Italian Trumpet Forum
Didattica => L'angolo Acuto => : xadhoom October 03, 2013, 12:18:42 PM
-
Ok,
l'ho quasi combinata grossa...
siccome da niubbo soffro della sindrome che penso di star soffiando quando invece non lo sto facendo bene,
il mio maestro mi suggerisce di "soffiare" la frase prima di suonarla per poi suonarla subito,
per abituarmi alla sensazione.
Io ovviamente giù di brutto a farlo, con enormi respiri e soffiate violente (che pressuppongono altri enormi respiri).
Inizia qualche giramento di testa... vabbè mi sto iperventilando mi devo abituare...
Ovviamente da stupido insisto finche ho un giramento talmente forte che a momenti finisco in terra, vista annebbiata
per mezzo minuto, sforzo per controllarmi a star fermo e non cascare...
Dopo che è passato qualunque tentativo di suonare produceva nausea... stavolta ho mollato lì... e ci è voluta una sera
per ripigliarmi del tutto.
ocio quindi a non far cavolate del genere, si può svenire! non serve respirare molto, ma respirare bene!
-
Chicago School the Italian way?
-
be...certo...attenzione a non esageare...ma l'importante è non dimenticarsi di respirare!! sbellicars
-
Chicago School the Italian way?
beh in realtà la violenza l'ho messa io, l'insegnante voleva che io avessi in mente di mantenere il flusso d'aria costante (cosa che non faccio alle volte)
-
The Italian way... :D
-
ahahahahaah :D ora l'ho capita :D
-
Anke a me è Accaduto ciò, mancava poco a cadere per terra,Mi ero Spaventato Sul Serio xD sudd
-
L'iperventilazione la facevano i subacquei, prima di una immersione, per aumentare i tempi dell'apnea.
Si pensava che aumentava la concentrazione di ossigeno e diminuiva quella di anidride carbonica.
E' una tecnica in via di abbandono, perché ora ritenuta pericolosa.
Si è infatti scoperto che non aumenta la quantità di ossigeno, ma diminuisce solo quella dell'anidride carbonica.
Lo stimolo a respirare viene dato dall'aumento dell'anidride. Quindi l'iperventilazione causa un ritardo nel bisogno di respirare.
Questo però può causare una perdita di conoscenza, con conseguente annegamento.
-
No Carlo, l'iperventilazione la fanno solo gli "APNEISTI", non i sub! (vedo che poi hai usatoil termine giusto)
La tecnica consiste proprio nel buttare fuori piu aria di quella che si inspira, per arrivare NON ad aumentare come molti credono, la capacita' polmonare, ma per far si che anche l'aria accumulata in basso venga appunto ricambiata con aria piu ricca di ossigeno (e difatti e' errata la frase che dici perche se diminuscie la pecentuale di CO2 aumenta per cntro quella di O, visto che la capacita' rimane invariata) di quella che e' rimasta in fondo ai nosti polmoni.
Per il resto la spiegazione e' corretta
-
No Carlo, l'iperventilazione la fanno solo gli "APNEISTI", non i sub! (vedo che poi hai usatoil termine giusto)
La tecnica consiste proprio nel buttare fuori piu aria di quella che si inspira, per arrivare NON ad aumentare come molti credono, la capacita' polmonare, ma per far si che anche l'aria accumulata in basso venga appunto ricambiata con aria piu ricca di ossigeno (e difatti e' errata la frase che dici perche se diminuscie la pecentuale di CO2 aumenta per cntro quella di O, visto che la capacita' rimane invariata) di quella che e' rimasta in fondo ai nosti polmoni.
Per il resto la spiegazione e' corretta
Caspita, livello veramente altissimo! Mi costringi a impegnarmi al massimo.
Allora, con subacqueo si intende genericamente chi fa delle immersioni subacquee. Le immersioni possono essere praticate senza attrezzatura (apnea) o con autorespiratori (ad aria, con ossigeno, o con riciclo interno).
Per quantità di ossigeno e CO2 mi riferivo alla loro presenza nel sangue, che è dove l’ossigeno viene utilizzato, non nei polmoni.
L’iperventilazione veniva fatta per aumentare la quantità di ossigeno nel sangue.
Ma poi si è scoperto che non portava a nessun aumento di ossigeno nel sangue, mentre portava ad una forte diminuzione di CO2.
Poiché lo stimolo nervoso a respirare è dato dalla quantità di CO2, un calo di questa porta a una resistenza di apnea maggiore, e questo può causare danni.
E’ un po’ come una anestesia locale. Quando ti tagliano non te ne accorgi neanche, ma non è che hai danni minori.
Conclusione: l’iperventilazione non è più praticata.
-
Grazie Carlo, molto interessante pollices
-
A parte il fatto che bisogna sempre distinguere tra Iperventilazione INVOLONTARIA; CRONICA 8dovuta auan patologi) e CONTROLLATA (quella degli Yogi), nel caso vi capitasse, per ritornare in fretta alle condizioni normali basta respirare in un sacchetto di carta o di palstica la stessa aria un po di volta, questo fa si che aumenti la concentrazione di CO2 e si ripristino i parametri normali di equilibrio