per me tutto parte da una scelta nella produzione del suono.
quello che guadagni da una parte (estensione) la perdi dall'altra (suono e fraseggio)
poi c'è un equivoco enorme (che per me è il nocciolo della questione)
la compressione dell'aria ha uno stretto rapporto con la velocità dell'aria, ma non è l'unico modo per incrementare la velocità dell'aria.
io ad esempio come sassofonista sono portato a suonare alla stessa maniera (so come comprime l'aria con l'apparato della respirazione ) e in una certa misura so incrementare la velocità , ma questo modo di suonare lo considero nel mio caso un limite più che un punto di forza.
La tecnica che mi piacerebbe possedere è questa al minuto 23 20
quando sale si riduce il volume ma sempre intonato, ed il suono nel registro centrale medio ed alto è omogeneo ed intonato
e la compressione dell'apparato della respirazione con addominali ecc.. è minimo
https://www.youtube.com/watch?v=9nlmw3u6H6o