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La Posta del Maestro Masaniello

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anrapa:
Mentre scrivevo un messaggio di risposta a Mar mi è quasi venuta voglia di riprendere a scrivere un po' sul forum, nella speranza di offrire un punto di vista diverso rispetto a quello che avevo 7 o 8 anni fa, prima di iniziare a produrre bocchini e trombe.
Se vi piace l'idea e volete fare qualche domanda mi farebbe piacere trattare qualche argomento.

Astenersi cretini che cercano di far litigare il marchio A col marchio B.

Disclaimer aggiuntivo, l'Italia rappresenta il 3% del mio fatturato, non ho nessun intento di vendita, come molti amici sanno evito il mercato italiano come la peste per una lunga serie di motivi che non mi va di discutere perché diventerei parecchio offensivo, quindi cercate di non interpretare questi futuri topic come mezzo per vendere un bocchino in più, ho la fortuna di non dover aver bisogno di ciò per campare.

Avanti con gli argomenti. :)

Zosimo:
Sei come Jimmy, amico mio !

Musicante78:
Buongiorno Anrapa, buongiorno a tutti voi. Il tuo post è telepatico. Ho acquistato, consigliato da un amico trombettista, un tuo bocchino. Il pezzo deve ancora arrivare. E ovviamente la curiosità è a mille. Premetto che ho un bravo maestro che stimo e ammiro per la sua bravura e preparazione. Vengo al dunque. Il mio Maestro sostiene che l'attrezzatura che si utilizza è poco importante. Come gli diceva il suo maestro: se sai suonare,! fai suonare la tromba anche attraverso un buco nel muro. Alle domande tipo che bocchino usi? Mi risponde: quello che c'era quando ho comprato la tromba... Pertanto argomenti tipo gap, tazza, gola etc sono per me non praticabili. E so già che appena mi vedrà con qualcosa di diverso per suonare mi guarderà storto🤣. Ma io sono io. Inesperto e principiante. Sento differenze nel suonare sia se aggiungo un appesantitore al terzo pistone, sia se ingrasso e lubrifico per bene lo strumento. Sia se cambio la tromba stessa... sia se alterno il Bach 3c con il 3b. Suono una Bach 25 L, una Bach 72 LT e una Adams prologue. Sulla 25 mi trovo meglio con il 3c...sulla 72 e sulla adams uso il 3b.
Ho anche provato un bocchino marcinkiewicz cg3 che ha la gola 3,99 mm e bordo e tazza tipo 3c. Non mi ha convinto più di tanto. Il maestro mi ha detto che ho un suono migliore con i bocchini Bach. Forse perché mi danno più contropressione... Ora per stemperare l'attesa cosa mi dovrei aspettare con il nuovo acquisto? Ho acquistato una Tazza Mc 40 e una penna 40 M.
Per non andare off topic cerco di riformulare la domanda in maniera spero più pertinente. Le variabili di un tuo bocchino rispetto ai tre da me citati, quali sono? Come varia la risposta degli strumenti che ho in mio possesso? Che differenze e difficoltà devo aspettarmi? Avrò bisogno di acclimatarmi? Spero di non essere andato fuori tema.
Grazie e buona giornata!

anrapa:
Partiamo col botto! :)
Allora, la questione è quasi filosofica: come si suona la tromba?
I parametri in gioco sono molteplici, il canneggio dello strumento, il "venturi", i materiali, il foro del bocchino, la lunghezza, la tazza, la penna, il gap, come e quanto si soffia, quanto si spinge sulle labbra, quanto si strizzano le labbra etc etc
Il parametro che io ritengo fondamentale è la summa di tutti questi parametri che sintetizzo in "quanto e come il sistema oppone resistenza".
Per sistema intendo lo strumento, il bocchino, la loro relazione ed il trombettista.
Questa resistenza è ciò che un musicista usa per creare una "mappa di sensazioni" nel proprio cervello: quanto devo soffiare, come devo mettere le labbra, la lingua, come variare questi parametri per passare da una nota all'altra etc
In pratica noi suoniamo per sensazioni che cerchiamo di trovare, affinare, ricordare e riprodurre mentre studiamo e poi suoniamo.
Ogni bocchino ed ogni strumento hanno proprie tendenze in termini di resistenza che oppongono e frequenze che vogliono emettere se stimolate con altre frequenze (intendo che se fai vibrare le labbra ad una frequenza X lo strumento potrebbe, ed è così praticamente sempre, voler far uscire una frequenza Y, a meno che noi non forziamo l'emissione).
L'accoppiamento fra bocchino e tromba generano una variazione di queste tendenze che può essere anche notevole al variare di alcuni parametri (gap, quanto la pompa d'intonazione è inserita, la lunghezza dei tubi "maschi" inseriti nei tubi "femmina", lo spigolo di questi tubi etc etc).
Date queste tendenze il trombettista cerca di adattare la propria emissione per ottenere il risultato migliore possibile e questo genera nel trombettista una sua personalissima "mappa di sensazioni" che, sorpresa, non è la medesima per ogni trombettista perché diverse sono le persone, diverse le sensibilità, diverse le attitudini, le aspettative etc.
Il punto è che una stessa combinazione di parametri oggettivi (la ferraglia) non porta ad una stessa percezione da parte di diversi musicisti.
Questo enorme pippone serve a giustificare la mia prossima affermazione: non esiste un bocchino perfettamente intonato, non esiste la tromba perfettamente intonata, non esiste un equipaggiamento "perfetto". E chi lo dice mente sapendo (spero) di mentire, altrimenti l'unica altra spiegazione è che chi lo dice è un fessacchiotto.

Arriviamo quindi alle domande senza però scendere per il momento nei particolari dei miei prodotti: le variabili di un bocchino sono tantissime e andrebbero pensate, personale opinione, per cercare di intercettare la più ampia platea possibile di musicisti consci che la perfezione non esiste ma un'ampia scelta può aiutare a soddisfare le necessità di quasi tutti i trombettisti del mondo.
Qui ci si aggancia al discorso dell'acclimatarsi: per tanti anni sono stato un fan di Monette e dei suoi prodotti (e per molti versi lo sono ancora) ma ho cambiato radicalmente opinione riguardo al concetto del doversi abituare a suonare un bocchino o una tromba. Inizialmente ho pensato che fosse un giusto (anche se difficile e doloroso) percorso verso il Nirvana, successivamente come un dolorosissimo e lunghissimo percorso per ottenere degli innegabili vantaggi a discapito di altri innegabili svantaggi, infine sono approdato all'idea che tutta questa cosa non abbia senso.
E' evidente che quando si cambia qualcosa ci si debba "abituare" perché qualunque cambio, proprio perché è un cambio, cambia qualcosa... altrimenti non ha senso cambiare, no? :)
Il quanto, come e cosa cambiare vanno però ponderati per vedere quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Nel mio caso personale il concetto di Prana, che ammiro, è troppo esagerato, semplicemente irraggiungibile. E così è per la quasi totalità dei clienti che usano quel tipo di bocchini o strumenti. Non a caso molti di loro sono diventati miei clienti lamentando proprio quello che lamento io e trovando "sollievo" nelle tante opzioni che io metto a disposizione.
Ed è questo il punto nodale, secondo me: dato che le persone sono diverse, le necessità sono diverse, gli strumenti sono diversi, com'è possibile che un prodotto "standard" possa essere "perfettamente intonato" per tutti?

Negli anni ho visto migliaia di persone provare i miei prodotti e quello che tutti, nessuno escluso, usano come primo parametro per valutare se il bocchino "funziona" è la resistenza offerta dal "sistema", quindi incluso il trombettista.
Questa resistenza può essere variata in molti modi ma il più efficiente, secondo me, è con diversi fori e diverse penne.
La maggior parte dei trombettisti quando viene da me pensa di provare delle tazze, dei bordi, in realtà non si rendono conto che sono guidati a trovare una penna ed un foro che sia meglio di quello che sono abituati a suonare ma non così tanto da necessitare di una "acclimatazione". Un cambio sarà necessario, è innegabile, ma questo cambio deve essere necessariamente percepito come piacevole e non deve creare nuovi problemi.
Quindi, cosa ti devi aspettare? Che sia più facile, se non lo è, mi spiace, ma è colpa mia. Nel senso che non sono riuscito a trovare una combinazione che ti risulta più facile del tuo attuale bocchino.
L'idea che "non mi trovo al momento ma nel giro di 3 anni, suonando 10 ore al giorno, non facendo le parti da prima perché al momento non ce la faccio" non ha senso. Esistono le mezze misure ed è solo una questione di trovarle.

Per contro un approccio del genere necessità di così tante opzioni che è difficile che un negozio voglia imbarcarsi in un'investimento cospicuo per avere un minimo di campionario. Inoltre i circa 30 rivenditori che ho in giro per il mondo devono necessariamente essere musicisti di buon livello, così da poter offrire una consulenza adeguata a qualsiasi tipo di trombettista.

La cosa positiva è che, nel lungo periodo, i soldi che il trombettista saranno meno di quanto si sarebbe speso pescando a caso nel mare magnum dei bocchini. Anche perché spesso non si giunge mai ad una soluzione definitiva. Questo spiega perché si vedano pochissimi dei miei bocchini in vendita nei vari mercatini: chi compra spesso compra con una consapevolezza molto maggiore, grazie anche ai consigli di chi li vende, e raramente si sbaglia. Molto più spesso si "affina" col tempo una scelta, e penso che questo sia l'approccio giusto, anche perché le persone cambiano e cambiano anche le necessità man mano che ci si abitua a qualcosa di nuovo.

Come varia la risposta nei tuoi strumenti? Boh.....
Purtroppo, o fortunatamente, ci sono un milione di marchi e modelli e la produzione è spesso poco costante. I parametri che più spesso variano sono il ricevitore del bocchino, dove vengono saldati i braccetti, la precisione con la quale è stato tirato un cannello e l'assemblaggio in generale.
Se si varia di un solo millimetro il punto in cui viene saldato il ricevitore la tromba suonerà in un modo totalmente diverso dal modello ideale.
Spesso questi errori si sommano in varie zone, se unite il fatto che i bocchini stessi spesso variano molto quanto a precisione costruttiva, la frittata è fatta.
E' impossibile prevedere cosa succederà con un mio bocchino su una tromba Bach.
E' impossibile persino prevedere se la stessa tromba e lo stesso bocchino piaceranno allo stesso modo a due persone distinte.... A me potrebbe piacere suonare "basso" sull'armonico e a te potrebbe piacere suonare "alto".
Mirare più in alto, in media, porta a che lo strumento sia più stonato con le note alte più calanti e i difetti tipici delle trombe (Mi alto calante, Sol alto crescente, per fare gli esempi più comuni) si amplificano.
Per quanto ne so io potresti essere un fenomeno così come un principiante alle prime armi ed il mio bocchino potrebbe ugualmente essere una rivelazione o un completo flop.

Non è un caso che chi suona trombe che io ritengo drammaticamente stonate (Martin Committee?) percepisca i miei strumenti altrettanto stonati: le aspettative di dove debbano essere gli armonici è funzione delle scarpe che portiamo ogni giorno. Se ci abituiamo a suonare "storti" ciò che è dritto sembrerà storto...

Per questo è fondamentale che chi emette un giudizio abbia la competenza per emetterlo: sa riconoscere se una nota è stonata? Sa valutare se uno strumento è libero o se sembra tappato perché suona tutto mezzo tono sopra? Ha una buona tecnica di base per capire se le stecche sono colpa dello strumento o dello strumentista?
E' estremamente difficile avere un'immagine obiettiva di se stessi e si tende a ritenere che gli altri siano sempre più stupidi (effetto dunning kruger), quindi allo stesso modo è dura sia far capire agli altri se qualcosa non va, sia essere certi che quello che non va sono io stesso :)

Per fare un riassunto: non lo so, spero che tu ti trovi bene, siccome non mando bocchini in prova (ma faccio provare a casa mia qualunque cosa, previo appuntamento) posso solo sperare che quello che ti ho consigliato funzioni. Ed il consiglio è frutto di tanti anni di esperienza con trombettisti di tutti i tipi.

Beh, potevo scrivere solo quest'ultime due frasi invece di tutte la pappardella...

anrapa:
Riguardo il fatto che l'attrezzatura sia poco importante: no, assolutamente no.
Ma è anche vero che se sei bravo suoni bene sempre e comunque. Ma con un equipaggiamento migliore suoni meglio.
Meglio è... meglio di bene. Io preferisco migliorare piuttosto che fermarmi.
Insomma, con ogni probabilità chi dice certe cose dovrebbe provare qualcosa che (gli) funziona meglio, sono certo che cambierebbe opinione.

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