Ciao, grazie di questa bellissima risposta ! ( E' un compendio degli elementi e degli aspetti, e di come essi entrino in gioco, veramente interessante ).
Tanti aspetti, che hai citato, avrei voluto introdurli anche io tanto tempo fa,ad es . di come le distanze trovate (ad una certa temperatura), fra i vari elementi costituenti la tromba, ) nel miglior (ed equilibrato ) modo possibile ad alla giusta frequenza (intesa come miglior compromesso possibile per ottenere un'intonazione soddisfacente in generale su tutte le note ), possano (queste distanze ) non essere più corrette con un cambio di temperatura , in quanto quest'ultima, produce un cambio della lunghezza d'onda della nota , per la quale per cui è necessario correggere la lunghezza dello strumento con la pompa di intonazione, per recuperare la giusta intonazione e risonanza.
Questo allungare o accorciare solo la parte di tromba interessata dalla pompa di intonazione altera tutti i rapporti trovati alla temperatura precedente delle distanze fra i vari componenti, per ottenere le giuste risonanze per produrre i giusti armonici.
Non solo, ma se si
facesse un'analisi delle lunghezze si potrebbe facilmente vedere che,
con un forte cambio di temperatura, non è sufficiente aggiustare
solo la pompa di intonazione, ma dovrebbero essere aggiustate anche
le lunghezze delle restanti 3 pompe .
Per questo tanto tempo fa' dicevo che così come è necessario che la tromba sia progettata affinchè la pompa d' intonazione sia fuori di un tot. (sia per poterla accorciare o allungare a seconda dell'occorrenza) , così sarebbe necessario che anche le restanti 3 pompe (in fase di progettazione) possano essere accorciate o allungate per correggere l'intonazione in presenza di un forte cambio di temperatura da quella scelta come riferimento nella progettazione della tromba.
Anche la protusione delle labbra nel bocchino poteva essere desunta dai concetti di cavità risonante :
http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/hframe.htmlE così tante altre cose ...
Sull'intonazione non temperata mi hai fatto ricordare un episodio che mi raccontò il M° Dino Blasi (trombonista ) di cui in varie occasioni ho parlato.
Oltre che musicista professionista, per vivere svolgeva anche la professione di accordatore di Pianoforti del negozio "Giannini", che era il negozio di riferimento per la Puglia per i pianoforti , ed era il negozio al quale il teatro Petruzzelli di Bari si riferiva per la fornitura di pianoforti durante la stagione concertistica.
Mi raccontava il M° Dino Blasi che non sempre i concertisti gradivano un 'accordatura "temperata", bensì ce n'erano alcuni che preferivano (in ottemperanza ai brani che si preparavano ad eseguire) che alcune note fossero accordate in modo armonico , perchè secondo loro, accordare quelle determinate note in modo temperato, provocava dei "battimenti" che loro non gradivano ad es. se avessero dovuto suonare contemporaneamente (faccio per dire, ma non mi ricordo esattamente ) una nota di Do ed una di SOL , se il SOL fosse stato accordato in maniera "temperata" avrebbe provocato dei battimenti rispetto ad un SOL accordato come nota armonica del DO.
(...Anche sull'intonazione bisogna intendersi...)
Sull'analizzatore di spettro, ci rifletterei un'attimo, non lo cestinerei così "d’emblée".
Ce ne sono tante altre di cose che per me sono nuove come ad es . :il discorso sul valore dei diametri della campana, che mi piacerebbe approfondire... ( ...Se tu volessi....
)
Il discorso
Intanto ancora tanti complimenti ! Hai intrapreso un percorso ed un approfondimento delle tematiche veramente notevole !
Ed hai capito che non basta nascondersi dietro un dito nel far finta che certi aspetti siano ininfluenti o nel non considerarli per mancanza di conoscenze , .... riconoscerli... è il primo passo per studiarli ed affrontarli.
In ultimo, hai toccato anche tanti aspetti ( ad es il tipo di suono ottenibile ed il gusto individuale ad una tipologia di suono) che è di difficile inquadramento (dal punto di vista fisico )
.
La Fisica è una materia che
parte dalla osservazione e dallo studio della
realtà alla quale cerca poi di trovare o fornire delle spiegazioni.
C'è una Fisica "più elementare" e che utilizza per certi versi anche formule elementari per introdurci alle concettualità, un gradino più in alto c'è un Fisica più complessa come la fluidodinamica, ed altre tipologie che necessitano anche di utilizzo di strumenti ed analisi e metodi di risoluzione matematica oggettivamente non alla portata di chi non ha studi addirittura specialistici e specifici di quella branca....
e come giustamente dici tu... potrebbe ancora non essere sufficiente a inquadrare o risolvere taluni aspetti...
Grazie di nuovo ... (piano piano attenzionerò meglio tutte le tematiche esposte.... e....
aspettiamo tue ...: " pirulicchio News! "