .
A volte il buzzing può essere controproducente.
Torno alla mia sordina e all'esercizio n2.
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Non sapete come studiare il Clarke il primo esercizio per arrivare un giorno a suonare il primo studio.
Niente paura ve lo spiega in spagnolo Sandoval (potete far tradurre in italiano da YouTube )
al minuto 45 e seguenti
https://www.youtube.com/watch?v=yUE58ynM9mg
metronomo e rallllllllllllllllentare per poi suonare sempre più velocemente quando tutto è al posto giusto (articolazione suono ecc)
bella lezione
https://www.youtube.com/watch?v=yUE58ynM9mg
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ecco qui un musicista italiano che propone gli esercizi da 1 a 25
la velocità è perfetta per me perchè alla mia portata.
ormai fa parte del mio warm up quotidiano
https://www.youtube.com/watch?v=xXIAEi-16QY
ottimo per chi come me vuole riferimenti precisi.....
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ecco qui un musicista italiano che propone gli esercizi da 1 a 25
la velocità è perfetta per me perchè alla mia portata.
ormai fa parte del mio warm up quotidiano
https://www.youtube.com/watch?v=xXIAEi-16QY
ottimo per chi come me vuole riferimenti precisi.....
Importante veramente. Una variazione interessante è quella di pronunciarlo diversamente cambiando pronuncia con una piu' Jazzy. Concetto che poi puoi applicare su qualunque esercizio, ciao
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grazie del consiglio in prospettiva lo farò. Per ora sono arenato al n 21 e seguenti . E non riesco a suonarli legati come si deve (sono pesante come un trattore) e me ne accorgo perché a volte non riesco ad arrivare neanche alla fine dell' esercizio perché mi manca l'aria .
(quindi vuol dire che sto comprimendo in maniera eccessiva ed inutile)
la lingua per il fraseggio nel mio caso aiuta a selezionare i suoni (e quindi per questo va bene ) ma appesantisce ulteriormente il fraseggio ( per ora cerco di imparare la base tutto legato)
Ho notato poi che con la sordina è ancora peggio perchè stamattina a campana libera con la suprema mi sentivo quasi un trombettista. :D
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poi ci sono quelli che suonano alla velocità della luce.
non ho capito perchè ad un certo punto tiene una nota di più ;D ;D ;D ;D
https://www.youtube.com/watch?v=aUYv8iZXizs
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Lo citano poco
Ma è uno dei primi al mondo.
Ascoltati Carnival of Venus.
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si è davvero straordinario.... lo ho ascoltato e tecnicamente mi sembra ad altissimi livelli...
colpisce in questo caso la velocità dell'esecuzione ......anche se sono più propenso all'ascolto di altri esempi dove viene dato maggior risalto al suono.
anche perché a questa velocità quasi non si precepiscono le imprecisioni anche se presenti.
comunque in 40 secondi tutte queste note ed intervalli non è facile per nulla ...
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Non credo che vizzutti scrocchi
È un alieno.
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anche i marziani a volte scocchiano per sentirlo però devi rallentare il video proprio all'inizio lo scrocchio.....
ma non cambia nulla perchè è davvero straordinario con tutto lo scrocchio è una velocità solo per marziani....
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Sì, tecnicamente è a livelli sovrumani, ma permettetemi di dire che in uno studio suonato in questo modo non ci trovo niente di bello...
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io considero più il gesto tecnico la velocità sovrumana e la leggerezza nel passare da una nota all'altra .
Anche perchè in questo momento è il mio limite tecncio maggiore.
ps. da vero compulsatore e leggendo gli altri vostri messaggi ho anche provato a capire quanto tempo ci metto a passare da un bocchino all'altro (monette b2s3, gewa 7c)
mi sono fatto l'idea che è solo una questione di abitudine..anche se le mie prove sono state rigorosamente con la sordina....
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io considero più il gesto tecnico la velocità sovrumana e la leggerezza nel passare da una nota all'altra .
Su questo sono d'accordo, ma questa esecuzione la trovo così lontana dal concetto che ho della "musica", al punto da non suscitarmi nessuna bella sensazione.
È, piuttosto, un bel numero da circo.
Poi ci tengo a precisare che parlo da pippa assoluta, so che non mi basterebbero dieci vite per padroneggiare la tromba come fa lui.
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Sempre circo no, ma ogni tanto
Ci vuole.
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Riprendo questo post per raccontare quello che mi è capitato è che mi fa riflettere su emissione libera e emissione costretta e sforzo . Stamattina volevo suonare ma il capo aveva aperto le finestre ed in più la mia piccola micia si era adagiata sulla panza e non gradisce i suoni ad alto volume. Non mi restava che suonare con la sordina. Provo l’esercizio del clarke n2 su una posizione agevole il fa centrale. Con una unica emissione per due volte . .... e stranamente non riesco ad arrivare alla fine dell’esercizio. Mi manca l’aria 😱😱😱. Ci riprovo e niente da fare . Vabbè penso se suono spiaggiato sul divano come un leone marino non va bene . 😢. Alla fine me ne frego dei vicini me ne frego della micetta e levo la sordina. E yeahaaaaaaa tutto perfetto l’aria come d’incanto è tornata ed è ampiamente sufficiente......i misteri della tromba .......continuo come un leone marino
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oggi ho ripresoa suonare questo esercizio (da un bel po non lo suonavo).
Sean Jones invita a suonare quelle tonalità che risultano ostiche.
(lui è in grado di ripeterlo tante volte con una unica emissione..
Oggi iniziamo con fa diesis .
vediamo se un giorno basta per imparare questa tonalità .
i consigli di SJ : arrivare fino alla fine e ripetere l'esercizio eliminando gli errori.