Author Topic: Le bande e la didattica musicale  (Read 2393 times)

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Offline lucap

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Le bande e la didattica musicale
« on: January 03, 2009, 04:50:33 PM »
Da un lato le bande svolgono un ruolo fondamentale nell'avvicinare tanti ragazzi e adulti alla musica e nell'insegnare loro uno strumento, dall'altro capita che gli insegnanti non sempre siano eccelsi vuoi perché non se ne trovano a certe condizioni vuoi perché non sempre la selezione avviene con criteri equi e trasparenti e si tende a coltivare il proprio orticello.
Voi che ne pensate? Sono più i pro o i contro? Cosa andrebbe cambiato? Oppure le vostre esperienze dicono che va bene così?
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Online anrapa

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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #1 on: January 03, 2009, 06:25:15 PM »
E' come quando si compra una macchina: una BMW Coupé 330 D super accessoriata costa oltre 50.000 euro. A 35.000 nuova è un affare ma io non la comprerei. Una 147 usata a 12.500 è un prezzo normale eppure la compro volentieri.
E' una questione di momento, disponibilità, opportunità, necessità e alternative.
Se io potessi tornare indietro andrei al conservatorio a 6 anni, farei tutte le vacanze in Inghilterra per imparare l'inglese e farei il concorso per controllore a 18 anni invece che a 23.
Purtroppo all'epoca non sceglievo io...
Nonostante ciò ho iniziato a suonare in banda a 9 anni, ho concluso ben poco per i primi 10 e poi con calma ho preso a studiare con criterio. Senza la banda non avrei iniziato affatto e probabilmente ora non suonerei la tromba (per la gioia di qualcuno...). Rimpiango la mancanza di un insegnante di tromba (il mio insegnante di banda era un clarinettista) ma non rimpiango l'amore per la musica che mi ha instillato.
Quando avrò un figlio cercherò di farlo studiare al conservatorio ma se non sarà possibile per motivi logistici mi rivolgerò sicuramente ad una banda.

Facendo un sunto: potendo scegliere meglio il conservatorio, la banda rimane comunque un ottimo sostituto.
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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #2 on: January 03, 2009, 06:27:02 PM »
Aggiungo una cosa: la colpa di questi periodi particolarmente contorti è di mia moglie, sta stirando nella stessa stanza ed ogni 30 secondi mi interrompe... l'educazione ed l'amore che provo mi impediscono di esplodere ma non riesco ad scrivere una sola frase senza essere interrotto. AIUTOOOOOOOOOOO!!!
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Offline genuzzu

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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #3 on: January 03, 2009, 08:16:25 PM »
Secondo me nelle bande non c'è nulla di didattico. Fanno fare il gatti, e dopo che sei arrivato a lezione tot ti fanno uscire, io sono stato fortunato ad avere un padre insegnante di tromba! Io, alla banda, ovviamente non studio, ma esco solamente e faccio le prove di concerto (con relativo concerto).

Offline FRANCESCO71

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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #4 on: January 05, 2009, 05:23:08 PM »
Anche io come  Tony ho avuto per maestro in banda un Clarinettista, pertanto la mia impostazione tirando lesomme e del tutto naturale tranne qualche piccolo aggiustamento per migliorare suono , attacchi etc...
Per quanto la didattica era suddivisa
Bona per il solfeggio e Gatti per la Tromba
In banda già che ti danno queste basi credo che sia tanto , poi dipende dall'allievo se è volenteroso o lo fa solo perchè i genitori vogliono che il figlio suoni uno strumento
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Offline cieffe

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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #5 on: January 07, 2009, 10:35:39 AM »
Come per tutte le cose è difficile generalizzare.
Se miri a fare il calciatore professionista cerchi una scuola calcio seria, poi una squadra di livello, ti fai minimo 3 allenamenti alla settimana e, se sei fortunato, fai del calcio la tua vita; altrimenti giochi a livello amatoriale e vai all'unico allenamento settimanale per non fare figuracce quando giochi e per mantenerti in forma (ci sono poi ovviamente le vie di mezzo) La stessa cosa vale per la musica. Io sono nato e cresciuto in banda, e suono solamente lì. Ho imparato dallo stesso maestro di anrapa che, come per lui, mi ha trasmesso principalmente l'amore per la musica. Da lui, dai miei genitori ed in molte altre occasioni nella mia vita, ho imparato che comunque la cosa più importante è fare ogni cosa al meglio delle proprie possibilità e con il massimo impegno. Non sarò mai un professionista, non mi interessa esserlo; suono per divertirmi, divertire e rilassarmi. Questo non vuol dire però che lo faccia con sufficienza o con scarso impegno.
Per tornare al mondo delle bande, nella mia, ma vedo che la tendenza è comune ad altre della mia zona, abbiamo maestri esterni specifici per ogni strumento, grazie anche al contributo che riceviamo per tenere i corsi di orientamento musicale (notate il termine "orientamento").
Poi è ovvio che il livello medio raggiunto sarà inferiore a quello del conservatorio, poichè concorrono molti fattori, primo fra tutti il fatto che al conservatorio hai determinati esami da superare e sappiamo tutti che il senso di responsabilità dei ragazzi (ma anche di qualche adulto) non è così forte se non ci sono scadenze o esami da affrontare.


Offline winton

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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #6 on: January 16, 2009, 08:57:08 PM »
Volevo suonare..  mio papa' mi ha portato nella scuola di musica di una delle due bande del paese.
Il mio primo maestro è un cornista. A lui devo l'amore per il mondo degli ottoni. E' stato lui a consigliarmi di iscrivermi in conservatorio.
Finito... sono diventato uno degli insegnanti di questa scuola di musica.
Be ragazzi... il piu' grande problema che ho riscontrato .. non è la qualit' degli insegnanti...
anche in conservatorio lo abbiamo gia' detto un sacco di volte ce ne sono di pessimi ma lasciamo stare. dicevo da insegnante ho sempre riscontrato una non voglia di studiare da parte degli allievi.


Ps.. ne ho visti un sacco di professoroni alla tromba che hanno stra studiato a destra e a manca.. ma che in un concerto dove c'è da leggere ... no ci mettono una nota.

Offline StefanoMassari

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Re: Le bande e la didattica musicale
« Reply #7 on: January 30, 2009, 09:21:05 PM »

Anch'io se tornassi indetro imparerei l'inglese da piccolo, adesso faccio molta fatica e non ho tempo di studiarlo, e altre cose ma non rifarei il conservatorio, ma andrei in privato e mi sceglierei gli insegnanti.
Non vorrei aprire una discussione su questo tema ma gli  insegnanti nei conservatori italiani  non sono tutti dei Toffanelli, Parodi, Giuffredi Tamburini , Bosso ecc, la maggior parte si sono trovati a insegnare non per merito ma per delle graduatorie discutibili e senza fare nomi perchè non sono autorizzato, "ma credetemi da fonti certe " nell'ultima abilitazione del 90' per insegnare nei conservatori nomi illustri, famosi solist,i non hanno raggiunto l'idoneità per l'insegnamento.

Ciao!
Stefano Massari

Stefano Massari