Riprendo gli aggiornamenti.....!
Purtroppo,....tutte le osservazioni di iMaurizio, hanno tutte una buona dose di consistenza...!
... E devo dire che dopo aver aperto i link postati,... appena ho letto la 1^ cifra (5) dei costi delle soluzioni prospettate,....mi si è chiusa la bocca dello stomaco....
....
. (Se proprio dovessi morire su quell'ordine di cifre , preferirei mille volte di più comprarmi una Signora TROMBA ! ---e Buona Pace ai vicini ....!
).
Purtroppo se queste cifre , potrebbero avere un senso, per chi magari fa una scelta di vita professionale, sono veramente proibitive per chi, come me, vive in appartamento e suona per diletto ! ).
Detto questo continuerò a illustrare alcuni aspetti che ho scoperto, si debbano considerare qualora si pensi di uilizzare un Box auto.
1°) Impianto elettrico.
Con le nuove norme edilizie , il Box dovrebbe essere dotato di : interrutore generale differenziale salvavita, interruttore magnetotermico sulle linea delle prese , interruttore magnetotermico sulla linea delle luci, interruttore magnetotermico sulla linea di aperture/chiusura serranda. (non sarebbe male prevedere e far realizzare da un tecnico abilitato che certifichi l'impianto, un interruttore magnetotermico alla linea dedicata alla eventuale suddivisione del Box , nella quale collegare prese ed interruttori per (ad es.) un mixer, amplificatore, e quant'altro.
Le line elettriche è prescritto che siano o interne o esterne ai muri, ad una certa altezza da terra, ma comunque dentro canaline certificate ed impermeabili.
Gli interruttori utilizzati devono anch'essi essere ad una specifica altezza da terra.
Centralini degli interruttori , prese e interruttori luce e di apertura/chiusura della serranda devono essere predisposti con una protezione che garantisca l'impermeabilità. (come quelli che si utilizzano all'aperto, o nei bagni e/o nelle piscine o comunque negli ambienti umidi.
I box situati nei piani interrati hanno spesso sistemi idrici automatici anticendio che sono presenti anche all'interno dei singoli box.
( immaginiamo cosa accadrebbe se andassero in funzione spruzzando acqua su prese o interruttori non protetti dall'acqua ).
2°) Superfici di aereazione per l'evacuzione dei fumi e del calore.
In un ipotetico incendio sono le principali cause di morte dell'uomo (Intossicazione per i fumi prodotti nella combustione e calore ).
Quest'ultimo (il calore/la temperatura ) gioca un importante ruolo anche nella resistenza dei materiali (pilastri e strutture portanti).
Pensiamo che la resistenza del cemento si annula intorno agli 800° ed un incendio può arrivare anche a 1200° 2000° a seconda di quali materiali stiano bruciando. (Se vi ricordate le torri gemelle non sono crollate per l'impatto, ma molto tempo dopo...
)
Ecco , quindi che l'evacuazione dei fumi e del calore svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione/gestione di un incendio...
...ed i Box in genere sono sotto i palazzi....
I valori che definiscono le superfici di aereazione minime che devono essere garantite in un Box , hanno subito degli aggiornamenti nel tempo, e gli stessi ingegneri spesso hanno anche loro i loro bravi dubbi !
Anche per gli appartamenti vengono definite e garantite, per legge , delle superfici per arearli, mediante finestre e lo stesso vale per i Box (quindii metto le mani avanti e non mi assumo nessuna responsabilità e Vi consigliandovi fortemente di affidarvi a bravi professionisti ):
-Sembrerebbe che la superfice totale di aereazione debba essere calcolata come 1/25 (il 4%) della superfice calpestabile .
- Una quota di superfice pari allo 0,3% della superfice calpestabile deve essere considerata come un'area aperta priva di qualsiasi serramento (non deve essere presente nessuna anta di finestra ). A questo 0,3% , concorrono (in parte ) anche le superfici di eventuali asole presenti sulla saracinesca.
- Una quota di superfice pari a 1/100 (lo 0.1%) della superfice calpestabile deve essere riservata ad aperture in alto ed in basso.
in alto per l'evacuazione di fumi/gas e del calore, in basso pechè sembrerebbe che in caso di incendio, così facendo si creerebbe uno strato d'aria di una decina di cm che potrebbe far respirare persone eventualmente a terra ed eventualmente permettergli di allontanarsi;
certo l'aria fresca alimenterebbe le fiamme ma potrebbe salvare delle vite, si sceglie il male minore, oppure potrebbe servire anche per l'evacuazione di gas infiammabili e più pesanti dell'aria prima di un ipotetico incendio.
Sembrerebbe (e dico sembrerebbe) che sulla superfice risultante dalla differenza fra la superfice totale e la superfice priva di serramenti , possano quindi essere utilizzate serramenti ,in forma di finestre ( che devono essere frangibili ai Vigili del Fuoco ).
Leggevo che in caso di incendio è molto probabile che il calore faccia scoppiare il vetro di queste finestre, quindi aumentando di fatto la superfice priva di serramenti.
E' un terreno terribilmente scivoloso e pericoloso ed è per questo che qualsiasi eventuale variazione posssa essere introdotta sulle superfici di aereazione, rispetto alla situazione originaria prevista dal costruttore dell'edificio, venga fatta da un tecnico qualificato (ingegnere /architetto) ed inviata ai Vigili del Fuoco per sapere se, queste eventuali variazioni , possano far decadere la Certficazione Prevenzione Incendi dello stabile .
3°) Possibile suddivisione all'interno di un Box. (che eventualmente può anche essere anche insonorizzata ).
Da quello che ho potuto vedere , sembrerebbe una cosa possibile a farsi, ma ci sono delle limitazioni.
Non si deve cambiare la destinazione d'uso,( se la destinazione d' uso è un box non lo si può trasformare in tavernetta, altrimenti cambiano proprio le normative edilizie di riferimento e catastali.)
La eventuale suddivisione del Box deve essere fatta con pareti
amovibil ed ignifughe certificate.
Non ci devono essere imbullonamenti a parete e pavimento (se no cade il requisito di amovibilità e si configurano le pareti fisse per cui ci vuole la relazione di un tecnico la SCIA ecc.ecc. (Ricordo che la normativa di vendita degli immobil è cambiata ,
e la vendita di un immobile con un abuso edilizio o non a norma porta alla nullità dell'atto di vendita....
Non possono farsi pareti in legno , MDF, infatti nei box è vietato detenere materiali infiammabili, vernici, liquidi infiammabili, legna per il caminetto, pellet, e .... conseguentemente ... mobili in legno... o altro di simile....
Eventuali pannelli fono assorbenti, devono essere ignifughi, ...i famosi cartoni delle uova in voga tanti anni fa, (che detto fra noi non schermavano proprio niente) non si possono utilizzare.
Sto' provando a vedere cosa costa un fai da te con 2 pareti amovibili a L, inframezzate con lana di roccia da 5 cm, e schermate internamente ed esternamente da lastre di alluminio da 1 mm. , con 1 porta ed 1 finestra doppio vetro.
La lana di vetro, così come la lana di roccia (anche se quest'ultima in misura molto minore) potrebbe disperdere nell'ambiente micro fibre che potrebbero essere respirate e provocare la malattia dell' asbestosi. E' importante perciò inglobarla in qualche cosa che non le disperda nell'aria.
( la Lana di roccia resiste alla fiamma ossidrica quasi senza infiammarsi, ed è fono assorbente; è la migliore soluzione )
Il costo viene alzato molto dalla struttura portante in alluminio, con profili portanti tipo gazebo.
Solo di materiale stiamo sui 1000 euro .
Considerazioni finali:
Ho visto su internet che si vendono delle cabine in perspex (tipo plexiglass) per batteria. Fanno qualcosa , ma non granchè.
Un installatore di serramenti in alluminio mi ha detto che se non imbulloni bene le pareti a muro la isonorizzazione "buona" te la puoi scordare".
Se però consideriamo che siamo in un box, ad un piano interrato, anche se ci fosse un po' di dispersione sonora, tuttosommato ci potrebbe anche stare.
....Il fai da te è un grosso rischio....
Alla luce di voler fare qualcosa , sufficientemente a norma di legge , .....Come la vedete .....?
( Lasciamo tutto come sta' , apriamo la porta dell'armadio della camera da letto e vai a suonare....!
Ciao !