Quello che dice Tony l'ho sperimentato anche io: il punto è che la nota deve venire fuori già con una bella vibrazione col solo bocchino, senza eccessive forzature. Giuffredi mi ha fatto notare come pressoché tutta la mia estensione sopra il do centrale era forzata, fuori centro, ottenuta più con la forza bruta che con una tecnica corretta. Me la sto ricostruendo a poco a poco... Se la vibrazione non è ottimale a livello delle labbra, andare a salire diventa un tormento. E' la solita vecchia storia, bisogna resistere alla tentazione di spingersi più su senza aver prima consolidato quello che c'è sotto. Quindi lavorare passo dopo passo, cercando di mantenere la stessa qualità del suono man mano che si sale. E' ovvio però che se c'è qualche magagna a livello di impostazione, si può andare avanti per anni, ma non si cava un ragno dal buco. Io per esempio mi sono reso conto che suonavo troppo aperto, e quindi dovevo lavorare troppo di labbro per andare a centrare le note alte. Invece ora riesco a lavorare molto di più sfruttando la velocità dell'aria. Ne guadagno in qualità del suono, leggerezza, flessibilità, tutto. Io ci lavoro facendo tanto Clarke, scale lente, suonando piano, cercando la leggerezza e la centratura del suono. Anche il bending è un bel termometro, se la nota è ben centrata, riesci a piegarla facilmente. Se non riesci, probabilmente è perché a livello di vibrazione delle labbra già c'è troppa forzatura.
Morale: se fate fatica a fare certe note, occhio che probabilmente c'è già qualcosa che non funziona a dovere anche in quelle prima.