Author Topic: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..  (Read 307 times)

0 Members and 1 Guest are viewing this topic.

Offline fcoltrane

  • Acutista
  • ******
  • Posts: 3957
  • Reputazione dell'utente: +16/-2
Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« on: January 15, 2021, 12:27:22 AM »
Mi è capitato di ascoltare tantissimi trombettisti anche di altissimo profilo raccontare che nel corso della loro carriera hanno modificato il rapporto con la tromba .
Nel senso che prima era improntato alla forza muscolare, o in altri casi all'eccessiva pressione o comunque a tutta una serie di atti che hanno prodotto nel corso del tempo problemi anche gravi con lacerazione dei tessuti ecc..

Rapa racconta che passava ore ed ore con il solo bocchino basando la propria tecnica sul rapporto di forza.....
Porter lo stesso spiegando anche che ciò gli aveva causato anche problemi al labbro.
Tofanelli racconta di lacerazioni del labbro ecc,.....
A chi è capitato lo stesso? e quale è stato il momento di svolta?
Oggi ascoltavo un vecchio video di Porter di circa 9 anni fa e finalmente ho compreso cosa intenda per tre compressioni , ed altri aspetti in negativo nei quali mi ritrovo perfettamente . Osservo pure che il musicista in questi anni ha modificato in parte  il suo approccio  (già era bravo prima ma aveva un rapporto con la tromba improntato più alla forza rispetto  alla delicatezza.


Offline Norman

  • Moderatore Globale
  • Acutista
  • *****
  • Posts: 3895
  • Reputazione dell'utente: +89/-0
  • Gender: Male
    • Lozza Gang Band
Re: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« Reply #1 on: January 15, 2021, 07:04:44 AM »
Io ho passato i primi 5 anni a premere come un dannato. La cattiva impostazione iniziale ha causato una serie di compensazioni a cascata, l’impostazione si era spostata di lato (ancora oggi è un po’ così...), la pressione su labbro superiore e denti era mostruosa, ma non avendo termini di paragone per me era tutto normale. Studiavo con molta costanza, ma bastavano anche solo due o tre giorni di pausa per farmi perdere terreno. Tutto era molto precario, cambiare bocchino mi spaventava, col caldo il sudore era un problema perché il bocchino scivolava. Avevo costantemente il segno del bocchino sul labbro, ma per me era quasi una medaglia... Ero arrivato a suonare parti di prima tromba upper intermediate, ma con grande fatica, tanta imprecisione e sempre al limite come resistenza.

Ad un certo punto il tutto ha cominciato a collassare. Più studiavo, più fatica facevo, spesso mi capitavano giorni in cui niente funzionava, finché tutto è crollato, penso che il labbro non abbia rettò più ed in pratica non riuscivo più a suonare. Ricordo un giorno in sala prove che per la frustrazione buttai la tromba a terra... A quel punto fui costretto a prendere il toro per le corna e cominciai il percorso che mi ha portato a ricominciare praticamente da zero o quasi.

Perché succedono queste cose? Al di là dei limiti della didattica, di cui abbiamo tanto parlato, il problema è che la tromba presenta un’insidia “psicologica” connaturata al suo funzionamento: è molto facile che l’istinto ti porti a fare sistematicamente l’opposto di quello che dovresti fare. Quasi tutti all’inizio usiamo più pressione è più energia del necessario per produrre il suono. In una certa misura è normale, con la giusta guida ci si lavora e si affina la tecnica, ma se questa guida manca e non c’è una particolare predisposizione è molto facile e molto frequente che queste tendenze vadano consolidandosi. Basta leggere qualsiasi forum di tromba del mondo per trovare gente che anche a distanza di anni lamenta di far fatica a suonare sopra il rogo e/o ad arrivare alla fine di un concerto di un’ora, che racconta di problemi alle labbra, lesioni, denti che si muovono...

Ci sono persone che, nonostante abbiano questo approccio, riescono ad arrivare a livelli anche notevoli, grazie evidentemente ad una predisposizione fisica che gli permette di limitare i danni, ma comunque il conto prima o poi arriva. Come minimo questo tipo di trombettista è poco longevo. Un esempio è Louis Armstrong, che ebbe il suo apice tra i venti ed i trent’anni, ma che sui quaranta era già l’ombra del trombettista che era stato. Nella seconda parte della sua vita suonò sempre meno e cantò sempre più, non solo per ragioni commerciali.

Per contro uno come Doc Severinsen, dotato di tecnica sopraffina, spaccava il culo ai passeri ancora ben dopo gli 80 anni, e per quanto ne so ancora oggi che ne ha 93 se la cava.

Tanti si situano nel mezzo. Moltissimi raccontano storie come quella di Tofanelli, storie di percorsi di correzione di questo genere di approccio.

Alla luce di questo la didattica per la tromba è particolarmente importante, ed è triste constatare che ancora invece sopravvivano veri e propri falsi miti, perpetuati da insegnanti magari di buona volontà, ma del tutto impreparati e che continuano a fare danni, anche in sedi istituzionali.

Ed è per questi motivi che qui insistiamo tanto su aspetti che molti erroneamente considerano quasi esoterici... Perché tutti noi, ognuno col suo percorso, abbiamo toccato con mano quanto pare corretta didattica possa fare la differenza tra suonare bene o male, o nel mio caso tra suonare e non suonare più.

Anche un certo approccio all’equipaggiamento è figlio di queste idee: è chiaro che se suoni di forza per te la differenza tra una tromba ed un’altra si sfuma... È quando la tecnica è corretta che puoi renderti conto di certi dettagli che, a quel punto, diventano rilevanti.
Taylor X-Lite - AR Resonance MC 40/8 Monette B6S1 Prana 17/84 B4LS S1 Prana 21/81
"Non suonare come un trombettista, suona come un cantante!" A. Giuffredi

Lozza Gang Band

Lozza Gang Band su Facebook

Offline fcoltrane

  • Acutista
  • ******
  • Posts: 3957
  • Reputazione dell'utente: +16/-2
Re: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« Reply #2 on: January 15, 2021, 09:34:17 AM »
grazie Norman i tuoi interventi sono sempre particolarmente graditi.
l'unica espressione che non mi trova d'accordo
"È quando la tecnica è corretta che puoi renderti conto di certi dettagli che, a quel punto, diventano rilevanti.
Ma solo nel senso che non c'è unicità di vedute sui dettagli. ;D.
io sono certo di non avere una tecnica corretta ma alcune differenze sono evidenti anche per me perché basta ascoltare .
(in questo senso è indicativo il video di Porter delle tre copressioni e poi degli esempi negativi (suono con prevalenza di gola suono con prevalenza di spinta diaframmatica , suono strizzando le labbra , strizzando il bocchino ecc..) in questo caso sono macrodifferenze.
o degli esempi con le trombe di diverso valore (in questo caso sono differenze più piccole)
o del suo approccio alla tromba oggi e 8 anni fa (anche questo diverso per alcuni aspetti e dettagli sul suono).

Allo stesso modo io che sono una schiappa trovo differenze enormi sia sulla produzione del suono sia sul suono prodotto a seconda dell'attrezzatura utilizzata.
(e queste differenze sono macrodifferenze e basta un ascolto attento per sentirle....spesso faccio blind test con persone che neanche sono musicisti ma che ti danno risposte coerenti con ciò che sentono e di bocchini e trombe noncapiscono nulla )
Immagino quindi che tu faccia riferimento a dettagli di altro genere molto più sfumati e che ancora non sono in grado di sentire  o formalizzare.






Offline Wheat

  • Quarta Tromba
  • *
  • Posts: 20
  • Reputazione dell'utente: +0/-0
Re: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« Reply #3 on: January 15, 2021, 05:46:53 PM »
Dipende cosa si intende per forza. Io credo che il sostegno è dato per forza di cose da qualcosa, e quel qualcosa è per me l’aria unito ai muscoli facciali appunto. Almeno su di me, mi rendo conto che quando questi muscoli non arrivano, tendo a pressare di più. Ciò avviene soprattutto nel registro alto. Nonostante ciò, cerco sempre di non forzare l’aria, che deve rimanere sempre compatta. Anzi, quando salgo cerco di usarne meno e cerco di pensarla veloce.
Comunque, sarebbe curioso sapere cosa ha fatto / sta facendo norman nello specifico per levare la sua di forza in eccesso. A parte il cambio di impostazione, entrando nei particolari (quindi studi specifici, modo di suonare e come viene applicato) non ho trovato molto sul forum.
(Grazie norman  O0 sbellicars)

Offline fcoltrane

  • Acutista
  • ******
  • Posts: 3957
  • Reputazione dell'utente: +16/-2
Re: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« Reply #4 on: January 15, 2021, 07:14:37 PM »
Per forza intendo sempre dal risultato che si ottiene il suono e dal confronto .
In alcuni casi come nelle lezioni di Porter le differenze sono evidenti .
in altri casi lo sono meno .
prendi un bel sol acuto e lo suoni per 30 secondi poi fai un respiro e ne fai un altro di altri 30 secondi.
cercando di suonarli in maniera identica stesso volume stesso corpo intonazione tenuta.
se riesci a suonarli in maniera identica è possibile che tu abbia  utilizzato la stessa forza se non ci riesci basta sentire le differenze nel suono per capire la differente forza.
Ps . non mi hai detto chi è il tuo insegnante ?

Offline Norman

  • Moderatore Globale
  • Acutista
  • *****
  • Posts: 3895
  • Reputazione dell'utente: +89/-0
  • Gender: Male
    • Lozza Gang Band
Re: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« Reply #5 on: January 15, 2021, 07:27:16 PM »
Dipende cosa si intende per forza. Io credo che il sostegno è dato per forza di cose da qualcosa, e quel qualcosa è per me l’aria unito ai muscoli facciali appunto. Almeno su di me, mi rendo conto che quando questi muscoli non arrivano, tendo a pressare di più. Ciò avviene soprattutto nel registro alto. Nonostante ciò, cerco sempre di non forzare l’aria, che deve rimanere sempre compatta. Anzi, quando salgo cerco di usarne meno e cerco di pensarla veloce.
Comunque, sarebbe curioso sapere cosa ha fatto / sta facendo norman nello specifico per levare la sua di forza in eccesso. A parte il cambio di impostazione, entrando nei particolari (quindi studi specifici, modo di suonare e come viene applicato) non ho trovato molto sul forum.
(Grazie norman  O0 sbellicars)
Dunque, il mio problema era che la tecnica di produzione del suono era sbagliata. La respirazione era sbagliata, facevo vibrare le labbra con una pressione eccessiva sia dell’aria da dentro che della tromba sulle labbra. Io lo facevo in maniera molto marcata, ma a mio parere è un problema diffusissimo, chi più chi meno.

Quello che ho fatto è stato ripartire dalla base, mi hanno insegnato a respirare correttamente ed a produrre il suono con molta meno energia. Da lì è iniziato un lavoro di progressiva eliminazione del lavoro muscolare in eccesso e di tutte le relative tensioni che la memoria muscolare aveva assimilato.

Oggi io ai muscoli facciali manco ci penso più, se non quando riprendo dopo molto che non suono, e ci penso solo perché quando li sento affaticati smetto di suonare. Non faccio alcun esercizio di “rafforzamento” della muscolatura, non ci penso proprio. Suono con una frazione dell’energia (e della fatica) che usavo prima. Mi sono convinto che aveva ragione Claude Gordon quando diceva che suonare la tromba non è più faticoso che respirare profondamente, e che la forza necessaria ce l’ha anche un bambino (infatti ci sono bambini che suonano benissimo senza fatica). È ovvio che i muscoli lavorano e che devono essere allenati, ma molto meno di quanto si pensi. Insomma, per me la forza per come è comunemente intesa non serve a suonare la tromba, anzi, è deleteria, anche se nel breve periodo può portare risultati.
Taylor X-Lite - AR Resonance MC 40/8 Monette B6S1 Prana 17/84 B4LS S1 Prana 21/81
"Non suonare come un trombettista, suona come un cantante!" A. Giuffredi

Lozza Gang Band

Lozza Gang Band su Facebook

Offline Wheat

  • Quarta Tromba
  • *
  • Posts: 20
  • Reputazione dell'utente: +0/-0
Re: Con la forza si ottiene tutto o no? Rapa Porter ecc..
« Reply #6 on: January 15, 2021, 07:32:27 PM »
Veramente interessante, un lavorone di sicuro.
fcoltrane, ti ho risposto in privato, qua non mi faceva inviare il link (non so perché)