Author Topic: Che fine ha fatto Luigi Toth?  (Read 20320 times)

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Offline Norman

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #60 on: July 18, 2016, 10:15:07 PM »
Caro Luigi, grazie mille per il tuo racconto. Grazie soprattutto per aver ribadito un concetto purtroppo spesso negletto nel jazz italiano (ma non solo): si può essere attualissimi anche suonando uno stile "vecchio". Che poi quelli che fanno gli schizzinosi sul jazz delle origini e poi fanno gli avanguardisti suonando l'hard bop, che comunque è una musica di 50 anni fa, fanno un po' ridere... La modernità sta nei contenuti, prima che nello stile. Si può suonare uno stile antico ed essere modernissimi, come si può suonare uno stile contemporaneo ed essere decrepiti...

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Offline luigi toth

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #61 on: July 21, 2016, 08:41:59 AM »
 Nessun concerto mi ha emozionato cosi' tanto come quello della PRESERVATION HALL JAZZ BAND in un teatro a Roma, non ricordo in che anno.  I musicisti entrarono nel palco uno alla volta, qualcuno era accompagnato perche ' quasi cieco, qualcuno si sorreggeva con un bastone, il piu' giovane, nei suoi sessanta, era il trombonista Louis NELSON. Si sistemarono tutti sulle sedie,
c'era nell'aria una specie di silenzio e di sgomento alla vista di questi musicisti cosi' anziani e piuttosto malridotti: sembrava di essere in un ospizio  dove i ricoverati musicisti si esibiscono per i loro
compagni. Ma, quando incominciarono a suonare si levo' un boato e si scateno' un applauso, e tutti avevamo le lagrime  agli occhi, anche adesso che scrivo. Quello era il mio jazz : Quello che  si
suonava nei funerali, o per strada con un ragazzino nero che balla il tip tap, e la gente che batte il tempo in levare  oh yeah! Concludo, con una certa dose di autostima, checche' ne pensino  i
miei detrattori,o quelli con la memoria corta, o quelli che soffrono di gelosie e alle volte per motivi nemmeno legati alla musica, e soprattutto scusatemi se me lo dico da solo : Se non ci fosse stato
Luigi Toth e quindi il CENTRO JAZZ ST. LOUIS, il ROMA JAZZCLUB, il MISSISSIPPI JAZZ CLUB,  uno e due con le relative scuole di musica, il mondo del jazz tradizionale romano dei giovani
e meno giovani sarebbe stato in ritardo di almeno 10 anni. Oggi, da lontano, giocherellando con il computer, vedo che c'e' un incredibile fervore di bands, locali e concerti di jazz con nomi di
tanti musicisti piu' o meno famosi, che hanno militato anche nella mia OLD TIME JAZZ BAND. Mi sono prolungato un po' troppo  nel raccontare la mia storia anche perche' , Costantino, il mio figlio americano ogni tanto mi chiede: " papa',ma che hai fatto in Italia ?"  Alla prossima , che sara' una risposta a Pierpaolo

Offline yr_wolf

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #62 on: July 21, 2016, 12:42:24 PM »
IL CENTRO JAZZ ST. LOUIS di via del Cardello a Roma nel '77-'78 purtroppo era già senza Luigi, ma evidentemente era impostato ormai già in maniera eccezionale: tutti i docenti erano personaggi  di spicco del jazz: Marcello Rosa per il trombone, Tony Esposito e Karl Potter alle percussioni, Amedeo Tommasi, Ettore Gentile e Alberico Di Meo al piano, ... mi pare Alberto Corvini alla tromba non sono sicuro ... e altri (Marcello Piras: "Storia del Jazz" )
Era pieno di allievi a tutte le ore
L'aria che si respirava lì non l'ho più ritrovata da nessuna altra parte
Un altro grazie a Luigi per questo!! ovazion
 (non so gli altri, io non lo dimentico)

Offline luigi toth

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #63 on: July 23, 2016, 07:04:27 AM »
Rispondo pubblicamente a Pierpaolo per le sue pubbliche  esternazioni
Stralcio dal POST di  Pierpaolo : " ...caro Giordano ( Toth) innanzitutto io non sono un individuo casomai lo sarai tu! Purtroppo a distanza di 2 anni non ricordo assolutamente cio' che avevo scritto sul post " scemo??" dedicato a tuo padre e mi dispiace che sia stato cancellato "
Risposta di Luigi Toth ;" Be' di per se' non e' proprio una parola oltraggiosa c'e' bisogno che venga preceduta da un aggettivo, ( sporco individuo, bell'individuo) e si usa soprattutto quando non si
conosce la  identita' del soggetto; ma anche se cosi' fosse, non puoi dargli torto per quello che hai scritto di suo padre e,( come ti ricordo nel successivo stralcio dal tuo post )anche di sua madre, della quale ti sei servito per le tue esercitazioni notturne, anzi, penso che sia stato  molto  civile nel risponderti. Se hai un po' di coraggio, mi riferisco a quello mentale, rivelaci il tuo nome e cognome e  non mi stupirei affatto se tu fossi il figlio o parente di qualche bravo musicista. Non dispiacerti troppo per il tuo post cancellato non mi sembra che tu abbia fatto una bella figura !

  STRALCIO DAL POST   di Pierpaolo : " Comunque alla reception del M.J.C. c'era una bella donna straniera credo americana che si qualificava come  " la moglie di Toth" la quale signora presumo trentenne mi sorrideva sempre e mi parlava con parole dolci e provocanti e mi faceva la corte..........tale signora ricordo benissimo mi sorrideva sempre! Al M. J. C. era conosciuta come la moglie di Toth......ma anche lui, tuo padre ai tempi disse che quella donna bionda era sua moglie evidentemente stavano insieme che vuoi che ne sappia ero un ragazzo!
RISPOSTA  di Luigi Toth : " Abbiamo anche avuto una segretaria bionda  . Mai sentito dire che si qualificasse come mia moglie o chissacche', e non era americana: per me queste  sono le fantasie di un 13nne che gode di piu' se l'oggetto del desiderio e' la bionda, americana, ammiccante moglie del boss . Non ho mai detto che una delle nostre segretarie fosse mia moglie  e avevo degli ottimi motivi per non farlo . ;Ma venivi a scuola per imparare o imbastire romanzi rosa? Qui in America le chiamano " GOSSIP"       Alla prossima, Luigi Toth

Offline Navarro

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #64 on: July 25, 2016, 02:17:10 PM »
E vai con i ricordi...

Nell’autunno del 1984 la mia passione per il jazz cominciava a decollare e con essa la voglia di imparare a suonare uno degli strumenti che sentivo padroneggiare così bene dai grandi del passato. Non sapevo decidermi tra tromba e sax, alla fine fu solo l’aspetto economico a spostare l’ago della bilancia: non ero sicuro della durata di quell’infatuazione ed, a parità di qualità, la tromba costava meno. Fu così che acquistai da Bandiera, negozio storico dalle parti della Stazione Termini, il mio primo strumento; prodotto nell’allora Germania Orientale, mi costò 250 mila lire. Si poneva il problema di dove prendere le lezioni, telefonai dunque al Mississippi Jazz Club chiedendo se erano disponibili anche corsi di tromba. “Sta scherzando? Li tiene Luigi Toth in persona!”, mi fu detto. “E chi è?” risposi io candidamente. In effetti non lo conoscevo, come non conoscevo nessun musicista od insegnante sulla piazza romana.

Cominciai così le mie lezioni di tromba con Toth, mentre Cinzia Gizzi insegnava teoria musicale ed i fondamenti dell’improvvisazione ed un’altra ragazza, brava anch’essa ma della quale non ricordo il nome, insegnava solfeggio.
Spesso seguivo anche delle lezioni/seminari sulla storia del jazz tenute da un’altra persona della quale ricordo la sincera passione per quello che ci faceva ascoltare, jazz principalmente della swing era.

Se sto scrivendo ora su questo forum è ovviamente perché la passione per la tromba non fu un fuoco di paglia. Rimasi al Mississippi due anni che ricordo con grande piacere, anche perché a conti fatti avevo oltre trent’anni di meno, e mi dispiacque molto quando venni a sapere della sua chiusura. Ricordo bene l’interno del locale, con foto e stampe d’epoca alle pareti e le poltroncine in vimini per chi voleva sedere sotto al palco, rinunciando alla comodità del tavolo. Nel gennaio dell’85, quando Roma era imbiancata da una delle più intense nevicate che si ricordino, andai al locale a sentire Harry “Sweet” Edison. Era la mia prima uscita con una ragazza che poi, molti anni dopo, è diventata mia moglie (a proposito, Luigi: sono previsti indennizzi per questi casi?  :) ).  Sempre nello stesso anno andai, unica volta fino ad oggi, ad Umbria Jazz ed anche lì ritrovai Toth con il suo gruppo che si esibì in piazza a Perugia, da qualche parte dovrei avere ancora delle foto e non è escluso che salti fuori l’ormai famoso spartito di Soldier’s Blues, suonato anche da me nei laboratori musicali del Mississippi.   
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Offline luigi toth

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #65 on: July 28, 2016, 01:05:06 AM »
STRALCIO CITAZIONE DI  PIERPAOLO : " ( I musicisti americani ) bastava pagarli e sarebbero venuti a suonare anche a casa mia "
RISPOSTA  DI LUIGI TOTH : Vedi un po' se c'e' qualcuno disposto a venire a casa tua , il loro mestiere  e' quello di fare il musicista e non l'idraulico
STRALCIO CITAZIONE DI PIERPAOLO :  " Luigi Toth non e' stato l'unico imprenditore di live music in Italia , in quegli anni  ovunque era pieno di clubs, balere , discoteche dove si faceva musica dal vivo... per cui tuo padre ( L. T. ) era solo un imprenditore con molti collaboratori intorno in un periodo d'oro  nel quale ha avuto una certa dose di fortuna............
RISPOSTA : " Puo' darsi che balere , discoteche , nights clubs andassero bene, non lo so, non ci ho mai messo piede. L'unico mio collaboratore  era mio fratello che non capisce un acca di jazz e musica in generale  ma e' stato di grande aiuto per tutte  le faccende del MISSI> . Periodo d'oro ? Macche'! Per quasi 15 anni e' stato il periodo degli anni di piombo, come fu' definito
 Da quel che vedo , ora e' il periodo d'oro, perche' il Jazz e' accettato dappertutto , anzi, e' proprio ricercato da tutte le aziende di soggiorno, e poi , con l'internet quanta bella pubblicita' e la
possibilita' di essere chiamato a suonare anche in Cina: se lo avessimo avuto anche ai miei tempi, avrei comprato un aeroplano    alla prossima   Luigi Toth
Navarro, grazie per  i tuoi ricordi ma devo ringraziare anche altre persone e lo faro' piu' in la'

Offline luigi toth

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #66 on: July 29, 2016, 08:31:06 AM »
STRALCIO  DICHIARAZIONI DI PIERPAOLO : " Viste le conoscenze  che aveva tuo padre ( rivolto a mio figlio Giordano) di pezzi grossi nel mondo della musica, non credo che sia stato difficile chiedere un favore a qualcuno
RISPOSTA DI LUIGI TOTH ; " Nel mondo del jazz tradizionale romano nato fra gli studenti universitari e nella Romabene ( come potete evincere da tutte le storie pubblicate del jazz italiano ) io venivo, come altri che hanno cominciato con me , dalla periferia e quindi ho sempre avuto la sensazione di essere ed essere considerato un " parvenue"
 A chi potevo chiedere favori se non ho mai frequentato  la casa o i salotti di quelli che contano ( sorta di snobismo al contrario ?) Arbore ,,Loffredo , Mazzoletti ,Forti, etc, etc
ci sarebbe stato tutto da guadagnare non lo nego . Se poi parliamo del mondo della musica in generale, i pezzi grossi li ho visti solo alla televisione quelle rare  volte che la guardavo. o ne . leggevo i nomi sul Radiocorriere
 Nel bene e nel male il mio spazio me lo sono creato da solo con l'aiuto di mia Madre che dovette vendere le sue cose per fare andare avanti il MISSI. e di mio fratello che  dovette
pagare una grossa penale detratta per piu' di dieci anni dalla sua pensione quando i due fratelli Battisti ( Carlo e Mauro ) andarono a testimoniare  a favore di un lavoratore
che assumemmo come pizzettaro, spacciandosi come pensionato, quindi non avevamo l' obbligo di pagare i contributi, ma non lo era , mascalzonata che aveva gia' fatto con altri
come ci dissero i suoi stessi conoscenti. Non sapevo nulla del processo dove ando' mio fratello, meglio cosi' altrimenti non so proprio come avrei reagito> Ma come ? Li ho fatti suonare al MISSI. non so quante volte, anche per accompagnare famosi musicisti americani che adesso sventolano nei loro curriculum, Hanno anche suonato con il mio gruppo
" FEETWARMERS "  anche ad UMBRIA JAZZ una intera settimana e poi vanno a testimoniare contro il MISSI>?Perche'? Certamente sono due bravi musicisti ma come esseri umani non direi la stessa cosa.  I vari " PIERPAOLI" possono calunniarmi o  far finta che non sono mai esistito, quanto vogliono, ma una cosa e' certa,: per piu' di 15 anni L. T. era dapertutto , basta leggere le locandine  e le recensioni, con , probabilmente , grande scorno di coloro che pensavano e pensano di essre stati piu' meritevoli e che ancora si affannano per farmi scomparire e questo Pierpaolo sembra proprio il bravo cecchino di questo manipolo , che a piu' di 20 anni di distanza  hanno ancora l'occhio nel mirino L. T.

Offline luigi toth

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #67 on: July 30, 2016, 02:28:47 AM »
Pierpaolo, Ho risposto a tutte le tue esternazioni ( chiamamole cosi') ma se hai un minimo di coraggio e dignita', rivela a tutti il tuo nome e cognome. Comodo trincerarsi dietro uno
pseudonimo quando vuoi , a torto o a ragione ,impallinare qualcuno. Luigi Toth

Offline luigi toth

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #68 on: August 01, 2016, 05:57:37 PM »
Dalle " esternazioni" di Pierpaolo nei miei confronti  FABIOD  giustamente suggerisce  che ci sia della ruggine  fra di noi . Ma che ruggine  possa esserci fra me che all'epoca ero nei miei 40 anni \
e un 13enne mischiato ad un centinaio di allievi? Se, Pierpaolo ha tutto questo livore nei miei confronti un motivo forse ce lo avra' ma non penso proprio che sia dovuto ad una qualche, per quanto mi riguarda,impossibile frizione fra di noi. piu' di 30 anni fa? Mi sembra piu' un " motu proprio " generatogli da qualche parente o conoscente.  Quando dice : " Luigi Toth non era un Dio " ( ma quando mai qualcuno lo ha detto ) o vivacizza questo forum trattando gli altri  piuttosto scortesemente
e' chiaro che questo Pierpaolo ha qualche problema di natura psicologica . Ragazzi, perche' probabilmente cosi' vi conoscevo, godetevi l'Estate     Luigi Toth

Offline toro

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #69 on: August 01, 2016, 11:13:51 PM »
Dopo tanto tempo che non seguo il forum,mi leggo tutto d'un fiato questo post,e volevo ringraziare Luigi Toth,per il bellissimo romanzo che ci sta raccontando.
La dovizia dei particolari ,mi fa tornare indietro negli anni,e non è mai male ricordare gli anni che furono,ricordare le manifestazioni,ricordarne i luoghi,gli odori .....
Direi un bellissimo post,che spero abbia un seguito,se non fosse per i voli pindarici di un utente alla ricerca della dama bianca ,ricerca che comunque lascia il tempo che trova.
Luigi dico la mia:la vita è troppo corta e troppe cose belle da fare ci aspettano gia' domani,per spendere tempo inutile alla ricerca dei nemici......deliziaci piuttosto con una nuova puntata del tuo fantastico romanzo.
 salut
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline Zosimo

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #70 on: August 02, 2016, 05:00:55 PM »
Luigi, grazie per i tuoi post , ma per quanto riguarda PP
a meno che non fingesse qui sul forum(credo che nessuno di noi
abbia la fortuna di conoscerlo dal vivo) ha dei bei problemini di testa
per usare un eufemismo.  ;)
quindi quei post ignorali tranquillamente.
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
Cornetta: York Baronet ('55)
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie ('60)
Bocchino: ideatore della penna Bar Rocco, Bris Bois e della tazza V6 Turbo

Offline Pierpaolo

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Re:Che fine ha fatto Luigi Toth?
« Reply #71 on: January 10, 2017, 02:07:26 PM »
PP, ho cancellato il tuo messaggio perchè l'argomento toth è stato abbastanza sviscerato, quindi inutile continuare di questo passo. Abbiamo
capito che non ti piace il suo modo di suonare , ma non permettiamo sul forum di fare riferimenti personali o offendere in modo gratuito. Per l'ennesima
volta su questo post ti prego di non intervenire più. grazie.
« Last Edit: January 10, 2017, 05:20:00 PM by Zosimo »