Italian Trumpet Forum

Didattica => Scuole trombettistiche => : cariu January 08, 2010, 02:31:59 PM

: agitazione
: cariu January 08, 2010, 02:31:59 PM
prendendo spunto dall'altro post apro questa nuova discussione, in modo da riportare le vostre esperienze sull'agitazione che ci morde al momento dell'esecuzione in pubblico, spesso facendoci rendere molto meno di quanto potenzialmente possibile.

ecco le domande:

perchè ci si agita?

perchè alcuni non si agitano per nulla?

Come combattete l'agitazione?

Come avete vinto l'agitazione?

Buona discussione!
: Re: agitazione
: Leo January 08, 2010, 02:49:40 PM
secondo me dipende al 70% dal carattere,se uno è sempre stato sicuro di sè sarà si agitato nell'esecuzione davanti al pubblico ma molto meno rispetto a chi ha un carattere più "debole". poi inutile dirlo che l'esperienza fa miracoli, trovarsi da soli a suonare su un palco per varie volte permette prima di imparare a controllare consapevolmente l'agitazione, poi diventa una cosa automatica e impari a suonare come se fossi da solo anche davanti a molti ascoltatori. questo almeno è il mio pensiero, ma purtroppo io non ho ancora imparato a controllare la mia agitazione, e mi capita spesso di sbagliare ai concerti anche se suono in banda! :-[
: Re: agitazione
: Norman January 08, 2010, 03:14:23 PM
E' tutta questione di testa. Alcune persone sono più tranquille per natura, ma l'autostima si può e si deve allenare. Il training autogeno non è fantasia... Quando si suona secondo me bisogna abituarsi a pensare a quello che si sa fare, e non a quello che non si sa fare. E soprattutto secondo me bisogna dimenticarsi tutte le menate, mi devo mettere così, devo soffiare cosà... Quando si suona bisogna pensare solo alla musica, e se si sbaglia, pazienza! Quando si studia è un discorso, quando si suona è tutta un'altra faccenda. Poi è anche questione di abitudine...

Io quello che penso è che per quanto io possa sbagliare, suono certamente meglio della stragrande maggioranza di quelli che mi stanno guardando!  sbellicars
: Re: agitazione
: baudo January 08, 2010, 04:17:12 PM
Argomento moooolto interessante e personalmente molto sentito,bravo Fabio.
Mi sono diplomato in violino quasi 25 anni fa ed ho smesso si suonarlo, oltre che per il poco amore per lo strumento stesso sul quale sono stato dirottato mio malgrado anche,ma non solo,  per il poblema in questione,quindi mi permetto di scrivere con cognizione di causa.
Paradossalmente piu' cresceva il mio livello tecnico piu' aumentava "l'ansia da prestazione"(musicale) al punto tale da condizionarmi non poco anche in contesti apparentemente privi di importanza(matrimoni,esecuzioni davanti a bambini,feste varie ecc.)
A mio modo di vedere il motivo per cui ci si agita potrebbe essere uno come cento,sicuramente l'emotivita' innata gioca il ruolo piu' importante,ma potrebbero essercene anche altri(maturita',insicurezza tecnica e caratteriale).Concordo con Norman per quanto riguarda il training autogeno che ho sperimentato,ma e' un lavoro un po' lungo da fare su se stessi.Molto,moltissimo conta lo studio e e la preparazione tecnica,che mettrerei al primo posto come rimedi da porre ed il fatto di abituarsi sempre di piu' a suonare in qualsiasi occasione in pubblico,poi il tempo dovrebbe fare il resto.
Questo e',chiaramente,solo il mio modo di vedere e sentire il problema,anche se credo che un emotivo debba abituarsi a convivere con questo tipo di problema,la difficolta' e' ridurlo al minimo.
Ooopps......sono andato un po' lungo...pardon salut
: Re: agitazione
: nicola m January 08, 2010, 04:35:08 PM
Parole sante, caro Norman, Parole sante!!
Chi più e chi meno, a vari livelli, si trova sempre a suonare davanti ad un nutrito "branco di str...".
Anche io ho adottato questo approccio, e sono assolutamente d'accordo sul fatto che quando devi suonare... SONA! le pippe e i pensieri del tipo "metto lì, faccio là, appoggio su, soffio giù" precludono inevitabilmente la performance del momento.
A tal proposito ci supporta uno dei tanti concetti del buon Gi&Pa (ovvero il luminare Giancarlo Parodi), il quale ripete sempre a lezione che il nostro fisico assimila e ripropone un "setup" per l'emissione di una certa nota. Questo insegnamento, nei tempi e modi dovuti  avviene durante le sessioni di studio; poi durante le performances si dovrebbe cercare di "non pensarci". Ecco che in questo modo il nostro corpo può essere libero di dare il meglio (o il peggio) di di sè.

Fin qui niente di nuovo...

Tuttavia a tal proposito ricordo un aneddoto che penso possa rendere l'idea di cosa vuol dire "non pensarci" e/o fregarsene.
Alcuni anni fa mi capitò di suonare al teatro comunale di Ferrara con la big band della quale ero componente.
Premessa: il gruppo era composto da non professionisti, qualche studente, pensionati & altro. L'ambiente di esibizione dell'orchestra era di solito la piazza o circoli vari, quindi l'esperienza di suonare in un teatro era sicuramente nuova.
Per non so quale motivo non vedemmo l'aspetto del teatro prima di salire in scena, e per tutto il concerto ci fu talmente buio che a fatica si percepiva sia la dimensione che la q.tà di gente presente.
Quella sera suonammo decisamente bene e molto meglio del solito.
Alla fine si accesero le luci in sala e scoprimmo e che era pieno in ogni ordine.
La gente si dimostrò soddifatta e calorosa.
Probabilmente se avessi visto cosa ci stava davanti avrei (e avremmo) fatto molto peggio; il teatro ci sembrava enorme e noi degli esseri minuscoli sul palcoscenico.

Sono comunque convinto che quella sera l'agitazione sia stata vinta con un po' di fortuna, ma sicuramente l'affiatamento che regnava tra noi ha giocato un ruolo determinante.

Dal punto di vista individuale ho notato che se mi prende l'agitazione, questa si manifesta in 2 fattori inconfondibili: primo l'irrigidimento e la pressione sul bocchino (con probabilità è una vecchia memoria muscolare infantile che torna fuori) e secondo il fatto di "pompare troppo" fino ad affogare i suoni.

Rimedio: concentrarsi sulla musica... si lo sò sembra una boiata ma spesso funziona...

ariooops.... :o mi sa che sono andato ancor più lungo di Baudo...

: Re: agitazione
: lucap January 08, 2010, 05:41:08 PM
In qualche modo l'agitazione deriva sempre dal fatto che non ci si sente in controllo della situazione. Ovviamente dipende da cosa si vorrebbe controllare. Ad esempio una ragione per cui io a volte mi sono sentito agitato è che avevo aspettative molto alte circa quello che stavo per suonare. Invece bisogna mettere in conto che il proprio livello non cambia all'improvviso e da questo punto di vista un po' di sana rassegnazione, se non si è Maurice Andre, fa bene. Per contro, se si è persone emotive, non ci si può permettere troppa faciloneria, e bisogna sempre fare un certo lavoro mentale, insomma tenere conto che si è lì per suonara, non per passare una serata amena.
Un'altra cosa fondamentale, anche se è molto banale, è che ci si deve sentire parte di quello che si sta facendo, quindi sottoscrivo l'idea di lasciarsi trasportare dalla musica. Per continuare con la fiera delle banalità conta anche l'abbigliamento, magari un whiskey (a parte gli astemi ovviamente), un riscaldamento adeguatamente tranquillo.
Ci sono effettivamente persone che non provano mai tensione, ma non le stimo molto. Altre dicono di non provarne, ed è già una cosa diversa. Altre ancora hanno imparato a dominarla e sono quelle che preferisco.
Una lezione che ho imparato comunque è che difficilmente si può fare qualcosa di buono se per almeno un momento nella serata non si prova il fatidico formicolio alla pancia, mentre quando le pulsazioni cominciano a salire di solito è troppo tardi... 
: Re: agitazione
: anrapa January 08, 2010, 08:07:36 PM
Io da bimbo (9-13 anni) soffrivo molto, tremavo, me la facevo addosso. Con gli anni ho imparato a controllarmi (ed il lavoro che faccio mi aiuta non poco) ma soprattutto ho capito che se suono brani che sono in grado di suonare non ho motivo di farmela addosso. Certo la tensione c'è ma è positiva, è adrenalina che mi fa divertire. Più rischio e più mi diverto!!!
: Re: agitazione
: Jim Barda January 08, 2010, 09:07:29 PM
Quando si suona bisogna pensare solo alla musica,... Quando si studia è un discorso, quando si suona è tutta un'altra faccenda. Poi è anche questione di abitudine...


 ovazion Quotissimo.
: Re: agitazione
: Zosimo January 08, 2010, 10:41:45 PM
Io invece da sobrio stecco, da ubriaco idem quindi mi faccio un paio di bicchieri e stica smil
: Re: agitazione
: baudo January 08, 2010, 11:25:10 PM
ovazion Quotissimo.
Mmmm....non sono tanto convinto che basti cosi' poco per risolvere il problema,o perlomeno non per tutti(io ero tra questi).Sarebbe come raccontare ad uno che ha paura di volare(mia moglie e' una di questi) che le statistiche dicono che in percentuale gli aerei cadono pochissime volte,o che ci sono 2 o piu' motori che non si romperanno mai contemporaneamente(Tony correggimi se ho detto bestialita' aeronautiche), oppure di pensare di essere in autobus o altro ;se uno se la fa sotto puoi raccontargli o dirgli di pensare quello che vuoi ma non credo basti.Sia chiaro,concordo in linea generale sul principio,ma ho visto diversi musicisti bolccarsi completamente o rendere molto,ma molto di meno del loro potenziale per l'emotivita' da palco.

Per Zosimo;sei il mio idolo sbellicars
: Re: agitazione
: lucap January 08, 2010, 11:39:51 PM
Mmmm....non sono tanto convinto che basti cosi' poco per risolvere il problema,o perlomeno non per tutti(io ero tra questi).Sarebbe come raccontare ad uno che ha paura di volare(mia moglie e' una di questi) che le statistiche dicono che in percentuale gli aerei cadono pochissime volte,o che ci sono 2 o piu' motori che non si romperanno mai contemporaneamente(Tony correggimi se ho detto bestialita' aeronautiche), oppure di pensare di essere in autobus o altro ;se uno se la fa sotto puoi raccontargli o dirgli di pensare quello che vuoi ma non credo basti.Sia chiaro,concordo in linea generale sul principio,ma ho visto diversi musicisti bolccarsi completamente o rendere molto,ma molto di meno del loro potenziale per l'emotivita' da palco.

Per Zosimo;sei il mio idolo sbellicars

Sono d'accordo, ma andare in aereo è un'attività in cui non hai, per definizione, la situazione in controllo... ed ecco che gli ansiosi provano ansia.
Viceversa la tua tromba e i tuoi concerti li puoi controllare e questo rende possibile imparare a dominare l'agitazione prima e durante un'esecuzione. Sotto quest'aspetto, io credo che siamo messi meglio di quelli che non possono volare.
: Re: agitazione
: anrapa January 08, 2010, 11:42:19 PM
Per la cronaca i motori si possono rompere anche tutti insieme, o basta che ci sia una perdita di carburante.... brrrrrrrrrr
: Re: agitazione
: lucap January 09, 2010, 12:01:20 AM
Per la cronaca i motori si possono rompere anche tutti insieme, o basta che ci sia una perdita di carburante.... brrrrrrrrrr

Un mese fa ho fatto un concerto talmente brutto che devono essermi successe tutte queste cose insieme! (o parlavi forse di aerei?  smil)
: Re: agitazione
: anrapa January 09, 2010, 12:15:25 AM
:)
: Re: agitazione
: Jim Barda January 09, 2010, 12:25:31 AM
Mmmm....non sono tanto convinto che basti cosi' poco per risolvere il problema,o

No infatti non credo neanche io che basti questo, ero daccordo però sul fatto che quando suoni devi pensare a suonare, che se pensi a le mille pippe che devi pensare quando studi(e le affronti in maniera separata) con l'agitazione e tutto stai fresco... e succede quello che hai paventato: musicisti bravissimi che però rendono la metà. Poi sul come affrontare momenti del genere... bè dipende da ognuno di noi da come si è fatti... è un discorso molto complesso. Il carattere e la personalità di ognuno influisce molto, quindi una ricetta unica è sicuramente utopia. Pensare positivo è un buon punto di partenza, e pensare alla musica aiuta a pensare positivo. ;)
: Re: agitazione
: engel_valter January 09, 2010, 10:10:54 AM
Domanda molto difficile, credo che sia un misto di moltissimi fattori principalmente psicologici ma anche tecnici.
Psicologicamente bisogna essere preparati e qui si fa vedere il carattere (un esempio: Cassone ad un concerto è arrivato sul palco e senza fare una piega ha attaccato a suonare, subito dopo il solista al trombone, che invece aveva passeggiato in modo agitato nei camerini attaccando a fatto una serie di stecche).
Però per me influisce molto il fatto di eseguire parti tecnicamente al proprio livello e qui senza studio non se ne esce.
Buone suonate a tutti,
Valter
: Re: agitazione
: Cesco January 09, 2010, 10:27:58 AM
Secondo me i fattori sono sostanzialmente:

1) il grado di conoscenza di quello che si va a suonare (più è alto e meno l'ansia si farà sentire);
2) l'abitudine a suonare "live" in ogni contesto e momento (più si suona live, meno l'agitazione sale);
3) il sentirsi e sentire chi suona con te bene sul palco (nel senso uditivo del termine): più il suono è bello ed integrato nel complesso, più suonerai bene e più presto l'ansia (positiva) iniziale sfumerà;
4) combattere la naturale tendenza a suonare "forte" (l'ansia porta anche a questo...): scombina tutti i parametri assestati nelle sessioni di studio;
5) il livello di ansia che si ha abitualmente (se un soggetto è ansioso di natura, non potrà che trasportare questo stato d'animo nella musica...);
6) avere la possibilità di scaldarsi adeguatamente... Molte volte si sale sul palco e non c'é la possibilità manco di spiaccicare due note (magari il sound check è stato fatto due ore prima...). Questo è deleterio (per me) perché non so in che stati mi ritroverò con il pubblico davanti... il che mi fa salire l'ansia!

Ciao!
Francesco
: Re: agitazione
: Franceschet January 09, 2010, 11:20:58 PM
Il post è molto interessante, io non ho mai suonato in pubblico, ma ho recitato, forse è lo stesso. La questione è un po' complessa, a mio modo di vedere, ci sono molti fattori in gioco. Quandi reciti parti dal presupposto che chi ti sta di fronte non sa quello che devi dire o che devi fare... poi c'è la questione delle repliche, la prima so' cazzi!
La seconda è peggio della prima... in genere dopo la quarta quinta replica cominci ad andare più oliato, dopo la decima cominci ad essere uno che vuole strafare, poi fai schifo (alla 15esima) e ti ridimensioni, alla sedicesima sudi freddo, va bene perchè hai lavorato molto a casa, dopodichè affronti tutto con serietà, dopo cento repliche però sei un robot che sale sul palco fa quello che deve fare e contemporaneamente fa mille altre cose e ha mille altri pensieri e tutto va liscio.
Per noi non esiste il training autogeno ma attoriale, e funziona: lavoro duro nelle prove, tutto deve essere perfetto, controllare che tutto sia al suo posto prima dello spettacolo, non guardare mai la sala, non pensare mai a quello che si deve fare o dire poco dopo ( è un po' come quando vai in pizzeria e devi ordinare 10 pizze e non fai altro che ripeterti la lista da quando sei uscito di casa e al tuo turno inizi a dire roba sconnessa) e poi fregarsene.
IN genere funziona un po' di scaramanzia, ma per questo bisogna essere navigati, perchè tutti sanno che non serve a nulla, ma sapere che quando entrerai se riuscirai a guardare, nonostante le luci il tuo portafortuna posto in quel punto buio della sala che solo tu puoi vedere, beh... vai come un treno!
so stato lungo  pur'io...
: Re: agitazione
: cariu January 11, 2010, 03:22:27 PM
Anche io credo che siano una molteplicità di fattori:
- carattere più o meno spavaldo vs ansionso;
- abitudine a suonare davanti alla gente;
- preparazione generale: suonare due ore al giorno da una certa sicurezza, suonare due ore un paio di volte alla settimana (come me) permettono ben poco;
- la preparazione dei brani da suonare: se provandoli a casa non escono sempre bene non si può avere la sicurezza di eseguirli correttamente in concerto.
- l'insieme: avere a disposizione un certo numero di prove ti da maggiore sicurezza che non una prova e via;
- ultimo ma che io metto al primo posto è la relazione tra difficoltà di quello da suonare con il livello tecnico del trombettista: suonare brani al limite delle proprie capacità è sicuramente più difficile da gestire rispetto a brani più facili.
: Re: agitazione
: StefanoMassari January 13, 2010, 01:56:55 PM
In merito alla paura che si ha quando si suona davanti a un pubblico, i fattori elencati sono tutti condivisibili, ma quando si ha la consapevolezza  di fare bene le cose in qualsiasi contesto " da freddo, con trombe diverse da quelle che usi abitualmente, con bocchini diversi, all' aperto, in una stanza secca ecc" la paura passa e suonando si percepisce un certo godimento picologico e una sana " presunzione" di bravura.
Ciao!
Stefano
: Re: agitazione
: anrapa January 13, 2010, 02:16:12 PM
Concordo!
: Re: agitazione
: cariu May 06, 2010, 09:17:56 AM
proprio ieri parlavo con un tubista della banda, ad un corso estivo ha conosciuto david ceste, trombonista dell'orchestra rai (mi sembra), che eseguiva del brani virtuosistici con l'euphonium, e gli ha chiesto se gli capita mai di agitarsi. Ha risposto che esegue un brano in pubblico solo se a casa riesce a farlo 3 volte di fila perfetto, altrimento non lo suona. Se esce 3 volte di fila come si deve ha detto che non ha nessun tiimore, mentre se a casa ci sono delle incertezze anche piccole, il cervello sul palco le fa diventare dei macigni che provocano tutti i disagi (che alcuni di noi conoscono bene.... :-\)
: Re: agitazione
: benge 59 May 07, 2010, 07:05:22 PM
Penso che una cosa importante x salire sul palco e suonare tranquilli sia.
1 essere consci delle proprie possibilita'/limiti e quindi NON strafare
2 sentire bene tutta l'orchestra/gruppo
3se hai un Solo  suonalo come lo hai studiato e
arricchiscilo via via sempre studiandolo prima,mai
live
4 ......anche un pizzico di sano menefreghismo tanto io sto suonando.
Non penso che eseguire alla perfezione un brano a casa ti liberi dal dubbio di un'imperfezione/errore in live,cosa che puo accadere anche ai grandi,ma intanto sono grandi sbellicars ovazion
: Re: agitazione
: baudo May 07, 2010, 07:30:21 PM
Sono d'accordo (con l'apostrofo o senza?  ???) sui primi tre punti ma sull'ultimo ho seri dubbi di riuscita nel caso uno non sia caratterialmete un "machicazzosenefrega" (beato lui)

Come diceva... Don Abbondio,"se uno il coraggio non ce l’ha,non se lo può dare"
.....eehhh...la cultura... ;D
: Re: agitazione
: benge 59 May 07, 2010, 08:36:16 PM
.........Baudo l'ho chiamato Menefreghismo ma non so esattamente come definirlo.
Io personalmente mi son sempre sentito forte e riesco a "STACCARE"  o se preferisci "isolare psicofisicamente" certi fattori dalla mia testolina mentre suono.
che so il tipo che ti guarda con occhio ed orecchio attento,un certo tipo di confusione in sala o teatro,pensa che una volta ( 1980) al Gambrinus (Montecatini terme)il cantante ,un italo francese,svenne per abbassamento di pressione e tutta la sezione fiati(tromba sax trombone)era cosi concentrata sul pezzo che il maestro dovette chiamarci col microfono........
Comunque viva la musica live anche con qualche steccuccia o non perfetto centraggio note :D   
: Re: agitazione
: lucap May 08, 2010, 01:59:41 AM
Come diceva... Don Abbondio,"se uno il coraggio non ce l’ha,non se lo può dare"
.....eehhh...la cultura... ;D

Mi era venuto un dubbio e ho fatto un controllo con google; in effetti la citazione esatta è: "il coraggio uno non se lo può dare"

Adesso mandatemi pure a cagare  smil
: Re: agitazione
: baudo May 08, 2010, 11:37:05 AM
Mi era venuto un dubbio e ho fatto un controllo con google; in effetti la citazione esatta è: "il coraggio uno non se lo può dare"

Adesso mandatemi pure a cagare  smil
Caro Luca,essendo anche tu un jazzofilo mi perdonerai,spero,una piccola "variazione sul tema" citato a memoria e frutto di reminiscenze scolastiche di antica data,che pero' non snatura il senso della citazione Manzoniana:
se ti caghi addosso con facilita' puoi riempirti di Imodium ma servira' a poco.
....eehhh...la cul-tura.... (voce del verbo turare);D
: Re: agitazione
: Norman May 08, 2010, 06:06:24 PM
Io non sono uno di quelli con la faccia da culo innata. Un po' li invidio, quelli che hanno questa dote, ma sono fatto così, e non me ne faccio un problema. Nonostante questo ora la paura del palco è ridottissima. La prima volta che suonai in pubblico (con la chitarra) quasi tremavo dalla paura, ed un pezzo lo attaccai un semitono sopra... Feci tanti errori, ma la gente applaudiva, ed io cominciai subito a rendermi conto che è stupido dare tutta quell'importanza a qualche errore e dare per scontato tutto quello che invece fai giusto... E devi trovarti davanti proprio degli stronzi perché una stecca finisca per pesare di più di tutto il resto... Se uno è preparato a dovere, qualche errorino non sarà un problema, soprattutto se si tratta di una situazione amatoriale. Diobono, sbagliano i professionisti... Errare è umano. Si, ho acquistato sicurezza e suono meglio. Si, sono passati ormai quasi 25 anni da quel primo concertino, ed ho fatto tanta esperienza... Ma la cosa fondamentale è che ho imparato a convivere con il concetto di errore. Sbagli? Capita, l'importante è andare avanti. L'importante è concentrarsi sul fare musica. L'importante è divertirsi. Noi tendiamo ad essere molto severi con noi stessi, e per certi versi (segnatamente quando si studia...) è giusto esserlo, ma quando si suona tutto questo non ha senso: se c'è del lavoro dietro (e solitamente dietro a chi ha il coraggio di salire su un palco c'è) i risultati si vedono. La gente che ti guarda tutto questo lo vede e lo sente.

Per cui il menefreghismo di cui parla baudo io lo intendo così: hey, io sono qui su un palco, ho studiato, ci ho lavorato, mi sono preparato, e per quanto possa sbagliare, saranno molte di più le cose che farò bene! E comunque suono sicuramente meglio della stragrande maggioranza delle persone che mi sentono...  sbellicars

: Re: agitazione
: genuzzu May 09, 2010, 09:51:35 AM
Credo di aver finalmente sconfitto la mia tremarella. Ieri scorso ho suonato senza paura ad un concorso, ho steccato e sono andato avanti rilassato. Come ho risolto il problema? Boh. Spero che la mia esperienza vi possa essere utile.
: Re: agitazione
: anrapa May 09, 2010, 12:06:41 PM
Ieri ho suonato per il matrimonio di un mio caro amico, a freddo col trombino è andata alla grandissima, scoperto come il cxxo di un macaco ero intonatissimo e preciso al punto da impressionare me stesso!
Con la tromba in Do nella marcia nuziale ho fatto scintille...
Poi ho suonato l'Ave Maria di Gounod con la Do accompagnato da una violinista ed un'organista. Il volume dell'organo era al limite dell'udibile e sono stato costretto a suonare ppppppppp, ecco, lì me la sono fatta addosso come non accadeva da tempo. A metà mi sono detto: "facciamo finta che è un duetto fra tromba e violino e speriamo che l'organo mi venga dietro perchè io non lo sento" e le cose sono migliorate. Nel finale mi sono detto "e se il pubblico volesse sentire anche l'organo? suono più piano? non è che rischio? ma no, dai, figurati?"
E me la sono fatta ancora più addosso... AHAHAHHAHHAHA
Alla fine non ho fatto nessuna stecca, lo sposo è venuto da me con la lacrimuccia e mi ha ringraziato, tanto male non dev'essere andata... Mia moglie dice che ho suonato benissimo ma io ho come l'impressione di dover andare da un massaggiatore per sciogliere la tensione di quei 2 minuti di musica! :D

Ecco, suonare ppppp in chiesa con i parenti che ti fissano e le telecamere che immortalano il giorno più bello dei tuoi amici mi mette tensione. :D
: Re: agitazione
: baudo May 09, 2010, 12:37:17 PM
Caro Tony,hai fatto un quadro talmente realistico di una situazione in cui mi sono trovato anch' io tante volte quando suonavo il violino in queste occasioni,che mi sono immedesimato un po' troppo,tanto da dover correre in bagno.....opps....troppo tardi...... sudd
: Re: agitazione
: Generale May 09, 2010, 07:32:15 PM


Ecco, suonare ppppp in chiesa con i parenti che ti fissano e le telecamere che immortalano il giorno più bello dei tuoi amici mi mette tensione. :D


Vedi io non ho bisogno di andare a matrimoni e feste varie,  a me basta la telecamera!! sbellicars
: Re: agitazione
: genuzzu May 09, 2010, 08:17:20 PM
Credo di aver finalmente sconfitto la mia tremarella. Ieri scorso ho suonato senza paura ad un concorso, ho steccato e sono andato avanti rilassato. Come ho risolto il problema? Boh. Spero che la mia esperienza vi possa essere utile.
Vedo con piacere che non mi ha cacato nessuno.
Ma dicevo sul serio. Provate per una volta a suonare davanti a tante persone con un minimo di egocentrismo, quello è il vostro momento, non sprecatelo avendo paura di sbagliare. Sembra una cosa scontata ma non lo è.
: Re: agitazione
: anrapa May 09, 2010, 08:18:09 PM
A dire la verità anch'io me la faccio addosso quando devo registrare in video o anche solo audio!!! E' la consapevolezza che se fai anche solo un errore devi ricominciare da capo.
: Re: agitazione
: anrapa May 09, 2010, 08:20:14 PM
Vedo con piacere che non mi ha cacato nessuno.
Ma dicevo sul serio. Provate per una volta a suonare davanti a tante persone con un minimo di egocentrismo, quello è il vostro momento, non sprecatelo avendo paura di sbagliare. Sembra una cosa scontata ma non lo è.
Hai "ragionissima", io spesso suono solo per me e quindi suono meglio perché mi faccio influenzare molto meno.
: Re: agitazione
: genuzzu May 09, 2010, 08:29:53 PM
Sto caricanto su tutubo i video del concorso che ho fatto ieri scorso. Suono la dama del vento. Pezzo facile, ma... non sono riscaldato, escono rumori, non suoni, dallo strumento. Inizio a suonare per un pugno di dollari. Sbaglio attacco, esce un suono schifoso. Verso metà del brano la pianista fa una battuta di 3/4. Alla fine sbaglio un passaggio. Sarà che è un concorso scolastico, sarà che la commissione era fatta da sordomuti, sarà che avranno sbagliato a scrivere, ma guardate i premiati della categoria G3 (http://www.scuolamediadantealighieri.it/files/definitivo_elenco__premiati_6152010.doc)...
 felicissim
: Re: agitazione
: cariu May 10, 2010, 02:44:24 PM
Rizzetto Elia di Pordenone?   ;D
: Re: agitazione
: genuzzu May 10, 2010, 02:55:59 PM
Spiritoso...  ;D
: Re: agitazione
: benge 59 May 14, 2010, 07:42:08 PM
Grande Genuzzu,hai tutta la mia ammirazione
continua cosi e non ti curar di chi ti invidia............. fenomen