Italian Trumpet Forum
Didattica => Jazz ed oltre => : Zosimo April 16, 2020, 12:41:41 AM
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Buono studio e lettura:
https://www.leoravera.it/come-imparare-100-standard-jazz/
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ho letto l'articolo e molte considerazioni sono condivisibili. Provo a dare il mio contributo.
Ho una buona esperienza di insegnamento e didattica pur essendo ancora un musicista alle prime armi (con il sax) ed un embrione di flicornista alle primissime armi.
Nel corso degli anni però ho avuto modo di seguire svariati seminari con musicisti eccezionali e con alcuni la fortuna di poter suonare .
Il mio più grande problema è la memoria e se non avessi spartito e accordi suonerei ancora peggio di come riesco.
Intanto parto subito con l'aspetto problematico come fai ad imparare a memorizzare 100 brani se non sai come memorizzarne uno e se non hai alcuna attitudine o talento naturale?
E secondo aspetto rilevante che livello tecnico devi avere per poter memorizzare un brano ?
Per livello tecnico intendo sia la capacità di riconoscere le sigle degli accordi sia la capacità di suonare le sigle sia la capacità di "improvvisare ".
Ed anche quale è il minimo di tecnica strumentale quindi gestione del suono del tempo e del ritmo e del fraseggio che ti consente di imparare un singolo brano?
Posso dire che per quanto riguarda la tecnica strumentale sono la persona meno indicata per dare consigli perché mi è stato regalato un flicorno soprano all'inizio di questa quarantena ed ancora non riesco a suonare con le tre ottave che desidererei.
per gli altri aspetti però posso dire che i progressi maggiori nel mio caso sono dipesi da due elementi .
il primo la conoscenza del II V I su tutte le tonalità il secondo la tecnica di costruzione della frase.
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Hai perfettamente ragione, io credo che il talento serva ad alti livelli. per il resto studiando
(soprattutto con un maestro), tutti possono raggiungere ottimi livelli al di là dei casi disperati con l'orecchio cotto :D Insomma improvvisare non è appannaggio di solo pochi dotati, ma è anche vero che non c'è la formuletta magica per farlo in un mese. ( sul forum ne abbiamo parlato molto negli anni passati)
Io ho pubblicato questo articolo perchè magari a qualcuno poteva interessare avendo visto al volo quello che proponeva,
ma sono sempre stato diffidente con chi a 2 lire promette tutto a tutti in tempi bravi dal jazz, a come fare i soldi, a come conquistare 3000 donne
o perdere peso in 10 giorni.
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;D ;D e si chi non lo desidererebbe. (soldi donne e pure ottimo improvvisatore)
La mia esperienza mi insegna che anche la scelta dell'insegnante è davvero complicata.
E molto dipende da quello che è il proprio obbiettivo e la propria idea anche su ciò che è musica arte improvvisazione.
Per alcuni insegnanti il suono rappresenta tutto ed intendo davvero tutto :con un singolo suono puoi esprimere esattamente ciò che sei e ciò che vuoi. l'improvvisazione è veramente tale se è assolutamente libera ed ogni nota è eguale alle altre.
Questo porta a conseguenze rilevanti per l'insegnamento e per l'apprendimento .
Per altri insegnanti il suono è si importante ma ciò che davvero rileva è la conoscenza del linguaggio (intendendo il linguaggio delle songs americane tradizionali e lo swing). Anche questa impostazione ha conseguenze rilevanti su insegnamento e apprendimento.
questi sono solo due esempi che mi sono venuti in mente e che rappresentano due estremi ma te ne potrei fare molti altri.
Un altro esempio un insegnante è nato con una dote naturale con l'orecchio assoluto una capacità di improvvisare straordinaria ed una conoscenza del linguaggio jazz tradizionale quando ancora si trovava nella pancia della madre.
Un altro insegnante invece non ha l'orecchio assoluto ma solo quello relativo , non conosceva il linguaggio ma lo ha appreso studiando ed ora è un musicista ed improvvisatore formidabile .
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Beh certo, la scelta insegnante è fondamentale non solo nel jazz, ma in tutti i campi.
Ma sicuramente meglio uno un po' scarsino che fare da se, perchè io mi sono trovato spesso che cose spiegate sui libri sembravano chissà che
poi spiegate da un insegnante, mi ha fatto battere il palmo sulla fronte e dire: ah, ma questo era O0
Comunque ognuno di noi è differente, ma credo che tutti possano fare tutto con studio e sacrificio, le scorciatoie odierne
non portano come non portavano a nulla, purtroppo come dicevo prima è un nascere in continuo dei corsi a 100 euro, impara tutto lo scibile
umano mentre sei al cesso, per usare un'iperbole.
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dal mio punto di vista molto dipende dall'obiettivo che ci si prefigge .
il mio ad esempio è riuscire a suonare col flicorno soprano il tema di i remember clifford considerando che la nota più alta è un sol e quella più bassa un re sono sulla buona strada perché non sono neanche due ottave.
riuscirò in questa vita ad avere un suono come quello di Roy Hargrove sul soprano ? secondo me no e neanche con il miglior insegnante.
riuscirò ad essere intonato come Pierobon o Giuffredi . in questa vita temo di no.
riuscirò a suonare il tema relativamente stonato ma in maniera omogenea. forse si.
sulla considerazione che meglio un insegnante scarsino rispetto a fare da solo non sono d'accordo meglio fare da solo.
C'e ancora chi insegna con il sax a stringere per salire e a slargare per scendere.
e sulla tromba chi insegna a spingere sulle labbra per salire ecc..
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ah beh, scarsino intendevo bravo, ma non il top. gli esempi che mi fai tu, sono da banda anni 90
non credevo ce ne fossero ancora in giro ??? ???
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si quello che ho fatto è l'esempio estremo ma potrei fare esempi meno estremi ma altrettanto dannosi.
magari apro un post appositamente
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pollices
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Io penso che imparare a memoria i brani sia solo questione di abitudine (che ovviamente viene dallo studio).
Gli accordi in realtà non sono un problema così grosso, le strutture più usate nel jazz in fondo sono sempre le stesse, già se impari a suonare blues ed anatole ti ritrovi a disposizione decine di brani (in diverse tonalità), ed allora si tratta solo di imparare il tema. Col tempo poi l’oreccchio impara a riconoscere le sequenze di accordi, e tutto viene più facile. Rimangono fuori un certo numero di brani anomali o particolarmente complicati, che si possono gradualmente studiare.
Per me sapere I brani a memoria cambia moltissimo ed in meglio il modo in cui si suona. Si suona meglio e ci si diverte di più.
Magari una buona idea è volare basso, impararsene bene una dozzina e partire da lì.
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Esatto gentile signor Norman, poi dipende sempre cosi si vuole e deve fare. non credo che tutti gli amatori
vogliono diventare i nuovi Trane o salire sui palchi di mezza europa. come dici tu, già suonando i blues in tutte le tonalità,
si ha un ampio bagaglio con cui lavorare. Poi a meno che uno non ha l'orecchio foderato di salamella, esercitarsi ogni giorno allena l'orecchio
e viene spontaneo riconoscere il cambio e quale accordo è. Il tutto è finalizzato a suonare senza nessuno spartito davanti nemmeno con le sigle.
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Concordo sostanzialmente con voi forse i mio punto di vista è ancora più estremo basterà saper suonare bene un II V I .
cosa significhi poi suonare bene ciascuno lo stabilisce per se in termini di suono intonazione costruzioni melodica della frase ecc..ecc...
posto due esempi di due musicisti molto diversi tra loro entrambi conoscono il linguaggio ed entrambi sanno suonare jazz
i percorsi sono quelli da voi indicati
https://www.youtube.com/watch?v=UXvHQUP0zcY
https://www.youtube.com/watch?v=O-xNUAWXrAM
io purtroppo ancora non so suonare jazz e manco un II V I ma non demordo
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Da qualche tempo (non breve)mi sto cimentando ad imparare qualche standard jazz a memoria....non che suonare con spartito sia proprio così male,ma effettivamente come rileva Norman,la soddisfazione non è paragonabile.Ho pensato bene ,vista l’età e l’elasticità del cervello che comincia a venire meno,di scegliere nei 100 più famosi,ii 10 che ho sempre sentito più “miei”,non i più suonati o i più celebri,ma quelli che il mio orecchio ascoltava meglio e che ho appreso meglio leggendo,con quei passaggi e frasi che mi “vestivano” meglio....fatti su misura.
Be pensavo di avere enormi difficoltà,invece ,nonostante non sia semplicissimo,a volte mi sono trovato,con meraviglia ,a suonare alcune battute che erano gia implementate dal mio cervello....
Ho sempre pensato che suonare ciò che piace ,sia una delle chiavi per suonare almeno dignitosamente:e poi,suonare un brano con tempi forsennati o troppo lenti,può andare bene per un individuo e non per un altro,perché ognuno ha il suo tempo dentro al quale non si sfugge.
È certo che chi lo fa di mestiere ,queste sono considerazioni limitative,ma ad un amante distratto dello strumento come sono io,il piacere attraverso il sacrificio ma senza l’eccesso di sacrificio è l’unica cosa che conta.
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C'è poco da fare, quando sai un brano a memoria, liberi la mente dal doversi concentrare sulla lettura, e puoi essere più concentrato sull'esecuzione, di fatto suoni meglio e te la godi di più. Chi sa leggere a prima vista (e per prima vista intendo sul serio, così come una persona normale legge un libro o un giornale) non ha questo problema, ovviamente, ma per chi non è in grado, come me, imparare il più possibile i brani a memoria fa una differenza enorme. Inoltre è anche un bell'esercizio.
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questo di liberare la mente dalla lettura è quasi universalmente riconosciuto il problema poi è capire se quando suoni a memoria sei veramente libero di improvvisare o meno ossia se hai davvero la mente libera .
Un professionista che a mio parere suona ed improvvisa bene con il quale ho studiato e studio tuttora mi raccontava che ad un seminario un grande pianista era in grado di dire esattamente quando improvvisava per scelta e quando invece "subiva lo strumento " ed era in grado di interrompere una frase e di dirgli questa nota o queste note non desideravi suonarle davvero........
Più recentemente ho partecipato ad un altro seminario con un musicista straordinario e c'erano parecchi musicisti professionisti .
Chi teneva il seminario chiede a ciascuno di noi di improvvisare su un giro di accordi semplice e ad un certo punto prova un professionista che suona un solo dignitoso i cambi giusti , il linguaggio rispettato , gli accordi pure i cromatismi messi al posto giusto.
In cuor mio penso non male mi piacerebbe avere questo livello tecnico .
Poi suona chi teneva il seminario e fa due esempi uno il primo anche lui rispettando gli accordi con le frasi giuste i cromatismi al posto giusto tutto giusto un bel solo , e poi comincia ad improvvisare e su pochi accordi crea musica straordinaria e stellare ...........
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Beh, poi i discorsi alla fine tornano sempre li, dopo aver parlato di metodi , scale, arpeggi,
fare musica. E' li che c'è poi il talento o quella spanna in più dall'amatore.
Questo ovviamente si può applicare in tutti i campi, in molti conosciamo la grammatica, la sintassi
una lingua in più, magari il latino però poi se scriviamo sarà un piacere leggerci perchè è tutto messo
al posto giusto, ma non per questo scriviamo i promessi sposi. Però io dividerei i due piani, quindi se uno non ha
velleità di essere il nuovo Ambrosetti, già che con sacrificio e sudore sa suonare dentro gli accordi con pronuncia , tecnica
ecc ecc è un grande passo avanti. Altrimenti sarebbe da tagliare tutto con l'accetta, nel senso o giochi in seria A o niente partite a calcetto con gli amici
o scrivi come Calvino o niente scrittura su altre cose e anche qui nella musica(jazz), va bene anche se uno è preparato, ma non ha senso musicale . Non suono come Miles, amen, a studiare, ho studiato la natura mi ha dotato che arrivo fin qui, ben venga.
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Ineccepibile ed infatti è il momento di andare a studiare :)
prima però una domanda che è anche un tipo di tecnica che ho appreso con il sax per memorizzare gli accordi e credo si possa applicare tranquillamente a tromba flicorno ecc...
penso che si possa applicare alla tromba perché qui due musicisti la applicano.
https://www.youtube.com/watch?v=K8B9TU3w3ts
loro sono in gamba e probabilmente li conoscete.
come si fa a memorizzare un giro di accordi con uno strumento come la tromba o il sax che può produrre un suono per volta.
si costruisce una linea di basso?
come si fa ? all'inizio si parte per gradi congiunti e cercando di suonare le note fondanti dell'accordo all'inizio della misura , poi si aggiungono i cromatismi , se non siete in grado di costruire una linea di basso potete ascoltare gli esempi che ci sono su YouTube dei contrabbassisti.
uno studio utilissimo per improvvisare.
quanti di voi studiano così?
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Beh, prima di tutto bisogna imparare a memoria il tema, poi si passa agli arpeggi, che ti fanno poi l’intelaiatura del brano. Poi il passo successivo è cominciare ad “abbellire” il tema usando le note degli accordi. A me hanno insegnato così.
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Si questo che descrivi è la base dell'improvvisazione tematica , io parlavo del walking bass con la tromba che ha una finalità un pochino diversa ossia collegare gli accordi e costruire frasi con note di passaggio. questi due musicisti si alternano proprio in questa maniera .
per me questo tipo di studio ha segnato una svolta perché mi costringeva ad imparare davvero i cambi degli accordi ma soprattutto la costruzione della frase. molto faticoso se non hai buona pratica di accordi arpeggi e note di passaggio
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Si, il punto è che se lavoro con gli arpeggi cercando di variare I rivolti e collegandoli l’uno all’altro il risultato è molto simile, e lo puoi fare in tutto il registro. È lo stesso concetto della linea di basso, ma sviluppi il collegamento tra gli accordi su tutto il registro.
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pollices
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ecco quello che dicevo sulla linea del basso suonata da altri due straordinari musicisti
qui sul blues
https://www.youtube.com/watch?v=gp9BnthBJOw
intorno a 40 00
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scusate l'ignoranza e la divagazione:ma che tromba e' quella di sandoval?Plastica,Dacarbon,ottone verniciato arcobaleno...per i miei gusti fa veramente cagare,ma visto come suona magnificamente ,il soggetto puo' permettersi tutto....
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che tromba sia non ne ho idea ma una cosa è certa con quella tromba riesce a suonare mangiandosi un sacco di armonici.
(ma probabilmente riuscirebbe con qualsiasi tromba)
(e non è un caso secondo me questa scelta proprio per avvicinarsi allo stile ed al suono di Till Brönner )
quando suona con Bergeron usa una tromba vera.
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https://www.youtube.com/watch?v=EEma6ufeI24&feature=share&fbclid=IwAR1FmEJ-QbwvMJHFAf-qs_9rsX5qTO2-3tkEFmtlSA99g4N-hq9K-QBj5Nc
Mi devo comprà un soprano O0
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il più grande sopranista del mondo credo sappia suonare anche la tromba probabilmente perché l'emissione per alcuni aspetti è simile.
Io che suono il tenore ed ho anche il soprano non lo suono mai perché è troppo faticoso rispetto a quelle che sono le mie ambizioni di suono sul soprano.
Bergonzi è straordinario e le lezioni sono ben fatte ne ho già acquistate 3 di altri musicisti (peccato siano in inglese)
questa di Bergonzi mi manca ma alcune delle sue idee su come trattare le triadi nel corso degli anni le ho ascoltate da altri musicisti.
Stefano Bedetti recentemente , Rosario Giuliani, Cristiano Giardini ecc ... in questo momento però sono più interessato alla costruzione melodica della frase più tradizionale
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Zo ti ricordo che stai studiando il piano...... non divagare,altrimenti diventi come me ;D
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Hai ragione zio, torno nei ranghi 8)