Author Topic: Basta con le scimmiottature  (Read 2513 times)

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Offline Zosimo

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #30 on: May 18, 2020, 05:10:02 PM »
Ah che poi 'na cosa che mi ha sempre fatto ridere dei forum in generale
è che senti gente che pontifica di qui di la, chet , monk poi li becchi a 'na master
e già fare il 3 del gatti risulta ostico ;D
Cioè nulla di male a non saper suonare il 3 del gatti, ma almeno non attaccarci il pippone che miles non sapeva l'armonia ecc ecc
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Offline eugeniovi

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #31 on: May 18, 2020, 05:17:49 PM »
 pollices

Offline Mar

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #32 on: May 18, 2020, 06:22:29 PM »
Mi spiace Zo ma era proprio il contrario. Quello che sostenevo è che per improvvisare non serve una grande quantità di conoscenza teorica. Ci sono stati 50 anni di jazz prima del bebop, e grandi musicisti, famosi e non, che suonavano soli improvvisati con gusto pur senza avere le conoscenze armoniche che al giorno d'oggi riteniamo indispensabili.
Poi che non so fare il 3 del Gatti ormai mi hai scoperto, ma il mio voleva essere uno spunto di riflessione per quelli che invece lo strumento lo sanno suonare, ma che vedono il jazz come qualcosa di troppo cervellotico

Offline Mar

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #33 on: May 18, 2020, 06:24:39 PM »
E poi sono in crisi di astinenza, è troppo tempo che non suono, abbiate pazienza se mi ogni tanto mi sfogo sulla tastiera

Offline fcoltrane

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #34 on: May 18, 2020, 08:09:50 PM »
un po di tempo fa ho partecipato ad un seminario con Barry Harris a Roma tra i tanti musicisti che hanno partecipato mi ricordo di un sassofonista che sapeva poco o niente di armonia e con poca conoscenza delle scale dal punto di vista teorico ma già allora suonava ed improvvisava molto bene con uno stile old traditional. oggi è uno stimato professionista (suona sempre con quello stile).
Ci sono moltissimi esempi di musicisti che in giovanissima età non erano preparati teoricamente ma suonano già con grande proprietà di linguaggio .
Il punto per me è questo se nasci con una attitudine pazzesca riesci ad improvvisare anche senza una grande conoscenza della armonia o teoria.
Ma se non hai questa straordinaria attitudine l'unico modo di imparare a suonare è studiare tantissimo (quindi anche la teoria) e trascrivere tantissimo.
Se poi hai la fortuna di conoscere un insegnante che magari ha costruito faticosamente la sua tecnica strumentale ed ha "imparato ad improvvisare" puoi imparare percorrendo le sue  stesse strade .
ps
vado a scoprire questo gatti n3





Offline Zosimo

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #35 on: May 18, 2020, 08:35:39 PM »
Guarda Mar, il 3 del gatti era riferito a me, figurati se mi riferivo a qualcuno del forum
sono l'ultimo che può dare pareri. Io volevo sottolineare  questa cosa del paragone con i grandi che ha poco senso. EH si, gli acuti  non sono importanti guarda chet o beh ma l'armonia non serve guarda nick la rocca. Se ci riferiamo sempre ai grandi ogni discorso non avrebbe mai un fine. Per me chi ha un'estensione limitata nella tromba o non conosce la teoria e l'armonia sarà sempre limitato. è come chi vorrebbe scrivere un romanzo con 100 parole nessuna legge gli vieta di scrivere, ma a meno che non sia un genio sarà sicuramente (senza bisogno di leggerlo) un'opera scarna. Questo può se parliamo di grandi essere da esempio per tutto. Picasso faceva due linee , ma sapeva disegnare in maniera eccelsa. Coltrane improvvisava 20 minuti su un accordo però li conosoceva tutti in tutte le salse. Ma purtroppo qui non siamo nè Coltrane o Picasso e ci tocca studiare.
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Offline Mar

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #36 on: May 18, 2020, 10:09:07 PM »
Credimi Zo, sono una pippa, quindi il tuo ragionamento l'ho sentito mio, ma senza coda di paglia. Io non facevo paragoni con i grandi, non ha senso. Parlavo di jazz, di improvvisazione, e ho riferito un mio pensiero, e ho citato Miles Davis come testimone (anche se qualcuno dice che il mio testimone non è credibile!). Il mio pensiero è che non basta tutta la teoria del mondo se parti con l'idea che improvvisare sia una cosa che può fare solo chi è cintura nera di sostituzione di accordi. Improvvisare in modo semplice è semplice, basta non avere paura di sbagliare (e imparare dai propri errori). La bellezza che ne viene fuori non dipende dal grado di difficoltà dell'improvvisazione, ma dallo stato di ispirazione della persona che improvvisa.
Fermo restando che bisogna avere sotto le dita almeno il gatti3 fluido

Offline Zosimo

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #37 on: May 18, 2020, 10:48:44 PM »
Come diceva il poeta: impara le scale e mettile da parte 8)
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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #38 on: May 18, 2020, 11:19:54 PM »
Ecco, in questo caso, puoi sapere solo due note e lo fai lo jass, ma è clark terry una locomotiva umana
https://www.youtube.com/watch?v=Ffs-HyBwG6Y
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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #39 on: May 18, 2020, 11:27:39 PM »
Oppure sai fare solo buon compleanno, ma ci puoi riempì 200 sacchi de swing. Daje
https://www.youtube.com/watch?v=4z2j40Hx-ug
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Offline eugeniovi

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #40 on: May 19, 2020, 09:04:56 AM »
....................... (anche se qualcuno dice che il mio testimone non è credibile!).

Una volta per far arrabbiare un utente preparatissimo (ciao Cesco) per dare un po' di 'pepe' ho citato una frase testuale di Miles che criticava Chet. Lo stesso Miles in altre occasioni ne parlava benissimo. Miles era un egocentrico che pensava solo a lui (non che ne fossi intimo amico  :)) , comunque tutte cose documentabili nelle varie bigrafie ma ancor di piu' nelle intervite nelle riviste specializzate. L'improvvisare oramai in modo 'semplice' non ha piu' senso, il linguaggio si è evoluto e forse è il destino di ogni arte crescere per poi distruggersi e ricominciare. Una cosa pero' non capisco: tutti inneggiano al grand Chet, suono caldo, frasi poetiche , note al posto giusto ma di improvvisare come Hubbard, Lee Morgan, Blue Mitchell, Kenny Dorham, Booker Little senza citare l'innarrivabile Dizzy, non se ne parla?  :) .

Offline eugeniovi

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #41 on: May 19, 2020, 09:48:16 AM »
Oppure sai fare solo buon compleanno, ma ci puoi riempì 200 sacchi de swing. Daje
https://www.youtube.com/watch?v=4z2j40Hx-ug

Commovente. E che swing! Prendo spunto: questa band oltre che sicuramente la 'predisposizione' ha alle spalle tantissimo studio. Questo per me è una cosa positiva, vuol dire che la 'materia' non è piu' una cosa astratta ma ha basi 'teoriche' che unite alla capacità individuale fa la differenza tra musicisti. Forse tanto e tanto tempo fa si suonava ad orecchio ma pensate ad uno con lo strumento in mano tutto il giorno, che cercava di perfezionarsi per la 'battaglia' musicale tra gruppi sui carri per le strade di New Orleans con pubblico che aveva la musica nel sangue, a cercare nuove frasi, nuova tecnica, mescolando le 'blue notes' con ritmi di marce europee......quale miglior studio si poteva desiderare? Finche' è arrivato l'assolo di Louis che ha proiettato tutto nel futuro.  Ciao a tutti

Offline Mar

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #42 on: May 19, 2020, 10:04:20 AM »
Per quanto riguarda me personalmente, le capacità improvvisative dei grandi nomi che hai citato sono inarrivabili. Possono essere fonte di ispirazione ma non metro di paragone, per molti di noi comuni mortali. Sul fatto che improvvisare in modo semplice non abbia più senso può essere forse vero per un professionista. Chi si avvicina al jazz e all'improvvisazione dovrebbe sentirsi libero di sperimentare partendo (armonicamente) dalle cose semplici, giocando sul ritmo e curando lo swing, e aggiungendoci poi un mattoncino di conoscenza dopo l'altro. Prima di imparare a correre bisogna imparare a camminare, e prima ancora a stare su due piedi in equilibrio. Se pensi di partire dopo aver imparato tutto ciò che c'è da sapere, non partirai mai, e continuerai a pensare che l'improvvisazione è una cosa difficile, limitando te stesso e la tua libertà/creatività

Offline fcoltrane

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #43 on: May 19, 2020, 10:31:13 AM »
Poi magari dopo che hai studiato le sostituzione e varie altre amenità scopri che la semplicità è il tuo strumento espressivo.
e poi magari trascrivendo un grande del passato o del presente ti rendi conto che anche lui ha scelto la  semplicità ......

Offline Norman

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Re: Basta con le scimmiottature
« Reply #44 on: May 19, 2020, 10:46:24 AM »
Per me si sta facendo un po' di confusione tra due piani diversi. Una cosa è come si è evoluto il linguaggio a livello di professionisti, e lì concordo con Zosimo che chi fa musica oggi non può non tenere conto di questo.

Ben altro è quello di cui stiamo discutendo qui, che è l'approccio di dilettanti appassionati di jazz, che suonano per divertirsi. Su questo piano il discorso è completamente diverso, e concordo con Mar quando dice che esiste un livello di improvvisazione che è accessibile a tutti, e fare delle semplici varianti ad un tema può essere più che soddisfacente per chi suona ed anche per un pubblico che magari non è di appassionati del genere, ma più di frequente di parenti ed amici che magari ad un concerto di jazz non ci andrebbero mai.

Però, sempre sul piano dei dilettanti, per quanto l'improvvisazione nel jazz sia importantissima, bisogna però sempre avere coscienza dei propri limiti e capire quando è il caso di lanciarsi e quando no. La decisione dipende da tante cose, dal proprio livello prima di tutto, ma anche dal contesto, dal repertorio e via dicendo. Se sono ad una riunione di amici, e con un amico pianista si comincia a strimpellare, ci si può anche lanciare con serenità. In un concerto con una big band amatoriale invece io sarei più cauto, e forse non essendo sicuri di essere in grado di fare un'improvvisazione non solo giusta, ma anche gradevole, suonando un solo scritto si fa con ogni probabilità un grande favore a sé stessi, ai compagni ed al pubblico... E sia chiaro, lo dico per esperienza personale, perché mi è capitato di riascoltarmi in alcune registrazioni e di provare vero imbarazzo...

Più in generale, penso che i dilettanti jazzisti siano (comprensibilmente, sia chiaro) ossessionati dall'improvvisazione. Ripeto, è vero che nel jazz l'improvvisazione è molto importante, ma non bisogna dimenticare che ci sono altri aspetti importanti che da un punto di vista didattico vengono prima, come il linguaggio, le dinamiche, il suono e, soprattutto, quella che è la vera anima del jazz e quello che realmente lo distingue come genere musicale, quell'atteggiamento ritmico che chiamiamo swing. Mettersi ad improvvisare senza avere sufficiente padronanza di queste cose non può che produrre risultati scadenti, e qui si che vale il riferimento ai grandi del jazz, che si sono tutti fatti le ossa prima suonando in ensemble di vario genere, in primo luogo nelle big band, suonando arrangiamenti scritti o imparati a memoria. Ecco, nella didattica del jazz in Italia mi sembra che si tenda a correre troppo presto verso Aebersold e compagnia bella, mentre invece sarebbe opportuno spendere più tempo sulla corretta esecuzione (per imitazione) di quello che altri hanno già fatto.
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