Author Topic: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa  (Read 3070 times)

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Offline fcoltrane

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Premetto che questo post è volutamente off topic (qui si possono sparare le più grandi corbellerie).
come fa una pippa autodidatta a capire quale è il bocchino giusto .
ha qualche senso avere dieci boccchini ma non saperne utilizzare nemmeno uno?
ci sono rischi dovuti all' acquisto compulsavo di bocchini?
si può rovinare l'impostazione?
Ho letto pagine e pagine sulla utilità di studiare con un unico bocchino , e ancora meglio se a consigliare l'utilizzo è un buon insegnante.
Cosa succede se l'insegnante non lo hai e desideri provare lo stesso?
vi racconto la mia esperienza .
La mia idea è semplice o hai la fortuna di avere un amico musicista che ti fa provare la sua attrezzatura (ed in questo momento non è semplice )o procedi così:
acquisto compulsivo su amazon 3 bocchini per tromba classici (credo di produzione cinese per il costo complessivo 30 euro )
un 1,5 c gewa (simile al bach) un 7 c sempre gewa ed un bach 3 c.
L'idea era non discostarsi troppo dallo standard (il 3c) e comprendere cosa ero in grado di produrre con i tre bocchini.

il risultato è tre suoni del tutto diversi e l'estensione più o meno eguale .
il 7 c il più difficile un suono piccolo piccolo e qui la tendenza è che sulla seconda ottava quasi tende a tapparsi.
l' 1,5 c  molto più equilibrato .
il 3 c vi saprò dire quando arriva.

la prossima settimana farò un blind test e credo che la differenza (considerato che io non ho tecnica ) si senta in maniera evidente.
perché subisco il bocchino in maniera proporzionale alla mia assenza di tecnica.



Offline Zosimo

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #1 on: May 26, 2020, 01:11:30 PM »
Io continuo a ritenere che il bocchino è come un paio di scarpe, ti sta comodo ok è quello che fa per te. Va da se
che come tutte le passioni c'è la scimmia e l'acquisto compulsivo del : li voglio provare tutti e magari all'inizio per effetto placebo dici anche : eh sì, questo è veramente quello giusto. Io all'inizio studierei scegliendo tra 1 e mezzo c, 3c, 7c. una volta capito quale dei 3 è comodo basta. non prenderei altro con il rischio di passare più tempo a leggere e provare che studiare /suonare e poi ci lamentiamo che non escono i fischioni :D Una volta che si hanno un po' di basi , poi nulla vieta di spendere centinaia di euro e tornare al punto di partenza con l'unica cosa positiva di avere il cassetto pieno di bocchini da trasferire nel famoso secchio e cominciarli a scambiare quando nostra moglie minaccerà di buttarli O0
Poi certo se dobbiamo fare classica opterei (al netto che ognuno è libero e diverso ) per un bocchino a tazza un po' più fonda tipo una B e se devo fare big band magari una tazza D, ma proprio per spaccare il pelo in quattro. Quindi questo è tutto per me e non prenderei mai un bocchino perchè lo suonava Miles, Chet ecc ecc
Tromba Bb:  Holton Revelation ('23)  Cinesina, Carol Brass 5000, Martin Committee ('48)
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Offline eugeniovi

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #2 on: May 26, 2020, 04:00:20 PM »

ci sono rischi dovuti all' acquisto compulsavo di bocchini?


Dipende.....se hai una moglie comprensiva no  :)

Offline bubbermiley

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #3 on: May 26, 2020, 05:18:47 PM »
come fa una pippa autodidatta a capire quale è il bocchino giusto .

Ho letto pagine e pagine sulla utilità di studiare con un unico bocchino , e ancora meglio se a consigliare l'utilizzo è un buon insegnante.
Cosa succede se l'insegnante non lo hai e desideri provare lo stesso?


Se hai letto pagine e pagine.... un motivo ci sarà.

Si affida ad un maestro preparato che lo osserva, lo ascolta e magari lo indirizza nella scelta di partenza.

Con il tempo e lo studio il musicista stesso capirà poi se ne sentirà l'esigenza, provando varie misure e tazze, cosa è meglio per se ed il genere che deve andare a suonare. Poi il resto lo fa il tuo orecchio più o meno allenato e il tuo gusto musicale: ti ascolti e cerchi di capire se articolazione, suono, flessibilità etc sono come li vuoi su un determinato bocchino.

Sullo studiare con un unico bocchino non sono d'accordo: ho un bocchino "principale", tuttavia studio con il bocchino che mi serve per un determinato lavoro.
Ogni bocchino ha caratteristiche differenti.

Offline Zosimo

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #4 on: May 26, 2020, 05:27:51 PM »
Iniziare a studiare  e lavoro non  vanno d'accordo nel senso
se inizii non credo che ci stai già lavorando con lo strumento. Quindi come detto dopo essersi formati
va benissimo il cambio di bocchino per i diversi contesti, ma credo che all'inzio al 90% il 3c vada più
che bene per fare il gatti.
Si perde solo tempo a provare 2000 modelli, ma è un mio parere personale.
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Offline bubbermiley

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #5 on: May 26, 2020, 05:33:10 PM »
Iniziare a studiare  e lavoro non  vanno d'accordo nel senso
se inizii non credo che ci stai già lavorando con lo strumento.

Si, mi sono espresso male io.
All'inizio uno basta e avanza.

Offline fcoltrane

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #6 on: May 26, 2020, 08:14:36 PM »
Dipende.....se hai una moglie comprensiva no  :)


 ;D ;D ;D
nel corso degli anni tutti i miei familiari sono stati sottottoposti a blind test con il sax e con centinaia di bocchini.
ormai sono assuefatti hanno capito che è una battaglia persa

ora si comincia con la tromba e con gli accessori eheheheh

Offline Zosimo

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #7 on: May 26, 2020, 08:29:23 PM »
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Offline fcoltrane

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #8 on: May 26, 2020, 08:45:58 PM »
Si, mi sono espresso male io.
All'inizio uno basta e avanza.

sono certo che per formarsi sia utile un solo bocchino.
 L'aspetto per me interessante  è che grazie a questo escamotage  sto cominciando a capire quale è il bocchino migliore per me.
La mia "follia " mi fa arrivare a conclusioni davvero imbarazzanti:
perché poi il mio obbiettivo è acquistare un bocchino di alto livello (che ha caratteristiche del tutto diverse da quelle dei bocchini che sto utilizzando come prova).
sono certo che chiunque sentirà le differenze abissali dei vari bocchini (o meglio le differenze abissali che io con i miei limitati mezzi produco e subisco )
sono convinto che  il suono  abbia caratteristiche valutabili oggettivamente  (magari sarà difficile utilizzare un lessico comune).
in settimana spero di far un blind test e sono certo che al 90 per cento individuate i bocchini semplicemente dal suono.






Offline fcoltrane

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #9 on: May 26, 2020, 08:51:35 PM »
Io continuo a ritenere che il bocchino è come un paio di scarpe, ti sta comodo ok è quello che fa per te. Va da se
che come tutte le passioni c'è la scimmia e l'acquisto compulsivo del : li voglio provare tutti e magari all'inizio per effetto placebo dici anche : eh sì, questo è veramente quello giusto. Io all'inizio studierei scegliendo tra 1 e mezzo c, 3c, 7c. una volta capito quale dei 3 è comodo basta. non prenderei altro con il rischio di passare più tempo a leggere e provare che studiare /suonare e poi ci lamentiamo che non escono i fischioni :D Una volta che si hanno un po' di basi , poi nulla vieta di spendere centinaia di euro e tornare al punto di partenza con l'unica cosa positiva di avere il cassetto pieno di bocchini da trasferire nel famoso secchio e cominciarli a scambiare quando nostra moglie minaccerà di buttarli O0
Poi certo se dobbiamo fare classica opterei (al netto che ognuno è libero e diverso ) per un bocchino a tazza un po' più fonda tipo una B e se devo fare big band magari una tazza D, ma proprio per spaccare il pelo in quattro. Quindi questo è tutto per me e non prenderei mai un bocchino perchè lo suonava Miles, Chet ecc ecc


il mio obbiettivo e suonare jazz (nel senso di esporre qualche tema ) ho visto recentemente il gatti 3 e mi sono spaventato ;D ;D
neanche col sax mi metterei a studiarlo difficilissimo semicrome a tempesta .
la musica classica non fa per me troppo difficile .
la tazza b non dovrebbe un pochino scurire il timbro perché un pochino più profonda? rispetto alla c?

Offline fcoltrane

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #10 on: May 26, 2020, 08:55:04 PM »
Il colletti 8)

cosa è il colletti?

Offline toro

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #11 on: May 26, 2020, 09:24:21 PM »
La mia idea e’ che quando uno  e’ pippa il bocchino non dovrebbe neanche sceglierlo: suona il suo 7c in dotazione alla tromba entry level che acquisterà ( visto che uno pippa non si compra una Monette d’acchito,e non riesce neanche a conoscere le differenze tra un bocchino e l’altro)e poi se scala i gradini verso l’olimpo ,con le conoscenze che acquisirà,non c’è super maestro che tenga per consigliargli il bocchino ,saprà di suo dove andare a parare.Se invece rimani pippa ,come nel mio caso,e senti che il 7c ti è stretto oppure largo,scegline uno che ti sta comodo ed ha un timbro “buono” per le tue orecchie e sei già avanti anni luce.
Un brocco che gioca a calcio ,meglio che calzi una scarpa comoda anonima,che le Puma Netzer degli anni ‘70 che facevano figo ma ti straziavano i piedi ;)
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline fcoltrane

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #12 on: May 26, 2020, 09:41:47 PM »
ti dirò che se me lo  potessi permettere una tromba di alto livello la prenderei.
Ho idea che una taylor xlite usata  o una tromba prodotta da Tony artigianalmente o una Monette leggera(se ne esistono)  mi renderebbe il percorso di
apprendimento più semplice.


Per ora non me la posso permettere ma nei prossimi anni magari si .
In pochi mesi ho acquistato un gran numero di bocchini ed ho capito alcune cose.
Acquistare al buio è troppo complicato.
poi se prendi un bocchino cinese spendi 10 euro se prendi un bocchino serio un ar resonance, un monette, un gr ecc spendi molto di più.
il mio obbiettivo è prendere un bocchino di questi che ho citato ma prima di arrivare a questo desideravo capire che differenza c'era tra un bac 7 c 3c 1,5 c
Anche perché moltissimi trombettisti che mi piacciono sono in grado di suonare bene  con gli ultimi due che ho citato.
comunque presto spero di fare un esempio sonoro e così potrete capire cosa intendo.

Offline Norman

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #13 on: May 27, 2020, 06:47:55 AM »
Quando il trombettista è una pippa l’unico aspetto che è in grado di valutare è la comodità del bordo. Per il resto non può che affidarsi ai consigli di chi è più preparato. Si, magari differenze di suono si sentono anche, ma se il suono non è maturo in sé basarsi su questo per la scelta non ha molto senso.

Sulla questione costo io invece non penso che all’inizio sia saggio lesinare: se uno può permettersi un prodotto migliore, ed ha chi può consigliarlo bene, per me  bene approfittarne. Io per i miei strumenti, prima la chitarra, poi la tromba, ho sempre scelto il meglio possibile che mi potevo permettere in quel momento, il ragionamento per cui sei principiante e quindi devi lesinare non ha senso. Se non puoi è un discorso, ma se puoi permetterti un prodotto migliore questo sicuramente aiuta a suonare meglio. Poi non è detto che quello che costa di più sia necessariamente la scelta migliore per tutti,  ma a mio modesto parere lesinare raramente ti fa fare una buona scelta. Il problema è quello che ho detto prima, che quando sei agli inizi non hai modo di giudicare, hai necessariamente bisogno del parere di qualcuno più esperto.
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Offline Zosimo

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Re: la scelta del bocchino quando il trombettista è ....una pippa
« Reply #14 on: May 27, 2020, 08:48:57 AM »
cosa è il colletti?

Tempo fa leggevo una discussione sul bocchino di Parker, e qualcuno vociferava che avesse usato per un periodo anche
questo Colletti italiano che se non erro è usatissimo nel liscio, se ancora li fanno non lo so.
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