Author Topic: Recensione Prana 3  (Read 8676 times)

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Offline Zosimo

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Recensione Prana 3
« on: May 30, 2013, 06:42:19 PM »
Recensione scritta da Eugenio:
Ma per recensire uno strumento bisogna essere in grado di farlo anche perchè è responsabilità fornire informazioni od opinioni ad altri che ne tengono poi conto.  Comunque....quando è arrivata ed ho aperto la custodia devo dire che sono rimasto colpito dalla bellezza dell'oggetto, insuperabile. La costruzione è maniacale, curata nei minimi particolari, ha un'eleganza tutta sua con curve diverse dalle altre trombe che la rendono 'leggera' alla vista. Impugnandola si ha la sensazione che sia disegnata sulle tue mani (anche se è usata), si adatta perfettamente e non penso sia un caso ma frutto dellla sua forma particolare che la rende subito 'friendly' ,  infatti non si adatta in nessuna custodia se non la sua (e ne ho provate diverse perchè non volevo rovinare l'orginale), segno di un progetto con un suo carattere personale. E fin qui avrete capito, innamoramento a prima vista  .  Metto  il bocchino e con emozione soffio e...suona! Ma cosa ti aspettavi direte voi? Mah, era tanta la soggezione che non sapevo cosa potesse uscire, comincio a salire e scendere, il suono si espande e ti avvolge pero....c'è qualcosina da mettere a punto, cosa mi domando (e domando..) non sarà mai che più aria riesci a inalare e più naturale soffi meglio vada? E' così, naturale, direte voi è così con tutte le trombe, ecco invece con questa è di più, appena non sei 'a regime' qualcosa va storto, il problema è che mi devo abituare a tenere sotto controllo tutto, come in una sala comandi. La cosa pero' non è male , appena non va cerco subito la causa (o telefono   ) ed un po' alla volta le nozioni diventano automatismi (un po' alla volta ho detto).  Per quanto riguarda il suono a mio parere la Taylor Lite o Standard (bellissime trombe) hanno un suono piu' 'corposo' 'denso' ma non so se dipenda dal labbro, dal bocchino o da che ma io penso sia una loro caratteristica, infatti sono curioso di risuonare la mia Lite dopo circa 6 mesi di lontananza.  Ma anche con questa , ora che suono con degli amici , chi ascolta nota la 'presenza' della voce ma non in termini di volume ma proprio di 'corpo' e il suo espandersi per la sala. Per me questo acquisto ha rappresentato la gioia di avere un oggetto bellissimo e la voglia di soddisfare una curiosità che non mi lasciava tranquillo e naturalmente tutto questo ha un prezzo da pagare . Ecco accontentatevi, non posso dirvi se i bisacuti sono facili o se sgranando scale a 200 di metronomo la sonorità varia ma prendetala come una prima puntata.... . Ciao a tutti e buona giornata.
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie ('60)
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Offline fabiodb

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #1 on: May 30, 2013, 06:52:00 PM »
bella recensione! più cuore  che testa..come piace a me...grazie!  grazi

Offline musicmanx

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #2 on: May 30, 2013, 06:55:22 PM »
Mi sembra piu che giusto,
La recensione di Eugenio merita un 3d tutto suo.
Se poi si aggiungera' qualcun altro che ha provato monette o che le possiede ( ovviamente ANRAPAO ) sarebbe bellissimo.

« Last Edit: May 30, 2013, 07:17:23 PM by musicmanx »
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline Ste

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #3 on: May 30, 2013, 08:27:52 PM »
bella, grazie davvero.
e complimenti ;)
"Devi diventare il campione mondiale di mezza ottava"
cit.

Offline eugeniovi

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #4 on: May 30, 2013, 08:46:12 PM »
Ringrazio tutti, davvero. Ho scritto quello che le mie capacita' tecniche mi consentono di scrivere.  E ringrazio indistintamente tutti i forumisti, leggervi ogni giorno mi ha dato la volonta' per superare i momenti 'difficili' e studiare con entusiasmo questo strumento bellissimo. Gli insegnamenti di Tony mi hanno riconciliato con la mia visione 'problematica' dello studio imparando che cambiando, provando, sperimentando tutto va meglio. Ciao

Offline anrapa

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #5 on: May 31, 2013, 11:40:36 PM »
:)
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Offline musicmanx

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #6 on: June 01, 2013, 07:15:47 PM »
Pero dopo la recensione di Eugenio ( molto passionale ) ce ne starebbe bene una ( teccnica ) di Tony . E credo che nessuno meglio di lui possa farla .
Anche perche' la prana 3 non credo che qui sul forum l'abbiano suonata in tanti.
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline anrapa

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #7 on: June 01, 2013, 11:04:01 PM »
A grande richiesta... :D
In questi giorni Fabrizio B. mi ha prestato la sua P3 e la sto testando in tutti i modi possibili ed immaginabili, a disposizione ho il suo B4 Prana con foro da 12, un B4 FL Prana con foro da 10 (Flumpet) un B2M (che non ho ancora provato per mancanza di tempo) ed un B3F S7 LT Prana con foro da 15.
Dopo un po' di concerti "arrabbiati" che ho dovuto fare con una Taylor Lite ed un bocchino a foro 21 ho faticato un po' a tornare "in pista" con la P3: il peso minore rispetto alla Lite e soprattutto alla AJNA effettivamente mi ha spiazzato perché l'istinto è quello di soffiare di più per sopperire alla minore massa ma è una battaglia persa in partenza...
Una chiacchierata con Adam mi ha convinto a ritornare a fare le mie cosine suonando pppp su 3 ottave "pranizzando l'emissione" (prendendo ancor più aria del solito e lasciandola uscire senza spingere per niente).
Una mezz'oretta dopo il bocchino col foro da 12 mi è sembrato di gran lunga quello più equilibrato anche se quello più stretto sembra offrire più sicurezza.

Confronto: la AJNA è un vero e proprio cannone, sa suonare fortissimissimo senza sbragare ma riesce ad essere piacevole anche suonando molto piano. La P3 urla meno ma è più immediata e più veloce nella risposta, di gran lunga meno "lasca" rispetto alla AJNA, per intenderci slotta molto di più. Note critiche come il Sol alto ed il Do acuto mantengono molto di più la loro naturale intonazione mentre con la AJNA devi sforzarti molto di più a non crescere quando spingi o quando sei stanco.
Il minor peso dello strumento aiuta ad esser più rilassati e ho avuto l'idea che sia una tromba più facile da gestire in concerti lunghi anche se non ho superato l'ora di studio di seguito per il momento.

I bottom caps hanno, come al solito, un'influenza notevole sull'intonazione e bisogna spenderci un po' di tempo per trovare il setup corretto ma non è un fattore critico come con la AJNA. La campana un po' più spessa della P3 di Adam (che dovrebbe essere quella della MF se non ricordo male) aiuta un po' quando si suona molto piano perché... puoi suonarla più forte per ottenere lo stesso volume, cosa che mi piace, il passaggio dal Sol al La alto è semplicemente... burroso. Chi non ha mai provato una Monette Prana con un bocchino Prana semplicemente non può farsi un'idea di come, letteralmente, non ci sia nessuna distanza fra quelle note. Fin dall'inizio è stata la cosa che mi ha colpito di più di tutte le Monette.
Ma anche il Sol alto è di suo un'esperienza particolare: non dover aggiustare nulla ma pensarlo solo il più vicino possibile al Mi, quando ci si abitua, porta ad una sensazione di "non sto suonando le note alte" veramente piacevole.
La cosa che devo ancora mettere a fuoco è la resistenza del sistema trombettista-bocchino-strumento: con equipaggiamenti così larghi la compressione va creata a monte (che si usi la lingua o le labbra non c'è differenza) e ci vuole una notevole preparazione tecnica e muscolare. A me aiuta tantissimo l'esercizio della matita/cucchiaino. La consapevolezza di un buono stato di forma muscolare aiuta a non farsela addosso all'idea di dover suonare in registri estremi o ppp.

Rispetto alla AJNA ho trovato che i pedali sono molto più a fuoco, parecchio nitidi e spaziati, le note acute sono facili come al solito, a patto di non spingere sperando che il bocchino "opponga resistenza". L'estensione è la medesima che ho con le Taylor ma dal Mi acuto in su, forse complice il bocchino, sono molto meno "slottanti", arrivo sempre al mio solito limite, Si/Sib, ma con la P3 "scivolo" mentre ci arrivo, con la Taylor "urlo" o comunque ottengo un suono più "da tromba" e meno "da flauto".

Suono: c'è chi lo ama e c'è chi lo odia, a me piace da morire, soprattutto quando ne sei l'artefice. Non è adatto a tutti i generi, è evidente, ma ha il suo perché. Con la tazza Flumpet è burro puro e, diversamente dal flicorno vero e proprio, non perdi in tecnica o in estensione, o in suono!
Il bocchino col foro più stretto risulta nettamente più chiaro, una soluzione che mi piace poco ma che è adatta per il funky e, forse, per la big band.

Meccanica: ricordo che in passato Fabrizio ha avuto problemi ma ora a me pare che fili liscia come l'olio (eheheh), la compressione è a posto e la pompa d'intonazione è bella tesa come per tradizione Monette (anche quelle di Adam ed altre che ho provato sono veramente "giuste giuste").

Come rifiniture non sono d'accordo con Eugenio: lasciano a desiderare, soprattutto quelle degli elementi fra cannello, pistoni e campana, cosa che mi è stata fatta notare anche da Taylor MA, bado alla sostanza e lo strumento suona magnificamente quindi poco mi importa se la saldatura non è un'opera d'arte.
Anche quella di Adam non è meravigliosa ma essendo placcata oro le imperfezioni si notano meno.

Fattore "wow": è una Monette, è una Prana, c'è scritto sopra Fabrizio Bosso... è una goduria!!!

Fattore didattico: suonare strumenti così "sbilanciati" è un terno al lotto, se li intendi nel modo giusto sono pura didattica... suonano solo se tu sei super a posto sotto tutti i punti di vista. Se invece ci si incaponisce non se ne viene fuori e la odi.
Io noto che più la suono e meglio suono qualsiasi altra tromba mentre noto che più suono trombe standard e bocchini normali e peggio suono le Taylor e le Monette. Un motivo ci sarà...

Se mi viene in mente dell'altro lo scrivo domani.
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Offline Ale Vinci

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #8 on: June 02, 2013, 12:17:01 AM »
Grazie sia ad Eugenio che a Tony...è sempre interessante leggere  recensioni così ben scritte...trasmettete le vostre sensazioni e date l'idea di aver provato la tromba anche se virtualmente.
La P3 l' ho provata per pochi istanti....dalle poche note che ho tirato fuori ricordo che è attualmente la più bella tromba che abbia mai suonata.
Stupenda tromba
Tromba Taylor Chicago II Standard laccata, Tromba in Sib "smontabile" Di Grigoli, Tromba in Sib smontata (ex Bach 37 Stellina), Tromba in Do Di Grigoli 2P06, Flicorno Soprano Bach Aristocrat, Trombino Scherzer 8112, Pocket trumpet Alysee

Offline musicmanx

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #9 on: June 02, 2013, 12:40:05 AM »
Tony sei un mito.
Grazie grazie per la recensione.
Avere a casa quella tromba li' e' veramente ( sprattutto quella di Fabrizio B.) la goduria di tutte le godurie e tu per la tua competenza e la tua passione te lo meriti alla grande.

E domani porca di quella gran zozza studio tutto il giorno  salut salut salut salut
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Offline toro

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #10 on: June 02, 2013, 01:09:49 AM »
Dietro una recensione come quella di Tony,a volte mi chiedo quanti sacrifici sono stati fatti ed ho una sorta di ammirazione,perche' credo che non sia per niente facile arrivare a cotanta cultura trombettistica......uno ci deve sudare le sette camicie!!!Non credo che mai mi sara' concesso di poter arrivare a quel limite ,bisogna veramente dedicarci una vita...e capirne,eppoi ,mettiamola cosi',ho un mucchio di altre cose da fare!!(che scusa del ca..o)
Grazie Tony
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline paolotretteltrumpet

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #11 on: June 02, 2013, 07:34:46 AM »
il passaggio dal Sol al La alto è semplicemente... burroso. Chi non ha mai provato una Monette Prana con un bocchino Prana semplicemente non può farsi un'idea di come, letteralmente, non ci sia nessuna distanza fra quelle note. Fin dall'inizio è stata la cosa che mi ha colpito di più di tutte le Monette.

Grazie ad Eugenio ed a Tony!!

Interessante questo punto tecnico, la "burrosità" dal sol al la alto, cioè senza lo scalino.
E' un punto per me importante che sottopongo sempre come test ad una tromba.
Anche dal sol al sol# (ancora di più accentuato)
Fino adesso la tromba imbattibile su questo aspetto è sicuramente la Best Brass,
grazie alle macchine veramente innovative di Hamanaga.
Però mi viene il dubbio che la facilità sia dovuto alle macchine o a qualcos'altro?
ciao
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Offline Dizzy123

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #12 on: June 02, 2013, 09:19:24 AM »
la compressione va creata a monte (che si usi la lingua o le labbra non c'è differenza)

Grazie per la recensione!!!

Off topic: Tony puoi aprire una discussione su questa tua frase?
Dove descrivi come creare questa compressione a monte?
Altro che "no pressing", se non ti "avviti" il bocchino alle labbra non suoni!!!

Offline eugeniovi

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Re:Recensione Prana 3
« Reply #13 on: June 02, 2013, 10:06:56 AM »
Grazie Tony, vediamo se questa volta martedì riusciamo a farle stare un po' in compagnia, non vedo l'ora! Ciao

Offline Norman

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Recensione Prana 3
« Reply #14 on: June 02, 2013, 10:35:23 AM »
Grazie per la recensione!!!

Off topic: Tony puoi aprire una discussione su questa tua frase?
Dove descrivi come creare questa compressione a monte?

Provo a rispondere io. La compressione va creata a monte secondo me prima di tutto "caricandosi" bene d'aria, in modo tale da generare il sufficiente supporto della colonna d'aria senza doverla "spingere", poi gestendo la velocità dell'aria prima che entri nel bocchino. Perché questo funzioni è necessario che le labbra imparino a vibrare alla frequenza giusta con la minima "forza" d'aria possibile, in maniera efficiente. Più si fa affidamento sulla resistenza dello strumento per far vibrare le labbra, più saranno necessarie pressione interna dell'aria e pressione esterna del bocchino sulle labbra. Il risultato non può che essere inefficiente.

La corretta vibrazione delle labbra secondo me si ottiene solo sforzandosi di studiare a volumi bassi, sul piano o addirittura sul pianissimo, cercando un suono pulito ed una flessibilità fluida su tutto il registro. Queste cose si ottengono solo con la massima leggerezza sulle labbra.

Quindi il problema non è tanto come ottenere la compressione, è capire che tipo di sensazione e di suono cercare a livello delle labbra. Questo solo un insegnante bravo (e che suona in questa maniera...) è in grado di farlo capire.

Quanto a lingua-labbra, io penso che lavorino insieme, in misura variabile secondo la situazione. Io uso di più la lingua sul piano e sulla flessibilità, mentre la uso meno in altri momenti. Ma usare tanto la lingua secondo me è un ottimo modo per togliere pressione sulle labbra e darle modo di "imparare" a vibrare correttamente. Una volta fatto questo poi uno fa sempre in tempo ad aprire il gas e sparare a cannone, non solo lo potrà fare ugualmente, ma avrà molti meno problemi di resistenza anche a suonare forte e aperto.

Allora forse io rispetto a Tony esprimerei il concetto ribaltandolo: migliorando la vibrazione delle labbra è possibile suonare con molta, molta meno compressione dell'aria, e questo è senz'altro preferibile.
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