Author Topic: The 19/30s Exercise: Twenty Minutes That Changed My Trumpet-­Playing Life  (Read 1898 times)

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Offline CONFUSION51

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Sperando di fare cosa gradita Vi posto la mia traduzione di una prima parte dell'articolo in inglese di Rusty Russell che potete trovare qui:
http://www.rustyrussell.com/1930s/1930sRev.pdf
Sostanzialmente l'articolo copre diversi aspetti di come fare bene le note lunghe ed altre cose, a mio parere moooolto interessante...
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Se tu inizi sul Do centrale per poi suonare ogni nota scendendo in basso fino al Fa#, suonerai  19 note. Suona il Do per trenta secondi. Poi trenta secondi di riposo. Suona il Si per trenta secondi.  Riposa per trenta secondi. Suona il Si Bb per... (Comprendi l’esercizio? 19 note con 30 secondi ciascuna.  19/30s.)
Così ora sei pronto a uccidermi, perché tu magari sei prevenuto, sugli esercizi sui fondamenti, questa storia l’hai sentita un milione di volte etc.  Ma aspetta...

Anche se non rispettate questa sequenza, o se tenete più o meno a lungo le note o attaccate con la lingua o con l’aria, o qualsiasi altra cosa, fatelo rispettando i seguenti consigli :

1.   Iniziate prendendo un respiro completo, facile (senza lo strumento). Lasciate che l'aria fuoriesca, con la sola resistenza del rilassamento, le labbra sono a riposo. Ancora una volta, non soffiate. Lasciare che l'aria esca naturalmente da sola. Similmente a come fareste per raffreddare un cucchiaio di minestra. Fatelo due o tre volte. Quando si pensa di soffiare entrano in gioco i muscoli pettorali, del collo, della mandibola, delle labbra ed i muscoli delle braccia. Si tratta di stabilire il flusso d'aria.  Agitate le mani e braccia per rilassarle prima di iniziare l’esercizio. La tensione fisica non è una cosa buona. Tensioni, muscoli contratti, sono queste le cose che stiamo imparando a evitare.  Un corridore ai blocchi di partenza si presenterebbe teso e contratto? Un violinista "indurirebbe" il braccio iniziando un passaggio? Sai come invidio i trombettisti che fanno sembrare che suonare la tromba sia una cosa facile? Questo è un buon inizio per imparare a suonare in quel modo.

2.   Quando si inizia a suonare realmente l'esercizio, pensate a lasciare che l’aria metta al loro posto le labbra. Questo concetto deriva direttamente dagli insegnamenti di Bill Adams.  Sono sicuro che sia stato trattato anche da altri, ma io ho compreso questo concetto da lui. Ricordate bene che questo esercizio non ha lo scopo di modificare la vostra impostazione. Ma per questo esercizio, cercare di evitare di impostarvi prima intenzionalmente. Il motivo è il seguente: Il più delle volte, quando i trombettisti suonano le note lunghe, stanno pensando di rafforzare qualcosa. Gli angoli. I muscoli interni che controllano l'apertura. I "muscoli del diaframma" (che in realtà non esistono).  Qualunque cosa. Noi non stiamo cercando di rafforzare nulla. Stiamo imparando come ci si sente quando un flusso d’aria rilassato genera un grande, bel suono passando attraverso le labbra dall’aria guidate e continuando nello strumento. (Lo so... la "vibrazione" di queste labbra sono generate dalla onde stazionarie, ecc.) Non importa. Questo è come ci si sente, e questo è quello che faremo.
Questa sensazione. Questo è il punto dell’esercizio.  Se sei frustrato dalle cose che ho descritto qui, è molto probabile che tu non abbia mai sperimentato questa sensazione. So che probabilmente non l'hai provata. E se ha lo stesso effetto su di voi come ha fatto su di me, scoprirete un mondo completamente nuovo nel suonare la tromba in tempi piuttosto brevi.

3.   Non pensate alle vostre labbra (Claude Gordon). Non pensate alla vostra mascella, o agli "angoli" o a qualcos'altro (me). Portate la vostra attenzione fuori da tutto ciò e davanti alla vostra campana. Citando Bill Adam, "Quando la vostra attenzione non è più focalizzata sul suono, emergono i problemi”.
" Tu ripeto ancora,  NON stai soffiando l’aria”.
Tu stai consentendo all’aria di fuoriuscire. Io mi concentro sul suono e sono consapevole marginalmente che l'aria è in movimento fuori dal mio corpo e attraverso lo strumento.

4.   Questo punto è molto importante, almeno quando si esegue questo esercizio: Mentre sei concentrato sul suono, accettalo come viene quando inizi. Se inizi con il do centrale, accetta che inizialmente può suonare un po' scuro, afono. Potrebbe essere anche leggermente crescente o calante. Potresti avere anche un pochino di aria nel suono (se questo è il tuo caso, ed il problema persiste, ti consiglio di iniziare nuovamente la nota, assicurandosi di mettere le tue labbra insieme delicatamente (Jeanne Pocius). Non comprimere le labbra tra di loro. Solo cercare di evitare che tra le labbra ci sia troppa distanza. Ricordate che non siete abituati a suonare in questo modo e probabilmente state suonando su qualche parte delle labbra che solitamente non usate. Non dovete mettere in tensione l’impostazione in alcun modo, non dovete costringere l’aria nel modo in cui fareste di solito.
Semplicemente provate ad avere la sensazione di rilasciare un flusso di aria che fuoriesca dai polmoni e attraversi lo strumento, trattenuto dalle labbra rilassate senza tensioni, labbra che sono "trasportate" ai punti di contatto con il bocchino dall’aria.  Se siete come me, questo vi sembrerà un pò strano in un primo momento. La grande tentazione è di fare le cose che fate di solito quando si inizia a produrre una nota e non è giusto. Se manipoli le labbra o la mascella, o cambiate "l’attacco”, o qualsiasi altra cosa, non và bene.
NON FATELO.
Vi ripeto: NON FATELO.
-FIDATEVI-
Lasciare che le labbra si aprano di conseguenza naturalmente da sole.
Credo sinceramente che questo è il punto dove tutti entriamo nei guai.
NON FARE NULLA PER CERCARE DI ARRIVARE A SENTIRE LA SENSAZIONE ED IL SUONO COME FATE NORMALMENTE.
E’ ESATTAMENTE DA QUEL MODO DI SUONARE CHE STIAMO CERCANDO DI SCAPPARE!


5.   A questo punto, si potrebbe pensare, "Ehi, aspetta un attimo... questo ragazzo si diverte ad avere una lunga lista di cose da pensare prima di suonare una nota, e ora sta facendo la propria lista!" Beh, non proprio. Questo elenco è in realtà solo un promemoria delle cose che non devi fare. È un suggerimento che ti dice di non fare nulla per emettere una nota, a questo punto, ad eccezione di lasciare l’aria fuoriuscire dai polmoni, attraverso le tue labbra (che non stanno facendo nulla) e concentrandosi sul suono che esce la campana. Comunque...

6.   QUESTA È LA RICOMPENSA!
Da qualche parte della serie di note – di solito succede per me intorno al LA, forse il SOL se non sono di forma – quella sensazione globale che hai mantenuto (senza "fare" nulla in merito) dell'aria che attraversa le labbra cambia. La vibrazione vi sembrerà che si espanda, tutto il sistema inizierà a sembrare una entità unica, e si sentirà il suono aperto con una sensazione simile a quando ti togli i tappi dalle orecchie."RISONANZA". Almeno questo è come io lo percepisco se ho avuto un inizio di studio difficile tale da essere fuori forma o avendo avuto un concerto difficile la notte precedente o qualsiasi altra cosa.  (Se hai provato a suonare nel tuo solito modo, questo non accade!).
Se io sono in buona forma, la differenza non è così grande, perché sono abbastanza vicino l'obiettivo fin dall'inizio.  Ma succede ancora. Faccio una similitudine, è come il servosterzo. Quando ho iniziato a guidare, molte auto ancora non avevano il servosterzo. Dovevi utilizzare entrambe le braccia per girare o parcheggiare.
Questa sensazione è come la prima volta ho sperimentato il servosterzo.  I giovani sanno cosa vuol dire quando il servosterzo nella loro auto si spegne; tutto ad un tratto, ci vogliono molte volte lo sforzo normale per girare la ruota. La sensazione che stiamo cercando è come quando il servosterzo torna a funzionare. Il suono si apre naturalmente.
Scompare improvvisamente la "patina" sulla nota, ma è anche piena. Tu ottieni un suono più grande e pieno senza aumentare lo sforzo.
Lo so: FIGO.
Finite la serie verso il basso fino al FA#. Dovrebbe crearsi, un’impostazione buona per qualunque cosa tu debba suonare. Ecco come funziona per me, comunque. Mi ha fatto suonare meglio in molti aspetti, quasi fin dall'inizio.


« Last Edit: August 23, 2016, 02:26:19 PM by CONFUSION51 »
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Offline gigispermaloso

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Figata!
Hai provato?
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Offline CONFUSION51

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« Reply #2 on: August 23, 2016, 02:33:46 PM »
Non ancora, ma la ricerca di non condizionare le labbra o l'impostazione mi è capitato spesso di tentarla specialmente in concerto quando la stanchezza si faceva evidente.
Molte cose rispecchiano quando mi aveva spiegato Adam Rapa nella lezione privata che avevo fatto con lui.
In particolare aveva aggiunto che facendo in questo modo venivano usati muscoli pressoché dormienti che svuluppandosi con il tempo consolidavano tutta l'impostazione nel modo in cui l'aria dettava.


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Offline gigispermaloso

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Molto interessante! Grazie per la condivisione!  pollices
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Offline Navarro

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Grazie, avevo seguito a suo tempo la discussione su Trumpet Herald, anzi, per chi mastica un pò d'inglese suggerisco di andarla a leggere e di leggere anche le prima pagine dell'articolo nel link postato da Confusion51 per capire come l'autore è arrivato a concepire quell'esercizio.

Che dire, rimango sempre un pò perplesso e, confesso, anche un pò invidioso quando leggo di persone che hanno "svoltato" con un piccolo esercizio o con una lampadina che gli si è accesa nella testa. Sono circa trent'anni che maneggio quel pezzo di ottone (meno, in realtà, essendo stato fermo per diversi anni) ma non ho ancora avuto alcuna epifania, come dicono oltre oceano. Speriamo nel futuro...
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Offline fabiodb

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 pollices  molto interessante grazie!!! proverò sicuramente.....anzi vado subito  salut

Offline Chiapparo

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« Reply #6 on: August 23, 2016, 08:48:54 PM »
Grazie, non vedo l'ora di provarci! Attenderò domani, perché se provassi adesso qualche condomino potrebbe chiamare i gendarmi!

Offline Zosimo

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Questo ragionamento, non fa una piega. Secondo me
è difficile da mettere in pratica( almeno per i musicisti medio bravi)
quando bisogna ''ingripparsi'' in un pezzo che note acute, staccati veloci
e altre amenità varie  :o
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie ('60)
Bocchino: ideatore della penna Bar Rocco, Bris Bois e della tazza V6 Turbo

Offline Dizzy123

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 grazi
Altro che "no pressing", se non ti "avviti" il bocchino alle labbra non suoni!!!