Author Topic: brani a memoria...  (Read 12128 times)

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Offline Cesco

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Re:brani a memoria...
« Reply #30 on: April 08, 2014, 07:40:44 PM »
Potresti, per iniziare, invece di scartare a priori, trasportare nella tonalita' facile i 200 pezzi che ti piacciono...  fenomen

Offline fcoltrane

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Re:brani a memoria...
« Reply #31 on: April 08, 2014, 08:04:38 PM »
questo che riferisci dei musicisti zingari è l'utilizzo dell'orecchio.
è questa una attitudine che si studia e ad alti livelli consente grande chiarezza espressiva.
così come si impara a produrre suono si può imparare parallelamente  ad educare l'orecchio.
l'aspetto positivo è che ci sono molti modi per educarlo .
l'aspetto negativo è che se non hai una buona tecnica di produzione del suono puoi avere il migliore orecchio del mondo ma ti serve a poco.

senza scomodare i maestri posso dire che in tanti anni mi è capitato di conoscere moltissimi bravi  professionisti e tutti in un modo o nell'altro avevano affinato questa attitudine.
c'era chi è riuscito passando per uno studio di trascrizione dei soli (con strumento , carta e matita)
chi studiando i soli tutto a memoria.
chi trasportando le frasi in ogni tonalità.
chi con una attenzione enorme al suono e al fraseggio.
chi cantava e poi suonava.
chi per imitazione (prima suona il maestro una frase improvvisata  e poi replica l'allievo la medesima frase)
chi infine faceva un po ed un po.

purtroppo scorciatoie non ce ne sono ma uno studio consapevole aiuta.

dimenticavo :
c'è un aspetto che puoi curare e che prescinde del tutto dallo strumento.
desideri imparare a memoria un brano prendi lo spartito e chiama le note per nome.
(questo lo puoi fare senza strumento )
analogo discorso per una progressione di accordi.







Offline fcoltrane

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Re:brani a memoria...
« Reply #32 on: April 08, 2014, 08:28:38 PM »
dimenticavo :
sembrerà strano ma l'affermazione " con la tromba DEVI sapere SEMPRE che nota stai facendo " non è in contraddizione con quello che riferisci di CHET .

quando lo strumento tecnico è così elevato hai una grande capacità a riconoscere i suoni e a ragionare melodicamente.
recentemente mi è capitato di parlare con un professionista sassofonista  e mi riferiva di un grandissimo pianista americano con il quale aveva fatto un seminario.
il pianista chiede al mio amico di improvvisare ed il mio amico parte con le frasi.
ogni volta che il mio amico non fa "cantare " le note ("non pensa alla melodia") il pianista lo interrompe e gli dice
non stai pensando alla melodia nella improvvisazione.

l'aspetto singolare è che i due musicisti suonano due strumenti diversi. (uno il sax e l'altro il piano)
ma il pianista era in grado esattamente di percepire quello che succedeva.
il mio amico mi confermava che ogni volta che inseriva una frase non per scelta il pianista era in grado di sentirla.

sono scettico di natura ma quando è capitato lo stesso con me mi sono dovuto arrendere all'evidenza.
(questa volta era il mio amico   impaurit che individuava le frasi che avevano una idea melodica chiara e quelle suonate invece tanto per suonare).

da questo e da altri aspetti che non descrivo per non dilungarmi troppo desumo che gli strumenti musicali non sono poi così diversi.
ed alcuni principi sono validi per tutti ( considerando alcuni presupposti e cioè se parliamo di musica jazz e di suonare su accordi)






Offline Norman

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Re:brani a memoria...
« Reply #33 on: April 09, 2014, 11:19:07 AM »
Si, ovviamente non c'è alcun bisogno di trasporre tutti i brani che si vogliono suonare in tutte le tonalità! Però come esercizio farlo con alcuni brani, o anche solo con parti di tema, è interessante, ed alla fine è lo stesso lavoro che si fa quando si studiano i pattern.

L'obiettivo è quello di arrivare a pensare in termini musicali, e non in termini di "dove metto le dita", esattamente come quello che si dice di Chet: una volta che sai in che tonalità devi suonare, poi tutto viene da sé, almeno per quanto riguarda le melodie non troppo complicate.

Il punto è che non c'è alcun segreto, né scorciatoia per ottenere il risultato, bisogna fare il lavoro di studiare a memoria prima le scale, poi gli arpeggi, poi via via combinazioni sempre più complesse, in tutte le tonalità, per arrivare ad essere in grado di riprodurre guidati dall'orecchio le melodie desiderate in tutte le tonalità. Non ci sono segreti, non ci sono scorciatoie, ma non ci sono neanche difficoltà insormontabili, è una cosa alla portata di tutti, se si ha la pazienza di studiare passo per passo.
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Offline Norman

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Re:brani a memoria...
« Reply #34 on: April 09, 2014, 11:27:52 AM »
Tra l'altro imparare a suonare in tutte le tonalità è più importante di quanto si pensi, soprattutto se si suona musica leggera, perché nel pop/rock/soul/funk le tonalità più usate sono quelle comode per chitarra e basso, il MI, ed il LA soprattutto, che corrispondono a FA# e SI per noi. Altre volte capita di suonare in tonalità "strane" per venire incontro alle esigenze dei cantanti. Quindi è tutto lavoro che paga.
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Offline Cesco

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Re:brani a memoria...
« Reply #35 on: April 09, 2014, 11:51:03 AM »
Norman dice cose sagge  ;)

Rammento un aneddoto di Clark Terry che, appena presa la tromba in mano, pensava che la tonalità più facile per la tromba fosse il Mi (così gli era stato detto...), per cui si esercitava in continuazione su tale area armonica.
Arrivato pischellino in big band (presumo quella di Count Basie o del Duca), tentarono di fargli uno scherzetto: modularono - quando toccò a lui fare il solo - da Sib a Mi, per farlo crollare e fargli fare una figuraccia davanti alla platea.
Ebbene, lui ne uscì non solo indenne, ma alla grandissima, visto che, praticamente, suonava meglio in quella tonalità che in quella "canonica"!

Il muoversi in TUTTE le tonalità è la chiave per suonare meglio (anche quando si rientra nelle tonalità "preferite").
Le modalità per impararle sono diverse (ognuno troverà quella che preferisce, che può andare dal suonare il Clarke, all'improvvisare ogni giorno su una scala diversa ed altre ancora) ma le ore spese per farlo sono sempre tantissime ed effettivamente scorciatoie non ne esistono, se non cambiare strumento a favore dell'armonica a bocca (e non quella cromatica).  ;)
« Last Edit: April 09, 2014, 12:23:45 PM by Cesco »

Offline Rubino

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Re:brani a memoria...
« Reply #36 on: June 27, 2014, 12:58:20 PM »
Come anche hanno implicitamente suggerito diversi altri utenti, penso che la cosa si debba considerare da un punto di vista più generale. Chi ricorda, a scuola, quelle pallose poesie che ci facevano mandare a memoria (almeno alla mia epoca)? Credo che chi le abbia studiate, pur trovando che alcune sono realmente brutte, ancora se le ricordi perfettamente. Quelle poesie non venivano scelte per la loro funzione letteraria, estetica o altro, ma erano puro esercizio mnemonico. Senza cellulare, oggi, quanti numeri telefonici ricordiamo? Qual è quello del tuo amico preferito? Come si chiama il ragazzo del salumiere?

Il punto è l'esercizio della memoria e non basta farlo su un brano ma sempre, in ogni campo. Voglio dire, il problema non è ricordare gli accordi, ma esercitare il meccanismo di memorizzazione e richiamo.

Detto questo poi, c'è un bel volume di David Baker pubblicato da poco nella serie Aebersold in italiano che si chiama "Come Imparare i Brani" che in qualche modo fa una cernita delle strutture ricorrenti che compongono le sezioni degli standard jazz e permette di concentrarsi solo su queste. Una sorta di mattoncini "Lego armonici" che secondo me è molto utile. Il miglior prezzo lo trovate, come al solito qui: Aebersold Vol. 76.
« Last Edit: June 27, 2014, 01:10:34 PM by Rubino »
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Chi ha voglia di ascoltare qualcuno che parla solo per mostrare quante cose conosce? Beh, nel jazz è lo stesso.

Offline Carlo

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Re:brani a memoria...
« Reply #37 on: June 14, 2017, 12:51:38 PM »
Tento da anni di farmi un piccolo repertorio a memoria. E non sto parlando di jazz, ma di semplici melodie.
Un vero trombettista deve sapere suonare qualche cosa a memoria.

Quando mi chiedono di far sentire qualche cosa, non posso sempre tirare fuori i foglietti e il leggio.
Ero a una festa, lì c’era una tromba e mi hanno chiesto di suonare qualche cosina:“Mi avevi detto che suoni la tromba, facci sentire qualche cosa. Ma dai, non preoccuparti, senza impegno, sei tra noi".
Non avevo dietro i miei foglietti e non ho combinato niente. Quanto mai ho detto che suonavo, parlo sempre troppo!

Memorizzare le note e lo spartito può funzionare per un giorno. Ma il giorno dopo siamo da capo, faccio un sacco di errori, e tre giorni dopo sbaglio tutto.
Sono passati 3 anni da questo mio intervento. Volevo aggiornarvi sui miei progressi.
Risultato: NON C'E' NIENTE DA FARE! Senza spartito non sono nessuno.
Dopo anni di vari esercizi, scale di ogni genere e ear training, continuo a sbagliare.
C'è sempre un salto di quarta o sesta, o una alterazione occasionale di una nota, che sbaglio clamorosamente. Anche quando ho suonato e risuonato il pezzo motissime volte.
Per non sbagliare devo visualizzare mentalmente lo spartito in certi passaggi. Cosa che posso fare per pochissimi pezzi e per la durata di pochi giorni. Poi siamo sempre da capo.
Se non lo vedessi fare da altri (compresi suonatori da strada) direi che è impossibile non sbagliare.

Offline Norman

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Re:brani a memoria...
« Reply #38 on: June 14, 2017, 03:57:27 PM »
Domanda: le melodie che vorresti imparare a memoria sei in grado di cantarle a memoria?
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Offline Pasquale

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Re:brani a memoria...
« Reply #39 on: June 14, 2017, 06:07:05 PM »
Norman dice una cosa sacrosanta. Ma credo dovresti essere in grado di farlo.
Aggiungerei, anche se a distanza di anni  8), di provare questa procedura:

spezza il brano in gruppi di battute (numero arbitrario, a volte anche solo 1 battuta) e memorizza il primo gruppo. Lo devi suonare decine di volte, lo so...
Procedi quindi col secondo gruppo e, una volta memorizzato, suona insieme il primo e il secondo gruppo.
Poi passi al terzo gruppo e procedi così fino alla fine.

Parti con canzoni brevi e semplici, all'inizio farai un po' di fatica ma è un approccio che applicato metodicamente (si tratta proprio di vederlo come una parte dello studio) nel tempo porterà i suoi frutti. Come sempre ci vuole pazienza.

E, parallelamente, fai un po' di ear training.

In bocca al lupo

Tromba SIb B&S Challenger 3172/2 GLB reverse gold plated- MP Curry 5B
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Offline Carlo

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Re:brani a memoria...
« Reply #40 on: June 14, 2017, 09:28:19 PM »
Vi ringrazio di avermi dato la forza di continuare a provare a farlo (ormai mi ero arreso).
Ora che ho finito le lezioni (fino ad ottobre) posso farlo con calma.

Offline bubbermiley

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Re:brani a memoria...
« Reply #41 on: June 15, 2017, 10:35:52 AM »
Ti do anche questo consiglio per un secondo step: una volta imparata bene una melodia (cantata e suonata!) prova a cambiare la nota di partenza.
Cambierai così la tonalità e ti abituerai a ragionare per intervalli e non per note. Parti sempre con cose semplici (Es. fra' martino  :) ) e prova a spostarti in quante più tonalità possibile. All'inizio farai una gran fatica, col tempo però oltre a migliorare il tuo orecchio farai anche meno fatica a memorizzare i brani.

Offline xadhoom

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Re:brani a memoria...
« Reply #42 on: June 15, 2017, 12:47:39 PM »
confermo quello che dice bubbermiley.

io ora per vari motivi studio poco e nulla, ma quando facevo lezione con Fabio Buonarota uno dei primi esercizi era brano semplice e ben noto (frà martino) da fare partendo da ogni semitono (12 varianti quind)

e man mano farlo con brani più complessi.

ora non ne son più capace, ma ricordo che quando studiavo funzionava davvero bene... inizialmente è ostico per poi divenire sempre + facile
Trumpet : Yamaha YTR-8335GS
Cornet : Yamaha YCR6330II
Mouthpiece : Bach 1/2C 25/24

Offline Carlo

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Re:brani a memoria...
« Reply #43 on: June 15, 2017, 01:18:06 PM »
In pratica state dicendo di concentrarsi sui salti della melodia (che sono sempre gli stessi indipendentemente dalla tonalità), più che sulla memorizzazione della sequenza di note.
Cercare cioè un automatismo delle dita sui salti, magari senza dover troppo riflettere su quello che si sta facendo (il ritmo non permette troppe pause di riflessione).

Offline Norman

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Re:brani a memoria...
« Reply #44 on: June 15, 2017, 02:36:33 PM »
In pratica state dicendo di concentrarsi sui salti della melodia (che sono sempre gli stessi indipendentemente dalla tonalità), più che sulla memorizzazione della sequenza di note.
Cercare cioè un automatismo delle dita sui salti, magari senza dover troppo riflettere su quello che si sta facendo (il ritmo non permette troppe pause di riflessione).

Io ti rinnovo la domanda: le canzoni che vuoi imparare a memoria, le sai cantare a memoria (anche solo nella mente)? Questo a mio parere è fondamentale, perché se quello che devi suonare non ce l'hai in testa è come se ti mancasse la terra sotto i piedi. Se non riesci ad impararle a memoria, probabilmente devi fare un passo indietro e lavorare su melodie più semplici, o forse meglio dire "orecchiabili". Se vedi che fai fatica anche solo con melodie semplici, torna ancora un passo indietro, e parti da brevi esercizi dell'Araban o simili, provando ad impararli a memoria. E' dalla testa che parte tutto, se non hai la musica che vuoi suonare in testa, cercare di farla imparando a memoria le note o le posizioni o qualsivoglia altro espediente è una corsa ad ostacoli, ed anche se dovessi riuscirci il risultato sarà assai poco musicale.
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