Author Topic: Jazz e Hip Hop  (Read 293 times)

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Offline Zosimo

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Jazz e Hip Hop
« on: June 02, 2020, 10:32:18 PM »
Io e il mio caro amico Norman, prima parlavamo di questo connubio, voi cosa ne pensate? lo ascoltate?


Migliaia di uomini africani deportati in America diventano un nuovo popolo, il popolo afro-americano: un popolo nato schiavo. Questo saggio ricostruisce la storia del cammino verso la libertà di quel popolo che nell'arco del secolo scorso riesce a ritrovare una sua identità grazie all'esperienza artistica. Fondamentale nel cammino verso la libertà è la musica: dal jazz fino all'hip hop. Le radici della nuova cultura hip hop, nata alla fine degli anni 70, si possono individuare già nell'origine della musica afro americana: il jazz dei primi del '900. In entrambi gli stili, la forte matrice ritmica musicale caratterizza il testo dei brani cantati, la scelta della strumentazione e la danza facendoci capire come ci sia un filo diretto tra l'originaria musica jazz, e l'attuale hip hop. Il saggio analizza anche letteratura e l'arte per dimostrare come grazie all'esperienza artistica e culturale ci si possa emancipare dalla schiavitù per trasformarsi in uomini liberi.

Consiglio di Norman:
https://www.amazon.it/rap-spiegato-ai-bianchi/dp/8833890562/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=22JT6QTSIM6ZR&dchild=1&keywords=il+rap+spiegato+ai+bianchi&qid=1591129670&s=kitchen&sprefix=il+rap+%2Ckitchen%2C172&sr=1-1
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Offline fcoltrane

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Re: Jazz e Hip Hop
« Reply #1 on: June 02, 2020, 10:40:14 PM »
negli anni novanta molti musicisti avevano idea che questo connubio avrebbe prodotto una nuova musica  e sarebbe stato di impulso per il jazz.
io è un po che non ascolto con interesse esperienze di questo tipo (mio limite) anzi se avete consigli su chi ascoltare oggi .......

Offline Zosimo

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Offline fcoltrane

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Re: Jazz e Hip Hop
« Reply #3 on: June 02, 2020, 10:47:48 PM »
 pollices

Offline toro

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La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline Norman

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Re: Jazz e Hip Hop
« Reply #5 on: June 03, 2020, 05:21:28 AM »
Premetto che non sono un esperto di rap, ma la mia curiosità verso tutta la musica afroamericana mi ha portato ad ascoltare varie cose, anche se non mi sono mai veramente appassionato. Però proprio il mio approccio da ascoltatore “di confine” penso possa essere utile a chi vuole avvicinarsi al genere.

Bella la lista di Rolling Stone. Ne ho tre su cinque... Interessante la scelta di album che sono vere e proprie collaborazioni tra artisti hip hip è jazzisti, perché questo può aiutare ad entrare in contatto con il mondo hip hop, ma deve essere chiaro che la genesi del rap non è questa, e che questi dischi rappresentano una nicchia, una produzione più “di confine”. Il rap nasce dalle feste da ballo improvvisate nei ghetti della New York dei primissimi anni ‘70, ed il suo brodo di coltura non fu il jazz, ma il funk, quindi per me per capire il rap è lì che si deve per forza passare: James Brown, O’Jays, Parliament Funkadelic e via dicendo, questi sono gli artisti più campionati in assoluto dai rapper.

Quanto a dischi rap non posso che consigliare quelli dell’età dell’oro tra la fine degli anni ‘80 e gli anni ‘90. Se dovessi fare il nome di un disco, direi senz’altro Fear Of A Black Planet” dei Public Enemy. Ovviamente importante trovarsi i testi... Come potete immaginare non è un inglese semplicissimo, ma anche se quello che conta nel rap è il ritmo delle parole, capire il testo è molto importante, soprattutto per un gruppo fortemente attivista come i Public Enemy.
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Offline Norman

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Re: Jazz e Hip Hop
« Reply #6 on: June 03, 2020, 05:56:00 AM »
Aggiungo un’altra cosa: l’approccio al rap non è facile. Il rap è stato per i neri degli anni ‘80 quello che il bebop era stato negli anni ‘40, un’affermazione dell’identità più profonda degli afroamericani, un vero e proprio pugno in faccia all’America bianca, senza compromessi e senza alcuna intenzione di piacere ai bianchi. Il primo impatto non è facile, ci vuole molta voglia di aprirsi ad una realtà molto lontana dalla nostra e ad una forma di espressione che nelle sue manifestazioni più genuine è molto radicale. Facendo però un bello sforzo per comprendere il contesto e la mentalità del tempo si può cogliere l’anima più vera di questa musica, la sua forza e la sua energia.

Altra annotazione: il rap italiano con quello americano c’entra poco o niente. Salve rarissime eccezioni gli italiani fanno solo una copia molto sbiadita, priva di quel groove con le parole che è la caratteristica primaria del rap. Una delle poche eccezioni che ho sentito di recente sono i Mokadelic, quelli che hanno fatto la colonna sonora di Gomorra. Ma in generale, se volete capire il rap lasciate perdere gli italiani...
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Offline fcoltrane

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Re: Jazz e Hip Hop
« Reply #7 on: June 03, 2020, 07:21:54 AM »
probabilmente  questo che spiega  Norman è la ragione per la quale ho sempre avuto difficoltà ad apprezzare questo connubio (riesco ad apprezzare la musica il ritmo la melodia ma non capisco una parola  di inglese)
se ascolto Alabama di Trane ho la stessa sensazione di pugno allo stomaco .....

Offline eugeniovi

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Re: Jazz e Hip Hop
« Reply #8 on: June 03, 2020, 09:34:23 AM »
Basta ascoltare Back on the Block di Quincy Jones del 1989 oppure George Russell in New York (orchestra stellare) del 1959 per capire l'importanza del Rap nella cultura afroamericana, il parlare in modo 'musicale' che riesce bene solo a loro. Ciao a tutti