Author Topic: metodo M  (Read 983 times)

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Offline Trombetta_80

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metodo M
« on: April 02, 2015, 09:40:55 AM »
Buon giorno a tutti, ho intrapreso anch'io da poco lo studio col metodo Ghitalla per correggere una errata impostazione mai curata da parte degli insegnanti che ho incontrato, d'altronde prima riuscivo a fare quello che mi era richiesto e quindi non me ne sono mai preoccupato. Poi trac ho avuto un decadimento che mi stava portando all'abbandono dello strumento dopo tutti i sacrifici fatti per conseguire il diploma. Visto che solitamente l'errore comune è quello di dare la colpa allo strumento o al bocchino nel mio caso so bene che il problema sono io. Il problema più grave secondo me  è quello di creare troppa tensione sulle labbra dovute al fatto che le tendo verso l'esterno abbassando gli angoli salendo nell'acuto invece che mantenerli fermi come quando si fa l'esercizio con la matita.
Qualcuno di voi ha mai avuto lo stesso problema è se si come lo ha risolto?
Grazie a tutti e vi anticipo visto il periodo gli auguri di una Buona Pasqua.

Offline Bobby

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Re:metodo M
« Reply #1 on: April 02, 2015, 11:02:16 AM »
SI ce l'ho anche io quel problema.

Come l'ho risolto? Non l'ho risolto tant'e che al mia estensione e' appena sopra il minimo sindacale, Fa# basso - Do acuto
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Offline Gio77

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Re:metodo M
« Reply #2 on: April 02, 2015, 11:14:15 AM »
Per "decadimento" cosa intendi, cosa ti è successo, cosa hai constatato???
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Offline Trombetta_80

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Re:metodo M
« Reply #3 on: April 02, 2015, 11:28:21 AM »
Per decadimento intendo che mi è diventato troppo innaturale suonare, ciò che prima riuscivo a fare senza fatica ora è diventato un'impresa...se prima il mi èanche il fa fuori dal pentagramma riuscivo ad arrivarci ora già sul la inizio ad avere problemi, vedo i bordi delle labbra che invece che confluire verso il bocchino come fanno quando si fa l'esercizio della matita si spostano in basso e verso l'esterno ,  il suono cambia, spariscono gli armonici, il labbro entra in tensione e non vibra più.

Offline Norman

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Re:metodo M
« Reply #4 on: April 03, 2015, 12:02:16 AM »
Guarda, ripeto per l'ennesima volta la mia esperienza personale. Anche io ho suonato per anni su una base scorretta, ed anche io ad un certo punto sono andato incontro ad un decadimento, proprio nel momento in cui studiavo di più, al punto da arrivare a pensare di mollare tutto. Potrei stare qui ore a raccontarti la rava e la fava sugli angoli fermi, su impostazione aperta e chiusa, e peraltro sono tutte informazioni che se cerchi sul forum troverai in abbondanza, perché ne abbiamo già parlato a iosa, ma dubito che questo risolverebbe i tuoi problemi.

Anche io, visto che l'insegnante non ne veniva a capo, ho cominciato a spulciare i forum in rete, ed anche io mi ero convinto che fosse un problema di impostazione e mi ero interessato alla scuola Ghitalla. Dopo qualche mese a fare master e tentare il fai da te chiesi aiuto a Tofanelli, che molto gentilmente mi mise in contatto con Fabiano Maniero, dal quale andai a fare alcune lezioni (facendomi 250Km and andare e 250 a tornare ogni volta). Arrivai da Maniero parlando di impostazione chiusa e via dicendo, ma mi bastarono pochi minuti per capire che in realtà non avevo idea di cosa stessi parlando, e che in realtà il mio problema non era semplicemente un problema di impostazione. Mi fece suonare, poi cominciò a lavorare dalle basi, dalla postura, dalla respirazione... Mi disse anche qualche cosa sull'impostazione, ma poca cosa, rispetto a quello che mi aspettavo. Mi resi conto che dei miei problemi non avevo capito niente, che i veri problemi erano altrove, che la mia impostazione scorretta era più un effetto che la causa... Mi resi conto, in effetti, che dei miei problemi non avevo capito nulla perché non avevo gli strumenti per capire alcunché.

Morale della favola, solo andando da un insegnante bravo ho cominciato a risolvere i miei problemi, prima da Maniero, poi da Giuffredi (non perché Maniero avesse qualcosa che non andava, anzi, è un insegnante eccellente, ma la logistica era troppo complicata).

Morale della favola n. 2: della scuola Ghitalla continuo a sapere le stesse cose che sapevo prima, semplicemente ho smesso di pensare di sapere di cosa ho bisogno, ed ho lasciato lavorare i due insegnanti da cui sono andato, ed i risultati sono arrivati. Se l'insegnante è bravo, i risultati arrivano, non ci sono cazzi, basta lasciarli lavorare. Nel mio caso sono finito per adottare un approccio molto diverso da quello che avevo cercato inizialmente... Ma oggi non mi importa più, perché sono arrivati i risultati, ben oltre le mie aspettative, come sono arrivati mi importa poco.

Morale della favola finale: non pensare a cercare una scuola trombettistica, trovati un insegnante bravo, che sappia suonare per davvero e che abbia una buona reputazione in termini di risultati ottenuti dai suoi allievi.

Credimi, nei casi come il tuo non c'è alcuna alternativa al lavoro su base continuativa con un insegnante competente. L'unica alternativa è perdere tempo, letteralmente.
Taylor X-Lite - AR Resonance MC 40/8 Monette B6S1 Prana 17/84 B4LS S1 Prana 21/81
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Offline Trombetta_80

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Re:metodo M
« Reply #5 on: April 03, 2015, 12:37:32 AM »
Sono pienamente d'accordo con te e ti ringrazio dei consigli...ho iniziato con quest'anno un master annuale con il prof. Tofanelli proprio quest'anno e mi stà cercando di indirizzare sulla retta via..anche la mia scelta è basata, oltre che al l'adorazione che ho per Tofanelli che è una vita che speravo di riuscire a trovare tempo per fare un corso con lui, anche dai risultati che ottengono i suoi allievi sentendoli suonare quando vado a lezione a Modena..la strada è dura perchè avendo lavorato tanto l nel modo scorretto non ho fatto altro che rinforzare l'errore...ora mi sto dedicando agli esercizi base cercando di ascoltarmi di più e di essere il più naturale possibile, sfruttando di più l'aria e meno diciamo così le labbra.