Io ho avuto modo di dargli un'occhiata.
Per quanto riguarda la musica scritta č identico all'edizione convenzionale (quella della Fischer, rossa con pataccone dorato al centro, che facendoci caso ho scoperto essere stata annotata da Claude Gordon), anche nell'ordine degli argomenti.
Il valore aggiunto lo fanno, ovviamente, le considerazioni di Vizzutti.
Ma se uno č seguito da un maestro che sappia spiegare come orientarsi ed affrontare 'sto malloppo di tecnica penso possa tranquillamente farne a meno (naturalmente non tenendo conto della morbosa curiositā dei trombettisti
).
Unico "inedito" č che alla fine delle dodici fantasie č stata aggiunta la versione di Vizzutti del Carnevale di Venezia.
Una cosa invece che mi incuriosice č la differenza tra queste versioni americane e quella francese (ed. Leduc in tre volumi) in cui mi risultano esserci i 27 studi moderni, i 12 studi di stile, passi difficili di concerti tipo Jolivet, esercizi di trasporto e qualcos'altro che mi sfugge...