Author Topic: Utilizzo del diaframma  (Read 45562 times)

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Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #45 on: July 07, 2009, 12:42:27 AM »

Ma vi invito a riflettere: Arnold Jacobs, Adolph Herseth, Dave Clevenger, Marco Pierobon, Joseph Alessi, Charles Wernon... ragazzi questi sono i GRANDI in assoluto... e tutti fanno riferimento alla scuola di Jacobs, SONG AND WIND!!!! ovazion

Adriano, con tutta l'amicizia ma non mi convinci affatto.
A parte il fatto che quattro dei nomi che hai elencato non sono trombettisti (e questa la dice lunga) direi di pensare a Wynton Marsalis, Bill Chase, Steve Burns, Jens Lindemann, Francesco Tamiati, Felice Maniero, (mi autoescludo volontariamente) ecc....sono di provenienza ghitalliana.
E mi sa che questi sono grandi grandi grandi, quasi quanto diceva Mina...

E vi ricordo, perchè la memoria è sempre corta, che l'ITG fece una ricerca pochi anni fa e scoprì che l'insegnamento di Ghitalla aveva avuto un impatto impressionante sui trombettisti americani, sfiorando il 70% della provenienza dei trombettisti nelle più importanti orchestre americane.

E ricordo che Ghitalla PARLAVA DI ARIA più di qualsiasi altra scuola, ma ci aggiungeva l'elemento dell'IMPOSTAZIONE senza la quale l'aria non riesce mai a dare un risultato del 100%.

Per parlare di certi argomenti bisogna avere anche una certa conoscenza, e MOLTO approfondita. E magari, come ripeto sempre, ESSERCI PASSATI DA QUESTE ESPERIENZE.

Offline DarioT

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #46 on: July 07, 2009, 09:40:05 AM »
....quando Penzarella dice 90% testa, bisogna capire cosa intende....

Adriano, secondo me qua si "parte male" perche' la responsabilita' che una cosa venga capita e' di chi spiega o parla, non di chi ascolta !! .....non si puo' dire 'giallo' intendendo 'rosso', e aspettarsi pure che gli altri capiscano.
it's time to play some "D"

Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #47 on: July 07, 2009, 10:33:31 AM »
Adriano, secondo me qua si "parte male" perche' la responsabilita' che una cosa venga capita e' di chi spiega o parla, non di chi ascolta !! .....non si puo' dire 'giallo' intendendo 'rosso', e aspettarsi pure che gli altri capiscano.
Condivido,anche perche' il livello degli utenti va da "scarso"(come il mio) a "stratosferico" (come il Maestro)
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Frank Zappa

Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #48 on: July 07, 2009, 12:01:59 PM »

A parte il fatto che quattro dei nomi che hai elencato non sono trombettisti (e questa la dice lunga) direi di pensare a Wynton Marsalis, Bill Chase, Steve Burns, Jens Lindemann, Francesco Tamiati, Felice Maniero, (mi autoescludo volontariamente) ecc....sono di provenienza ghitalliana.

oh oh,Maestro....mi sa che che abbiamo fatto diventare il Mestro Maniero un pericoloso criminale
http://it.wikipedia.org/wiki/Felice_Maniero
oppure il re della "mala del Brenta" un grande acutista
si fa per stemperare chiaramente...... sbellicars
la prego non mi squarti
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Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #49 on: July 07, 2009, 03:20:42 PM »
FABIANO Maniero, sorry.
Ero troppo preso dall'argomento.

Offline cariu

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #50 on: July 07, 2009, 04:35:01 PM »
che Jacobs, nei suoi 60 anni e passa di carriera, i problemi più comuni che ha riscontrato nei suoi allievi hanno a che fare con la respirazione e con la lingua, nonostante molti di loro fossero convinti di avere problemi di "impostazione"...

scusa ma non capisco: respirazione e lingua non sono una parte dell'impostazione?

Io non ho la verità in tasca, non sono nessuno, suono pure male, ma se vi dò qualche consiglio è perchè credo in quello che scrivo, e non perchè mi sono svegliato la mattina con certe convinzioni, ma perchè anche io nel mio piccolo ho studiato, ho girato diversi insegnanti, e qualcosina sto iniziando a capirla, nonostante suoni male!!!
tu stai studiano secondo un certo metodo e con scarsi risultati (non ti conosco ma penso che sia uno "scarso" dettato dalla modestia)
Tofanelli ha studiato con un altro metodo con risultati che sono gli occhi di tutti e quelli che vanno a lezione da lui ne tornano con un bagaglio di consigli da applicare poi con lo studio a casa azzeccati e utili (almeno così mi hanno detto quelli che conosco io)

Ultima cosa: non ho mai letto il libro di Jacobs ma ho seguito alcuni corsi in cui ne parlavano, però per insegnare la tromba ad un ragazzino o a chiunque altro non mi sembra che basti dirgli "song and wind"  et voilà!! un nuovo marsalis!
Sicuramente è una cosa che può servire per migliorare a suonare quando la tecnica è acquisita ma non per il contrario.

Sarebbe più utile che uno scriva in modo specifico da cosa ha tratto vantaggio in base alla propria esperienza personale piuttosto che "buttare lì" concetti in modo vago.

Mi permetto di scrivere così perchè ci sto' passando: con la testa riesco a "visualizzare" quello che voglio suonare e il timbro che mi piacerebbe ottenere, ma ho dei limiti dovuti a vari errori di impostazione che sto cercando di correggere grazie a dei consigli specifici che ho avuto negli ultimi tempi.
(purtroppo ho imparato in banda più di 15 anni fa con il maestro della banda che suonava il clarinetto, e pure male.... sbellicars)
Fabio "Cariù"

Offline Zosimo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #51 on: July 07, 2009, 09:41:16 PM »
Cariù, entra anche tu nel club banditi che vogliono costruirsi una nuova vita smil
Io comunque diffido da chi fa solo esempi. Nel senso soffia e immagina o pensa che ecc ecc.  A questo punto anche io potrei fare il maestro, nel senso dico ad un allievo soffia hai tutto nella tua mente. Secondo me la tromba è fatta di pochi consigli ma concreti.
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Offline tangosoprano

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #52 on: July 08, 2009, 01:10:35 AM »
Song And Wind ?!?!?!
Premetto che sono l'ultima ruota del carro, ma se questo concetto è corretto, mi chiedo perchè dopo anni e anni di attività sportiva, di un fisico robusto dato da madre natura e una capacità polmonare discreta, da attività canora svolta all'età di 13 anni con concorsi canori vari e varie serate con il gruppo musicale con il quale ho cantato fino all'età di 19 anni, mi chiedevo perchè se SONG benino e WIND a volontà ( qualcuno a lezione mi ha fatto notare anche troppo ) la tromba un la sò sonà ? ( scusate il toscanismo con rima ) ;D
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Offline ValerioMaW

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #53 on: July 08, 2009, 10:53:23 AM »
Dico la mia esperienza:
ad un certo punto la mia impostazione si è "sfasciata", cioè allargata troppo. Credo che veramente avrei potuto fare il giochetto del foglio sul muro, pensate che riuscivo a prendere un fa acuto, ma solo grosso come una casa, perchè lo prendevo di forza, solo con l'aria, inoltre la proiezione del suono era pari a zero! Poi pensai di provare una nuova impostazione consigliatami da un amico (solo adesso penso a che scemenza sia consigliare un impostazione, come se fosse sicuro che va bene...mah!), la fortuna fu che l'impostazione si adattava bene alle mie faccia; in pochi giorni mi ritrovai con un brandeburghese che usciva da solo, non potete immaginare che gioia poter suonare il concerto che inseguivo da anni. Dopo un pò di tempo, finita la tesi, ricominciai a studiare intensivamente con la sib e, con mia grande sorpresa, la sib suonava male, non avevo lo stesso controllo che avevo sul trombino, facevo fatica e non avevo suono. Da lì in poi ci ha pensato Lucchi: dovevo soffiare di più! La buona impostazione acquisita mi aveva portato a soffiare meno, perchè potevo sfruttare meglio l'aria, ma sulla sib, per avere un suono orchestrale, c'era bisogno di più aria. Da allora, migliorando l'emissione, rendendola corposa e rilassata, riesco ad avere un bel suono grosso, una resistenza decente e un estensione accettabile.
Inoltre ultimamente mi sono accorto di una cosa, che, badate bene, potrebbe essere solo una mia impressione, o potrebbe essere giusta solo per me: se soffio bene, senza forzare, ma sempre in grande quantità, l'impostazione rimane bene da sola, se soffio male tende sempre a muoversi troppo. Il maestro Tofa parlava di equilibrio...sarà questo??!

Scusate se ripeto sempre le stesse cose, ma se aveste avuto le mie stesse sofferenze, avreste anche voi voglia di condividere i momenti belli con gli altri (mamma mia quanti congiuntivi! avrò sbagliato ?!?!?)
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Offline cariu

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #54 on: July 08, 2009, 06:13:40 PM »
Cariù, entra anche tu nel club banditi che vogliono costruirsi una nuova vita smil

a quando la prima cena???  sbellicars  sbellicars

Scherzi a parte, ritorno al topic del diaframma e riporto cosa mi è stato spiegato:

insegnante "tecnico":
la respirazione è composta da tre parti: antereriore bassa (diaframma), posteriore e anteriore alta (toracica), la corretta inspirazione prima dell'attacco deve sfruttarle tutte e tre riempiendosi al 100%

insegnante "pratico" (ma molto autorevole): non fatevi troppe pippe mentali a pensare al diaframma ma riempitevi bene di aria con un bel respiro profondo e rilassato e poi via a suonare.

Io ne ho tratto vantaggio perchè non li applicavo: prendevo poca aria, sfruttavo poco la parte toracica (al contrario del normale..) e mi irrigidivo molto, soprattutto per salire bastonat

Adesso ne sono consapevole e cerco di evitare questi errori e mi rendo conto che piano piano sta diventando automatico non farli più, ma agli inizi non è stato facile, anche perchè bisogna pensare anche alle note da fare!!
Fabio "Cariù"

Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #55 on: July 08, 2009, 07:04:44 PM »
se soffio bene, senza forzare, ma sempre in grande quantità, l'impostazione rimane bene da sola, se soffio male tende sempre a muoversi troppo. Il maestro Tofa parlava di equilibrio...sarà questo??!

Ciao Valerio,tanto per essere la solita pigna in c**o(elegante metafora),cosa intendi per soffiare bene o soffiare male?
Grazie pollices
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Offline Norman

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #56 on: July 09, 2009, 02:19:13 PM »
Adriano, con tutta l'amicizia ma non mi convinci affatto.
A parte il fatto che quattro dei nomi che hai elencato non sono trombettisti (e questa la dice lunga) direi di pensare a Wynton Marsalis, Bill Chase, Steve Burns, Jens Lindemann, Francesco Tamiati, Felice Maniero, (mi autoescludo volontariamente) ecc....sono di provenienza ghitalliana.
E mi sa che questi sono grandi grandi grandi, quasi quanto diceva Mina...

E vi ricordo, perchè la memoria è sempre corta, che l'ITG fece una ricerca pochi anni fa e scoprì che l'insegnamento di Ghitalla aveva avuto un impatto impressionante sui trombettisti americani, sfiorando il 70% della provenienza dei trombettisti nelle più importanti orchestre americane.

E ricordo che Ghitalla PARLAVA DI ARIA più di qualsiasi altra scuola, ma ci aggiungeva l'elemento dell'IMPOSTAZIONE senza la quale l'aria non riesce mai a dare un risultato del 100%.

Per parlare di certi argomenti bisogna avere anche una certa conoscenza, e MOLTO approfondita. E magari, come ripeto sempre, ESSERCI PASSATI DA QUESTE ESPERIENZE.

Felice Maniero? Quello della mafia del Brenta?  sbellicars

Ovviamente si tratta di Fabiano... Una svista capita a tutti!  sbellicars
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Offline ValerioMaW

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #57 on: July 09, 2009, 03:22:53 PM »
Ciao Valerio,tanto per essere la solita pigna in c**o(elegante metafora),cosa intendi per soffiare bene o soffiare male?
Grazie

Beh, ogni tromba ha bisogno di una giusta quantità di aria, così come ogni nota, in relazione alla sua dinamica, ha bisogno della giusta quantità e velocità dell'aria. Se si soffia poca aria e con una velocità insufficiente, avremo bisogno di trovare la pressione dell'aria nelle labbra, questo porterà ad usare troppo la muscolatura delle labbra, stancandosi molto più velocemente che non altrimenti, viceversa usare troppa aria e/o troppo veloce porta ad un irrigidimento delle labbra, che devono contrastare l'eccessivo afflusso di aria, con conseguenze anche peggiori come il progressivo aprirsi delle labbra, senza contare che il suono avrebbe il classico schiacciamento, che, se da un lato, può servire per suonare in un determinato modo (anche se non ne sono sicuro), dall'altro non è sicuramente accettabile in contesti come la musica classica.
In generale, e senza troppe masturbazioni mentali: respirare tanto, fino in fondo, cercare la rilassatezza sia in noi stessi, che nel nostro suono, cercare sempre un suono vibrante e pieno, rendersi sempre conto se si sbaglia e in che modo.
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Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #58 on: July 09, 2009, 05:46:12 PM »
Beh, ogni tromba ha bisogno di una giusta quantità di aria, così come ogni nota, in relazione alla sua dinamica, ha bisogno della giusta quantità e velocità dell'aria. Se si soffia poca aria e con una velocità insufficiente, avremo bisogno di trovare la pressione dell'aria nelle labbra, questo porterà ad usare troppo la muscolatura delle labbra, stancandosi molto più velocemente che non altrimenti, viceversa usare troppa aria e/o troppo veloce porta ad un irrigidimento delle labbra, che devono contrastare l'eccessivo afflusso di aria, con conseguenze anche peggiori come il progressivo aprirsi delle labbra, senza contare che il suono avrebbe il classico schiacciamento, che, se da un lato, può servire per suonare in un determinato modo (anche se non ne sono sicuro), dall'altro non è sicuramente accettabile in contesti come la musica classica.
In generale, e senza troppe masturbazioni mentali: respirare tanto, fino in fondo, cercare la rilassatezza sia in noi stessi, che nel nostro suono, cercare sempre un suono vibrante e pieno, rendersi sempre conto se si sbaglia e in che modo.
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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #59 on: July 09, 2009, 09:21:38 PM »
la questione delle percentuali è un pò fuorviante. per applicare qualsiasi concetto ci vuole la "testa" e fare le cose senza metterci la testa è considerato un male da chiunque. Non voglio dire che Penzarella abbia detto una banalità, ma interpretare la sua frase come se fosse un bianciamento dell'importanza relativa di diversi fattori è insensato.

Certo hai ragione, ma come mai non tutti lo facciamo quando studiamo?
Penzarella cerca di farti lavorare soprattutto sulla testa, cioè dall'idea del suono, dall'idea del risultato, e dimostra che solo con questo già ci sono dei NOTEVOLI miglioramenti...