Author Topic: Time Feel and Groove  (Read 307 times)

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Offline dirtysound

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Time Feel and Groove
« on: May 04, 2025, 09:33:24 AM »
Ciao a tutti , inizio questo post dopo essermi soffermato su alcuni accenti che sottolineava Wynton Marsalis nel suo libro  : "Come il Jazz può cambiarti la vita" , un libro autobiografico, in cui Lui ripercorre la sua vita e di come la sua maturazione si sia sviluppata nel tempo, rivolta ai giovani (e non solo) musicisti ; tra l'altro scritto in età adulta ed anche da insegnante , con un distacco che gli permette di esprimere delle considerazioni su se  stesso e sul suo modo proprio di suonare  o di cosa l'ha colpito o ha trovato interessante nel modo di suonare di altri famosissimi musicisti, al netto del suo vissuto. Aspetto, quest'ultimo, che ci permette anche di capire ed osservare cosa percepisce e sa  "cogliere " un Top player....
Fra le tante osservazioni (perle) citate nel libro, un aspetto interssante che Lui tocca è quello riservato alla percezione del  tempo, alla ritmica, utilizzata anche come espressione musicale , e si sofferma spesso sui concetti (e differenze ) nel percepire la musica fra " swing " ed " groove " .
Per quanto mi riguarda trovo che non siano concetti così scontati, e che , attenzionandoli meglio, focalizzandoli meglio, ti fanno capire, di come siano un bagaglio tecnico importante da imparare : (1°)  ad usare e (2°) anche da utilizzare/usare come forma espressiva più profonda del tuo modo di suonare la musica.
Devo dire onestamente che non sono ancora riuscito a cogliere ben bene e distintamente la differenza fra
" swing " and " groove ".
Fra i tanti video che ho trovato in giro però ho trovato questi due interssanti e che vi sottopongo.
( Sono di un insegnante pianista compositore abbastanza bravo e creativo  nella didattica).
Come sempre vi consiglio, ( per cogliere bene le differenze in ciò che egli dice e fa ascoltare ), di impostare i sottotitoli e ridurre la velocità di riproduzione, (almeno la prima volta) :

https://www.youtube.com/watch?v=2DCp5HlaiFY&list=PL2uIusCIlCPCl2cPejC8wNqAsapU5u3Sv&index=1

https://www.youtube.com/watch?v=jt81xmkljvo&list=PL2uIusCIlCPCl2cPejC8wNqAsapU5u3Sv

Qualcuno se la sente di spiegare meglio la differenza di percezione fra Swing and Groove ? :D
Thanks !  ;)  :)  :D
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Offline iMaurizio

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Re: Time Feel and Groove
« Reply #1 on: May 04, 2025, 08:46:01 PM »
Qualcuno se la sente di spiegare meglio la differenza di percezione fra Swing and Groove ?

Per quello che ho sempre saputo io lo Swing è stato un genere musicale ma è anche un ritmo, ovvero un tipo di andamento con cui si suona un brano,
che ha come caratteristica fondamentale (semplificando molto) la posizione ritmica del secondo ottavo all'interno di 1/4.

Il termine non ha una traduzione in italiano e viene usato così come è, anzi in italiano viene usato anche per definire una qualità che può essere presente o meno:quel musicista ha molto swing, in quella esecuzione c'era poco swing, etc....in questo caso il significato del termine si avvicina un pochino al significato dell'altro.


Groove nasce come termine per rappresentare una cellula ritmica principale/centrale in un brano, spesso ripetuta ed eseguita dagli strumenti della sezione ritmica;
in svariati generi il groove di un brano è la parte più caratteristica nonché quella che attrae maggiormente l'ascoltatore.
Inoltre il termine viene usato come valutazione complessiva della resa/efficacia di un brano, una sorta di coefficiente di buona ritmicità,
e può essere riferito sia alla scrittura e arrangiamento che al modo in cui i musicisti, nel loro insieme e non singolarmente, lo interpretano.

Anche in questo caso il termine groove non ha una vera e propria traduzione in italiano,
però ci sono dei modi di dire che rappresentano un significato simile. tipo avere del tiro.

Un gruppo che ha del tiro è un gruppo che ha un buon groove.  :)



PS: ho ordinato il libro.  O0


Offline dirtysound

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Re: Time Feel and Groove
« Reply #2 on: May 05, 2025, 07:02:21 PM »
Ciao iMaurizio! (Sempre presente ! ;) :D ).
Mi sono andato a rivedere cosa è scritto sul libro e  ho dato un' ulteriore occhiata in giro, sugli argomenti.
Come hai giustamente scritto tu, bisogna un attimo distinguere tra il significato specifico ed un significato di un intendimento generale.

Apro una parentesi sui video che ho presentato,... vediamo insieme a Voi se li ho intesi bene , specie il primo.

Josh DiStefano parte dal concetto che alla base di tutto che  un musicista debba avere incamerato per bene dentro di sè la percezione esatta e corretta del tempo di esecuzione  del brano  e del suo  scorrere : il "Time" , altri lo chiamano il " timing ".

Atteso che uno sappia contare correttamente e sappia quindi esattamente, temporalmente parlando, di dove si trova all'interno della battuta, introduce il concetto di " Feel " , inteso come quell'esprimersi con le note ,anche anticipandole o ritardandole , rispetto a dove cade il beat, a seconda del proprio sentire . Credo che però faccia una doppia nota di attenzione , di precisazione , ovvero mette in guardia dallo stare attenti a non suonare nè sempre in anticipo nè sempre in ritardo, ( un po' come a volte capita di sentire fra alcuni batteristi e bassisti, ovvero che uno dei due suoni un pelo in ritardo rispetto all'altro).
il Feel  inteso da Josh DiStefano è un anticipo od un ritardo dell'attacco delle note, voluto e cercato, del proprio " sentire " e può essere melodico o armonico .

Il "Groove " lo presenta, se ho ben capito il video , come quella capacità che uno ha di avere entrambe le qualità precedenti (Time e Feel), e coniugarle entrambe mantenendo e comunicando (anche con note od accordi anticipati o ritardati o addirittura pause) un senso di trascinamento e coinvolgimento ritmico del brano ( a se stessi e/o agli ascoltatori ) senza perdere ( o far perdere) comunque il senso o la percezione del Time esatto reale . (Un po' come la concettualità generica dello " swingare " ).

Torniamo adesso un attimo al concetto specifico di " swing ".

Anche io, fino a non molto tempo fa, avevo la tua stessa conoscenza della definizione di  " swing "

Quote
ovvero un tipo di andamento con cui si suona un brano,
che ha come caratteristica fondamentale (semplificando molto) la posizione ritmica del secondo ottavo all'interno di 1/4.

Ultimamente però, proprio quando qui sul forum parlammo di Lew Soloff,   ascoltando una sua esecuzione su un brano lento , volli provare a capire e a trascrivere le note (con il programma di scrittura musicale musescore) che lui suonatva , volevo capire perchè le sue note , suonate come le suonava lui, mi trasmettessero " emozioni "...
E fu proprio lì che mi accorsi che faceva spesso  uso, di terzine ...
Questo post proprio l'altro giorno mi ha riportato alla mente una cosa che mi diceva il M° Dino Blasi ( e che io mi ero scordato / avevo rimosso ) , ovvero che lo " swing " era basato sulle " terzine " con l'accento , per così dire, sulla 3^ nota della terzina e le prime due legate fra loro  ,  e che tuttavia in Italia ,( per non appesantire troppo la scrittura specie sui brani con tempi veloci), la terzina era stata soppiantata/si tendeva ad equipararla e a scriverla come una croma col punto e semicroma ). Devo dire che sui tempi veloci la differenza è pressocchè impercettibile/trascurabile , ma sui tempi  lenti ( 60 o anche 40 ) la differenza la si ascolta e la si percepisce,  e lo "swing" , espresso in terzine è più bello , scorrevole , direi anche più elegante , coinvolgente..." swingante:D ..
(Poi certo, usare la terzina o l'altra forma dipende sempre da quello che vuoi esprimere musicalmente).
Tutto questo per dire che il concetto di " swing  " , nella sua forma di concepimento (iniziale) di grafica/ritmica , è introdotto anche nel libro di Wynton Marsalis come terzine...
( e quindi , ragionevolmente, penso venga introdotto così anche nelle scuole di musica americane ).

Ovvio che si parla genericamente, cercando di introdurre tutte quelle considerazioni e quegli aspetti , quelle concettualità, che possono, tutte insieme, costituire quel binario sul quale imparare a muoverci per esprimere, più o meno approfonditamente, il nostro  sentire.  ;)  :D

Per quanto riguarda il libro.... ti aggiorno, alla prossima tornata... :D
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Re: Time Feel and Groove
« Reply #3 on: May 06, 2025, 01:41:17 PM »
Questo è un libro che ha diverse sfaccettature..Una riguarda il contesto storico, altre riguardano come Wynton Marsalis racconta la sua vita e di come la sua maturazione si sia sviluppata nel tempo. Spesso utilizza "immagini" di vita vissuta per indicare il " sentire "della musica, (sua o di altri ), la sensibiltà della/delle persone nella vita, verso la vita, nella  "percezione" di come le persone si relazionano fra loro e/o  , verso le situazioni (di vita o musicali ) e di come tutto questo si trasformi , attraverso la  " propria personalità " (che ogni individuo  ha ) , in " identità musicale ", in " emozioni " musicali .
Le "immagini" di vita , talvolta non sono a noi comuni, per cui va fatto un piccolo sforzo per capirne il contesto in cui sono presentate, ,però se si ha l'attenzione di rileggere il libro più volte si iniziano a capire quali sono  le "sfumature" che lui suggerisce per far capire e cogliere le sottigliezze che osserva, e che per lui sono importanti .. te ne segno alcune  :
p.26 e seguenti, parla del timing , dello swing, del groove, delle qualità che erano richieste ad un musicista
p.46 dello swingare..
p.54 cap 3 il blues... dovrebbe essere letto da tutti e vale non solo per il blues.
ecc..ecc..
Interessantissimi gli insegnamenti e  le osservazioni che Lui trae ( o ha avuto) e suggerisce su 13 " maestri
...  Anche la parte finale dedicata agli studenti è da sottolineare  (riguarda tanti di noi..).... ed in definitiva  anche tante altre osservazioni che vengono "più volte" riprese all'interno del libro , e che è bene andare a rivedere per comprendere bene l'aspetto per il quale le ha sottolineate...
Rileggere è importante perchè è come quando si impara a conoscere una persona che stimi, la quale  inizi a capirla bene ed apprezzarla, da come dice le cose , ...e capisci dalle sfumature di come dice le cose... cosa voglia sottolineare , a cosa ti sta' dicendo di prestare attenzione.. e inizi a coglierne il senso...

Beh! Buona lettura ! :)   :D
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Re: Time Feel and Groove
« Reply #4 on: May 06, 2025, 10:40:08 PM »
Ah! Scusate! Non posso non segnalare p.78 del cap 4: "Cosa ci vuole per suonare e come ci si sente"  , nella quale parla della "comunicazione"con il " tuo"suono, "dell'identità musicale e del
viaggio introspettivo" che ognuno deve fare dentro se stesso per trovarla  ...

Bellissima l'osservazione di Dizzy Gillespie su Charlie Parker, qualche pagina più  in là...

C'è veramente tanto da imparare, se si sa cercare, in questo libro....
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