a proposito di GIGIONE e campagnole
E' la poetica di Orazio la "connection storica" che il Maestro ha scelto per la sua lirica più famosa: "Rure ego viventem, tu dicis in urbe beatum" scriveva infatti il poeta nelle sue Epistole: correva il I sec. a.C. La campagna è "locus amoenus" scelto dal poeta; essa è sì, lontana dal mondano vivere, ma è proprio lì che l'uomo può realizzarsi nella sua "aurea medicritas. Nel godimento della carnale bellezza di un'agreste damigella intravediamo a buon diritto chiari riferimenti al "carpe diem".
mamma mia