Italian Trumpet Forum
Didattica => Jazz ed oltre => : DarioT October 24, 2008, 12:34:17 PM
-
Folks,
nessuno di voi a fatto caso al fatto che molti appassionati di gezz si avvicinano poi anche alla musica classica, mentre non e' vero l'opposto ?
Qualche ipotesi al proposito ?
-
A dire il vero penso che sia il contrario.La mia teoria è che quando studi solo jazz facilmente ti mancheranno le basi per suonare classica in modo soddisfacente.Il contrario non è invece vero: a "sporcare il suono" ci metti veramente poco! sbellicars
Io faccio proprio così: studio solo classica e suono un po' di tutto. Mi trovo bene. (anche se dovrei studiare MOLTA teoria jazz!!!!)
-
sorry, una precisazione: parlavo solo del "piacere" nell' ascoltare....
-
Ah, in questo caso non saprei proprio...
-
secondo me non c'è una regola più o meno precisa, dipende da persona a persona.
-
Io sono "nata" classica e mi sto avvicinando al jazz ... sono anormale?? ;D
-
secondo me....SI' ! sbellicars
Seriamente: io ho molti amici che, dal gezz, hanno cominciato ad apprezzare anche la classica, ma nessuno dei miei amici nati 'classicisti' ha intrapreso il cammino opposto....
-
secondo me....SI' ! sbellicars
Seriamente: io ho molti amici che, dal gezz, hanno cominciato ad apprezzare anche la classica, ma nessuno dei miei amici nati 'classicisti' ha intrapreso il cammino opposto....
Intendi dire che non sono tua amica????? piang
sbellicars
-
Intendi dire che non sono tua amica????? piang
ma noooooo.....parlavo di maschietti !! ;D
(salvo in corner..... :D )
-
Anche secondo me è tutto soggettivo, però è anche vero che se hai una formazione classica, vai ovunque.
-
Anche secondo me è tutto soggettivo, però è anche vero che se hai una formazione classica, vai ovunque.
uhm fino a d un certo punto.
già essere in grado di eseguire una buona improvvisazione non è che sia semplice, oppure prova ad utilizzare correttamente una plunger,è difficilotto ti assicuro,come tanti altri effetti jazz che nella classica non si studiano.
-
Ok miles intendevo dire che lo studio classico (che è da considerare come la base) ti apre le porte agli studi più approfonditi. Prendi per esempio il metodo Arban che secondo me è un metodo classico, ma che ti insegna le scale (utili nel jazz e non solo). Sono d'accordo con quello che dici comunque il metodo classico da solo non è niente ma ti può aprire le strade per tutti i percorsi tu voglia intreprendere. Una base di partenza insomma... ;)
-
Io credo che Dario abbia ragione, gli appassionati ascoltatori di classica, a meno che non abbiano incontri particolari, difficilmente si volgono al Jazz. Il caso opposto è assai più frequente. Non so le ragioni, forse l'amante del jazz guarda alla classica come la fonte da cui sono venute molte cose... oppure dipende dal fatto che a volte i jazzisti citano musica classica o addirittura ne trascrivono dei pezzi, ma dubito che sia questo.
Oppure gli appassionati di jazz come me sono così mediocri intenditori che si accontentano di tutto. Oppure sono menti aperte a tutto.
Ma a parte queste allegre insulsaggini sarabbe interessante sapere a quale classica si avvicinano. Io conosco diversi jazzisti che venerano Bach e ho pure conosciuto un organista che arrangia pezzi per big band.Una volta, ci credereste?, Cassone ha detto che all'inizio prese in mano la tromba perché gli sarebbe piaciuto fare le cose che faceva Gillespie!
-
Che poi, avete presente il film di Avati sul trombettista che diventa una star? Prima vuole diventare come Clifford Brown e poi alla fine si dà a Hummel, facendo furore.
E ti credo, prima lo doppia Boltro, poi Dell'Ira! smil smil smil
-
Che poi, avete presente il film di Avati sul trombettista che diventa una star? Prima vuole diventare come Clifford Brown e poi alla fine si dà a Hummel, facendo furore.
E ti credo, prima lo doppia Boltro, poi Dell'Ira! smil smil smil
No.... com'è il titolo del film?
-
No.... com'è il titolo del film?
Era qualcosa come "Ma quando arrivano le ragazze?"
-
Si eccolo qua:
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35488
-
La trama sembra anche interessante.... ma devo essermelo lasciato scappare.... piang
-
Forse se una differenza c'è, dipende dal fatto che la classica da noi in Italia è certamente più radicata del jazz, appartiene alla nostra cultura molto più di quanto non vi appartenga una musica che è nata e cresciuta in un altro continente, e che è fortemente radicata in una cultura completamente aliena a quella musicale europea, quale è la musica africana. La musica classica rappresenta il nostro retroterra culturale principale, mentre il jazz ci è arrivato solo relativamente di recente (parliamo di una cultura musicale che affonda le sue radici nel medioevo in confronto con una che è arrivata da noi meno di un secolo fa). Avvicinarsi al jazz senza una guida non è per nulla facile, mentre bene o male la musica classica (se si esclude quella contemporanea) è certamente più vicina al nostro gusto e più familiare al nostro orecchio.
Inoltre, purtroppo, ascoltare jazz in Italia non è facilissimo... Ad esempio, alla radio la classica la fanno, il jazz poco o nulla.
-
Si tutto vero Norman, però anche se il jazz è profondamente afro-americano, vi era una corrente parallela che risiedeva in europa da non sottovalutare, comunque. ;)
-
Si tutto vero Norman, però anche se il jazz è profondamente afro-americano, vi era una corrente parallela che risiedeva in europa da non sottovalutare, comunque. ;)
Si, ma il jazz in Europa è sempre stato fenomeno di nicchia, e comunque 'd'importazione'. L'influsso del jazz sul gusto del pubblico europeo non è certo paragonabile a quello di oltre cinque secoli di musica 'eurocolta', come la chiama Gunther Schuller, nè della musica popolare e del folklore nostrano. Penso che ancora oggi il jazz sia un genere fondamentalmente estraneo alla cultura musicale europea nel suo complesso. Negli Stati Uniti invece il jazz è nato come musica popolare di una fetta importante di popolazione (i neri), per poi diventare patrimonio comune di tutti, nel momento in cui, tra le due guerre, era il principale genere di musica da ballo e da intrattenimento in generale. Ciò non ha alcuna corrispondenza nella storia del jazz in Europa.
-
Si, ma il jazz in Europa è sempre stato fenomeno di nicchia, e comunque 'd'importazione'. L'influsso del jazz sul gusto del pubblico europeo non è certo paragonabile a quello di oltre cinque secoli di musica 'eurocolta', come la chiama Gunther Schuller, nè della musica popolare e del folklore nostrano. Penso che ancora oggi il jazz sia un genere fondamentalmente estraneo alla cultura musicale europea nel suo complesso. Negli Stati Uniti invece il jazz è nato come musica popolare di una fetta importante di popolazione (i neri), per poi diventare patrimonio comune di tutti, nel momento in cui, tra le due guerre, era il principale genere di musica da ballo e da intrattenimento in generale. Ciò non ha alcuna corrispondenza nella storia del jazz in Europa.
Sul Polillo, libro che comunque ho appena cominciato a leggere, parla di una cultura europea, quella di cui tu parli, che ha influenzato non poco la musica jazz... Certo non si può dire che il jazz sia europeo, ma quel che si può dire è che a livello culturale ha ricevuto influenze dalla musica afro-americana e da quella europea. Comunque sia come dici tu, è un genere nato in america e qui in europa è arrivato solo per effetto non come causa, verissimo, ma non si può tralasciare comunque l'effetto di ritorno che ha avuto perchè la musica europea ha una storia più profonda e quindi viene naturale che vi siano state influenze. Chet Baker per esempio ha suonato parecchio anche in europa e non è l'unico.
-
Sul Polillo, libro che comunque ho appena cominciato a leggere, parla di una cultura europea, quella di cui tu parli, che ha influenzato non poco la musica jazz... Certo non si può dire che il jazz sia europeo, ma quel che si può dire è che a livello culturale ha ricevuto influenze dalla musica afro-americana e da quella europea. Comunque sia come dici tu, è un genere nato in america e qui in europa è arrivato solo per effetto non come causa, verissimo, ma non si può tralasciare comunque l'effetto di ritorno che ha avuto perchè la musica europea ha una storia più profonda e quindi viene naturale che vi siano state influenze. Chet Baker per esempio ha suonato parecchio anche in europa e non è l'unico.
Si, certo, ma per esempio Gunther Schuller nel suo trattato sulle origini del jazz ridimensiona notevolmente le influenze europee, sottolineando come le caratteristiche pregnanti del jazz siano fondamentalmente di derivazione africana (il ritmo, ovviamente, ma anche molti aspetti dell'armonia e della melodia, soprattutto nei primi decenni). La componente europea del jazz quindi è considerata secondaria. Insomma, rimango dell'idea che fondamentalmente ad oggi rimanga un genere estraneo alla nostra cultura. Quello che ci è arrivato del jazz a mio parere lo ha fatto fondamentalmente per via indiretta, attraverso i generi 'figli' del jazz, soprattutto il rhythm and blues ed il rock. Se metti insieme questo con il fatto che obiettivamente non è facile entrare in contatto con il jazz attraverso i canali più popolari (radio e TV), capisci cosa intendo.
Paradossalmente invece da noi sono più radicati i generi latino americani, perchè sono da decenni nel repertorio delle orchestre da ballo. Ed infatti anche negli arrangiamenti di musica leggera è molto più facile trovare questi ritmi che lo swing.
Forse però oggi, grazie alla potenza di internet ed al crescente interesse per il jazz da parte di tanti bravi musicisti, la situazione sta lentamente cambiando.
-
Verissimo... speriamo che la cultura jazz e il jazz stesso si diffonda un po di più in Italia, piuttosto che solo il calcio allora.... sospettos