Italian Trumpet Forum
Didattica => Scuole trombettistiche => : baudo June 06, 2009, 02:52:12 PM
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Rieccomi qua,mi pacerebbe approfondire un concetto fondamentale su cui,credo,tutte le varie scuole trombettistiche concordino trasversalmente,coie' la "gola aperta".Mi spiego meglio:al di la delle metafore o immagini visive utilizzate e sicuramente efficaci(patata bollente in gola,immaginare di cantare lirico,appannare un vetro ecc.)mi chiedo se ci sia un metodo diciamo empirico o fisico per raggiungere lo scopo oltre alla conferma che cio' avvenga sentendo il suono;in sostanza come apro la gola?
Abbiate pazienza se la domanda e' idiota,ma cerco di diradare la nebbia che avvolge alcuni concetti basilari senza i quali e' come soffiare nella grondaia di casa(sto parlando di me naturalmente).Grazie anticipatamente
a tutti coloro che aiuteranno questo vecchio suonatore del tubo.
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Rieccomi qua,mi pacerebbe approfondire un concetto fondamentale su cui,credo,tutte le varie scuole trombettistiche concordino trasversalmente,coie' la "gola aperta".Mi spiego meglio:al di la delle metafore o immagini visive utilizzate e sicuramente efficaci(patata bollente in gola,immaginare di cantare lirico,appannare un vetro ecc.)mi chiedo se ci sia un metodo diciamo empirico o fisico per raggiungere lo scopo oltre alla conferma che cio' avvenga sentendo il suono;in sostanza come apro la gola?
Abbiate pazienza se la domanda e' idiota,ma cerco di diradare la nebbia che avvolge alcuni concetti basilari senza i quali e' come soffiare nella grondaia di casa(sto parlando di me naturalmente).Grazie anticipatamente
a tutti coloro che aiuteranno questo vecchio suonatore del tubo.
Non è una cosa idiota, anche a me interessa! pollices
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Io provo a dire la mia... oltre ai giustissimi consigli sotto forma di metafore (appannare lo specchio, uovo in bocca etc etc) io ho notato i maggiori risultati assumendo il giusto atteggiamento mentale nei confronti della musica. Voglio intendere che è importantissimo cercare di aprire la gola attraverso le metafore ma è altrettanto importante suonare essendo consci che è inutile avere paura di sbagliare, le stecche usciranno sempre anche se si è preparatissimi. Tanto vale cercare di suonare al meglio delle proprie possibilità accettando eventuali errori. Spesso ci si contrae solo per paura di sbagliare e così facendo si aumentano sensibilimente le probabilità di steccare o, se ci va bene, di avere un suono non adeguato.
Un altro approccio che mi aiuta tantissimo è di pensare tutte le note un po' più basse di quanto non ci si aspetta normalmente. Non tantissimo, basta un mezzo tono. Quando lo faccio tutti i suoni risultano più pieni e centrati, cosa che dimostra quanto normalmente le note vengono percepite erroneamente più alte del dovuto.
Ultimo consiglio che ti do è di pensare alla frase musicale avulsa dal registro in cui la stai suonando evitando così di avere "riferimenti pericolosi". Tantissime volte capita di faticare a suonare un passaggio ma non si ha nessun problema a suonare un passaggio molto più acuto semplicemente perchè lo si suona da tanto tempo ed è stato "digerito".
Per questo motivo è utilissimo studiare lo stesso passaggio con trombe sempre più piccole (Sib, Do, Re, Mib e poi magari con il trombino) per notare come, alla fin fine, non è l'altezza effettiva del passaggio a metterci in crisi (chiudendo la gola) ma piuttosto l'altezza relativa di una nota all'interno di una frase.
Spesso mi capita di far ascoltare a qualche allievo l'inizio del concerto di Haydn con la tromba in Sib suonandolo prima come scritto e poi l'ottava superiore. La cosa curiosa è che il Sol d'effetto (il La del passaggio "Re mi fa sol La Fa mi re...) è sempre la nota critica, indipendentemente dall'ottava in cui sto suonando.
Ho riflettuto a lungo su questa cosa e ne ho tratto notevole beneficio, spero serva anche a voi!
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Grazie Tony,come sempre riesci ad essere conciso ed efficace nelle spiegazioni pollices,pero' a questo punto mi sorge un dubbio( o una cosiderazion da fare):non e' che la gola di per se e' aperta gia' di suo e noi la chiudiamo,come facevi giustamente osservare tu,istintivamente davanti a passaggi o fraseggi che riteniamo ostici o particolarmente difficoltosi,quindi non c'e' niente da aprire ma piu' che altro da"non chiudere"?Scusate nuovamente il giro di parole un po' vizioso ma spero di aver reso l'idea.Se ho detto delle c...te sono pronto alla lapidazione impaurit.Grazie
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Io penso che per un 90% delle persone sia così, sono rari quelli che, in un sol centrale tenuto, chiudono la gola. E' da tempo che sostengo che la tromba sia uno strumento da affrontare anche se non soprattutto da un punto di vista psicologico. Probabilmente, essendomi l'argomento caro, noto facilmente i problemi legati ad un errato approccio psicologico. Non escludo però che gli altri problemi possano essere molto più comuni ma sia io a notarli di meno.
Ciao!
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Ciao, mi fà piacere dirti che secondo il mio modesto parere il probblema della gola come tanti altri lo puoi migliorare quando in fase di studio, seguendo una qualunque indicazione data da un bravo musicista e maestro, percepisci la giusta sensazione e cerchi di memorizzarla e quindi con il tempo di renderla istintiva ed automatica, fermo restando che il nostro monitor è sempre la qualità del suono (devi sempre partire da un dato certo di riferimento) e che dobbiamo sempre fare attenzione ad un' efficiente utilizzo dell' aria (motore di tutto). Per il resto, quando poi si stà suonando, bisogna concentrarsi sulla musica, nota per nota, cercando di godersela e quindi di suonare rilassati per ridurre al minimo qualsiasi tensione muscolare compreso la chiusura della gola.
Quelli che per noi trombettisti, prima di risolverli, sembrano traguardi irraggiungibili, poi in alcuni momenti inaspettati sembra si risolvano da soli ma in effetti è il giusto risultato di uno studio approfondito e costante e di una inesauribile passione per la tromba.
Saluti e grazie per il quesito e l'attenzione.
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Chicago school all'ennesima potenza! ;)
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Ciao, mi fà piacere dirti che secondo il mio modesto parere il probblema della gola come tanti altri lo puoi migliorare quando in fase di studio, seguendo una qualunque indicazione data da un bravo musicista e maestro, percepisci la giusta sensazione e cerchi di memorizzarla e quindi con il tempo di renderla istintiva ed automatica, fermo restando che il nostro monitor è sempre la qualità del suono (devi sempre partire da un dato certo di riferimento) e che dobbiamo sempre fare attenzione ad un' efficiente utilizzo dell' aria (motore di tutto). Per il resto, quando poi si stà suonando, bisogna concentrarsi sulla musica, nota per nota, cercando di godersela e quindi di suonare rilassati per ridurre al minimo qualsiasi tensione muscolare compreso la chiusura della gola.
Quelli che per noi trombettisti, prima di risolverli, sembrano traguardi irraggiungibili, poi in alcuni momenti inaspettati sembra si risolvano da soli ma in effetti è il giusto risultato di uno studio approfondito e costante e di una inesauribile passione per la tromba.
Saluti e grazie per il quesito e l'attenzione.
Sono pienamente d'accordo. pollices
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Concordo anch'io con "Wind and Song"...
Se ti è d'aiuto, a me ha aiutato pensare alla vocale HOE, pronunciando quella "via di mezzo" tra O e E, soprattutto in inspirazione. Cantare le note (e cantare veramente con la voce i passaggi prima di suonarli) poi aiuta a usare correttamente l'aria, è così semplice che sembra difficile. Non pensare di memorizzarlo, studia concentrato ogni volta, cerca di ripetere le cose buone nello stesso modo, non distrarti mai, piuttosto smetti di studiare. Vedrai che il corpo imparerà da solo.
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Grazie a voi per i suggerimenti sempre preziosissimi grazi,in particolare quello sull' inspirazione mi interessa molto,anche Pierobon nel suo dvd pone l'attenzione su questo aspetto,il fatto e' che smantellare certe cattive abitudini alla mia eta' non e' semplicissimo anche se,studiando con costanza e con testa,qualche piccola soddisfazione arriva.Complimenti a Valerio per le performance on line.Ciao
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Grazie Tony,come sempre riesci ad essere conciso....
...beh....insomma.....proprio "conciso" non direi....... :D
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...beh....insomma.....proprio "conciso" non direi....... :D
Per la serie...
La recensione devo dividerla in 3 post che non ci entra! ;D
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:)
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Complimenti a Valerio per le performance on line.Ciao
Grazie smil
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Grazie a voi per i suggerimenti sempre preziosissimi grazi,in particolare quello sull' inspirazione mi interessa molto,anche Pierobon nel suo dvd pone l'attenzione su questo aspetto,il fatto e' che smantellare certe cattive abitudini alla mia eta' non e' semplicissimo anche se,studiando con costanza e con testa,qualche piccola soddisfazione arriva.Complimenti a Valerio per le performance on line.Ciao
Non devi smantellare certe cattive abitudini, ma devi crearne di nuove!!! Concetto importantissimo...
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Non devi smantellare certe cattive abitudini, ma devi crearne di nuove!!! Concetto importantissimo...
pollices
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Salve ragazzi , anche se non scrivo, vi leggo spessissimo, vorrei sottoporvi il mio problema, suonando una qualsiasi scala o esercizi di flessibilità man mano che salgo tendo ad irrigidirmi e a chiudere la gola tanto che arrivo al massimo e non sempre al Do sopra il pentagramma per intenderci , la stessa cosa mi capita sia con la SIb sia con la Do sia con la Mib .
Questa cosa mi sta facendo impazzire, perchè pur avendo magari un bel suono sul registro medio appena tendo a salire rovino tutto, il maestro mi dice di pensarle all'ottava più bassa , ma non sudccede nulla .
Ho la sensazione di sbagliare qualcosa , però non so cosa. qualcuna ha consigli da darmi???
Grazie a tutti anticipatamente
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Io l'ho trovato interessante, prova a navigarci un po'. Ciao
http://www.trumpetherald.com/forum/viewtopic.php?t=122604
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Salve ragazzi , anche se non scrivo, vi leggo spessissimo, vorrei sottoporvi il mio problema, suonando una qualsiasi scala o esercizi di flessibilità man mano che salgo tendo ad irrigidirmi e a chiudere la gola tanto che arrivo al massimo e non sempre al Do sopra il pentagramma per intenderci , la stessa cosa mi capita sia con la SIb sia con la Do sia con la Mib .
Questa cosa mi sta facendo impazzire, perchè pur avendo magari un bel suono sul registro medio appena tendo a salire rovino tutto, il maestro mi dice di pensarle all'ottava più bassa , ma non sudccede nulla .
Ho la sensazione di sbagliare qualcosa , però non so cosa. qualcuna ha consigli da darmi???
Grazie a tutti anticipatamente
Eh, ti devi abituare a suonare rilassato anche quando vai su. Anche io ho la tendenza ad irrigidirmi. Ci sono alcune cose che mi aiutano molto. Una è fare attenzione alla respirazione, a mantenere l'emissione sempre nella stessa "direzione", senza andare a cercare le note alte. Un'altra è fare attenzione a non irrigidire l'addome: anni fa ad un master Francesco Tamiati (prima tromba della Scala) spiegò che esiste un riflesso muscolare condizionato che fa sì che quando si irrigidisce l'addome si irrigidisce anche la gola. Io ho verificato che effettivamente quando una nota alta non mi esce molto spesso mi rendo conto di aver dato la "spinta" con l'addome. Per evitare questo faccio il pensiero opposto, quando salgo penso proprio a rilassare la pancia, a lasciare che si gonfi.
Questo solo per farti un esempio, devi capire esattamente in che modo ti irrigidisci ed evitare di farlo. Tutto nasce, molto banalmente, dalla paura di non prendere le note alte, che genera l'istinto di cercarle con un lavoro muscolare che invece è inutile e dannoso. E' un po' come l'istinto che, quando si scia, porta a mettere il peso a monte, che è l'esatto contrario di quello che si deve fare per rimanere in piedi.
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Secondo il mio punto di vista il problema è a monte nell'inspirazione!
Mi spiego meglio , irrigidisci, chiudi la gola ecc perchè sopperisci alla mancanza di velocità dell'aria quando sali, stringendo!
Devi inspirare in modo profondo e quando sali è solo l'aria che aumenta la velocità , tutto il corpo rimane in relax, consiglio esercizi di flessibilità arpeggi legati cercando di far correre l'aria aumentando le ottave.
L'aria deve esse un flusso continuo , probabilmente quando attacchi o sali nel registro acuto l'aria si ferma perchè poni della "chiuse" ed è ovvio che ti irrigidisci e fai fatica a suonare!!!
Ciao
Stefano Massari
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........fare attenzione alla respirazione, a mantenere l'emissione sempre nella stessa "direzione", senza andare a cercare le note alte. ..... fare attenzione a non irrigidire l'addome: .......esiste un riflesso muscolare condizionato che fa sì che quando si irrigidisce l'addome si irrigidisce anche la gola.......quando una nota alta non mi esce molto spesso mi rendo conto di aver dato la "spinta" con l'addome. Per evitare questo faccio il pensiero opposto, quando salgo penso proprio a rilassare la pancia, a lasciare che si gonfi......Mi spiego meglio , irrigidisci, chiudi la gola ecc perchè sopperisci alla mancanza di velocità dell'aria quando sali, stringendo!
Devi inspirare in modo profondo e quando sali è solo l'aria che aumenta la velocità .......
L'aria deve esse un flusso continuo , probabilmente quando attacchi o sali nel registro acuto l'aria si ferma perchè poni della "chiuse" ed è ovvio che ti irrigidisci e fai fatica a suonare!!!
Ciao
Stefano Massari
Quante volte il mio inegnante mi ripete queste cose irrid irrid...........praticamente quanto ho citato è un "distillato"di pratica felicissim
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Rieccomi qua,mi pacerebbe approfondire un concetto fondamentale su cui,credo,tutte le varie scuole trombettistiche concordino trasversalmente,coie' la "gola aperta";.................in sostanza come apro la gola?
Allora.................circa due settimane fa, durante la lezione con il mio insegnante, decidiamo di suonare un pezzo con me alla tromba e lui al pianoforte.
Premetto che le mie lezioni sono sempre pomeridiane dalle 14,30 alle 15,30 ma quel giorno era di mattina per una rimessa.
Il pezzo in questione My Way del grande Frank..................gioia e dolore, nel senso che se resto nel registro del C centrale tutto bene ma quando salgo......ohi ohi ohi.
Durante la mia performance, l'insegnate si volta all'improvviso verso di me, sempre accompagnandomi al piano, con una espressione esterefatta. Allo stesso tempo ero sopreso pure io di quello che stavo facendo perchè salivo che era un piacere e con il minimo sforzo e una omogeneità di suono che mai in questi due anni di studio mi era capitato di avere.
Non vi dico i complimenti che mi ha fatto e di come mi sono sentito...................a un passo dal cielo!!
Mi chiede se mi ero esercitato parecchio su questo pezzo nei giorni scorsi.................macchè rispondo, lo risuono oggi dopo una settimana.
Ebbene, riflettendo sulla mia esecuzione, la conclusione è stata questa: "stavo sbadigliando mentre suonavo"!!!
Quindi, per esperienza personale, mi sento di dirti in tutta tranquillità che quella è l'apertura giusta di gola con la spinta giusta.
Prova mentre suoni a sbadigliare; naturalmente lo sbadiglio non sbracato a bocca aperta, ti devi sforzare per quanto possibile a tenere le labbra chiuse e mandare avanti l'aria.
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Ebbene, riflettendo sulla mia esecuzione, la conclusione è stata questa: "stavo sbadigliando mentre suonavo"!!!
...grande ! sbellicars
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Salve ragazzi , anche se non scrivo, vi leggo spessissimo, vorrei sottoporvi il mio problema, suonando una qualsiasi scala o esercizi di flessibilità man mano che salgo tendo ad irrigidirmi e a chiudere la gola tanto che arrivo al massimo e non sempre al Do sopra il pentagramma per intenderci .......il maestro mi dice di pensarle all'ottava più bassa , ma non sudccede nulla .
Ho la sensazione di sbagliare qualcosa , però non so cosa. qualcuna ha consigli da darmi???
Grazie a tutti anticipatamente
Idem!
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Secondo il mio punto di vista il problema è a monte nell'inspirazione!
Mi spiego meglio , irrigidisci, chiudi la gola ecc perchè sopperisci alla mancanza di velocità dell'aria quando sali, stringendo!
Devi inspirare in modo profondo e quando sali è solo l'aria che aumenta la velocità , tutto il corpo rimane in relax, consiglio esercizi di flessibilità arpeggi legati cercando di far correre l'aria aumentando le ottave.
L'aria deve esse un flusso continuo , probabilmente quando attacchi o sali nel registro acuto l'aria si ferma perchè poni della "chiuse" ed è ovvio che ti irrigidisci e fai fatica a suonare!!!
Ciao
Stefano Massari
Francesco,ti meriti un punticino se non altro per essere riuscito a coinvolgere Stefano ;)
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Secondo il mio punto di vista il problema è a monte nell'inspirazione!
Mi spiego meglio , irrigidisci, chiudi la gola ecc perchè sopperisci alla mancanza di velocità dell'aria quando sali, stringendo!
Devi inspirare in modo profondo e quando sali è solo l'aria che aumenta la velocità , tutto il corpo rimane in relax, consiglio esercizi di flessibilità arpeggi legati cercando di far correre l'aria aumentando le ottave.
L'aria deve esse un flusso continuo , probabilmente quando attacchi o sali nel registro acuto l'aria si ferma perchè poni della "chiuse" ed è ovvio che ti irrigidisci e fai fatica a suonare!!!
Ciao
Stefano Massari
Grazie a tutti e a Stefano per il consiglio, in effetti trovo come se ci fosse un muro oltre il quale non riesco ad andare
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Ed esercizi anche di respirazione
IO ne ho imparato uno sabato, mentre stavo parlando con un editore di spartiti, libretti vari cn basi etc etc. Vabbe lui fa l'ediore per 3/4 orchesrt di liscio, ha scritto un paio di migliaia di canzoni, poi date da eseguire a svariati cantanti/musicisti. Beh lui mi ha deto diare questo esercizio (da irpeterenon piu di 5/6 volte di seguito);
Inspirare a fondo per 8 secondi. Trattenare un attimo il fiato, espirare, cantando una notta parecchio bassa, per 15 secondi (o fino a quando l'aria e' finita, ma in 16 secondi su notabassa dovrebbe esaurirsi il tutto), rimanere ancora in apnea (aria sembra che nn ce ne ia piu per emttere un suono ma unpo e' rimasta) contando fino a 8 e ripetere!
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Grazie a voi per i suggerimenti sempre preziosissimi grazi,in particolare quello sull' inspirazione mi interessa molto,anche Pierobon nel suo dvd pone l'attenzione su questo aspetto,il fatto e' che smantellare certe cattive abitudini alla mia eta' non e' semplicissimo anche se,studiando con costanza e con testa,qualche piccola soddisfazione arriva.Complimenti a Valerio per le performance on line.Ciao
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A quale DVD di Pierobon ti riferisci ?
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Grazie a voi per i suggerimenti sempre preziosissimi grazi,in particolare quello sull' inspirazione mi interessa molto,anche Pierobon nel suo dvd pone l'attenzione su questo aspetto,il fatto e' che smantellare certe cattive abitudini alla mia eta' non e' semplicissimo anche se,studiando con costanza e con testa,qualche piccola soddisfazione arriva.Complimenti a Valerio per le performance on line.Ciao
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A quale DVD di Pierobon ti riferisci ?
A quale DVD di Pierobon ti riferisci ?
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Ebbene, riflettendo sulla mia esecuzione, la conclusione è stata questa: "stavo sbadigliando mentre suonavo"!!!
Premesso che a me non interessa cantare, ovvero diventare un cantante, ogni tanto lo faccio per avere la giusta intonazione e per vedere se sono intonato mi sono regalato il "Vocal Trainer" della Roland VT-12.
Piuttosto che intonarmi con la tastiera preferisco intonarmi con la voce e poi rifare la stessa nota sulla tromba.
Ieri mi è arrivato l'aggeggio e subito ho provato ad intonare la scala di C maggiore.................sono sopra di un semitono su quasi tutte le note.
Mi sono letto i vari libretti in dotazione di cui posto la foto di una pagina
http://www.4shared.com/download/bw_ZULOL/Libretto_istruzioni_Roland.jpg?tsid=20130522-112541-d3bcdac4
In basso a destra nei suggerimenti, leggete un po il primo punto felicissim........................ sbellicars sbellicars sbellicars
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Non devi smantellare certe cattive abitudini, ma devi crearne di nuove!!! Concetto importantissimo...
Arnold Jacobs