Che poi non ho mai capito
Il perché , visto che ci siamo
Del sassofonista che non sa suonare
Il clarinetto. Diversa imboccatura?
Diverso metodo di soffio?
il problema è analogo alla tromba , come nella tromba ci sono tantissimi modi per produrre suono con il clarinetto e con i sax: alcuni oggi sono anacronistici......
faccio un esempio concreto con la tromba oggi imparare a suonare tutta l'estensione aumentando e diminuendo la pressione del bocchino sulle labbra è anacronistico e poco utile.
(l'effetto è di pregiudicare il suono......)
con il sax e con il clarinetto si può salire di registro semplicemente mordendo (incrementando la stretta del morso sul bocchino) o strizzando le labbra sul bocchino.
l'effetto è lo stesso che sulla tromba tendenzialmente ti fracassi le labbra.
accanto a questa ipotesi intermedia ci sono quelle altrettanto nocive che prevedono una "combinazione " di elementi ma dove risulta "prevalente " la stretta o il morso rispetto alla emissione......
come si fa ad accorgersi se un sassofonista sta utilizzando una tecnica di prodzione del suono corretta o meno?
Dal suono che produce.....come nella tromba il suono non mente mai.......
Per essere più chiari per me la tecnica di emissione corretta è quella che ti consente di controllare il suono in tutti i suoi aspetti senza subire lo strumento....
Proprio in questi giorni discuto con appassionati sassofonisti del suono di un sassofonista giovane che dal mio punto di vista è "mancante "
Il sassofonista in questione è straordinariamente bravo ma ha nel suono il suo tallone d'Achille.
E' anche vero che questi aspetti di cui sto parlando sono tecnici e non vogliono stabilire cosa sia meglio o peggio ma solo evidenziare una differenza.
Se ascoltate tre maestri come Trane, Henderson e Getz e mettete a confronto il suono dei sassofonisti troverete con facilità chi riesce ad aprire il suono sul registro acuto dello strumento e chi non ci riesce , chi ha un suono con meno armonici , chi ha maggiore presenza di soffio ecc....