Premettendo che non esiste il bocchino perfetto anche e soprattutto perché non esistono il trombettista e la tromba perfetta secondo me il bocchino va valutato sotto diversi aspetti, ne elenco i primi che mi vengono in mente:
1) Intonazione
2) Timbro
3) Facilità
4) Resistenza
5) Feeling generale
6) Quanto buca
7) Come funziona fuori casa
L'intonazione è da intendersi più che altro come misura di quanto il bocchino modifica quello che io faccio con le labbra una volta che lo inserisco nella tromba. I Prana, secondo me, sono estremamente neutri e mostrano la vera intonazione della tromba. Tutti gli altri, Monette Standard inclusi, in un modo o nell'altro peggiorano la tromba sballando alcune o molte note.
Il timbro è qualcosa di personale e, come dice Luigi, i Prana tendono ad essere scuri. In parte è vero, ma è vero anche il contrario nel senso che il Prana, se lo si suona "nel modo giusto", può schiarire tantissimo, soprattutto nelle note alte. Il problema semmai è riuscire a suonare le note alte senza alzare la mira rispetto al punto ideale. In quel caso il Prana si tappa e suona scuro e afono.
La facilità è ovviamente funzione della tazza, del foro, della penna e del bordo ma in generale i Prana, secondo me, sono molto facili nel registro medio-basso e necessitano di un cambio di approccio talmente radicale nelle note alte che spesso diventa difficile. A ben guardare non è il bocchino il colpevole ma il trombettista perché nelle note alte si tende a pinzare e mentre i bocchini "normali" compensano una mira esageratamente alta con una serie armonica sempre più calante mentre si sale, il Monette ti punisce se spari troppo in alto.
La resistenza, sia quella dell'aria che quella delle labbra, è molto influenzata dal foro e dalla penna, mediamente il bocchino risulta più aperto se il foro è maggiore (voglio un Nobel per questa scoperta!!!) ma può accadere che la mancanza di "muro" porti il trombettista a chiudere troppo le labbra o ad irrigidire la gola e le spalle finendo per avere il feeling che il bocchino sia tappato nelle note acute. Di conseguenza anche la resistenza in termini di durata può diminuire drasticamente. Il punto è, di nuovo, che il trombettista fatica perché decide che vuole faticare. Il bocchino, di suo, è neutro e non rema contro...
Il feeling generale è, secondo me, quello di viaggiare in Rolls Royce, comodo e rilassato, peccato che le curve ad alta velocità non siano il suo punto forte... Insomma, fighissimo ma non perdona se esageri. La stragrande maggioranza degli altri bocchini invece sono delle Punto che ti fanno viaggiare male dall'inizio alla fine e sai fin dall'inizio che una certa curva è meglio che la fai molto lenta altrimenti fai una brutta fine.
Quanto buca: secondo me sono dei cannoni i Prana, bisogna saperli usare e io spesso ci casco con tutte le scarpe... Non a caso quando ho progettato gli AR ho cercato di fare qualcosa che sia più semplice ma è indubbio che se migliori da una parte perdi da un'altra. E' sempre un compromesso...
Come funzionano fuori casa? Se sono in forma sono la cosa più bella del mondo, se sono fiacco è la fine... La colpa è mia o del bocchino? Voglio avere qualcosa che quando funziona spacca tutto e quando non funzione mi mette in mutande o voglio avere qualcosa che al massimo suona in modo mediocre ma mi lascia meno in mutante?