Italian Trumpet Forum

La Tromba e i suoi derivati => Bocchini => : Norman December 27, 2008, 06:09:41 PM

: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Norman December 27, 2008, 06:09:41 PM
Per anni ho avuto la convinzione (derivata dall'opinione altrui) che cambiare bocchino fosse un fatto estremamente delicato, in particolare riguardo al diametro. Ormai da svariati mesi invece suono regolarmente due bocchini di misure diverse, e passare da uno all'altro non mi crea problemi di sorta. Sul flicorno passo da un Holton 7C ad un Denis Wick 2, passando per un Bach 3C. Un tempo per me l'appoggio del bocchino sulle labbra era un fatto molto critico, anche un minimo cambiamento mi sembrava una rivoluzione: oggi invece non ci penso più, il bocchino non è più un fattore determinante, ma accessorio. Mi sono convinto che c'è una gamma (anche piuttosto ampia) di diametri che un trombettista può suonare senza problemi. Che ne pensate?
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: anrapa December 27, 2008, 06:31:02 PM
Per me è la profondità della tazza il fattore più importante, in particolar modo quelle alte mi mettono in crisi. Il diametro è invece relativamente meno importante. Diciamo che da un 1C ad un 7C vado abbastanza bene. Sul trombino tollero anche un 10 e mezzo ma non molto di più. Se invece uso tazze D o E non mi esce una nota...
Ci sono persone che sono ancora più tolleranti, diciamo che questo problema diminuisce quando sono particolarmente in forma e forse il motivo è che il bocchino è solo un amplificatore di quello che fanno le labbra: se queste sono a posto il bocchino conta poco. Quando invece sono fuori forma il bocchino è qualcosa su cui "mi appoggio" molto di più e quindi deve essere "perfetto" (qualunque cosa significhi...).
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: fabio bau December 27, 2008, 07:17:38 PM
Anch'io da sempre ho problemi con le tazze alte. Ho bisogno di spazio perchè tendo ad entrare molto nel bocchino e spingo molto da buon sostenitore del "si-press". Ho constatato ultimamente che è molto importante trovare il giusto equilibrio tra tipo di tazza e penna in modo che la spinta e la quantitità di aria indirizzata siano sufficientemente accolte dalla penna. è importante però che ci sia anche un minimo di resistenza soprattutto se si suona molto spesso (4-5 giorni a settimana) da "lead" altrimenti si spinge come dei dannati e senza resistenza si fa il doppio della fatica e la muscolatura si stressa maggiormente. Ovviamente tutto questo dando priorità alla qualità del suono. Una brava prima tromba con un suono brutto lavorerà sempre meno rispetto ad una brava e con il suono bello!
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: simonejazz December 28, 2008, 10:26:51 PM
Io uso principalmente due bocchini: il 15A4A e il 15 entrambi Schilke. Quindi mantengo il diametro uguale e vario la tazza relativamente a quello che faccio, cambiare diametro invece mi da più "fastidio" i primi minuti.

Un mio amico invece suona con tutto: l'altro giorno si è comprato per sfizio il bocchino di Jon Faddis e il giorno dopo, senza farci due note a casa l'ha usato per il concerto (come prima tromba). Io penso che lui sia un caso particolare: suona davvero con tutto, è capace di usare un 16F sul flicorno e un 6A4a sulla tromba nello stesso pezzo.

Penso comunque che dipende dalle caratteristiche di ciascuno (...scusate l'ovvietà, ma ripetere non costa niente)  ;D
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Asterix December 30, 2008, 09:57:19 AM
Anche io come Tony subisco più l' inluenza della forma della tazza piuttosto che diametro... Io però sono molto influenzabile psicologicamente non avendo la possibilità di studiare molto...
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: simonejazz December 31, 2008, 01:50:25 PM
Anche io come Tony subisco più l' inluenza della forma della tazza piuttosto che diametro... Io però sono molto influenzabile psicologicamente non avendo la possibilità di studiare molto...
Cos'è che sei tu? Che quando suoni la tromba, se non la tieni ben stretta, ci pompi tanto che la scartocci e diventa una chiarina.  ;D
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Asterix December 31, 2008, 03:23:16 PM
 sbellicars sbellicars sbellicars
Ma perchè ho questa fama?  piang La mia è ancora tutta intera... E poi tu sei uno di quelli che non mi ha mai sentito live quindi devi dubitare di certe voci... In realtà dobbiamo trovare un' occasione per suonare insieme...   felicissim
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: simonejazz January 03, 2009, 12:46:51 PM
In realtà dobbiamo trovare un' occasione per suonare insieme...   felicissim
Questa è un'ottima idea!  felicissim
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: simonejazz January 03, 2009, 12:47:26 PM
La tua fama ti precede!
 smil
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Asterix January 03, 2009, 12:50:08 PM
La tua fama ti precede!
 smil
Tu non dovresti credere a queste dicerie: hai possibilità di accedere a fonti più che attendibili!
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Rico_trumpet August 27, 2020, 04:37:15 PM
riapro questo post dopo vari anni.
Suono con un diametro B6 (tipo 3c per intenderci) prana da diversi anni. Sono alla ricerca di un suono un pò più scuro e largo. Più da solista Jazz insomma. Pensavo di passare an un B4 S3 oppure an un B4S S2 che corrispondono  rispettivamente and un 1,1/2 B e 1,1/2 C.
Secondo voi ha senso?
Potrei passare pure ad un B6D (tipo 3b) ma mi sa che è davvero profondo come tazza



: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: fcoltrane August 28, 2020, 09:33:04 AM
Per me l’unica è provare. Applico gli stessi principi che negli anni ho imparato col sax e con i bocchini per sax che come per la tromba sono diversissimi ed elaborano l’aria è la vibrazione in maniera diversa. Il rischio del cambio di bocchino , tra gli altri, è quello di amplificare i dubbi e le insicurezze. Il lato positivo di acquisìRe informazioni è quello che io definisco flessibilità Poi più studi con un unico bocchino più fortifichi l’impostazione e lo conosci in tutte le sue peculiarità.  Detto ciò ho un cassetto pieno di bocchini per sax ed ora ne sto formando un altro per i bocchini per tromba ma sia col sax sia con la tromba quando suono e studio lo faccio con uno soltanto. E mi capita dopo una settimana di avere qualche difficoltà a sostituirlo all’istante con un altro. Oggi ad esempio appena svegliato per la prima volta suonavo bene ( il mio standard) circostanza strana perché in genere non respiro bene di prima mattina e ci metto un po’ per arrivare a regime. Suonavo con il b2 prana E la tt ed avevo pure un buon volume e le prime due ottave sino al do risultavano semplici. Penso allora di provare un bocchino diverso un ar copia di un b4  Ed il suono era subito più brillante ma la facilità non era la stessa ma sono certo che se studiassi per una settimana con questo riuscirei a suonare il mio standard tra una settimana.   ( il mio standard è quello di una pippa che sia chiaro😂)  . Sono dell’idea che quando riuscirò a riempire di suono il b2 sul registro bassò potrò considerarmi un trombettista e potrò agevolmente suonare con bocchini anche con diametro un po’ diverso .
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Mar August 28, 2020, 11:03:54 AM
Ciao Rico, il tuo discorso ha senso, una tazza più larga o più profonda in genere porta ad avere un suono più grande, più"orchestrale" (semplicemente perché la vibrazione trova più spazio per "crescere" e svilupparsi prima di venire incanalata).
Come sempre poi noi chiediamo dell'attrezzatura di fare quella parte di lavoro che a noi non riesce bene. Ci sta. L'importante è sapere che niente è gratis (e non mi riferisco ai soldi da spendere).

Sei sei comodo con il 6 tieni il 6 e lavora di più sulla qualità della tua vibrazione (porto sempre l'esempio di Clifford Brown che suonava fantastico con un 10 e 3/4, e senza nemmeno una gola stile prana).

Se invece lo senti stretto prova una tazza più grande, ma tieni presente che una tazza 1 e 1/2 fa lavorare molto di più i muscoli facciali rispetto una tazza 3, quindi potresti all'inizio trovare qualche problema di resistenza (e potrebbe richiedere anche qualche adattamento per l'articolazione, che potrebbe risultare un po' appesantita).

Ti consiglio poi di giocare sulla profondità della tazza solo dopo aver trovato la misura adatta per te, per avere la risposta giusta per ogni situazione senza variare l'impostazione

Tutto questo è solo la mia personalissima (e modesta) opinione
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Norman August 29, 2020, 02:08:28 PM
riapro questo post dopo vari anni.
Suono con un diametro B6 (tipo 3c per intenderci) prana da diversi anni. Sono alla ricerca di un suono un pò più scuro e largo. Più da solista Jazz insomma. Pensavo di passare an un B4 S3 oppure an un B4S S2 che corrispondono  rispettivamente and un 1,1/2 B e 1,1/2 C.
Secondo voi ha senso?
Potrei passare pure ad un B6D (tipo 3b) ma mi sa che è davvero profondo come tazza
Ciao, io suonavo (si fa per dire...) il B2S3 Prana. Suono meraviglioso, ma davvero troppo impegnativo. Dopo un po’ ho provato un B6, e mi sono trovato molto meglio. Già i Prana sono impegnativi, quelli larghi sono veramente al limite.

Mia opinione: il gioco non vale la candela. La differenza di suono, che a noi trombettisti sembra enorme, è pressoché irrilevante per il pubblico. Stai tranquillo che nessuno verrà a dirti “minchia sei bravo, ma con un diametro più largo sarebbe un’altra cosa!”. Se ti trovi bene sul B6 come feeling, cerca su quello il tuo suono. Per me ti risparmi soldi e fatica.
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: fcoltrane August 29, 2020, 09:19:13 PM
Io sono un embrione di trombettista E quindi il mio parere ha pochissimo valore ... poi Norman ha grande esperienza quindi molto probabilmente il suo parere è da condividere E seguite. C’è però un aspetto che condivido poco . Se la scelta del cambio bocchino è dettata dalla ricerca di un suono diverso cambiando dal b6 al b4 il primo effetto sarà avere un suono diverso. Poi la questione studio fatica col nuovo bocchino è altro aspetto e ciascuno decide se è il caso di affrontarla o meno. Per fare un esempio concreto magari col b6 suoni tre ottave e col b2 prana solo una quinta ma con un suono più bello😂😂 . Se per te la quinta va bene e trai soddisfazione da questo intervallo può valere la pena spendere soldi ed energie. Se ho capito il pensiero di Norman considera un elemento assodato il bel suono col b2 prana ma non vale la pena perché per avere una estensione utile per suonare ed una buona flessibilità ci vuole tanta fatica .... meglio dedicarsi ad un bocchino comodo ....  . Il riferimento al pubblico e alla capacità di ascolto è l’aspetto che condivido meno nel senso che è tutta una questione di priorità è di ciò che ci piace . Tienici aggiornati e raccontaci se poi hai deciso di prenderlo il b4 prana . Se lo hai preso per me il primo aspetto che ti colpirà è la mancanza di armonici rispetto al b6 ma un suono un po’ più grande è un po’ più fatica per produrlo.....nel senso di minore resistenza . Mal che vada lo rivendi a me😀😀😀😀😀
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Norman August 29, 2020, 09:51:33 PM
Preciso il mio pensiero: io penso che cercare un certo suono in un blocchino sia una chimera. Al limite un bocchino può permetterti di ottenere con meno fatica il suono che vuoi. A mio parere la cosa importante è trovare un bocchino con cui ci si trova bene a suonare quello che ci serve. Per me la differenza di suono tra un B6 ed un B4 è talmente sfumata che davvero non vale la pena di andarci a cercare rogne. Sfido chiunque in un blind test a riconoscere che tipo di bocchino sta suonando il trombettista... Vi è mai capitato che qualcuno sentendovi suonare indovinasse che bocchino stavate usando? Penso che sia, scusate la franchezza, una pippa mentale che siamo portati a farci perché la vulgata continua a perpetuare questo genere di idee e perché chi suona tende comunque ad essere molto più sensibile a certe cose di quanto mai potrà essere anche il pubblico più competente del mondo.

Faccio un altro esempio: i trombettisti che conosco che usano più di un blocchino normalmente ne hanno uno “all around” ed uno da lead, che gli serve semplicemente a fare meno fatica a suonare certe cose. Quello che conta per i professionisti è che l’equipaggiamento li aiuti a suonare bene, al suono ci pensano loro.

Un ulteriore esempio: la tradizione vuole che in orchestra si debbano usare bocchini molto larghi. In realtà sono sempre di più i trombettisti sinfonici che utilizzano bocchini più stretti per avere più sicurezza e far meno fatica. Parlo di prime trombe di fama mondiale. Non risulta che alcun direttore d’orchestra abbia mai fatto problemi...

Già con la tromba il suono è determinato con ampia prevalenza dal trombettista, se poi ci aggiungete il fatto che chi ascolta non è assolutamente in grado di distinguere sottigliezze del genere, nemmeno gente che campa di musica, è evidente che ci si sta facendo un problema che non esiste.

Per me il bocchino deve avere tre caratteristiche: essere di buona qualità, essere ben accoppiato con lo strumento ed essere confortevole per chi suona. Punto.
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: fcoltrane August 29, 2020, 11:31:07 PM
Come al solito le tue argomentazioni sono convincenti . Un solo aspetto non mi è chiaro ( che è poi è l’argomento del topic) perché probabilmente mi scontro con la mia esperienza viziata dalla mia incapacità. Ho un b6 prana un b2 s3 prana Un ar 42 copia di un b4 . Se suono il b6 ho un suono con delle caratteristiche su uso l’ar il suono è diverso e con il b2 il fenomeno si amplifica. Non vi è dubbio che i bocchini sono diversi per forma e dimensione ed immagino che se il trombettista sa suonare riesca ad ottenere il suo suono a prescindere dal bocchino.  Nel mio piccolo cambiando qualcosa in termini di emissione labbro ecc riesco a suonare una singola nota a basso volume quasi alla stessa maniera quasi a prescindere dal bocchino , quindi immagino che chi ha tecnica riesca a fare lo stesso per ampi intervalli e a tutte le dinamiche. Ma non vi è un limite a questo discorso? Per me si ma certamente chi ha avuto grande esperienza con trombettisti di alto livello potrà smentire o confermare questo discorso. Ho sempre in mente Rapa che prova in rapida successione tre bocchini monette diversi e la differenza c’è.
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Norman August 30, 2020, 07:36:57 AM
Certo che c’è la differenza, per carità, ma parliamo veramente di dettagli. Per sentire una differenza evidente devi prendere due bocchini molto diversi. E comunque dubito che chi ascolta si possa rendere realmente conto di queste cose. Se li senti uno dopo l’altro, suonati da Adam Rapa, allora la differenza la senti, ma se poi vai a sentire Adam Rapa in concerto e cerchi di indovinare cosa sta usando, auguri!

Vero è che chi suona bene è in grado di farlo su una gamma molto ampia di bocchini. Ma in ogni caso nessuno ama usarne troppi nello stesso momento. La priorità è la sicurezza, il fatto che il bocchino ti permetta di suonare bene minimizzando la fatica ed il rischio di sbagliare, perché questo è il presupposto perché si possa suonare pensando solo all’espressione artistica (ed al suono).
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Rico_trumpet August 30, 2020, 08:26:00 PM
grazie per i consigli!
In effetti il b6 è un bocchino molto equilibrato anche nella versione prana. Ho provato un b2 ed era insuonabile per me,  troppo faticoso.
L'unica cosa che non mi piace del b6 è che è troppo classico come bocchino. Ottimo all round per carità. vorrei però qualcosa che mi aiutasse a trovare un suono un po più caldo sopratutto  nell'articolazione. Il b6 i sembra in troppo risponsivo
Poi sono d'accordo che sono piccole cose cui fa caso forse solo l'esecutore.
In questo momento sono in una fase in cui ho messo un po da parte il  lavoro  su centratura pitch emissione etc e sono più orientato non dico a sporcarlo il suono ma a trattarlo un po, a cercarne uno po meno anonimo.  Certamente nel cambio non ci voglio perdere in tecnica però :)

 
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: fcoltrane August 30, 2020, 10:40:05 PM
Per me i bocchini subiscono il principio della coperta corta quello che guadagni da una parte la perdi dall’altra. Certo  se hai tanta tecnica te lo puoi permettere.  Penso sempre a due esempi su YouTube sandovall che suona con una tromba cinese e rapa che prova i bocchini monette e loro sono dei marziani ma se ascolti bene anche loro all’inizio subiscono il cambio di attrezzatura. (Pochi secondi 😂😂😂)
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: Norman August 31, 2020, 06:53:50 AM
Si, è vero che loro riescono a cambiare più facilmente, ma non credere che la scelta del bocchino per loro sia meno critica, per il semplice fatto che è molto più alto lo standard che devono avere e la difficoltà di quello che devono suonare. Anche loro ci pensano molto bene prima di lasciare la strada vecchia per la nuova. Anzi, per certi versi ci pensano più di noi, perché per loro è questione di lavoro.
: Re: Diametro della tazza: un mito da sfatare?
: fcoltrane September 01, 2020, 11:05:56 AM
Per me i bocchini funzionano in questa maniera . (Analogamente a quanto succede negli altri strumenti a fiato) : più è largo il foro Ed il diametro più energia ci vuole per Sostenere il suono è per saturare il bocchino ( non mi viene in mente altro termine) potenzialmente poi bocchini particolarmente aperti possono produrre volumi esagerati.  Di contro bocchini particolarmente chiusi suonano con una minima energia e sostenere il suono è molto più semplice ma il corpo del suono potenzialmente è più piccolo .  Utilizzo il termine potenzialmente perché è chiaro che bisogna essere in grado di portare il bocchino al suo limite. E quindi se dai a Pierobon un bocchino il più piccolo che esiste e a me il più grande non dubito che il suono più grande sarà il suo. .... . Diverso il caso se dai allo stesso musicista bocchini del tutto diversi sono certo che lo standard medio saranno in grado di suonarlo a prescindere dal bocchini ma alle estremità e a tutte le dinamiche probabilmente no. Poi credo anche che più sei scarso più subisci bocchino e tromba . Io se passo da un prana b2 monette ad un Qualsiasi altro bocchino devo cambiare molto in termini di emissione ecc e con alcuni non c’è verso di farli suonare alla stessa maniera.  Poi c’è il rapporto con la diversa tromba e anche qui ne accadono di cotte e di crude