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Dirtysound è innegabile che ci siano tante difficoltà nello studio di uno strumento musicale  e per gli strumenti a fiato ce ne sono alcune ricorrenti legate alla emissione ed alla respirazione .
Spesso sono eccessivamente critico con me stesso e sono d'accordo con IMaurizio : non è detto che questa sia la strada migliore.
Ti faccio un esempio concreto :
magari sto una settimana a studiare l'esercizio del Clarke n2 sul  fa diesis (con tutte quelle belle alterazioni) e tralascio altri aspetti legati alla improvvisazione o alla conoscenza degli accordi o alla memorizzazione di un tema. alla fine saprò eseguire bene quell'esercizio su quella tonalità ma ho tralasciato tante altre cose.
Per me la vera svolta è stata godere dello studio e studiare progressivamente avendo ben presente quelli che sono i principi fondamentali.
("assenza di sforzo", omogeneità nel suono , affrontare le difficoltà progressivamente ecc..).

Nella mia esperienza anche gli errori a volte possono essere considerati " utili".
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L'argomento sta prendendo una piega interessante , perchè forse mi permetterà di sviscerare quelle difficoltà che in fondo mi hanno frenato nell'apprendimento e delle quali mi sono accorto, solo successivamente: non esistono scorciatoie per bypassarle   .....

Hai messo tantissima carne al fuoco, ed è molto difficile rispondere senza conoscere il caso specifico, sia della persona che dei materiali usati e del modo in cui sono stati usati.

Come risposta generale alle cose che hai scritto potrei proporre un "DIPENDE" grande come una casa   :D

Lo studio stanca, richiede tempo, impegno e concentrazione, ed è vero da un lato che farlo in modo incompleto/imperfetto/approssimativo può allungare i tempi di maturazione.

D'altro canto è pure vero che l'essere eccessivamente critici, puntigliosi e rigorosi non è detto che sia la strada migliore da percorrere e che produca i migliori risultati.

Visto che abbiamo parlato del Clarke faccio un esempio su quello:
quando lo si comincia a studiare non è affatto necessario preoccuparsi troppo del suono, della qualità e bellezza dello stesso,
perché non è quello lo scopo primario di quegli studi.

Ricordiamoci che un qualsiasi studio/esercizio non è quasi mai il fine per lo strumentista ma sostanzialmente un mezzo per raggiungere determinati risultati sullo strumento.

Quando si studia quindi è molto importante sapere/imparare a cosa serve un determinato esercizio e su quali aspetti occorre concentrarsi e quali invece possono essere messi in secondo piano.   
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si può chiudere,ritiro la vendita.Grazie
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Annunci Importanti / Re: ITG 2024 California May 28 June 1
« Last post by eugeniovi on May 23, 2024, 05:12:06 PM »
Intanto gli auguriamo nuovi successi e poi aspettiamo fiduciosi  :)
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Annunci Importanti / ITG 2024 California May 28 June 1
« Last post by Zosimo on May 23, 2024, 04:10:21 PM »
Come tutti gli anni, anche quest'anno ci sarà
la famosa fiera internazionale più grande d'america sulle trombe.
Negli anni passati il nostro Vate(r) ci faceva una bella disamina.
Dopo tanti anni è tornato e vediamo cosa ci racconterà.
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Off-Topic / Libris
« Last post by Zosimo on May 23, 2024, 03:58:53 PM »
Qualcuno mi consiglia un bel libro non per forza musicale
anche saggio, autobio o bio, sono abbastanza onnivoro di testi
appassioananti. grazie
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Marche e Modelli / Re: Nuovo flicorno Resonance 4 pistoni mod Nakariakov
« Last post by Zosimo on May 22, 2024, 10:24:27 AM »
Ne vedremo delle belle all itg.
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Marche e Modelli / Re: Nuovo flicorno Resonance 4 pistoni mod Nakariakov
« Last post by anrapa on May 22, 2024, 01:44:43 AM »
Grazie a tutti!
Vediamo che effetto farà all’ITG fra una settimana.
Per ora siamo in giro per gli USA a fare un po’ i turisti, appena ho qualche cosa interessante da raccontarvi vi scrivo.
(Quest’anno abbiamo la stanza privata, facciamo le cose in grande)


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Ringrazio entrambi, sia fcoltrane che iMaurizio !
L'argomento sta prendendo una piega interessante, ( e penso forse anche per altri) , perchè forse mi permetterà di sviscerare quelle difficoltà che in fondo mi hanno frenato nell'apprendimento e delle quali mi sono accorto, solo successivamente: non esistono scorciatoie per bypassarle   (  con questo strumento, e forse con tutti gli altri strumenti).... :  devi affrontare ognuna di esse e risolverle.

Vediamone alcune , proprio legate agli esercizi.

Vi sarete tutti accorti che nella lettura esistono scale facili e scale piene di diesis e bemolle .
Quindi si aggiunge una difficoltà visiva di riconoscimento delle note nella loro lettura.
Alzi la mano chi non ha avuto un insegnante che ti ha detto : iniziamo dalle scale di più facile lettura !
(.... Che in fin dei conti ci può anche stare ...)
Poi gli esercizi con l'uso delle note che hanno una più facile emissione .... e tu vai avanti seguendo il maestro...
fino a quando poi cammini tutto sommato decentemente..... (sulle cose ...facili....)
Ovviamente i problemi  sono  stati (abilmente ? ) nascosti ?

- Inizi ad accorgerti della mancanza di qualità (mancanza di risonaza e/o intonazione) su certe note
             ( ...e giù a riniziare daccapo su tutte le note per farle uscire come si deve....  )
- Inizi ad accorgerti della differente emissione/resistenza che certe note hanno o che si palesa con differenti intervalli
             ( ...e giù a riniziare daccapo su quelle le note per suonarle con la corretta emissione....  )
- Inizi ad accorgerti che (alcune ? ) note le ottenevi forzando  !
             ( ...e giù a riniziare daccapo su tutte le note suonandole nella comfort zone ....  )
- Inizi ad accorgerti che hai difficoltà a leggere chiavi più dense di alterazioni
             ( ...e giù a riniziare daccapo su tutte le chiavi....  )
- Inizi ad accorgerti che hai difficoltà a muovere fluidamente le dita tra le posizioni che richiedono di premere più tasti
              (...e giù a riniziare daccapo su tutte le note  e in tutte le chiavi ....  )
- inizi ad accorgerti che per andare veloce con le dita devi essere in controllo consapevole e sincrono la testa , con gli occhi, con la giusta emissione e con la destrezza delle dita  che (non ) hai per poter eseguire il brano e/o certi passaggi ....
              (...e  giù a riniziare daccapo su tutte le note ed in tutte le chiavi come se stessi reiniziando dal 1° giorno....  )       
 :P   :-[

Mi sono fatto l'idea e va detto chiaramente,  anzi va urlato, che se si iniziasse o si fosse iniziato, con i corretti passi e con il giusto tempo di approccio che ognuna di queste difficoltà richiede fin dall'inizio , senza sconti , senza se e senza ma, senza prendere scorciatoie, le quali portano solo ad avere  l'impressione di un progredire  apparente, ( "nascondendo e mascherando" difficoltà che  prima o poi  si paleseranno,
il cui quando sarà solo una questione di tempo. Difficoltà che, immancabilmente e conseguentemente , ci (ri)porteranno, ognuna di esse , al proprio punto di partenza , affinchè si possa correggerle .
Alla fine della giostra, fare le cose per bene, fin dall'inizio, con il giusto tempo e la giusta attenzione richiesta da ognuna di esse , trovo che mi/ci avrebbe fatto riparmiare un mare di  tempo e di stress in meno... ( anni ? )

Suonare in controllo ed in modo consapevole , non passa .... dalle scorciatoie......

Fra l'ascoltare i brani e l'illusione di poterli suonare ed/o anche interpretare BENE....ci passa un mare di studio !....

Poi tuto dipende anche con quali "orecchie" ci si ascolta ". .....( Se ci ascolta Vizzutti , atro che contropelo !.... )

P.S. Arrivare a capire la consapevolezza di Vizzutti nell'ascoltare il suono è da un lato bellissimo perchè ti apre a comprendere le sfumature di suono che lui coglie, da un altro lato è una forte fonte di stress , perchè  ti fa capire dov'è che stai !......
( Oggi sto' proprio  NEGATIVO ! ! ! Pardon!  )   :-[
           
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Studiare solo un libro può essere stancante ... e anche  snervante...
Però, per quanto mi riguarda , ho visto che adottare e studiare  più testi contemporaneamente (di argomenti e tecniche differenti ) alla fin fine mi fa disperdere / concentrare e fissare meno le nozioni che voglio apprendere.

Le nozioni rimangono più proficuamente memorizzate   solo se le  studio  da un solo un libro per volta .... concentrandomi su di esso ....

Avere un kit di studio definito e stabile nel tempo, modificabile a poco a poco, è certamente importante,
ma focalizzarlo su un solo libro per volta può essere controproducente e allungare i tempi di crescita/miglioramento anziché accorciarli.

In modo analogo a quanto accade nello sport o in attività simili, il suonare mette in azione varie aree del corpo e della mente,
esercitarsi solo su alcuni aspetti per lungo tempo può rivelarsi improduttivo.

Nel caso del Clarke, è vero che ha al suo interno esercizi che possono essere affrontati nei giusti modi anche da chi suona da pochi mesi, però è un metodo abbastanza verticale, ogni "Study" successivo aggiunge nuove difficoltà che non necessariamente possono essere superate studiando solo quello.

Non sottovaluterei infine l'effetto noia/eccessiva_routine dell'avere una lista ristretta e ripetitiva di materiali di studio,
l'efficacia di un allenamento dipende anche dal grado di presenza/partecipazione_attiva di chi si allena.

Come avrete capito sono abbastanza convinto che una buona "roadmap di studio", efficace e personalizzata, sia difficile da individuare (anche per un insegnante) ma è uno dei primi obiettivi da raggiungere.  :)
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