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Il Resto... => Off-Topic => : anrapa August 29, 2020, 09:21:08 AM

: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 29, 2020, 09:21:08 AM
Mentre scrivevo un messaggio di risposta a Mar mi è quasi venuta voglia di riprendere a scrivere un po' sul forum, nella speranza di offrire un punto di vista diverso rispetto a quello che avevo 7 o 8 anni fa, prima di iniziare a produrre bocchini e trombe.
Se vi piace l'idea e volete fare qualche domanda mi farebbe piacere trattare qualche argomento.

Astenersi cretini che cercano di far litigare il marchio A col marchio B.

Disclaimer aggiuntivo, l'Italia rappresenta il 3% del mio fatturato, non ho nessun intento di vendita, come molti amici sanno evito il mercato italiano come la peste per una lunga serie di motivi che non mi va di discutere perché diventerei parecchio offensivo, quindi cercate di non interpretare questi futuri topic come mezzo per vendere un bocchino in più, ho la fortuna di non dover aver bisogno di ciò per campare.

Avanti con gli argomenti. :)
: Re: L'angolo del fenomeno
: Zosimo August 29, 2020, 09:54:49 AM
Sei come Jimmy, amico mio !
: Re: L'angolo del fenomeno
: Musicante78 August 29, 2020, 10:59:29 AM
Buongiorno Anrapa, buongiorno a tutti voi. Il tuo post è telepatico. Ho acquistato, consigliato da un amico trombettista, un tuo bocchino. Il pezzo deve ancora arrivare. E ovviamente la curiosità è a mille. Premetto che ho un bravo maestro che stimo e ammiro per la sua bravura e preparazione. Vengo al dunque. Il mio Maestro sostiene che l'attrezzatura che si utilizza è poco importante. Come gli diceva il suo maestro: se sai suonare,! fai suonare la tromba anche attraverso un buco nel muro. Alle domande tipo che bocchino usi? Mi risponde: quello che c'era quando ho comprato la tromba... Pertanto argomenti tipo gap, tazza, gola etc sono per me non praticabili. E so già che appena mi vedrà con qualcosa di diverso per suonare mi guarderà storto🤣. Ma io sono io. Inesperto e principiante. Sento differenze nel suonare sia se aggiungo un appesantitore al terzo pistone, sia se ingrasso e lubrifico per bene lo strumento. Sia se cambio la tromba stessa... sia se alterno il Bach 3c con il 3b. Suono una Bach 25 L, una Bach 72 LT e una Adams prologue. Sulla 25 mi trovo meglio con il 3c...sulla 72 e sulla adams uso il 3b.
Ho anche provato un bocchino marcinkiewicz cg3 che ha la gola 3,99 mm e bordo e tazza tipo 3c. Non mi ha convinto più di tanto. Il maestro mi ha detto che ho un suono migliore con i bocchini Bach. Forse perché mi danno più contropressione... Ora per stemperare l'attesa cosa mi dovrei aspettare con il nuovo acquisto? Ho acquistato una Tazza Mc 40 e una penna 40 M.
Per non andare off topic cerco di riformulare la domanda in maniera spero più pertinente. Le variabili di un tuo bocchino rispetto ai tre da me citati, quali sono? Come varia la risposta degli strumenti che ho in mio possesso? Che differenze e difficoltà devo aspettarmi? Avrò bisogno di acclimatarmi? Spero di non essere andato fuori tema.
Grazie e buona giornata!
: Re: L'angolo del fenomeno
: anrapa August 29, 2020, 12:55:56 PM
Partiamo col botto! :)
Allora, la questione è quasi filosofica: come si suona la tromba?
I parametri in gioco sono molteplici, il canneggio dello strumento, il "venturi", i materiali, il foro del bocchino, la lunghezza, la tazza, la penna, il gap, come e quanto si soffia, quanto si spinge sulle labbra, quanto si strizzano le labbra etc etc
Il parametro che io ritengo fondamentale è la summa di tutti questi parametri che sintetizzo in "quanto e come il sistema oppone resistenza".
Per sistema intendo lo strumento, il bocchino, la loro relazione ed il trombettista.
Questa resistenza è ciò che un musicista usa per creare una "mappa di sensazioni" nel proprio cervello: quanto devo soffiare, come devo mettere le labbra, la lingua, come variare questi parametri per passare da una nota all'altra etc
In pratica noi suoniamo per sensazioni che cerchiamo di trovare, affinare, ricordare e riprodurre mentre studiamo e poi suoniamo.
Ogni bocchino ed ogni strumento hanno proprie tendenze in termini di resistenza che oppongono e frequenze che vogliono emettere se stimolate con altre frequenze (intendo che se fai vibrare le labbra ad una frequenza X lo strumento potrebbe, ed è così praticamente sempre, voler far uscire una frequenza Y, a meno che noi non forziamo l'emissione).
L'accoppiamento fra bocchino e tromba generano una variazione di queste tendenze che può essere anche notevole al variare di alcuni parametri (gap, quanto la pompa d'intonazione è inserita, la lunghezza dei tubi "maschi" inseriti nei tubi "femmina", lo spigolo di questi tubi etc etc).
Date queste tendenze il trombettista cerca di adattare la propria emissione per ottenere il risultato migliore possibile e questo genera nel trombettista una sua personalissima "mappa di sensazioni" che, sorpresa, non è la medesima per ogni trombettista perché diverse sono le persone, diverse le sensibilità, diverse le attitudini, le aspettative etc.
Il punto è che una stessa combinazione di parametri oggettivi (la ferraglia) non porta ad una stessa percezione da parte di diversi musicisti.
Questo enorme pippone serve a giustificare la mia prossima affermazione: non esiste un bocchino perfettamente intonato, non esiste la tromba perfettamente intonata, non esiste un equipaggiamento "perfetto". E chi lo dice mente sapendo (spero) di mentire, altrimenti l'unica altra spiegazione è che chi lo dice è un fessacchiotto.

Arriviamo quindi alle domande senza però scendere per il momento nei particolari dei miei prodotti: le variabili di un bocchino sono tantissime e andrebbero pensate, personale opinione, per cercare di intercettare la più ampia platea possibile di musicisti consci che la perfezione non esiste ma un'ampia scelta può aiutare a soddisfare le necessità di quasi tutti i trombettisti del mondo.
Qui ci si aggancia al discorso dell'acclimatarsi: per tanti anni sono stato un fan di Monette e dei suoi prodotti (e per molti versi lo sono ancora) ma ho cambiato radicalmente opinione riguardo al concetto del doversi abituare a suonare un bocchino o una tromba. Inizialmente ho pensato che fosse un giusto (anche se difficile e doloroso) percorso verso il Nirvana, successivamente come un dolorosissimo e lunghissimo percorso per ottenere degli innegabili vantaggi a discapito di altri innegabili svantaggi, infine sono approdato all'idea che tutta questa cosa non abbia senso.
E' evidente che quando si cambia qualcosa ci si debba "abituare" perché qualunque cambio, proprio perché è un cambio, cambia qualcosa... altrimenti non ha senso cambiare, no? :)
Il quanto, come e cosa cambiare vanno però ponderati per vedere quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Nel mio caso personale il concetto di Prana, che ammiro, è troppo esagerato, semplicemente irraggiungibile. E così è per la quasi totalità dei clienti che usano quel tipo di bocchini o strumenti. Non a caso molti di loro sono diventati miei clienti lamentando proprio quello che lamento io e trovando "sollievo" nelle tante opzioni che io metto a disposizione.
Ed è questo il punto nodale, secondo me: dato che le persone sono diverse, le necessità sono diverse, gli strumenti sono diversi, com'è possibile che un prodotto "standard" possa essere "perfettamente intonato" per tutti?

Negli anni ho visto migliaia di persone provare i miei prodotti e quello che tutti, nessuno escluso, usano come primo parametro per valutare se il bocchino "funziona" è la resistenza offerta dal "sistema", quindi incluso il trombettista.
Questa resistenza può essere variata in molti modi ma il più efficiente, secondo me, è con diversi fori e diverse penne.
La maggior parte dei trombettisti quando viene da me pensa di provare delle tazze, dei bordi, in realtà non si rendono conto che sono guidati a trovare una penna ed un foro che sia meglio di quello che sono abituati a suonare ma non così tanto da necessitare di una "acclimatazione". Un cambio sarà necessario, è innegabile, ma questo cambio deve essere necessariamente percepito come piacevole e non deve creare nuovi problemi.
Quindi, cosa ti devi aspettare? Che sia più facile, se non lo è, mi spiace, ma è colpa mia. Nel senso che non sono riuscito a trovare una combinazione che ti risulta più facile del tuo attuale bocchino.
L'idea che "non mi trovo al momento ma nel giro di 3 anni, suonando 10 ore al giorno, non facendo le parti da prima perché al momento non ce la faccio" non ha senso. Esistono le mezze misure ed è solo una questione di trovarle.

Per contro un approccio del genere necessità di così tante opzioni che è difficile che un negozio voglia imbarcarsi in un'investimento cospicuo per avere un minimo di campionario. Inoltre i circa 30 rivenditori che ho in giro per il mondo devono necessariamente essere musicisti di buon livello, così da poter offrire una consulenza adeguata a qualsiasi tipo di trombettista.

La cosa positiva è che, nel lungo periodo, i soldi che il trombettista saranno meno di quanto si sarebbe speso pescando a caso nel mare magnum dei bocchini. Anche perché spesso non si giunge mai ad una soluzione definitiva. Questo spiega perché si vedano pochissimi dei miei bocchini in vendita nei vari mercatini: chi compra spesso compra con una consapevolezza molto maggiore, grazie anche ai consigli di chi li vende, e raramente si sbaglia. Molto più spesso si "affina" col tempo una scelta, e penso che questo sia l'approccio giusto, anche perché le persone cambiano e cambiano anche le necessità man mano che ci si abitua a qualcosa di nuovo.

Come varia la risposta nei tuoi strumenti? Boh.....
Purtroppo, o fortunatamente, ci sono un milione di marchi e modelli e la produzione è spesso poco costante. I parametri che più spesso variano sono il ricevitore del bocchino, dove vengono saldati i braccetti, la precisione con la quale è stato tirato un cannello e l'assemblaggio in generale.
Se si varia di un solo millimetro il punto in cui viene saldato il ricevitore la tromba suonerà in un modo totalmente diverso dal modello ideale.
Spesso questi errori si sommano in varie zone, se unite il fatto che i bocchini stessi spesso variano molto quanto a precisione costruttiva, la frittata è fatta.
E' impossibile prevedere cosa succederà con un mio bocchino su una tromba Bach.
E' impossibile persino prevedere se la stessa tromba e lo stesso bocchino piaceranno allo stesso modo a due persone distinte.... A me potrebbe piacere suonare "basso" sull'armonico e a te potrebbe piacere suonare "alto".
Mirare più in alto, in media, porta a che lo strumento sia più stonato con le note alte più calanti e i difetti tipici delle trombe (Mi alto calante, Sol alto crescente, per fare gli esempi più comuni) si amplificano.
Per quanto ne so io potresti essere un fenomeno così come un principiante alle prime armi ed il mio bocchino potrebbe ugualmente essere una rivelazione o un completo flop.

Non è un caso che chi suona trombe che io ritengo drammaticamente stonate (Martin Committee?) percepisca i miei strumenti altrettanto stonati: le aspettative di dove debbano essere gli armonici è funzione delle scarpe che portiamo ogni giorno. Se ci abituiamo a suonare "storti" ciò che è dritto sembrerà storto...

Per questo è fondamentale che chi emette un giudizio abbia la competenza per emetterlo: sa riconoscere se una nota è stonata? Sa valutare se uno strumento è libero o se sembra tappato perché suona tutto mezzo tono sopra? Ha una buona tecnica di base per capire se le stecche sono colpa dello strumento o dello strumentista?
E' estremamente difficile avere un'immagine obiettiva di se stessi e si tende a ritenere che gli altri siano sempre più stupidi (effetto dunning kruger), quindi allo stesso modo è dura sia far capire agli altri se qualcosa non va, sia essere certi che quello che non va sono io stesso :)

Per fare un riassunto: non lo so, spero che tu ti trovi bene, siccome non mando bocchini in prova (ma faccio provare a casa mia qualunque cosa, previo appuntamento) posso solo sperare che quello che ti ho consigliato funzioni. Ed il consiglio è frutto di tanti anni di esperienza con trombettisti di tutti i tipi.

Beh, potevo scrivere solo quest'ultime due frasi invece di tutte la pappardella...
: Re: L'angolo del fenomeno
: anrapa August 29, 2020, 01:02:49 PM
Riguardo il fatto che l'attrezzatura sia poco importante: no, assolutamente no.
Ma è anche vero che se sei bravo suoni bene sempre e comunque. Ma con un equipaggiamento migliore suoni meglio.
Meglio è... meglio di bene. Io preferisco migliorare piuttosto che fermarmi.
Insomma, con ogni probabilità chi dice certe cose dovrebbe provare qualcosa che (gli) funziona meglio, sono certo che cambierebbe opinione.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Musicante78 August 29, 2020, 05:37:50 PM
Grazie mille per la risposta. La variabile foro/penna/gap è difficile da sperimentare per un trombettista principiante. Sapere che qualcuno ha fatto per te centinaia di prove per offrire un prodotto migliore rispetto a quelli del passato è un'ottima premessa. Che l'insieme trombettista / bocchino /tromba sia un sistema che si può rendere più efficiente é sicuramente vero. Pertanto... mi tocca aspettare!!!
Sicuramente appena possibile renderò un feedback.
Grazie ancora per il tuo tempo.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: dirtysound August 29, 2020, 07:19:05 PM
Ciao Tony , approfitto del post per farti qualche domanda , anche perchè sui siti queste informazioni non sono quasi mai fornite :
 1) a parità di penna  su cosa incide una maggiore dimensione del  foro (a parte la  maggiore quantità d'aria richiesta), varia la frequenza in alto del bocchino ?
 2) a parità di foro su cosa incide la lunghezza della penna ?
 3) Best brass  pubblicizza i suoi bocchini  enfatizzando che montandoli non c'è bisogno di variare (o usare poco ) la pompa di intonazione e questo lo giustifica  illustrando la relazione  tazza profonda implica penna corta .  tazza alta implica penna lunga . Il tuo pensiero in proposito ?
 4) (l'ultima ma non ultima) . Ho letto che gli strumenti a fiato che hanno uno sviluppo conico risultano più intonati con gli armonici , è vero ?
 Potrebbe essere che  la tromba essendo costituita da  un insieme di pezzi conici ( bocchino ) cilindrici e di nuovo conici , quindi anche con angoli di conicità differenti, potrebbe essere che tutto ciò sposti la posizione  degli armonici  ? tu che hai avuto la possibilità di poter effettuare delle prove costruttive hai avuto risposte in tal senso ?
 Grazie della disponibilità . un saluto. :)
Ah ! Un'ultima cosa , trapanare un bocchino per allargare un foro ha come conseguenza anche allungare la gola , cosa hai visto che produce questa operazione ( o più in generale : cosa produce una gola più lunga ? Thanks  ;) :)
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 30, 2020, 04:26:15 PM
Ciao Dirtysound,
1) il foro maggiore produce un suono più grande, aumenta la risonanza sia degli armonici più bassi che di quelli più alti. Chiaramente aumenta la sensazione di "apertura" dello strumento e si ha la tendenza a soffiare di più, cosa peraltro sbagliata e controproducente. A livello generale la distanza fra gli armonici aumenta (quindi li sentiamo "più vicini"), quindi le note acute diventano più crescenti e quelle basse più calanti.
2) c'è una misura ideale per ogni tonalità e tipo di strumento ma questa deve andare d'accordo anche con la profondità ed il profilo della tazza. In linea di principio le tazze poco profonde richiedono penne più lunghe di quelle più profonde. Quindi se non variamo la lunghezza della penna la serie armonica varia nel complesso e, soprattutto, più rendere più evidenti i tipici difetti di intonazione delle trombe (Mi alto basso, Do basso crescente etc).
3) Concordo con Best Brass
4) Non concordo: gli strumenti conici hanno armonici meno definiti quindi è più facile "intonarli" piegandoli verso l'alto e verso il basso. Questo genera una falsa sensazione che lo strumento sia più intonato. In realtà questa è un'arma a doppio taglio perché se non si è precisi vengono fuori le magagne e quando siamo stanchi finiamo per essere molto crescenti sulle note acute.
Trapanare i bocchini...........
Il dramma di chi fa queste operazioni è che si convince di sapere come funzionano queste cose, non ci si discosta tanto da chi fa la corsetta la domenica mattina per andare al bar a prendere il negroni e vuole spiegare a Mennea come si corre.
Siamo il paese dei 60.000.000 di allenatori di calcio e quindi va bene che ci si diverta a dire la propria su qualsiasi argomento ma pensare di aggiustare un bocchino con un trapano ed un alesatore preso in ferramenta fa un po' tenerezza per un'infinità di motivi che è facile capire ponendosi delle domande:
Può essere che migliaia di test fatti con macchinari dalla precisione nell'ordine dei micron possano essere paragonabili a qualche pezzo di vari marchi e di vari modelli modificati a mano?
Il principio base del metodo scientifico è ripetere tante volte in un ambiente controllato lo stesso tipo di test per raccogliere dati. E' evidente che se anche un pezzo dovesse uscire bene per culo la cosa non sarebbe ripetibile neanche andando a farlo a Lourdes.
Le differenze che un trombettista è in grado di percepire sono veramente minutissime, un decimo di millimetro basta e avanza. A mano non ci si avvicina neanche col binocolo, e peraltro bisogna considerare che il cuore del problema non è il foro ma il profilo interno della penna.
Vogliamo veramente credere che l'alesatore conico preso in ferramenta sia casualmente proprio quello che porta al risultato strabiliante? Se penso alle migliaia di euro spese per farmi fare attrezzi con differenze di decimi di grado mi chiedo se ho buttato i soldi... ;)
Quando apriamo un foro vengono fuori degli spigoli, questi come verranno raggiati, a sentimento? E se ne facciamo 10 vogliamo pensare che verranno raggiati sempre nello stesso modo?
Allargare il foro significa che si allunga la sezione cilindrica. Con gli alesatori da ferramenta non si riesce ad accorciare questa lunghezza per portarla a valori corretti e, peraltro, lo spessore della penna varierebbe e anche questo in modo ben poco prevedibile. Facciamo a sentimento o facciamo qualche centinaio di prove variando micrometricamente un parametro per volta con un macchinario a controllo numerico?
E se poi accorciamo anche il bocchino lo spessore della penna aumenterebbe considerevolmente avendo un impatto più che negativo sull'effetto gap (non sul gap). Come aggiustiamo questa cosa? La limiamo a mano con una lima per portare la fine della penna ad uno spessore che sembri un Prana?
E se cosi facciamo siamo consapevoli che verrà fuori un profilo conico per il 90% e "a campana" per gli ultimi millimetri?
Di questi test ne ho fatti a tonnellate e puntualmente quel tipo di profilo è stato scartato perché rende tutti gli armonici "scivolosi" ed il suono "sbragato". Insomma, il bocchino diventa incontrollabile al punto da dare l'impressione di essere intonato, quando in realtà è solo troppo lasco.
Insomma, allargare un foro senza mettere a posto con i giusti attrezzi il resto dei parametri peggiora il bocchino. Metterli "a posto" con il Parkside ed il Meccano è un'operazione persino più insensata.

Ma soprattutto io mi domando: ho un bocchino da 80 euro, lo martorio alla cieca e la probabilità di creare un mostro è così alta che fai molto prima ad andare a provare dei bocchini in negozio e scegli quello che suona meglio del tuo, o no? Con ogni probabilità spenderai meno perché non devi ricomprarti il bocchino da 80 che hai rovinato. ;)
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Zosimo August 30, 2020, 05:28:04 PM
Siamo un paese fondato sul sentimento.
Comunque non mi hai convinto
Le tue sono considerazioni da: è arrivato
Il profossorone , so tutto io .
Domani vado da bricofer e mi compro
Il kittino per pranizzarmi lo Zinni.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: igor August 30, 2020, 07:06:02 PM
Domani vado da bricofer e mi compro
Il kittino per pranizzarmi lo Zinni.

Nooo delinquente, gli Zinni sono tesoro nazionale, non si toccano.... Domani ti mando una perquisizione delle belle Arti 😂😂😂😂😂
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane August 30, 2020, 07:59:06 PM
In effetti quello che dice Tony è ineccepibile. Può capitare però che se prendi un bocchino che ritieni inutilizzabile perché cinese e insuonabile e tric trac lo seghi e gli dai la misura magari di un monette poi truc e trac con la carta vetrata fai in modo che entri nel cannello alla stessa altezza del monette e poi lo sfondi creando un buco ancor più grande del monette....scopri ciò di cui hai bisogno ......, ed anche cosa significa suono sbracato della  tromba.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: igor August 30, 2020, 08:16:21 PM
In effetti quello che dice Tony è ineccepibile. Può capitare però che se prendi un bocchino che ritieni inutilizzabile perché cinese e insuonabile e tric trac lo seghi e gli dai la misura magari di un monette poi truc e trac con la carta vetrata fai in modo che entri nel cannello alla stessa altezza del monette e poi lo sfondi creando un buco ancor più grande del monette....scopri ciò di cui hai bisogno ......, ed anche cosa significa suono sbracato della  tromba.

Io direi che le probabilità di scoprire così ciò di cui hai bisogno sono 1 su un milione... a meno che tu intenda "scopri di aver fatto una cxxata e che invece hai bisogno di un bocchino fatto da chi sa farli..."  ;D ;D ;D in tal caso... si hai ragione al 100%  ;D ;D ;D

I.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane August 30, 2020, 08:50:28 PM
La seconda che hai detto 😂😂😂
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Zosimo August 31, 2020, 11:58:34 AM
Maestro, mi scusi visto che le campane non le fa lei,
come le sceglie? e quindi può fare un excursus sulle campane in generale? grazie
ps: ma ci sono macchinari che fanno campane o pezzi o devono essere fatte sempre a mano
anche quelle delle cinesine? grazie
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: dirtysound August 31, 2020, 03:49:44 PM
Grazie delle risposte - E' veramente un piacere leggerti/le ,  si percepisce palpabilmente tutto il lavoro che stà  a monte ,dietro le risposte- Ma le domande sono un pò come le ciliege - una tira l'altra. E allora .... per adesso spazio agli altri utenti e poi .... ;)  Thanks.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 31, 2020, 08:42:20 PM
Prego Dirtysound!
Come si scelgono le campane? Mmmm, ci sono tanti modi...
Diciamo che un grosso, grossissimo budget è un innegabile vantaggio, puoi comprarne di tutti i tipi, materiali, diametri e cominci a farti un'idea.
Considerando che è meglio fare un confronto diretto devi avere anche diverse trombe finite alle quali montare temporaneamente le varie campane per cercare di fare un "confronto all'americana" che abbia un senso.
Nel mio caso ho provato diverse campane di Taylor in vari materiali e bronzo e nickel (ma lo sapevo già da tempo) sono semplicemente imbattibili come risposta e timbro.
Dopo una decina di strumenti mi sono rivolto a Sandner in Germania, un notissimo artigiano che fa campane per mezzo mondo, inclusi noti marchi di fabbriche di strumenti "commerciali". Costano di più rispetto ad altri prodotti ma se consideriamo che molto del timbro e della risposta di uno strumento risiedono nella campana non vedo come si possa risparmiare su questo elemento fondamentale.
Nel caso di specie io mi sono fatto fare una campionatura su 4 mandrini, 3 diametri, 2 materiali e 3 spessori, con bordi sottili alla francese normali con filo e normali senza filo.
Siccome il prezzo è il medesimo, bene o male, ho scelto esclusivamente basandomi sulla risposta, il timbro e la facilità nel suonare. La mia scelta varia in base ai modelli ma sono comunque tutte campane mono pezzo, la "cucitura" viene lasciata sul fianco quando le piego, il bordo è normale ma non ha il filo interno. E' più fragile ma vince a mani basse rispetto alle altre opzioni.
Non entro nella diatriba fra campane mono pezzo e due pezzi, ho fatto dei confronti "all'americana" ma non tutti i parametri erano uguali e sebbene mi piacciono più quelle di Sandner non potrò mai sapere se il motivo è il fatto che sia in un pezzo solo.

Io ne faccio più una questione di materiali, diametri, spessore e tipo di bordo.
Successivamente ho proposto un mio mandrino speciale (ho la fortuna di poterli fare in casa con il tornio di Mazinga Z) e sono soddisfatto delle scelte. Come descrivere la forma di un mandrino? Boh, dovrei mostrarvi un file cad (manco morto!!!!).

Parliamo di suoni: il nickel suona molto più brillante (a parità di parametri) di una campana d'ottone.
Il bronzo suona più... bronzo! Difficile da definire. Entrambi i materiali hanno una risonanza, un sostegno molto più lungo rispetto all'ottone.
L'attacco è molto più nitido nel nickel che nel bronzo, il decadimento è più rapido nel nickel e più prolungato nel bronzo. Entrambi fanno molto più "zzzz" dell'ottone e questo colpisce tutti i trombettisti.
Un'altra caratteristica tipica di questi materiali è che lo strumento diventa più reattivo e gli armonici sono più stabili (cosa molto brutta se gli armonici sono stonati!), le articolazioni sono più percussive e nitide, soprattutto con il nickel.
Non definirei il bronzo un materiale scuro quanto piuttosto più complesso, più interessante dell'ottone.
Non a caso non esiste praticamente nessun pezzo delle mie trombe che non sia di bronzo o di nickel.

Il taper della campana (la sua forma insomma) ha un'influenza notevolissima sul timbro, il pattern di propagazione del suono, la risposta, l'intonazione etc.
In generale vale quanto si legge in tutti i sacri testi (contrariamente a quanto penso riguardo al discorso del gap), non mi sono spinto in direzioni troppo folli per poter capire se c'è qualcosa di estremo da scoprire :)

Perche usano tutti ottone e rame? Perché costa MOLTO meno, soprattutto se compri a carrettate da Taiwan come fanno quasi tutti. Con 30 dollari ti passa la paura.
Inoltre sono MOLTO più facili da piegare e questo influisce notevolissimamente sul costo finale dello strumento.
Se invece spendi 10-20 volte tanto e fai una fatica del diavolo per piegarle viene da se che i costi sono diversi, soprattutto se una ogni tanto la devi buttare nel secchio del rusco.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 31, 2020, 09:08:09 PM
Ah, dimenticavo l'altra domanda di Zosimo:
ci sono tantissimi video che mostrano come le campane possono essere fatte da torni da lastra completamente automatizzati. Sia mono pezzo che due pezzi.
C'è un video di Yamaha che mostra anche un macchinario che martella le campane in automatico, nella prima fase della lavorazione. Mi sembra sia disponibile solo in giapponese, un po' difficile da trovare ma è su YouTube.

Le campane non cinesi fatte in due pezzi seguono un principio totalmente uguale a quello delle campane mono pezzo ma le due parti sono fatte in momenti distinti: lo "stem" (la parte lunga e stretta) viene tagliata da una lastra, si fanno i "notch" (i taglietti per sovrapporre i lembi), si martellano questi notch, si fa una brasatura della giunzione (ci sono vari sistemi) e infine si comincia a "sbatacchiare" questa parte su un mandrino per farla aderire il più possibile, nel frattempo si martella un miliardo e mezzo di volte (con magli automatici, martellini pneumatici, a mano o con una stecca di legno, i sistemi sono i più vari), man mano il metallo si accartoccia ma allo stesso tempo aderisce alla forma.
Quando si è a buon punto si passa sul tornio da lastra, con pali di legno o di metallo si fa aderire questo materiale brutto e cattivo al mandrino fino a quando non lo si convince che bello e bravo è meglio.
Infine si taglia l'eccesso al diametro che dovrà incontrare il secondo pezzo, il cosiddetto "flare" della campana.

Questo flare si ottiene da una lastra dello stesso tipo e spessore, si traccia un cerchio, si fa un buco in mezzo e si taglia un disco. Questo disco viene scaldato allo stesso modo di come si scalda il resto della campana, viene "cotto" più volte mentre lo si lavora per farlo aderire alla forma della campana usando o il solo martello o un "maglio" che è bene o male il negativo della campana.
Quando il materiale comincia ad indurirsi per la lavorazione tocca scaldarlo di nuovo per renderlo di nuovo lavorabile. Infine lo si monta sul tornio da lastra e si fa la stessa operazione che si fa sullo stem (o su una campana fatta da un pezzo solo, la minestra è la stessa).
Quando la campana ha fa forma quasi perfetta la si tira fuori dal tornio e dal disco si taglia l'eccesso "interno" quello che funge da "supporto" per montare la campana sul tornio.
Successivamente si fanno i notches che serviranno a collegare il flare allo stem, si chiudono a martellate e si saldano nello stesso modo usato per il fianco dello stem.
A questo punto la campana sarà più spessa nel punto di giunzione (così come lo era lo stem).
Differentemente dallo stem, dove il grosso di questo spessore veniva appiattito a martellate questo eccesso viene tolto sul tornio mentre la campana gira. Si usano degli attrezzi "da taglio" (un coltellino per capirci) e poi si procede con carta vetro di varie grane.
La manualità risiede nel sentire con la mano quando lo spessore è costante.
Infine si tira la lastra come si vede in mille video, si taglia il bordo al diametro prescelto, si gira il bordo, si inserisce il filo, si chiude il bordo e poi lo si salderà.

Le campane fatte "a stampo" sono cose da trombe indiane o cinesi, nessun artigiano al mondo, nessuna ditta del primo o secondo mondo mai si sognerebbe di "stampare" il disco del flare a freddo, pensandoci mezzo minuto ci si arriva subito a capire che non avrebbe nessun senso: il materiale così lavorato non può avere lo stesso spessore su tutta la lunghezza per evidenti motivi fisico-geometrici ed il risultato sonoro sarebbe terribile.

Chiaramente in rete si leggono le più strampalate teorie ma come spesso succede in questi casi si tratta di leggende metropolitane, cose sullo stile del lavare la tromba con il latte, la doratura del bocchino scurisce il suono, il bocchino per gli acuti etc etc
Quello che mi lascia a bocca aperta è che ci sono un mijardo di video su YouTube su come si fanno le trombe, basta spendere una mezzoretta per imparare quello che una volta veramente erano segreti ben custoditi in cassaforte.

L'ultima volta che mi è passato a trovare Sandner a casa (ogni anno fa il giro clienti in macchina con la moglie, simpaticissima coppia!) mi esponeva la sua teoria sul fatto che più la campana è "accartocciata" durante la fase di martellata e meglio suona perché il timbro non è "semplice", da onda sinusoidale per capirci, ma si fa molto più complesso.
Considerando che produce qualche migliaio di campane l'anno penso che qualcosa ci capisca :)

Qualche fase della costruzione delle campane l'ho sperimentata di persona ai tempi, è un lavoro duro, ripetitivo, noioso e oggettivamente poco remunerativo.
E' divertente farlo per sfizio, quando fai una gita da chi fa gli strumenti, farlo di lavoro non è bello. Questo è uno dei principali motivi per cui non mi sono buttato a farle io stesso.
Poi c'è il fattore tempo, riesco a fatica a stare dietro agli ordini, non è il caso di cercarsi altre rogne. :)
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Mar August 31, 2020, 11:56:46 PM
Veramente bello leggerti Tony, ci sono curiosità che nemmeno sapevo di avere, e tu le hai soddisfatte.

L'aneddoto di Sandner poi, sul fatto che più la campana è accartocciata prima e meglio suona dopo, sembra una di quelle metafore che usano i saggi per far capire agli stupidi il mistero e la bellezza della vita... o forse ho solo bevuto un bicchiere di troppo...

: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Siber September 01, 2020, 10:01:49 AM
Grazie Tony per le conoscenze che metti a disposizione di tutti, ti apprezzo molto come persona perchè conoscendo personalmente te e la tua genesi partita da un altra direzione, con la spinta della profonda passione, è andata in tutt'altra direzione, dove quest'ultima si è materializzata negli oggetti che produci.
Lasciatelo dire da uno che fa il meccanico di professione con l'hobby della tromba.....
L'arte non è null'altro che questo; mettere nel bene o nel male, la propria anima in ciò che si crea.

Avanti così e scrivi quando il tempo te lo permette!

p.s. ci siamo visti l'ultima volta a Milano nel concerto di Sandoval
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Mar September 09, 2020, 10:48:48 PM
Ciao Tony, abbiamo imparato leggendoti a parlare di trombe intonabili più che di trombe intonate (con le dovute eccezioni... ci mancherebbe).
Cosa puoi dirci riguardo ai filicorno? Hai voglia di raccontarci come sei arrivato a concepire il tuo SOAVE... quali problemi ti sei trovato ad affrontare... e come li hai risolti?
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa September 10, 2020, 10:18:53 AM
Grazie Tony per le conoscenze che metti a disposizione di tutti, ti apprezzo molto come persona perchè conoscendo personalmente te e la tua genesi partita da un altra direzione, con la spinta della profonda passione, è andata in tutt'altra direzione, dove quest'ultima si è materializzata negli oggetti che produci.
Lasciatelo dire da uno che fa il meccanico di professione con l'hobby della tromba.....
L'arte non è null'altro che questo; mettere nel bene o nel male, la propria anima in ciò che si crea.

Avanti così e scrivi quando il tempo te lo permette!

p.s. ci siamo visti l'ultima volta a Milano nel concerto di Sandoval

Grazie Silvano, eccome se mi ricordo. Ci siamo visti anche al primo (ed unico...) incontro degli utenti del forum :)



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: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa September 10, 2020, 10:43:34 AM
Ciao Tony, abbiamo imparato leggendoti a parlare di trombe intonabili più che di trombe intonate (con le dovute eccezioni... ci mancherebbe).
Cosa puoi dirci riguardo ai filicorno? Hai voglia di raccontarci come sei arrivato a concepire il tuo SOAVE... quali problemi ti sei trovato ad affrontare... e come li hai risolti?

Il flicorno è una bestia un po’ sui generis.
La cosa che mi incuriosisce di più di tutte è che la quasi totalità degli strumenti (cosa ancor più vera per quelli “di fabbrica”) è che il cannello per intonare lo strumento è un semplicissimo tubo perfettamente cilindrico.
Il motivo per cui sia così mi sfugge, lo posso spiegare solo con motivi di praticità: dovendo scorrere all’interno di un altro tubo, anche questo cilindrico, si opta per la soluzione più semplice: lo faccio cilindrico, fine...
Il problema è che la serie armonica di un tubo cilindrico è notoriamente stonata e poco si può fare a valle per aggiustare questa forte tendenza.
Non a caso i cannelli delle trombe seguono altre forme!
Già è difficile ideare una forma che “stoni” una serie armonica “stonata” al fine di ottenerne una ragionevolmente intonata. Non provarci neanche usando cannelli cilindrici è un andarsela a cercare.
Ed in effetti I flicorno sono notoriamente strumenti stonati.
Aggiungiamo il fatto che l’avere un successivo sviluppo molto più conico di quanto accada sulle trombe porta ad una notevole “instabilità” e la frittata è fatta: stonato, “scivoloso” e difficile sulle note alte.
Io ho scelto un’altra strada: visto che già produco cannelli torniti da una barra piena e alesati internamente per ottenere un profilo “ideale” (insomma, quello che per me va bene) ho fatto lo stesso con i cannelli per flicorno.
L’esterno è cilindrico per poter scorrere all’interno di un tubo, l’interno ha una forma ben precisa e decisamente non conica.
I benefici sono molteplici: innanzitutto si può controllare in modo estremamente preciso e ripetibile la serie armonica (sono tutto fatti con un tornio a controllo numerico, quindi le variabilità tipiche di una lavorazione a mano non ci sono).
Inoltre si può definire lo spessore al fondo del cannello stesso e l’effetto gap che ne consegue.
Così come per i bocchini per tromba nei riguardi del ricevitore, anche il cannello di un flicorno può assumere la stessa funzione variando la resistenza, la stabilità degli armonici, l’intonazione e l’articolazione dei suoni.
C’è poi un altro parametro che nella maggior parte dei flicorni non esiste: il “Venturi” dopo il bocchino, il restringimento con conseguente gradino dopo il cono di inserzione del bocchino.
La mancanza di questa caratteristica geometrica incide tanto quanto la mancanza di conicità del cannello.
Nello sviluppo del flicorno ho fatto tantissimi cannelli con diametri del Venturi che spaziavano fra gli 8 e i 10.5mm, con incrementi di 0.1mm.
Ho scelto infine di usare un ricevitore largo, stile quello dei flicorni Yamaha perché questo mi permetteva di avere uno spessore della penna del bocchino molto maggiore di quanto non accada con i bocchini per flicorno con la penna piccola (come i Bach).
Il maggior gradino della penna opposto ad un maggior gradino creato dal Venturi in un ricevitore così largo permette di controllare l’effetto gap con molta maggiore precisione e in modo più prevedibile.
Infine, il diametro del venturi unito alla conicità media del cannello portano ad una sezione cilindrica interna del cannello che sono molto simili a quelli di una tromba.
La cosa è fortemente voluta perché porta lo strumento ad avere un feel estremamente stabile se confrontato ai tipici flicorni, pur mantenendo un il tipico timbro da flicorno.
Il risultato finale è uno strumento con il giusto suono ma con una suonabilità da tromba, soprattutto sulle note alte, dove articola in modo estremamente nitido e non “sciacqua” come sempre succede con i flicorni.
Il bonus è un particolare effetto quando si esagera nell’emissione perché diventa estremamente brillante ed “esplosivo”, cosa che non ci si aspetta da un flicorno.

Nel prossimo capitolo parliamo del resto dello strumento (che è molto meno importante ad essere onesti).


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: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa September 10, 2020, 10:48:52 AM
Qui si possono sentire le caratteristiche sonore e di articolazione, chiaramente fate la tara, nella seconda parte del video, dove la microfonazione ammazza il timbro.
Per la cronaca il bocchino ha il diametro e bordo di un Bach 1B, la tazza profondissima come quella di un Denis Wick, a V, ed un foro da 4.6mm.


https://youtu.be/YR7ffVnqWso



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: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: gigispermaloso September 10, 2020, 11:03:02 AM
Purtroppo il video non si riesce a vedere...
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa September 10, 2020, 01:30:47 PM
Prova ora


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: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: matrombasi September 12, 2020, 07:47:39 PM
Wow che interessante questo post, e questo forum! Grazie
M
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane September 22, 2020, 07:23:00 PM
Oggi ho provato a fare un confronto tra il bocchino ar avvitabile è il monette b2 s3 . Il secondo insieme al riduttore avvitabile è più lungo rispetto al bocchino ar . Dipende dal fatto che il foro così largo ha bisogno di un po’ di gap in più? 
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane August 19, 2022, 12:13:17 PM
Oggi ho ripreso il Soave ed ho una domanda per il capo della massoneria trombettistica . Sugli strumenti resonance flicorno è tromba c’è corrispondenza per l’apertura del cannello di intonazione nel flicorno è pompa di intonazione nella tromba. Provo a spiegarmi meglio con la tromba sono abituato a tenere la pompa di intonazione aperta circa un centimetro con il flicorno invece se faccio lo stesso sono crescente.    Ps quando suoni quanto tieni aperto il cannello del flicorno . Potete rispondere anche in privato  :D :D :D :D :D accetto anche consigli da qualche partecipante della cupola o altro musicista resonance che tanto sono uno più bravo dell’altro.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 19, 2022, 05:41:13 PM
Eccomi, mio caro adepto.
Il bocchino per flicorno è meno "inquadrato", "slotta" di meno rispetto a quello per tromba. Quindi se hai una tendenza a suonare alto il bocchino ti aiuterà meno.
Poi ci sono due tipi di suonatori di flicorno, quelli "bassi che più bassi non si può" (come me) e quelli che spingono. Questi ultimi hanno una centratura più alta e di conseguenza devono tirare fuori di più.
Il Soave è tarato perché chi suona "basso" sia intonato a 442 con il cannello fuori di 1cm.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane August 19, 2022, 07:18:16 PM
 pollices pollices e allora mi devo rimboccare le maniche e suonare ad 1 cm , anche perchè mi pare di capire che è il primo passo per entrare nella massoneria.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: eugeniovi August 23, 2022, 11:54:05 AM
Oggi ho ripreso il Soave ed ho una domanda per il capo della massoneria trombettistica . Sugli strumenti resonance flicorno è tromba c’è corrispondenza per l’apertura del cannello di intonazione nel flicorno è pompa di intonazione nella tromba. Provo a spiegarmi meglio con la tromba sono abituato a tenere la pompa di intonazione aperta circa un centimetro con il flicorno invece se faccio lo stesso sono crescente.    Ps quando suoni quanto tieni aperto il cannello del flicorno . Potete rispondere anche in privato  :D :D :D :D :D accetto anche consigli da qualche partecipante della cupola o altro musicista resonance che tanto sono uno più bravo dell’altro.

Io mi ricordo il Soave l'unico flicorno intonato che abbia mai avuto. E di artigianali ne ho avuti un po'.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 23, 2022, 12:06:09 PM
#the1cmclub

(grazie Zio Eugenio!)
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: Zosimo August 23, 2022, 12:35:26 PM
Anche io mi sono trovato bene
Con il soave. molto crispy mcbacon.
Ma i miei termini di paragone
Sono un flicorno marca francese poco nota
E un blessing copia getzen eterna.
Peccato che con il flicorno ergonomicamente
Non mi trovi, comunque è sfizioso ogni
Tanto come le ostriche.
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane August 23, 2022, 12:53:52 PM
"Lui "è intonato sono io che sono stonato ;D.
comunque ormai solo un luce mi guida "uncentimetro "
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: anrapa August 23, 2022, 01:24:32 PM
Centra la risonanza, manca la risonanza.
Cit. Karate Mario
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane August 23, 2022, 01:54:27 PM
 ;D ;D ;D
: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: fcoltrane November 21, 2022, 07:55:32 PM
ci avviciniamo al periodo natalizio e quindi comincio a pensare ad una sordina harmon .
Con la Suprema quale harmon si abbina meglio (i mostri sacri cosa abbinano , Sipiagin ad esempio o gli altri amici tuoi ) .

: Re: La Posta del Maestro Masaniello
: eugeniovi November 25, 2022, 09:30:35 AM
#the1cmclub

(grazie Zio Eugenio!)

Mi era sfuggita. Ma di niente, è la verità. L' abbinata col bocchino era perfetta.