Author Topic: Utilizzo del diaframma  (Read 45537 times)

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Offline nic

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #30 on: July 04, 2009, 12:46:28 PM »
sono l'ultimo che possa dire qualcosa sulla combinazione della respirazione e l'uso della tromba.
Tuttavia, per pratiche personali, mi permetto di indicare a Baudo una disciplina, sempre orientale, che pone la respirazione al centro del proprio metodo: il Qi Qong. Lo dico perché pratico yoga e lo yoga insegna una respirazione completa, dove quella diaframmatica è solo una componente (bassa, mediana, apicale). Il Qi Qong insiste particolarmente su quella diaframmatica, cioè quella bassa.
Allego un link
http://www.iacma.com/a-ilqigongelarespirazione.php
Penso che possano bastarti i semplici esercizi che trovi in rete per capire fisicamente cos'è la respirazione diaframmatica. E infatti sono esercizi che non presuppongono assolutamente la forza o un particolare potenziamento delle fasce addominali; bensì una coscientizzazione nella speranza che divenga un automatismo. Automatismo che abbiamo perso per ragioni culturali, probabilmente. Guarda la pancia di un infante sul fasciatoio e te ne accorgi di cos'è la respirazione addominale.

Per quanto riguarda le conseguenze sulla tromba, io non sono d'aiuto. Quindi mi ritiro in molta umiltà e spero di leggere altri contributi, visto che chi sta scrivendo in questo argomento è il top della didattica a livello mondiale.
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Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #31 on: July 04, 2009, 02:14:05 PM »
Grazie a tutti per i contibuti,anche se a volte difformi ma sempre mooolto interessanti;volevo solo integrare al tutto cio' il concetto che il grande Penzarella esprime della tromba:
90% testa
8%   aria
2%   labbra
e se lo dice lui......... salut
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Frank Zappa

Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #32 on: July 04, 2009, 04:45:54 PM »
Io insisto con il mio consiglio: leggete "Song and Wind"!!!

Comunque condivido appieno quanto detto da Penzarella... lui si che è un grande!  ;)

Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #33 on: July 05, 2009, 11:27:29 PM »
volevo solo integrare al tutto cio' il concetto che il grande Penzarella esprime della tromba:
90% testa
8%   aria
2%   labbra
e se lo dice lui......... salut

Purtroppo questo vale solo per quelli che non hanno MAI avuto problemi con lo strumento, tipo impostazione, ecc....
Se devi aggiustare impostazione o il settaggio delle labbra hai voglia di pensare bene con la testa o di soffiare....le cose non escono anche se soffi come Hulk.
Ci sono passato purtroppo.


Offline DarioT

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #34 on: July 06, 2009, 08:43:39 AM »
Grazie a tutti per i contibuti,anche se a volte difformi ma sempre mooolto interessanti;volevo solo integrare al tutto cio' il concetto che il grande Penzarella esprime della tromba:
90% testa
8%   aria
2%   labbra
e se lo dice lui......... salut

ehh....fosse cosi' io sarei Marsalis al 90%.......  smil
it's time to play some "D"

Offline mildav

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #35 on: July 06, 2009, 11:08:24 AM »
Purtroppo questo vale solo per quelli che non hanno MAI avuto problemi con lo strumento, tipo impostazione, ecc....
Se devi aggiustare impostazione o il settaggio delle labbra hai voglia di pensare bene con la testa o di soffiare....le cose non escono anche se soffi come Hulk.
Ci sono passato purtroppo.

sono d'accordissimo
giuseppe mariani
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Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #36 on: July 06, 2009, 01:38:27 PM »
Purtroppo questo vale solo per quelli che non hanno MAI avuto problemi con lo strumento, tipo impostazione, ecc....
Se devi aggiustare impostazione o il settaggio delle labbra hai voglia di pensare bene con la testa o di soffiare....le cose non escono anche se soffi come Hulk.
Ci sono passato purtroppo.
Non vorrei fare la figura del leccac***o,ma, dal basso della mia ignoranza, qualche dubbio sulla genezalizzazione del concetto mi era venuto, ma non mi sono permesso di  criticarlo vista la grandezza dell'autore, dal quale ho avuto  comunque un ottima impressione al masterclass.
Anche stavolta con quattro parole e' stata diradata la nebbia,GRAZIE MAESTRO.
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Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #37 on: July 06, 2009, 06:58:19 PM »
Andrea Tofanelli parla con cognizione di causa, ed ha una carriera e un'esperienza tale che è in grado di esprimere un suo pensiero con una certa convinzione.
Per gli altri insisto: leggete "Song and wind"!!!

Quando Penzarella dice 90% testa, bisogna capire cosa intende, di certo qui in Italia nn siamo abituati a quel tipo di mentalità... Qui in Italia la tromba continua ad essere uno strumento che in pochi possono suonare...

Per Tofanelli: Andrea scusa se mi permetto, ma nn credo che Penzarella nel corso della sua carriera non abbia mai avuto allievi con problemi di impostazione, nè tantomeno Arnold Jacobs, ma semplicemente loro affrontano quel genere di problemi diversamente, partendo dal presupposto di non dargli tutta quell'importanza... credo... dal mio modesto e umile parere...
Adriano

Offline lucap

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #38 on: July 06, 2009, 07:27:38 PM »
Aldilà delle differenze reali tra scuole, che ovviamente ci sono, la questione delle percentuali è un pò fuorviante. per applicare qualsiasi concetto ci vuole la "testa" e fare le cose senza metterci la testa è considerato un male da chiunque. Non voglio dire che Penzarella abbia detto una banalità, ma interpretare la sua frase come se fosse un bianciamento dell'importanza relativa di diversi fattori è insensato. Sarebbe come dire che per fare la pasta ci vuole acqua al 20%, farina al 30 % e impegno per il restante 50 %!
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Offline nic

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #39 on: July 06, 2009, 07:43:47 PM »
leggete "Song and wind"!!!

Adriano, mi piace leggere e mi fa piacere che tu abbia fatto la tesi su questo tomo che leggerei molto volentieri.

Ho visto nei diversi siti che il libro costa 30 euro e probabilmente li vale tutti. Purtroppo non c'è possibilità di controllare l'indice in pdf o html.
Permettimi una battuta: se si potesse sintetizzare tutto in una formuletta, nemmeno Jacobs si sarebbe dato la briga di scrivere 250 pagine. Nello yoga si dice: Vale più un'ora di pratica che una tonnellata di teoria. Ma chi ti dice questo poi ti obbliga a iscriverti a un corso perché se sbagli qualcosa ti danneggi anziché migliorare il benessere psico-fisico.
Il titolo da solo non dice alcunché, quindi, quando puoi e se vuoi, ti chiederei di esprimerne i concetti-base.

Io sono uno di quelli che ha bisogno di consigli, vengo da tre anni di errori e continue rettifiche. Sono quasi la sconfessione della teoria di Popper, che banalizzo nel motto "sbagliando s'impara": io sbaglio molto e imparo poco dai miei sbagli. Eppure qualche volta imparo e questo mi fa piacere.
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Offline adrianotaibi

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #40 on: July 06, 2009, 08:10:59 PM »
Adriano, mi piace leggere e mi fa piacere che tu abbia fatto la tesi su questo tomo che leggerei molto volentieri.

Ho visto nei diversi siti che il libro costa 30 euro e probabilmente li vale tutti. Purtroppo non c'è possibilità di controllare l'indice in pdf o html.
Permettimi una battuta: se si potesse sintetizzare tutto in una formuletta, nemmeno Jacobs si sarebbe dato la briga di scrivere 250 pagine. Nello yoga si dice: Vale più un'ora di pratica che una tonnellata di teoria. Ma chi ti dice questo poi ti obbliga a iscriverti a un corso perché se sbagli qualcosa ti danneggi anziché migliorare il benessere psico-fisico.
Il titolo da solo non dice alcunché, quindi, quando puoi e se vuoi, ti chiederei di esprimerne i concetti-base.

Io sono uno di quelli che ha bisogno di consigli, vengo da tre anni di errori e continue rettifiche. Sono quasi la sconfessione della teoria di Popper, che banalizzo nel motto "sbagliando s'impara": io sbaglio molto e imparo poco dai miei sbagli. Eppure qualche volta imparo e questo mi fa piacere.

Dunque... intanto il libro non l'ha scritto Jacobs, ma è stato un suo allievo, quando Jacobs credo fosse già morto.
Song and wind sono 2 paroline semplici: canto e fiato, oppure canta e soffia, oppure SOFFIA LA MUSICA come ha intitolato Marco Pierobon il suo dvd didattico...
Ormai la maggior parte dei trombettisti italiani suona e insegna secondo le idee di song and wind.
Io ne ho conosciuto qualcuno, con cui ho avuto anche il piacere di fare lezione: Marco Pierobon, Marco Braito, Roberto Rossi, Giancarlo Parodi, Claudio Gironacci, Fabrizio Fabrizi (con cui nn ho fatto lezione), Vincent Penzarella (anche se è italiano solo di origine).
Jacobs in realtà si esprimeva proprio con semplicissime parole, e questo lo fa anche Penzarella.
Focalizzava le sue lezioni sul canto e sul comunicare qualcosa...
In un capitolo del libro in cui si parla di imboccatura, c'è scritto che Jacobs, nei suoi 60 anni e passa di carriera, i problemi più comuni che ha riscontrato nei suoi allievi hanno a che fare con la respirazione e con la lingua, nonostante molti di loro fossero convinti di avere problemi di "impostazione"...

Io non ho la verità in tasca, non sono nessuno, suono pure male, ma se vi dò qualche consiglio è perchè credo in quello che scrivo, e non perchè mi sono svegliato la mattina con certe convinzioni, ma perchè anche io nel mio piccolo ho studiato, ho girato diversi insegnanti, e qualcosina sto iniziando a capirla, nonostante suoni male!!!
Ma vi invito a riflettere: Arnold Jacobs, Adolph Herseth, Dave Clevenger, Marco Pierobon, Joseph Alessi, Charles Wernon... ragazzi questi sono i GRANDI in assoluto... e tutti fanno riferimento alla scuola di Jacobs, SONG AND WIND!!!! ovazion

Offline nic

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #41 on: July 06, 2009, 09:15:32 PM »
Ormai la maggior parte dei trombettisti italiani suona e insegna secondo le idee di song and wind.
Jacobs in realtà si esprimeva proprio con semplicissime parole, e questo lo fa anche Penzarella.
Focalizzava le sue lezioni sul canto e sul comunicare qualcosa... SONG AND WIND!!!! ovazion

Cioè?  Quali idee?

Mica lo chiedevo perché conosco teorie differenti. Mi permettevo di chiederlo perché ignoro le teorie sbagliate e ancor più quelle giuste.
L'idea del song and wind, in modo spurio, io già l'applico. Mi capita di sentire un brano, lo provo e lo riprovo. Lo canto, me lo riprovo in testa, soffio ed ecco che puntualmente sbaglio una nota, oppure mi viene male, ecc ecc.
Se mi aiuti sarò grato a te come a chiunque altro.
Diversamente mi dò da solo la spiegazione: sono negato. Pazienza!

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Offline spyna

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #42 on: July 06, 2009, 10:16:28 PM »
Forse può essere utile rispolverare questa discussione:

http://www.italiantrumpetforum.it/forum/index.php?topic=69.0

 :)

Nel mio piccolo posso dire che bisogna prestare attenzione quando interpretiamo massime tipo "song e wind". E' importante saper contestualizzare e mediare le informazioni che riceviamo. Come è stato già detto: equilibrio.

Ad ogni modo sul quesito iniziale pare che ci sia concordia: i libri è sempre meglio leggerli che ammonticchiarli sull'addome  doh  ;D

Offline baudo

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #43 on: July 06, 2009, 10:36:56 PM »
Cioè?  Quali idee?

Mica lo chiedevo perché conosco teorie differenti. Mi permettevo di chiederlo perché ignoro le teorie sbagliate e ancor più quelle giuste.
L'idea del song and wind, in modo spurio, io già l'applico. Mi capita di sentire un brano, lo provo e lo riprovo. Lo canto, me lo riprovo in testa, soffio ed ecco che puntualmente sbaglio una nota, oppure mi viene male, ecc ecc.
Se mi aiuti sarò grato a te come a chiunque altro.
Diversamente mi dò da solo la spiegazione: sono negato. Pazienza!
Mi accodo alle perplessita' ed i dubbi di Nic(complimenti per la proprieta' di linguaggio),probabilmente sono negato anch'io per il tubo....come diceva il professore che mi ha dirottato sul violino ma che forse aveva ragione
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Offline Andrea Tofanelli

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Re: Utilizzo del diaframma
« Reply #44 on: July 07, 2009, 12:33:00 AM »

Per Tofanelli: Andrea scusa se mi permetto, ma nn credo che Penzarella nel corso della sua carriera non abbia mai avuto allievi con problemi di impostazione, nè tantomeno Arnold Jacobs, ma semplicemente loro affrontano quel genere di problemi diversamente, partendo dal presupposto di non dargli tutta quell'importanza... credo... dal mio modesto e umile parere...
Adriano

Mah...ho i miei forti dubbi su questo.
In Italia stiamo vivendo un grandissimo equivoco sull'insegnamento della tromba.
Basta uscire appena fuori dall'Italia e vediamo che qua si vive sulle leggende.
Io in America NON HO VISTO UN SOLO SPIROMETRO in tutte le università e scuole dove ho insegnato, e molti grandi trombettisti sorridono quando gli si parla di queste cose.
Qua in Italia si parla...io giro il mondo suonando, e incontro molti dei grandi che spesso voi elencate nelle vostre discussioni. E NESSUNO dice le cose che voi gli mettete in bocca.
Qua si usa prendere le parti di una scuola e idea e si portano avanti fino alla morte. Questo è il problema.
E la moda attuale è quella della quale parli.

A proposito del libro: Tamiati mi ha raccontato che Jacobs gli ha rivelato che alcune cose scritte sul libro in questione, non scritto da lui, non sono affatto come le pensa lui.

Io quando ho avuto problemi d'impostazione avevo un bel da dire che con l'aria si aggiustava tutto, o pensare "sonf and wind"...potevo spostare un carrarmato da quanto soffiavo, ma se non arrivava Ghitalla a darmi una giusta impostazione, col cavolo che oggi sarei qua a suonare la tromba a livello professionale.

Rimango sempre sorpreso a leggere i forums, perchè ci sono proprio delle specie di "sette" che si contrappongono.
E nessuno sperimenta mai A FONDO tutto per poter dire cosa realmente funziona o no.

Se l'impostazione non funziona o non è settata al 100%, hai voglia a cantare, soffiare, songare e windare...non metterai MAI a posto le cose al 100%.

Lo studio di queste cose funzionano ma SOLO in un secondo tempo, ovvero dopo che si è messo a posto tutto il resto.
E in ogni caso, NON C'E' DI NUOVO, credimi...alcune cose che vengono spacciate per nuove o rivoluzionarie il nostro Ghitalla le diceva già più di 20 anni fa.

Queste sono solo mode e prese di posizione inutili.
Se non fossi STRASICURO CON I FATTI che quello che dico è vero, non starei qui a dirlo e a ribadirlo.
E sono pronto a confrontare I RISULTATI delle idee di insegnamento della scuola ghitalliana con qualsiasi altra scuola, in qualsiasi momento e con qualsiasi trombettista.