Vorrei segnalare questo bel libro che ho appena finito di leggere, dal titolo 'il jazzista del gulag', scritto da tale Natalia Sazunova. E' la storia della travagliata vita di Adolf 'Eddie' Rosner, trombettista jazz tedesco divenuto famoso negli anni 30 a Berlino, che ebbe addirittura l'onore di suonare con Louis Armstrong (che lo definì addirittura il Louis Armstrong bianco) durante la prima tournée europea di Satchmo. Eddie, che era ebreo, scappò dalla Germania nel '38, ma condivise con tanti altri come lui la scelta disgraziata di fuggire prima in Polonia, e poi un Unione Sovietica. Qui, dopo un iniziale periodo di idillio con il regime comunista che gli permise di raggiungere un grande successo presso il pubblico russo, di nuovo si trovò nei guai, nel momento in cui l'URSS si chiuse all'Occidente, e lui in quanto tedesco, rifugiato, ebreo e jazzista si trovò ad essere nel luogo sbagliato al momento sbagliato, finendo per ben 8 anni prigioniero in Siberia. Solo negli anni '70 potè tornare in Germania, dove morì povero e dimenticato. Per di più dopo la sua partenza il regime sovietico, come da tradizione, cancellò ogni traccia della sua presenza nel Paese, e per questo motivo (e per la precedente analoga solerzia dei nazisti) oggi non ci resta più alcuna testimonianza della musica di Eddie Rosner.
Ci resta però questa formidabile testimonianza della storia tragica del Novecento vista dagli occhi di un trombettista.
Spero che anche a voi piaccia come è piaciuto a me.